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Messaggi - Myškin

#1
Ho letto il post principale.
Il Nulla per me non è assenza di esistenza. Il Nulla è un "niente" di cui si ha coscienza. 
Si può solo immaginare e con varie incoerenze, comunque sia nel Nulla è presente una coscienza altrimenti non si potrebbe considerare.
Perché "c'è qualcosa" e "non c'è il Nulla"?
Cosa c'è "oltre l'Universo?"
Il Nulla esiste come assenza di forma per la coscienza. Una coscienza a "vuoto". 
#2
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
10 Ottobre 2023, 20:43:48 PM
Citazione di: daniele22 il 10 Ottobre 2023, 20:17:45 PM.
Grazie per l'apprezzamento. La parte del pensiero evidenziata non mi è chiara. Che  noi si percepisca di essere separati da "altro" penso sia incontestabile anche se a volte si dice che facciamo parte di un tutto. Personalmente mi è capitato qualche volta di percepire questa cosa, ma proprio qualche volta.
Sosterresti quindi che la realtà è il luogo dell'altro. Per come hai impostato il pensiero si potrebbe anche dire che la realtà si rappresenti pure come il luogo delle immagini. Immagini che vengono recepite dai cinque sensi, i quali ti indicano inequivocabilmente che tale realtà è anche dentro di te. Premesso quindi che la percezione che hai di te si comporrebbe elaborando le immagini (la storia delle immagini) in cui ti trovi costantemente invaso, se ne dovrebbe dedurre che non solamente "l'estraneo" sarebbe implicato a formare tale percezione.
Tornando nel merito della verità, all'interno di questo insieme costituito dall "altro da te" esistono tra altre cose pure gli umani col loro linguaggio. I sostantivi verità o falsità sono sicuramente umani e rifletterebbero una pretensione al futuro che rivela un certo qual desiderio di controllo sul tempo, rivela quindi una finalità. Questo accade sia quando studi le verità scritte nei manuali, sia quando vuoi sapere la verità circa dove possa trovarsi un panettiere, sia quando componi una teoria con pretese di verità. Ma pure altri animali non parlanti mostrano più o meno pronunciata questa pretensione ad un controllo sul tempo. La verità, quindi, non sarebbe una vicenda prettamente umana. Un saluto


In realtà anche per altri animali esiste una verità perché esiste appunto un linguaggio. Però molte risposte su di loro mi sono precluse, anche se considero abbiano una coscienza. La loro verità è probabilmente istintiva, la nostra può essere sia così sia riflessiva ecc.

Ho un mio pensiero sulla discussione Io/Altro, però ne sto scrivendo in un saggio ed è ancora in composizione. 
Comunque la realtà è interpretata da noi prima di riceverla consciamente. Siamo noi a darle forma. La percezione di me avviene proprio perché sono io a dare quella forma alla realtà e a separarmene. E' come una "creazione", potrei dire. Ciò che creo non posso essere io. Se la realtà (le immagini) la creo, pur con delle regole che allo stesso tempo diano un significato oggettivo (il più possibile), come un sogno per certi versi ma diversamente per altri, sono certo che non mi possa appartenere.

Sarebbe un discorso molto lungo da affrontare e spero che un minimo mi sia fatto capire. 

#3
Grazie a tutti
#4
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
10 Ottobre 2023, 13:08:25 PM
Citazione di: daniele22 il 10 Ottobre 2023, 07:56:10 AMCiao Myskin, benvenuto nel forum.
In termini colloquiali quel che penso è che la verità corrisponda ad una pretesa nei confronti della realtà pur facendone parte. Corrisponde, come mi sembra tu voglia dire, ad una pretesa che per realizzarsi deve essere accettata. La sua negazione sarebbe a sua volta una pretesa che deve essere accettata. Si tratterebbe infine di un modo attraverso il quale si manifesta la realtà. Un saluto

Grazie del benvenuto
Questo pensiero, espresso bene e brevemente mi sta dando molto da pensare. Non sono sicuro di averlo compreso del tutto, però mi porta a pensare principalmente che tra noi e la realtà c'è necessaria distanza, cioè siamo diversi e la realtà è il luogo dell'Altro, di ciò che ci è estraneo.
Attraverso l'estraneo ricavo la mia percezione individuale.
Visto che siamo in "due", la verità deve avere a che fare con questo rapporto. Ciò che è vero deve per me corrispondere nella realtà. Formulo una teoria e mi aspetto che sia evidente nel mondo.
Ma ci sono questioni interiori che pur sempre possono ricevere la coerenza (o verità), e la coerenza un solo strumento non può darsela da solo, come la logica non può dirsi "logica".

Proprio perché la verità o la falsità sono determinati dall'essere divisi con la realtà, dal rapporto duplice, la verità appartiene all'uomo, non alla realtà, che non vuol dire sia falsa ma che la verità è una questione umana.
#5
Ciao a tutti, mi ritengo un pensatore abbastanza libero. Ho opinioni su tanti argomenti diversi e mi piace farmi un'opinione personale conoscendo le basi ma senza affidarmi a nessuna fonte.

Ci leggiamo in giro
#6
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
09 Ottobre 2023, 19:29:03 PM
Citazione di: bobmax il 24 Gennaio 2023, 14:22:22 PMMi pare sia diffuso il convincimento di una sostanziale differenza tra realtà e verità.

Perché mentre con realtà si intende ciò che c'è, con verità si indica invece un accordo.

Cioè è vero ciò che si accorda con altro. Questo altro può essere un principio, una idea, un qualcosa.

È perciò l'altro a legittimare il vero.
Se scrivo 2 + 2 = 4, scrivo il vero perché il significato dei segni (2, 4, +, =) concordano con il mio scritto.

Viceversa è falso ciò che è in disaccordo con altro. Ed è falso finché l'altro è considerato vero.

Questo modo di intendere la verità è a mio parere di gran lunga il più scontato.
Tuttavia è importante secondo me considerare come questa verità non sussista da se medesima.

Cioè questa verità è tale solo finché riesce a negare ogni possibile falsità contraria.
Vi è bisogno della falsità affinché vi sia verità.

Potremmo ora chiederci se la realtà possa a sua volta essere vera o falsa.

Ma cosa significa una realtà falsa?
Non è certo la realtà in se stessa ad essere falsa. Semmai la falsità è il suo non accordo con altro, considerato vero, non quella realtà di per se stessa!

Se scrivo 2+2=5 la falsità è il suo non accordo con il significato ( vero) dei segni usati.
Ma non è falso lo scritto di per sé stesso!

Se mi dicono:"Sta piovendo", e guardando vedo che non cade una goccia, quella frase è falsa perché in disaccordo con il mio vedere. Ma la frase in se stessa non è falsa, perché semplicemente è quello che è.

Non può essere falso ciò che è per il solo fatto di esserci.
Di modo che la realtà è vera per definizione.

E se la realtà è necessariamente vera...
io sono la Verità.
Il fatto che la verità sia un accordo è che ciò che sostengo anch'io. 
Ciò che è vero deve ricevere una CONvalida attraverso almeno un'altra fonte (possono essere anche due strumenti della stessa persona come logica e percezione)

Il resto per ora non l'ho ben compreso.
#7
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
09 Ottobre 2023, 15:20:24 PM
A=A è vero solo nella mente astratta. Nessuna cosa reale può essere uguale a se stessa, in particolare possedere le stesse coordinate spaziali e temporali.

Per la Verità aspetto un topic a parte
#8
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
09 Ottobre 2023, 13:33:02 PM
Citazione di: baylham il 09 Ottobre 2023, 10:27:52 AMLa logica può spiegare la logica? Domanda illogica, come chiedersi se la scienza può spiegare la scienza, la realtà può spiegare la realtà o Dio può spiegare Dio.

La logica non è uno strumento per indagare la realtà, che è compito della scienza, ma per valutare la coerenza, correttezza del discorso.

Cha la logica presupponga Dio è un'altra affermazione illogica, insensata.

I miracoli, la magia sono alla base della religione, sono sostenuti dai religiosi. Oddifreddi, ateo, giustamente non crede ai miracoli. Credere ai miracoli significa credere che la realtà sia contradditoria, quindi logicamente significa credere a qualunque cosa.
Personalmente non credo a qualunque cosa: ad esempio non credo assolutamente che un uomo possa volare o attraversare un muro, affermarlo è una menzogna o una stupidaggine. Soltanto i fatti possono smentire, falsificare le mie asserzioni, non le chiacchere, questa è la differenza sostanziale tra la fede religiosa e quella scientifica.






Appunto, nessuna di queste "realtà" può spiegare se stessa, possiamo solo "credere" alla logica, ma alla base ci sono assiomi, condivisi ma non oggettivi.
L'incoerenza di Odifreddi sta nel credere alla logica ma aspettarsi che Dio si manifesti per "magia". Se riponi fede nella logica ti devi aspettare un Dio che si esprima tramite le leggi naturali. Logica e Dio potrebbero non essere contrapposti. Puoi criticare la magia delle religioni, ma non puoi asserire che Dio sia per forza solamente quello, soprattutto se hai fede nella logica.

Alla fine credere o non credere è solo un atto di fede. Odifreddi non sta spiegando il suo ateismo, né agli altri né a se stesso, sta solo facendo il "rivoluzionario" razionale. 
#9
Grazie Jacopus, e complimenti per aver compreso il riferimento del mio nick. Solitamente non viene afferrato.
Riprendo l'esempio del velo sulla faccia delle donne. Quando ho detto che la libertà è presente (relativamente) solo finché esistono limiti mentali, intendevo proprio che il velo è un limite di cui ci si può liberare. 
Volendo, uno potrebbe superare il limite dell'andare vestito in giro. Cioè scegliere di essere nudo. Questa è libertà rispetto ad un limite mentale in cui si prende la posizione opposta rispetto a una regola.
Prima nascono le catene che danno significato al mondo e solo dopo si può scegliere di liberarsene. Ma questa libertà è sempre in relazione a qualcosa di ostacolante e in ogni caso il significato del mondo resta invariato. 

La libertà assoluta, cioè svincolata dagli ostacoli mentali, quindi non contrapposizione a delle regole della nostra realtà/cultura ecc, implicherebbe la possibilità di scegliere anche chi essere e cosa desiderare. Finché un essere è determinato, per quanto possa modificarsi nel tempo, non potrà liberarsi di se stesso e del proprio desiderio. Essendo noi degli esseri che strutturano il mondo in un certo modo necessario, ne seguiamo per forza le leggi. Quindi non potremmo fare altro che qualcosa di legale, nel senso che risponda a quelle leggi. 
La libertà è qualcosa che rifiuta il senso imposto dalla struttura mentale. Però non è qualcosa fatto a caso, che pure avrebbe i suoi motivi, tipo andare in giro nudi con solo il maglione e al rovescio. Dovrebbe avere un significato come una qualsiasi altra scelta, ma un significato libero, appunto. Non siamo capaci di dare significato liberamente a qualcosa se non facendolo rientrare nei soliti schemi mentali. 
Essere vestiti è la regola, essere nudi è la controregola, andare in giro con solo il maglione al rovescio non ha un senso e quindi non può essere una scelta libera perché non ha significato, se non quello di dimostrarne la mancanza. 
#10
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 01:19:54 AM
Citazione di: Myškin il 08 Ottobre 2023, 00:54:39 AMCioè senza finire dentro "al fosso" e non uscirne più, il presente può essere sfasato. Mi metto nei tuoi panni che sei nel tuo presente e leggi queste parole. Potrei avertele scritte un mese fa nel mio presente, e tu le leggi un mese dopo nel tuo presente. In pratica è come se le persone potessero essere delle scie che sembrano presenti allo stesso nostro momento, ma sono solo scie. Il loro presente è altrove.

Chiusa parentesi pensiero aberrante.
Incontri una persona e la saluti. Nel tuo presente l'hai salutata adesso ma magari per lei ciò è avvenuto una settimana fa. Ciò che tu chiami presente del saluto per lei è ricordo del saluto. Il tuo presente è il suo passato.
Ho tirato fuori questo pensiero perché volevo mettere in crisi l'idea che esista un presente univoco, o per dire che diamo per oggettive realtà che potrebbero non esserlo, anche se qui si sfocia nel solipsismo più sfrenato.
#11
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 00:54:39 AM
Citazione di: Myškin il 08 Ottobre 2023, 00:44:04 AMOra, l'ora è tarda e spero di riuscire a spiegarmi alla meglio. Se tu sei nel tuo presente e io nel mio che però è un mese fa rispetto al tuo, non vuol dire che sono un mese indietro rispetto a te. Sono nel mio presente. Se io ti uccidessi oggi per me, tu moriresti tra un mese (nel tuo tempo)
Cioè senza finire dentro "al fosso" e non uscirne più, il presente può essere sfasato. Mi metto nei tuoi panni che sei nel tuo presente e leggi queste parole. Potrei avertele scritte un mese fa nel mio presente, e tu le leggi un mese dopo nel tuo presente. In pratica è come se le persone potessero essere delle scie che sembrano presenti allo stesso nostro momento, ma sono solo scie. Il loro presente è altrove.

Chiusa parentesi pensiero aberrante. 
#12
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 00:45:11 AM
Citazione di: Alberto Knox il 08 Ottobre 2023, 00:42:17 AMpurtroppo solo da autodidatta, ma sì

E' una bella cosa lo stesso. Mi piace la Fisica ma la conosco per divulgazioni popolarissime
#13
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 00:44:04 AM

Citazione di: Alberto Knox il 08 Ottobre 2023, 00:39:22 AMSi aprirebbero troppi paradossi. Se la dislocazione temporale è di un mese , un mese fa potresti avermi ucciso o uccidere mio nonno  :D  e  io non potrei essere qui a scriverti.

Ora, l'ora è tarda e spero di riuscire a spiegarmi alla meglio. Se tu sei nel tuo presente e io nel mio che però è un mese fa rispetto al tuo, non vuol dire che sono un mese indietro rispetto a te. Sono nel mio presente. Se io ti uccidessi oggi per me, tu moriresti tra un mese (nel tuo tempo)
#14
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 00:39:43 AM
Ho scritto un altro messaggio sotto, mi riferivo al tempo presente tuo e mio. Hai studiato Fisica?
#15
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 00:24:50 AM
Secondo me è possibile persino che ognuno abbia un presente scisso dagli altri. Che questa conversazione magari per te avviene adesso e per me è venuta un mese fa, nel presente in cui io mi trovo. E viceversa. Nulla ostacola. Questo è solo un esercizio mentale, però considera che diamo per scontata un'oggettività che non è detto ci sia.