Il difficile periodo della seconda guerra punica (218 – 202 a C.) fu un conflitto decisivo tra Roma e Cartagine, caratterizzato dall'invasione delle truppe di Annibale nella nostra penisola.
Il senato romano per avere il favore degli dei fece consultare i libri sibillini e dopo, secondo la tradizione, il 4 aprile del 204 a. C. da Pessinunte fu importata a Roma la pietra nera che simboleggiava la dea Magna Mater - Cibele, temporaneamente collocata nel tempio della vittoria, sul colle Palatino.
Quella pietra era considerata uno dei sette "pignora imperii", cioè uno degli oggetti che secondo le credenze dell'epoca garantiva il potere dell'impero.
Il nuovo tempio dedicato alla Magna Mater venne costruito sullo stesso colle. Concluso nel 191 a. C., fu consacrato l'11 aprile dello stesso anno. In onore della dea furono istituiti i "Ludi Megalenses" (o Megalesie) e organizzati spettacoli teatrali.
Nel tempio oltre al culto pubblico veniva officiato quello privato tramite sacerdoti frigi.

Per due volte il tempio fu distrutto dal fuoco, nel 111 a.C. e nel 3 d.C.. Fu fatto ricostruire per l'ultima volta dall'imperatore Augusto.

In questa scultura è raffigurato il tempio durante l'imperium di Claudio. E' in stile corinzio, esastilo (sei colonne sul fronte anteriore) e prostilo (non aveva colonne sui lati), con alta scalinata. Il pannello è conservato a Villa Medici, a Roma.

I victimarii conducono un bue al tempio della Magna Mater sul Palatino. Questa lastra marmorea forse era nell'Ara Gentis Iuliae, E' conservata a Villa Medici, a Roma.
Il senato romano per avere il favore degli dei fece consultare i libri sibillini e dopo, secondo la tradizione, il 4 aprile del 204 a. C. da Pessinunte fu importata a Roma la pietra nera che simboleggiava la dea Magna Mater - Cibele, temporaneamente collocata nel tempio della vittoria, sul colle Palatino.
Quella pietra era considerata uno dei sette "pignora imperii", cioè uno degli oggetti che secondo le credenze dell'epoca garantiva il potere dell'impero.
Il nuovo tempio dedicato alla Magna Mater venne costruito sullo stesso colle. Concluso nel 191 a. C., fu consacrato l'11 aprile dello stesso anno. In onore della dea furono istituiti i "Ludi Megalenses" (o Megalesie) e organizzati spettacoli teatrali.
Nel tempio oltre al culto pubblico veniva officiato quello privato tramite sacerdoti frigi.

Per due volte il tempio fu distrutto dal fuoco, nel 111 a.C. e nel 3 d.C.. Fu fatto ricostruire per l'ultima volta dall'imperatore Augusto.
In questa scultura è raffigurato il tempio durante l'imperium di Claudio. E' in stile corinzio, esastilo (sei colonne sul fronte anteriore) e prostilo (non aveva colonne sui lati), con alta scalinata. Il pannello è conservato a Villa Medici, a Roma.

I victimarii conducono un bue al tempio della Magna Mater sul Palatino. Questa lastra marmorea forse era nell'Ara Gentis Iuliae, E' conservata a Villa Medici, a Roma.