Citazione di: iano il 02 Dicembre 2023, 08:05:20 AMLo schema di Plotino, per quel che qui ne leggo qui, è anche il mio, perchè a mio parere facilità la comprensione di ogni complessità in quanto emanazione possibile, ma non univoca, dell'uno.Ma il problema iano è proprio questo, voler ridurre a una questione riduzionista quello che non può essere spiegato nemmeno con una questione olista.
Questo, almeno da un punto di vista psicologico, facilità un approccio più sereno alla conoscenza, perchè essendo che la realtà può presentarsi in modi alternativi e irriducibili fra loro , essendo cosa attesa, non dovrebbe meravigliarci.
Ma se l'uno non può ridursi a una sua particolare emanazione, a quell'emanazione può ridursi l'osservatore, nella sua evoluzione.
Lo schema filosofico di Plotino ci aiuta a vivere con serenità dentro ad una illusione di realtà che può avere l'effetto di una urgenza di uscirne fuori, per tornare all'uno, o essere intesa come un invito a vivere con leggerezza, senza lasciarsi impressionare dalle complessità che intravediamo, in quanto quelle complessità possono sempre ridursi alla semplicità dell'uno.
Le cose che siano complesse in sè non possono ridursi a semplicità, e se riusciamo a ridurle è perchè sono una complicazione della semplicità, in quanto la semplicità in sè è complicabile a piacere.
La comprensione delle cose è possibile solo nel senso riduzionistico di un percorso inverso a quello emanativo dall'uno.
La comprensione delle cose è la presa di coscienza del percorso inconscio che le ha prodotte, e da questa coscienza può partire una nuova emanazione alternativa.
Ma l'uno in sè non emana nulla se nessuno lo sollecita a farlo.
Se riduciamo inoltre il tutto non all'uno, ma alla dualità del sollecitatore e del sollecitatile, direi che non è peccato.
La dualità riduzionista-olista vuole proprio cancellare la complessità.
Complessità che viene intuita da Plontino e dimostrata da Einstein.
Ossia che la massa è in qualche modo correlata al rapporto tra energia e tempo.
Ovviamente questo correlazione è data con la formuletta, ma per capirla dovremmo conoscere le equazioni differenziali, cosa di cui non so minimamentr niente.
Ossia la correlazione è una complessità dedotta dal calcolo matematico.
Ora per i poveri ignoranti come noi, possiamo solo dire che il materiale deriva dall'immateriale, e questa è scienza, nonostante la scienza contemporanea (che ovviamente non è scienza...tanto che chiede di essere creduta...quale scienza chiede di essere "creduta"?)
Non mi stupirei se qualche "so tutto io" dicesse fidatevi la realtà è materiale, quando non è così.
Questa gente fa solo dei calcoli locali ma della filosofia di Einstein di Bohr e sopratutto di Schroedinger non sa niente, o fa finta (speriamo) di non sapere niente.

sono una bestia).
