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Messaggi - Ipazia

#1021
La fisica sta operando con quelle grandezze. Io non esagero: prendo atto.
#1022
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo vs Idealismo
06 Febbraio 2024, 15:02:39 PM
αἰὼν παῖς ἐστι παίζων πεσσεύων• παιδὸς ἡ βασιληίη

Il tempo [aìon] è un fanciullo che gioca spostando le pedine: il regno di un fanciullo.

Eraclito

Realisticamente, non siamo più che questo, al netti di tutti i pindarici voli dell'idealismo. Giocare la propria vita è l'illusione meno illusionale che ci è concessa dalla realtà.
#1023
Tutto si è manifestato come mattoni secondo la quantistica, perfino il tempo e lo spazio, oltre all'energia e alla materia.

Il quantum è il mattone archetipico. Mettiamoci pure l'anima e facciamo felice pure C.G. Jung.

http://blog.andreaminini.org/scienza/la-natura-granulare-dello-spaziotempo-e-gli-effetti-non-locali
#1024
Semmai rifiuto l'uso metafisico spannometrico della fisica. Come il maestro Newton, preferisco non fingere ipotesi intorno a fenomeni che non hanno ancora maturato una teoria sperimentalmente verificata.

In fondo la quantistica non è nient'altro che la conferma sperimentale della natura discreta (discontinua) del reale fisico, intuita dagli atomisti greci 2500 anni fa. Figurati che novità ! Una natura discreta con tante sorprese man mano che ci si inoltra nel mondo subatomico, che spetta alla scienza sperimentale, al netto di ogni metafisica forte debordante nell'antropologico, discriminare e spiegare.
#1025
Lo stato nascente dei doppietti elettronici con spin opposto esiste da miliardi di anni prima che la supponenza umana se ne accorgesse e manipolasse il fenomeno scoprendo pure l'entanglement che finora ha prodotto, as usual, più metafisica che fisica.
#1026
La "simpatia" è nascente, piuttosto che essere prodotta. E' nei doppietti elettronici estratti dagli atomi e di questi ci si serve per le sperimentazioni di entanglement.
#1027
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
05 Febbraio 2024, 17:03:36 PM
I sistemi politico-economici si cambiano eccome. Din-don: si chiama rivoluzione. Ed è così radicale che può stravolgere millenni di consuetudini antropologiche: classismo, sessismo, istituto di proprietà. Solo la natura è un sistema fuori dalla nostra capacità di trasformazione radicale, ma qualcosa riusciamo a fare, e le sue retroazioni ci costringono in malomodo a correggere i nostri errori.
#1028
Quello che si sa è che un doppietto elettronico mantiene l'opposizione di spin istantaneamente anche a distanza ragguardevole. Tutto il resto sono fanfaluche.
#1029
Ignorando come funzionano politica ed economia si può anche pensare che la politica detti regole all'economia e non viceversa.

Urge tornare a Marx per trovare un nuovo pensiero presentabile. Così non si va da nessuna parte.
#1030
Citazione di: iano il 04 Febbraio 2024, 10:46:58 AMGli dei di una volta erano emanazione di una natura condivisa, una natura a cui tutti erano  ugualmente  soggetti, per cui dopo una guerra era ''naturale'', venendone a conoscenza, scambiarsi i propri dei, condividendoli.
Ci si raccomandava ai propri dei in battaglia ma non si combatteva in nome degli dei, perchè non ha senso combattere in nome della natura, come seguaci dei venti piuttosto che degli oceani.
Paradossalmente nel momento in cui gli dei si sono unificati in un solo dio, almeno nominalmente, non è stato più possibile scambiarselo e condividerlo.
Ma nella mia ignoranza non sò come sia avvenuto questo processo di riduzione divina da tanti ad uno.
Forse è un processo che equivale al processo di allontanamento dalla natura?
Una natura che quell'unico Dio ha creato a nostro uso e consumo, mentre prima essere soggetti alla natura, senza esserne padroni, equivaleva ad essere soggetti a tutti gli dei che la abitavano?
Ed oggi, al crescere della coscienza ecologica, come si sta modificando la spiritualità? Gli Dei che sono usciti dalla porta stanno rientrando dalla finestra, magari senza fare troppo clamore?
Perchè finché il testo sacro unico, per quanto reinterpretatile a nostro uso e consumo, unico rimane, ciò esclude un possibile ritorno al politeismo in modo dichiarato e palese.

In occidente il passaggio dall'animismo al teismo si chiama Socrate alias Platone. Anche gli ebrei c'erano arrivati per conto loro, producendo un nume ad uso e consumo esclusivo degli ebrei. I cristiani, col tarsiota, hanno fatto la sintesi e i musulmani hanno seguito a ruota. Se la natura è di tutti, il dio personalizzato dei monoteisti è molto più esigente e divide il mondo in fedeli e infedeli, redenti e dannati, peccatori e santi.

Il che funziona decisamente meglio in guerra, laddove la medesima si carica di una valenza di santità che il politeismo animista vagamente personificato non concedeva ai contendenti.

La nostra tradizione guerrafondaia e imperialista ama il dio unico e finché perdurerà resteremo monoteisti.
#1031
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
03 Febbraio 2024, 19:34:22 PM
I nazifascisti sono in gran parte supporter di Israele fin dal 1967. Se non hai capito questo di che parli ? Il posto dell'ebreo l'ha preso l'arabo nell'immaginario ariano puro. C'è ancora qualche antisemita di vecchia tradizione, ma il grosso è allineato con Israele, Nato e Davos.

Agli Hammerband vorrei chiedere perché Budapest e non Kiev, dove i neonazisti non si limitano a sceneggiate in piazza. Ecco perché Davos. Come diceva quel tale: "a pensar male ..."
#1032
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
03 Febbraio 2024, 14:36:58 PM
Citazione di: niko il 02 Febbraio 2024, 10:38:57 AMPutin non e' l'Eurasia, l'Eurasia e' pace, amore e globalizzazione. Grazie a una potenza di fuoco superiore.

Tipo Hammerband ? Ce ne vuole di doppio standard per difendere questo pattume Davos e criticare le BR.

È facile, dopo il genocidio dei palestinesi di Gaza, pensare che Hitler non avesse tutti i torti. Il sionismo ha dimostrato di non aver nulla di meno della ferocia razzista nazista. Solo chi è filosionista a prescindere puo scandalizzarsi per le esternazioni di Zacarova, sempre più condivise tra chi antisemita non lo è e non lo è mai stato: capolavoro politico di Israele, che peggio di così non poteva germogliare.

#1033
Attualità / Re: Il nuovo kippur
02 Febbraio 2024, 20:21:14 PM
Primo Levi si è risparmiato lo scempio di Gaza.
La sua maledizione ha cambiato soggetto.
Lui forse lo sospettava. Oggi non ci sono più dubbi:


https://m.facebook.com/photo.php/?photo_id=10160165846748215&locale=it_IT
#1034
Citazione di: anthonyi il 02 Febbraio 2024, 18:20:04 PME quale sarebbe l'ingenuità? Voi siete fissati con la storia di fascisti e nazisti da una parte, e comunisti ed anarchici dall'altra che si scontrano per imporre il rispettivo modello sociale e non vi rendete conto che il 90 % del mondo non li calcola proprio.
Quel 90 % oscilla tra una richiesta ragionevole di benessere e la deriva del populismo, il vero pericolo della nostra società. La gente non ha più fantasie sulla societa, e fa bene, perché sono fantasie pericolose, del tutto differenti dalla realtà che ti presentano a posteriori.
La storia è vecchia come il cucco e risale in letteratura a Menenio Agrippa: la mente e le braccia, ragionevoli e populisti. Cambia il nome, rimane la differenza di classe.

Concordo sulle randellate tra centri sociali e camerati fuori tempo storico massimo. Teatrino di minus habens perfettamente integrabile nel grande teatro dei media di regime: capitalistico.
#1035
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
02 Febbraio 2024, 18:36:06 PM
Citazione di: iano il 31 Gennaio 2024, 23:32:33 PMSi potrebbe dire che conoscere consiste nel distingue le parti di cui è fatta la realtà, ma ciò è vero solo se l'atto del conoscere non influenzi la realtà, e sarebbe paradossale che una conoscenza fatta di parti causali non fosse causa.
Come spiegare inoltre appunto il come queste parti si facciano causa, cosa in sè non necessaria, se non col fatto che la suddivisione in parti non è in sè necessaria, e che la causalità rifletta propriamente ciò?
In tutto ciò inoltre l'apparente necessità di fatto di dover distinguere parti propriamente tali ed altre come virtuali, mette in crisi la supposizione che la conoscenza consista propriamente nel distinguere le parti della realtà, se non tutte riusciamo a distinguerle con pari certezza.
In questa percezione differenziata c'è forse una necessità di fatto, ma non teorica.
in teoria non c'è distinzione sostanziale fra le parti, e seppure ciò appare non può essere reale.
A dispetto di ciò un buon esercizio filosofico sarebbe sforzarsi di scambiare queste apparenze differenziate, non annullando le differenze, ma ribaltandole,
per sondarne la loro natura funzionale, perchè ogni apparenza potrà non essere reale, ma è sempre funzionale.

L'ho buttata giù un pò cervellotica Ipazia lo sò, e ne sono già pentito.
Ma in sostanza a me sembra strano che si possa avere una tale fede nell'essere, ignorando tutte le sue sfumature, che però hanno tutti pari dignità, per cui dare ad una di esse maggiore dignità mi sembra un esercizio metafisico di troppo, stante che la metafisica non si può eludere, ma che il  suo eccesso storpia.

"Realtà" è un concetto metafisico che può essere tirato da tutte le parti e chiunque lo tiri non potrà sfuggire al punto di vista e all'elaborazione mentale propria della nostra specie.

Un realista moderno ha superato il concetto di cosa in sé e di verità assoluta e si accontenta di organizzare la "realta" secondo le caratteristiche funzionali sincronizzabili con la propria sensorialità, induzione e deduzione.

Anche l'importanza che si dà alla parte (il cibo) rispetto al tutto (l'universo) segue questo principio di uso funzionale del reale e solitamente si trova un accordo su alcuni principi generali interpretativi del reale che chiamiamo, al netto delle imposture, scienza.

Metafisicamente, il fatto di trovarmi su una zolla vagante nel cosmo, piuttosto che coi piedi saldamente fissati ad una verità assoluta, non mi crea alcun turbamento particolare. Non sono io o la zolla che dobbiamo adeguarci: è la metafisica.