Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 15 Aprile 2021, 16:14:09 PMPer me confrontarsi con la "filastrocca di opinioni" della storia della filosofia è un "tirocinio" utile, per chi è incuriosito da certi temi e certi approcci, (almeno) sotto tre aspetti, connessi fra loro: si può imparare a comprendere il pensiero altrui, operazione spesso più difficile di quanto possa sembrare soprattutto se si cede alla tentazione di sbrigare la questione con un generico concordo/non concordo (o mi piace/non mi piace, in "stile social"); ci si può "addestrare" ad un'umiltà ricettiva, ovvero si impara quanto possa essere proficuo il confronto e il dialogo (seppur tramite libri) con chi ha affrontato alcuni temi prima di noi, non perché chi ha scritto libri abbia sempre ragione, ma perché fare i conti con un pensiero esterno al nostro solitamente fa bene al nostro stesso pensiero (fornisce, direttamente o indirettamente, spunti, argomenti e argomentazioni, etc.); si ha modo, infine, di fare i conti con la pluralità interpretativa e con l'incertezza che caratterizzano alcune domande, prendendo coscienza di come pensare in itinere sulle proprie gambe (senza dover essere per questo ciechi e sordi verso gli altri "itineranti", presenti o passati che siano) sia più faticoso dell'avere pilastri su cui appoggiarsi (scelta dunque di per sé non biasimabile).
a qualcosa servirà leggere e studiare il pensiero dei filosofi? Se sì, a cosa?
