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Messaggi - Ondina

#1
Attualità / Re: Il "riassunto"
16 Marzo 2023, 17:33:24 PM
Citazione di: stelle dell'auriga il 02 Marzo 2023, 10:56:33 AMIl mondo, la realtà in cui viviamo è principalmente interazione, scambio tra esseri viventi, dire "loro" e dire "noi", automaticamente crea una divisione: loro hanno detto, l'informazione è manipolata, ci vogliono far credere che...etc, probabilmente non ci aiuta a capire e magari si potrebbe creare, in questo modo, una sorta di diffidenza a priori, verso l' altro, gli organi di stampa, o i governi e tutto ciò che si voglia includere.

Comunque trovo le tue osservazioni molto interessanti, discernimento in questo caso mi sembra una buona via, ma quanti davvero ne sono capaci e in che misura?

Sviluppare la consapevolezza è un esercizio non agevole alle volte e probabilmente non a tutti interessa, ma bisogna accogliere le contrapposizioni e cercare per quanto possibile di unire e non dividere.

Magari se ti va di entrare più nello specifico con qualche esempio, magari riusciamo ad allargare la  visuale.
Cosa ha mosso, in particolare, queste tue considerazioni?
Ci sto riflettendo, ma non ti so rispondere... Mi trovo in una situazione di empasse 🤷🏻�♀️
#2
Attualità / Re: Il "riassunto"
25 Febbraio 2023, 10:40:08 AM
Citazione di: Eutidemo il 24 Febbraio 2023, 11:20:02 AMVisto che, prima o poi, i vermi si ciberanno di noi, mi pare giusto che, nell'attesa, noi, intanto, ci cibiamo di loro!
Tanto per "par condicio"! ;D
Per la serie "chi prima arriva meglio alloggia" 😅
#3
Attualità / Re: Il "riassunto"
25 Febbraio 2023, 10:09:49 AM
Citazione di: daniele22 il 23 Febbraio 2023, 10:24:10 AM
Ciao Ondina ... Mi sembra che tu sia un'indagatrice dell'introspezione e questa cosa mi allieta assai.
In teoria dovremmo saperlo chi siamo anche se con un grado di incertezza, ma fintanto che si punta il dito contro gli altri questo contribuirebbe a fuorviarci nel sapere in modo corretto chi siamo.
Fai riferimento al sistema denominato Agenda settings per evidenziare un ruolo dei media in cui questi si rendono responsabili della nostra manipolazione. Però nello sviluppo del Topic affermi: "Tuttavia mi chiedo, quanto veramente siano gli altri a volerci fare stare in un luogo che non ci appartiene, e quanto a volte non faccia comodo starci...sai la famosa zona confort... In fondo non siamo solo vittime di questa realtà, ma ne siamo anche gli artefici.". Giusto dubbio. E' vero infatti che i media ci manipolano, ma bisognerebbe vedere pure in virtù di cosa riescono a manipolarci. Qual è cioè il loro potere? Tu parli infatti di "zona confort". Questa zona confort a mio vedere è una zona nebbiosa che per essere in qualche misura definita in modi più chiari necessiti di una riflessione sul concetto di "potere". Un saluto

Ciao, su ogni argomento aperto, a voler ben argomentare, ci sono sempre tanti aspetti da valutare, spesso apparentemente contraddittori. A me viene in mente il famoso diamante...tutto dipende da quale delle sue sfaccettature stiamo osservando, tutte sono corrette nel senso che appartengono allo stesso diamante ma nessuna è esaustiva in sé.
La prima cosa su cui puntualizzerei è che forse invece di domandarci "chi siamo" sia più corretta la domanda "cosa siamo". Al "chi siamo" tendiamo a rispondere con la nostra identità sociale e culturale: io sono "nome", ho una data età, ricopro un certo ruolo sociale, etc. Il "cosa siamo" è, per me, più rivolto al nostro essere, all'essenza...
E si, da un lato parlo di "loro" e della loro influenza su di noi, dall'altro della spinta interiore all'uscita dalla zona confort guardando con coscienza a se stessi. Sembrano due elementi opposti e contraddittori, ma questo piano è il piano della dualità dove ogni cosa ha sempre un elemento che le si oppone e allo stesso tempo la completa. Nulla è completamente a sé e in sé in questo piano. Il micro include il macro e viceversa. Così l'individualità include la pluralità, a mio avviso senza un vero confine di separazione ma come una membrana permeabile in una soluzione continua. Quindi giustamente dire "loro ci condizionano" include "io mi lascio condizionare". Dove sia "loro" e dove sia "io" in questo senso non è scontato e forse distinguere in modo netto allontana dalla verità.
"Cosa sono" (o "chi sono" per chi suona meglio) per me non è semplice vederlo, non sempre per lo meno. So che molto di ciò che vedo di me sono illusioni, apparenze, incrostazioni...convinzioni senza fondamenta, l'essenza, il mio essere per lo più mi sfuggono se non per rapide intuizioni e scintille di autocoscienza. Io non sono tizio, che è intelligente, buono, etc. queste sono etichette dovute all'interazione sociale... Il "cosa sono" è nel famoso silenzio di cui ho parlato nell'altro post. 
Quando mi lascio invadere da stimoli (co-creati nel senso che io stessa me li sono costruiti attorno e contemporaneamente altri li hanno rafforzato) è più facile che io cada nell'illusione di me stessa, perché quegli stimoli sono rumore e non silenzio. Non è all'ascetismo e all'individualismo che bisogna rivolgersi, perché si tratta di fughe, ma bisogna comunque rivolgersi all'equilibrio mobile restando nel mondo. 
#4
Presentazione nuovi iscritti / Re: Nuova iscrizione
24 Febbraio 2023, 15:25:16 PM
Citazione di: Eutidemo il 24 Febbraio 2023, 06:45:59 AMBenvenuta Ondina :)
Tu sei quella che ha azzeccato il "nick name" più giusto; ed infatti siamo tutti quanti come "onde" nel mare dell'essere, nel quale oceano, prima o poi, ci frangeremo tutti con un'ultima spuma!
https://www.youtube.com/watch?v=PpRhiAQU41U
Un saluto :)
Grazie Eutidemo 🙏
#5
Presentazione nuovi iscritti / Re: Nuova iscrizione
24 Febbraio 2023, 15:23:34 PM
Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2023, 15:45:31 PMCon ritardo, benvenuta =)
Grazie 🍀
#6
Probabilmente questo tipo di esperienze porta con sé un riflesso della vita terrena perché si tratta di casi in cui poi le persone tornano coscienti e non di un distacco definitivo. Ho fatto questa riflessione leggendo quando hai scritto che alcune persone ripercorrono le proprie azioni in vita, e il senso potrebbe essere quello di avere la possibilità di comprenderne il peso e quindi in un certo senso di potersi "correggere". Lo stesso discorso vale per la tipologia di "visioni" che hanno legate alla cultura di appartenenza, se fosse diversamente non potrebbero comprendere il senso.
Sul resto delle tue osservazioni è ben difficile dire se ragioni correttamente, ho una concentrazione diversa di Dio e della dimensione oltresensibile...
#7
Attualità / Re: Il "riassunto"
22 Febbraio 2023, 19:01:51 PM
Citazione di: stelle dell'auriga il 18 Febbraio 2023, 17:15:49 PMCiao Ondina, penso che dipenda molto dal grado di consapevolezza e spirito critico individuale, se si vuole avere informazioni più dettagliate su determinati argomenti bisogna impegnarsi, cercarsele e con tanti dati a disposizione, magari si può sapere qualcosina di più su ciò che si cerca.

Un piccolo esempio: in tv si è parlato fino allo sfinimento del festival, mentre un dramma dalle proporzioni gigantesche interessava e interessa Turchia e Siria, ma tranne nei tg, se ne è parlato poco, ma anche altre notizie sono passate in terzo, quarto piano, magari se non c'era la settimana sanremese, sicuramente avrebbero trasmesso qualche speciale da quelle zone...

Per informazione di massa a cosa ti riferisci in particolare?
Dimenticavo, hai fatto delle osservazioni corrette e assolutamente in tema. L'ordine di rilevanza delle notizie ovviamente non è casuale, ma segue un sistema chiamato Agenda Settings: cioè viene deciso a monte quali notizie vanno in primo piano, per quanto tempo, quanto devono essere incisive, quale stato d'animo devono generare, etc. La rilevanza e la priorità non è casuale, ovviamente Sanremo non è più importante di un simile terremoto, che poteva tranquillamente essere nominato anche al festival con un minimo di rispetto, ma diciamo che Sanremo si è svolto ad hoc "casualmente" in quei giorni ed è stato un'ottima scusante per passare in secondo piano altre notizie. Le ragioni io non le so chiaramente, si vede che a qualcuno va bene così. 
#8
Attualità / Re: Il "riassunto"
22 Febbraio 2023, 18:54:20 PM
Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2023, 21:19:38 PMSiamo integrati o apocalittici, direbbe Umberto Eco, maestro eccelso dell'apocalittica integrata.

Propenderei per un tertium datur: siamo "qualcuno", quando riusciamo ad evadere da dove ci vogliono fare stare.
C'ho messo un po' a risponderti perché mi sembrava corretta la tua affermazione ma allo stesso tempo vaga, e mi ha confusa. In teoria si, nel momento in cui comprendiamo che siamo dove non vogliamo stare ma dove ci vogliono far stare, e evadiamo da quel "luogo" non nostro, siamo "qualcuno". Tuttavia mi chiedo, quanto veramente siano gli altri a volerci fare stare in un luogo che non ci appartiene, e quanto a volte non faccia comodo starci...sai la famosa zona confort... In fondo non siamo solo vittime di questa realtà, ma ne siamo anche gli artefici. 
#9
Attualità / Re: Il "riassunto"
22 Febbraio 2023, 18:45:59 PM
Citazione di: stelle dell'auriga il 18 Febbraio 2023, 17:15:49 PMCiao Ondina, penso che dipenda molto dal grado di consapevolezza e spirito critico individuale, se si vuole avere informazioni più dettagliate su determinati argomenti bisogna impegnarsi, cercarsele e con tanti dati a disposizione, magari si può sapere qualcosina di più su ciò che si cerca.

Un piccolo esempio: in tv si è parlato fino allo sfinimento del festival, mentre un dramma dalle proporzioni gigantesche interessava e interessa Turchia e Siria, ma tranne nei tg, se ne è parlato poco, ma anche altre notizie sono passate in terzo, quarto piano, magari se non c'era la settimana sanremese, sicuramente avrebbero trasmesso qualche speciale da quelle zone...

Per informazione di massa a cosa ti riferisci in particolare?

Ciao, con informazione di massa mi riferisco alla tipologia di informazione che ha come metodo principale quello di toccare il maggior numero di persone possibile. E con "toccare" intendo sia il raggiungere un vasto pubblico, sia il coinvolgere emozionalmente il pubblico raggiunto. 
#10
Attualità / Il "riassunto"
17 Febbraio 2023, 20:17:10 PM


Rischio di aprire questioni e dibattimenti eterni, ma cercherei di sorvolare su confronti di difficile soluzione, sia per quanto riguarda la possibilità di vita extraterrestre che la nuova alimentazione...
In realtà ho trovato che questa vignetta ben racconti le ultime due settimane circa. Sorridendo amaramente rifletto su come facilmente l'informazione di massa sposti gli interessi e gli argomenti. Avrei potuto mettere qualcosa su Sanremo anche, volendo. 
In un certo senso, questo si ricollega all'altro mio thread. Siamo dove ci vogliono far stare? O sappiamo sempre chi siamo? 
#11
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
17 Febbraio 2023, 19:05:37 PM
Citazione di: Freedom il 17 Febbraio 2023, 18:28:27 PMMa la centratura di cui si parla, mi corregga l'autrice se sbaglio, è l'osservare sè stessi mentre le proprie azioni e/o i moti dell'anima si svolgono. E magari, con volontà e altre qualità da ella stessa elencate, giungere al traguardo di governare (almeno un pò :) ) queste dinamiche.
Penso sia così, anche se l'espressione "osservare se stessi" mi urta un po' nel senso che mi risuona come una forma di autocontrollo. Ma credo che mi risuoni così per il mio background, perché di fatto è ciò che spesso torna utile fare.
Forse solo aggiungerei che questa autosservazione non dobbiamo trascurare di farla con amore e benevolenza, che è diversa da accondiscendenza. Non è il giudizio che va applicato, perché il giudizio può essere pesante e spesso ingiusto, ma la pura osservazione. 
#12
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
17 Febbraio 2023, 18:57:21 PM
Continuo a pensare che ognuno, giustamente e naturalmente, ha un suo metodo ed un suo approccio. Ma forse confondiamo i mezzi e gli strumenti con il fine...
L'attività fisica è un mezzo di cui la presenza è il fine. Lo sportivo usa lo sport, il contadino la terra, la casalinga i lavori domestici. La differenza tra "noi" e chi non si preoccupa di centratura e presenza, è solo che noi conosciamo questi concetti...ma alla fine tutti gli uomini vogliono la stessa cosa, alleviare le proprie sofferenze. 
Anche l'alleviare la sofferenza in realtà non penso sia il vero fine, è il desiderio di ciascuno, ma non il fine. Quest'ultimo non va nemmeno nominato, perché si arriva a parlare di verità e per me sulla verità non si può dire nulla. La si può comprendere, vi si può entrare, ma non se ne può parlare. D'altro canto lo dicevo nei primi commenti: il silenzio è, non si può spiegare.
La fatica fisica comunque, è riconosciuto che scarica lo stress mentale, che è la fonte principale del rumore, quindi ben venga. Oziare a lungo, di contro, aspettandosi di svuotare la mente limitandosi a sforzarsi di non pensare è come ripetersi continuamente "non pensare all'elefante rosa": si finisce per pensare sempre all'elefante rosa.
Alla fine c'è un equilibrio in ogni cosa, c'è nello stare troppo in sé o troppo fuori, così come nell'essere eccessivamente attivi o nell'oziare...alternanza ed equilibrio, e siccome siamo tutti diversi non esiste una formula uguale per tutti
#13
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
17 Febbraio 2023, 11:39:51 AM
Citazione di: Freedom il 12 Febbraio 2023, 21:04:24 PMMi pare di aver capito quanto hai espresso anche grazie alla chiarezza espositiva.

Ti faccio una nuova domanda: ritieni sufficiente esercitare un atto volitivo per conseguire la centratura ed il conseguente ricordarti di te stessa? O metti in pratica altre azioni?

Ti chiedo scusa se faccio tutte queste domande ma ritengo appropriato comprendere, il più possibile in profondità, quello che vuole esprimere la persona con la quale sto dialogando. Credo molto insomma nell'ascolto.

Rilevo tuttavia che corro il rischio di apparire come.......colui che interroga. ??? :D

Cercherò quindi di dire qualcosa anch'io sull'argomento. Anche se così affronto il pericolo di scrivere troppo e appesantire il post e dunque il dialogo. Speriamo di no.
Non ti nascondo che anche a me capita (credo a tutti) di essere "travolto" dai pensieri/emozioni e riprendermi dopo ore. A volte si può rimanere intrappolati in questa spiacevole dinamica per un tempo indefinito.

Il combattimento contro questo processo è un classico della spiritualità. Ma direi che è anche una questione di dignità. Nel senso che non è bello farsi "portare a spasso" da tutta una serie di stimoli. Che spesso suscitano caos, ansia, ira, tristezza, etc. E non è che ci sia un discorso di dentro/fuori. Paradossalmente può anche essere uno stimolo interno (ricordo/fantasia) a suscitare questa catena di pensieri/emozioni associative che prendono il sopravvento sulla nostra padronanza interiore. Non a caso alcuni autori definiscono queste "distrazioni" come il nemico. Ed è condivisibile l'ambizione di essere consapevoli di tutto ciò. Così come lo è giungere a questo risultato attraverso l'acquisizione del ricordo di se stessi. Che non significa necessariamente dominare questi processi che, molte volte, sono agiti in modo non facilmente controllabile. Si tratta, almeno come primo passo, di prenderne atto. Naturalmente come primo passo. Ma certo è che quelli seguenti dipendono da quest' ultimo.

Sono anche d'accordo che per questo combattimento sia necessario un atto di volontà. Poi non credo sia sufficiente ma certamente si parte da lì.
Buongiorno, le domande sono ricchezza e nel provare a rispondere mi guardo dentro con maggiore attenzione. Grazie

Nemmeno io penso che la volontà sia sufficiente da sola, tanto più che la famosa volontà di ferro è cosa rara, mentre molto più spesso si tratta di buoni propositi. In più di una "scuola" si sottolinea che la nostra volontà è quasi sempre debole, andrebbe allenata, rafforzata con un costante lavoro che già di per sé richiedendo impegno assolve al compito di radicare la nostra volontà. Alcune scuole forniscono esercizi per allenare questo "muscolo"...io non sono mai stata brava a praticarli e infatti non ritengo di avere una volontà molto forte.
Se da sola non basta, può venire in aiuto la comprensione. Intendo la capacità di chiarire a noi stessi perché ad esempio siamo così vulnerabili di fronte ad alcuni stimoli piuttosto che ad altri, perché abbiamo sempre le stesse reazioni a eventi simili magari sapendo che quel tipo di reazione non ci aiuta. Credo che spesso la comprensione di questi meccanismi abbia una comune risposta che ovviamente poi va calata nel contesto: siamo programmati per scegliere la via più facile e meno dispendiosa di energie, e tendiamo a fare sempre le stesse cose perché modificare comportamenti e pensieri ci porterebbe nel terreno dell'ignoto.
Quindi alla volontà aggiungerei: costanza, coraggio, fiducia (non fede cieca), e pratica.
#14
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
17 Febbraio 2023, 11:23:34 AM
Citazione di: iano il 12 Febbraio 2023, 10:44:21 AMAdesso è più chiaro il tuo concetto/sensazione di centratura, però siamo allo stesso modo in balia di stimoli esterni quanto di quelli interni, che vengono cioè dall'inconscio.
Più che ''anche solo essere consapevole'' credo sia propriamente un problema di consapevolezza quello che poni, e a cui hai dato un tuo nome proprio sentendolo tu in modo particolarmente acuto.
Il problema allora è che noi, senza sentirlo in genere come un problema, obbediamo supinamente ai nostri stimoli interni, senza conoscerli, e l'allarme ci scatta solo quando qualcuno, che è riuscito ad esternalizzarli, li usa in buona o cattiva fede per manipolarci, vista la nostra tendenza ad obbedirvi senza chiederci il perchè.
Di positivo c'è che essendo così manipolati abbiamo a nostra volta la possibilità di prenderne coscienza, per poterci confrontare ad armi pari.
Questa manipolazione è il business del presente e del futuro.
Si, credo di aver risposto in parte a quanto scrivi rispondendo a Daniele22. 
#15
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
17 Febbraio 2023, 11:18:36 AM
Citazione di: daniele22 il 12 Febbraio 2023, 09:35:15 AM
Ciao Ondina, dopo avere letto gli interventi mi pongo sulla scia del pensiero espresso da anthonyi. Esiste un confine dunque tra ciò che è tuo e ciò che è degli altri, cose comprese. Come dice anthonyi il rischio è o l'isolamento o l'annichilimento. Personalmente ho risolto il problema riflettendo su ciò che veramente voglio o non voglio in merito a certe situazioni. Si tratta di una ricerca intesa a definire quale sia il tuo territorio. Di tal modo può succedere che tu possa rinunciare ad una contesa mettendo in luce una certa remissività che magari ti pone in cattiva luce nei confronti di te stesso. Puoi cioè incappare in una sensazione di disistima anche forse perché apostrofata da altri. Ti accorgi però, magari te lo costruisci vai a sapere, che la rinuncia non è vera corrispondendo invece ad una rinuncia nei confronti di una potenziale ambizione mossa da motivazioni che spesso hanno a che fare con l'orgoglio personale. E siccome l'orgoglio è una brutta bestia, per esperienza personale tendo a castrarlo e ti assicuro che ne trovo grande sollievo.
Per quel che riguarda il silenzio di cui parli nei post successivi penso di capirti benissimo anche se io non me ne curo molto nonostante questo mi procuri sicuramente delle dispersioni di energia. Nella vita di ogni giorno il silenzio lo puoi trovare quando sei perfettamente sulla "cresta dell'onda" dell'azione che stai compiendo, contemplazioni comprese. Se stai preparando un cibo, tanto per dire, ciò accade quando non pensi finché lo allestisci. In questi momenti trovi tutta la spontaneità della tua conoscenza pregressa che esprime l'azione di preparare un cibo senza che intervengano pensieri a distrarre la tua attenzione facendoti magari sbagliare le giuste sequenze dell'opera in corso. Chiaro che ci si deve allenare per porre in atto questa sospensione del rumore di cui parli, ma col tempo penso che possa divenire cosa semplice e spontanea. Un saluto

Grazie per l'intervento. Probabilmente chi arriva a scrivere in questo forum ha voglia di riflettere; su cosa forse non è nemmeno rilevante nel senso che in generale vedo un atteggiamento attivo e non passivo. Questo direi che è quello che abbiamo tutti in comune. Le riflessioni di ciascuno poi portano contributi molto diversi, dovuti alla personalità, alle esperienze, alla propria cultura, diversità che sono sempre ricchezza.
Si dici bene, sembra esserci un confine tra ciò che è mio e ciò che è degli altri, ma non ne sono sempre sicura. Se un confine c'è assomiglia ad una membrana permeabile dove ciò che è dentro viene continuamente in contatto con ciò che è fuori e viceversa. Forse il lavoro che fa ciascuno è proprio quello di rendere più o meno permeabile questa membrana. Ma il giusto grado di equilibrio non è un punto fermo. O ci si chiude o ci si lascia attraversare senza criterio.
Tuttavia dal mio punto di vista la membrana è solo una metafora. Abbiamo una percezione generalmente che separa io, tu, voi, gli altri, per cui distinguiamo tra ciò che è nostro e ciò che è degli altri. Ma non credo affatto che il "confine" del mio io sia il corpo per intenderci, altrimenti tante impressioni e sensazioni non passerebbero tra persone, a volte anche a grande distanza. In un certo senso siamo artefici della nostra vita e di quella altrui, siamo co-creatore e non è semplice definire il mio ed il tuo.
Per fare un esempio se anche io mi alzassi ogni mattina irradiando e vivendo nella pace e nella serenità, ma nella mia casa ogni mattina ci fossero liti furiose, le vibrazioni di quel clima teso incresperebbero anche l'acqua del mio stagno perché infondo siamo tutti lo stesso mare. Ci vorrebbe un budda per non essere in alcun modo toccati, ma quello che posso fare è ritrovarmi ogni volta.