Citazione di: Luther Blissett il 01 Novembre 2025, 20:03:15 PMA mio parere il ridere continua a non essere un verbo sintonizzabile con il Sacro.Anche qui debbo tirare in ballo il già menzionato mio bisnonno che, mentre faceva parte del corteo funebre che accompagnava la bara in cui c'era un suo amico di infanzia, venendogli in mente tutte le marachelle che avevano combinato insieme, iniziò a ridere di gusto, senza riuscire a trattenersi. Non poteva farci nulla, sebbene gli altri partecipanti al funerale lo guardassero in malo modo. Quando morì prematuramente un mio amico (aveva 54 anni e un aneurisma se e me lo portò via in men che non si dicesse), io riuscii a trattenermi a stento. Ne avevamo combinate tante e la nostra fortuna fu l'assenza di internet e di social media!
Faccio fatica a immaginarmi persone sorridenti mentre sono in procinto di partecipare a un rito sacro, anche in altre culture diverse dalla nostra, salvo eccezioni particolari.
Ho ancora discreta memoria di tante Messe cui partecipai in gioventù, e mi è rimasta la sensazione di non aver mai visto nessuno sorridere dentro una chiesa. Soltanto quando vi era presenza scomposta di tanti ragazzini, potevano sentirsi delle risate. Il Sacro, nell'intimo delle persone, mi pare irrimediabilmente correlato a cose serie.
"Scherza con i fanti e lascia stare i santi" veniva detto non soltanto a coloro che arrivavano a bestemmiare, ma anche a coloro che raccontavano innocenti barzellette alla Giobbe Covatta.
Rimane sempre facile che se qualcuno si proponesse di avvicinarsi al Sacro con qualche nota di comicità, non manchi qualcun altro che obietterebbe che non sarebbe il caso.
Rimane invece molto più facile che si continui a usare l'umorismo per criticare il mondo che gravita attorno al Sacro.
Ricordo un professore di storia delle religioni, simpaticissimo e umorista nato, e critico delle religioni, Alfonso Di Nola, che durante le sue lezioni riusciva spesso a far ridere tutta la platea degli studenti.
Ho presente il discorso sulla differenza che c'è tra "ridere con" e "ridere su", e dico che ridere insieme a chi frequenta il Sacro lo trovo molto più difficile dell'altra opzione.

Quindi, i nostri politici, prima di parlare di prevenzione, dovrebbero pensarci bene! O sbaglio? 
