Ogni forma di potere ha delle controindicazioni.
Se si ritiene che la democrazia sia la migliore, la rappresentanza non può permettersi di avere un habitus sociale e un linguaggio troppo diverso dal popolo che dovrebbe rappresentare.
Il Parlamento non può essere formato soprattutto da professori scolastici ed avvocati, non può rinchiudersi nella gergalicità del
politichese.
Queste forme elitarie, divenute caste, non vogliono bene al popolo, non cercano il bene del popolo, non hanno interesse e volontà
che il popolo maturi politicamente.
Quali virtù deve praticare il rappresentante del popolo. Una è il "buon esempio", e poi?
Per quanto il popolo possa essere ignorante o ritenuto tale, sa riconoscere la virtù in chi governa
Uno dei fallimenti dell'attuale democrazia è il prendere il popolo come " procuratore di interessi economici e sociali".
Significa accettare il tessuto socio economico e culturale, nemmeno lontanamente pensare a forme virtuose di rappresentanze o di governo.
Il Parlamento è l'agone del mercato politico di interessi economico sociali corporativi.
Quando la politica solo prende atto dello status quo esistente, smette di avere un progetto di trasformazione.
La fine delle ideologie, ha praticamente appiattito se non azzerato le dottrine sociali.
Da anni ormai la legge più importante dei governi è "la finanziaria", ma riforme serie e complessive ,sulla giustizia, sulla scuola, sulla sanità? Oggi il problema politico è quanto denaro distribuire a giustizia, scuola, sanità, e così via.
Quando la politica è spesa dello Stato anche solo per mantenerlo, per "tenerlo in piedi" e si tratta di quali strati di popolazione debbano soprattutto compierlo, il problema si sposta non solo alla crisi della democrazia, ma anche al concetto di
Stato. Cosa è questo "ente mistico" che succhia soldi? Lo stato può essere ritenuto una sovrastruttura come concetto cultural politico, ma è una vera e propria macchina mangia soldi e a sua volta distributrice di prebende o bastonate.
Se in più aggiungiamo la crisi delle sovranità degli Stati nella fase della globalizzazione economica..........
Ho l'impressione che è la politica, intesa come filosofia e scienza ad essere in crisi.
Vale a dire che è la cultura che permea come una coltre l'intera società contemporanea ad essere in crisi: èuna crisi originaria e non contingente o congiunturale
Se si ritiene che la democrazia sia la migliore, la rappresentanza non può permettersi di avere un habitus sociale e un linguaggio troppo diverso dal popolo che dovrebbe rappresentare.
Il Parlamento non può essere formato soprattutto da professori scolastici ed avvocati, non può rinchiudersi nella gergalicità del
politichese.
Queste forme elitarie, divenute caste, non vogliono bene al popolo, non cercano il bene del popolo, non hanno interesse e volontà
che il popolo maturi politicamente.
Quali virtù deve praticare il rappresentante del popolo. Una è il "buon esempio", e poi?
Per quanto il popolo possa essere ignorante o ritenuto tale, sa riconoscere la virtù in chi governa
Uno dei fallimenti dell'attuale democrazia è il prendere il popolo come " procuratore di interessi economici e sociali".
Significa accettare il tessuto socio economico e culturale, nemmeno lontanamente pensare a forme virtuose di rappresentanze o di governo.
Il Parlamento è l'agone del mercato politico di interessi economico sociali corporativi.
Quando la politica solo prende atto dello status quo esistente, smette di avere un progetto di trasformazione.
La fine delle ideologie, ha praticamente appiattito se non azzerato le dottrine sociali.
Da anni ormai la legge più importante dei governi è "la finanziaria", ma riforme serie e complessive ,sulla giustizia, sulla scuola, sulla sanità? Oggi il problema politico è quanto denaro distribuire a giustizia, scuola, sanità, e così via.
Quando la politica è spesa dello Stato anche solo per mantenerlo, per "tenerlo in piedi" e si tratta di quali strati di popolazione debbano soprattutto compierlo, il problema si sposta non solo alla crisi della democrazia, ma anche al concetto di
Stato. Cosa è questo "ente mistico" che succhia soldi? Lo stato può essere ritenuto una sovrastruttura come concetto cultural politico, ma è una vera e propria macchina mangia soldi e a sua volta distributrice di prebende o bastonate.
Se in più aggiungiamo la crisi delle sovranità degli Stati nella fase della globalizzazione economica..........
Ho l'impressione che è la politica, intesa come filosofia e scienza ad essere in crisi.
Vale a dire che è la cultura che permea come una coltre l'intera società contemporanea ad essere in crisi: èuna crisi originaria e non contingente o congiunturale