Citazione di: Phil il 19 Settembre 2025, 14:35:25 PMPer vedere (se c'è) il problema, bisogna vedere tutti i dati pertinenti, non solo quelli più lampanti; a quel punto nessuno potrà più parlare di ©feel-so-story (dico bene, InVerno?).Se ci sono dei dati e una metodologia certamente non si può parlare di feel-so story. Una invece che è di grandissimo successo l'ho accennata prima, il relativismo linguistico, mi rifiuto ormai di chiamarla Sapir-Whorf perchè secondo me i due hanno messo il brand su una posizione che "intuitivamente" è condivisa dal 99% delle persone (dove l'1% sono quelli che l'hanno studiata). Le ramificazioni di questa "intuizione" sono ampie, dallo spazzino-operatore ecologico a chi ne ha più ne metta, ma nel caso di specie dei rapporti di genere, ne abbiamo trovato recenti iterazioni da manicomio. Tralasciando il fatto che genere grammaticale e biologico non hanno nessuna connessione uno con l'altro, l'idea che cambiare la vocale in fondo ad una parola alteri la realtà di chi usa quella parola, è pseudoscienza che non ha niente da invidiare alla frenologia o l'alchimia, decenni di studi non hanno mai prodotto nessun risultato e rimane una porticina aperta per una versione debolmente deterministica che non è quella che interessa o intendono i conquistadores di vocabolari. Anche la destra che ha fatto un pò di opposizione, segretamente pensa che conservando il vocabolario conserveranno anche i ruoli. L'unica cosa che questa storia insegna è che i movimenti femministi si interessano solo di cambiare i maschili in femminili, nessuno si interessa del farmacista maschio, del dentista maschio etc, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che lungi dall'essere un movimento per l'eguaglianza, è un movimento di persone che tentano di sgraffignare il più possibile per la loro posizione e se per caso gli altri rimangono a piedi in questa operazione, al massimo, se sono tra quelli gentili, gli indicheranno un marciapiede dove correre.