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Messaggi - Jacopus

#1021
Tematiche Filosofiche / Re: Zen
04 Marzo 2023, 19:40:10 PM
Potrei rispondere con "Ad Ulisse non piace questo elemento". Che è anche questo un Koan, seppur inquinato dai nostri tempi melensi.
#1022
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
04 Marzo 2023, 02:04:37 AM
CitazioneUn Anticristo così sfacciatamente blasfemo e corrotto da aver spalancato la via verso la morte del dio della modernità che aveva affossato il Dio di Abramo: la Scienza.
Partirei da qui, con delle osservazioni che non sono né definitive, nè chiare neppure a me. Fatto sta che da qualche tempo rifletto anch'io piuttosto criticamente nei confronti della scienza. E che critica sia.

La tesi ipaziana è riassumibile in una serie di assassinii: la $cienza/anticristo è il killer della Scienza canonica, che fu il killer della Religione. E se invece già Galileo, a sua insaputa, non sia un amministratore delegato di Big Pharma?
Ovvero $cienza e Scienza forse sono solo una dissociazione allucinatoria. La Scienza non ha per caso in sè, già lo statuto predatorio della $cienza?
Che cosa accomuna la Scienza e la religione? Il possesso del mondo, al cui apice c'è l'uomo. Un uomo che però non è né Ipazia né Jacopus. Ma un uomo oggettivo e senza volto. Cartesio scrisse che la scienza rendeva finalmente l'uomo "maitre et possesseur du monde". Simile viatico espresse Dio a Noè al termine del Diluvio. Ma in questo possesso, in entrambi i regni, scientifico e religioso, l'umanità si oggettivizza: in corpore vili sta l'anima, unica entità da tutelare per la religione, mentre per la scienza il corpo diviene ancora più rudemente una materia prima, o stücke (pezzo), così come venivano chiamati gli internati dei campi dì concentramento.
A una metafisica ne segue un'altra. Nell'arco temporale di mezzo si è vissuta forse un'epoca felice, allorquando la scienza, pur contentente già il suo futuro veleno, liberava l'umanità da antiche catene che oscuravano il pensiero e la libertà. Ora potrebbe sembrare che quelle catene, più subdole, siano state riapplicate secondo l'insegnamento del grande Inquisitore: che gli uomini amino le loro catene, così da non avvertirne il peso.
In altri termini: sia il monoteismo religioso, sia le scienza, oggettivano il soggetto e lo sottomettono ai loro diktat.
Perché lo fanno? Probabilmente in entrambi i processi conoscitivi ( visioni del mondo?) vi fu inizialmente un autentico desiderio di liberazione a cui è però seguito la strutturazione in un canovaccio canonico. Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore invece entrambe sono già geneticamente fondate sulla visione dell'uomo come strumento e non come soggetto. La tecnica e i corpi che affondano in mare sono l'evidenza odierna, esattamente come burocrazia e campi di concentramento lo erano 80 anni fa. Mentre 800 anni fa si bruciavano gli eretici (colpirne 1 per educarne 100?).
Ed allora? Che fare? Questo si domandavano i leninisti alla vigilia della rivoluzione sovietica. Peccato che anche loro abbracciarono radiosi l'elettrificazione, invece delle comuni agricole predicate da Tolstoj.
A noi la domanda viene riproposta, al di là e al di sopra del solito tormentone Pro/Contro COVID. Il problema esiste, ciò che ancora non si vede è la soluzione. Una soluzione che, possibilmente non butti il bambino con l'acqua sporca, magari per ripresentarci stesso bambino e stessa acqua sporca o bambino e acqua sporca di epoche passate.
#1023
Percorsi ed Esperienze / Re: Siamo IMMORTALI
01 Marzo 2023, 21:49:19 PM
Parto dal fondo. Se con "Io" intendi vitalità, sono d'accordo. Embrioni e feti sono molto vitali. Poi accade il primo trauma di un essere vivente: la nascita. È inevitabile un rallentamento. Immagina solo lo stress per la creazione di una propria flora batterica senza la quale semplicemente si muore. Bisogna imparare a respirare. Si sente per la prima volta un freddo terribile. Il corpo deve imparare a termoregolarsi. Si susseguono stimoli fortissimi rispetto ai quali è necessario un rallentamento dei processi vitali.

Se con "Io" intendi la percezione di una unità biologica che tende alla sua conservazione, sono nuovamente d'accordo.

Ma il problema, prima di arrivare a quello dell'immortalità supposta dell'Io, è un altro. In cosa consiste questo Io? Che può ritradursi nel problema soggetto/oggetto  o anche nel problema io/comunità.
Ritengo che il concetto di individuo, alla base del concetto di Io, sia condizionato dalla cultura. Un individuo cinese si percepisce un Io, molto diverso da un individuo anglo/sassone, e così via.
Ritengo inoltre che le nostre individualità siano strutturate sulla base del dna ereditato, che però pone semplicemente delle precondizioni teoriche in termini di comportamento individuale (ammesso che il concetto di "Io" qui in discussione presupponga come suo elemento distintivo ciò che fa nel suo ambiente). Il comportamento effettivo e quindi il "carattere singolare e distintivo" di ogni organismo umano (Io) dipende poi dall'ambiente, dall'ambiente degli altri umani in relazione con quell'Io e dal caso. In ogni caso la regola fondamentale è che ogni Io si struttura socialmente attraverso il riconoscimento della comunità dei viventi. Meno riconoscimento c'è e più disturbi ci sono in quell'Io, come fa notare Fairbarn e molti altri dopo di lui.
L'Io di un soggetto deprivato fin dalla prima infanzia di relazioni calde e protettive si lascia semplicemente morire. Possiamo ritenere che anche quell'Io sia un Io, prima di morire, ma ci fa comunque riflettere sul fatto che un Io sano, per essere sano, ha bisogno di relazioni e che quindi ogni Io in realtà è un insieme di Io meglio o peggio assemblato. Non esiste un individuo che ce la può fare a creare la propria singolarità senza l'apporto della pluralità, almeno nell'ambito degli animali sociali come homo sapiens.
Detto questo, che da un Io inteso in uno di questi modi, derivi la conclusione della sua immortalità, perché presente fin dagli albori della sua venuta al mondo è un non sequitur. È ovvio che bisogna sentirsi vitali e separati dal mondo fin dalla nascita, poiché è una precondizione della sopravvivenza. Ma la morte è anche necessaria allo stesso modo della vita, perché un ambiente dinamico come quello geofisico del pianeta terra ha bisogno della intercambiabilità delle forme di vita: solo un ambiente perfettamente statico potrebbe permettersi forme di vita statiche e quindi immortali. Resta pertanto a favore dell'immortalità solo l'opzione mitologica, che non disdegno affatto, anzi la ritengo un importante passaggio della cultura umana. Ma non è possibile accettare l'immortalità come evento dimostrato (attraverso teorie piuttosto datate e superate da molti altri studi) dal fatto che un supposto "Io" sia presente fin dagli albori della vita umana. È una affermazione al massimo poetica ma priva del rigore scientifico necessario.
#1024
Percorsi ed Esperienze / Re: Siamo IMMORTALI
01 Marzo 2023, 19:55:51 PM
Se con immortalità descriviamo gli atomi che compongono il nostro corpo, sono assolutamente d'accordo. Gli ultimi atomi che comporranno il nostro corpo un attimo prima di morire si trasformeranno ma andranno nel corso del tempo a costituire altri corpi ed altri organismi, in un ciclo senza fine. Rispetto all'IO come identificazione di un singolo organismo vivente, con le sue peculiarità e storia biologica, non credo, o perlomeno non vi è nessuna conferma scientifica.

CitazioneSecondo la psicologia dell'età evolutiva e gli orientamenti psicanalitici più aggiornati, l'Io è presente in forma embrionale sin dalla nascita.
Potresti citare la bibliografia essenziale che afferma ciò? Perchè a me risulta esattamente il contrario. Oltretutto, come al solito, occorrerebbe definire "IO", perchè dall'unus et multi in me al cogito cartesiano, esiste una vasta costellazione di definizioni intermedie.
#1025
Le emozioni sono collegate al corpo al rossore della rabbia, alla pelle d'oca, alla gioia selvaggia che ci riempie di forza. Il corpo è sempre stato svalutato rispetto alla "mente", alla capacità di razionalizzare il mondo e di categorizzarlo, mentre le emozioni ci ricordano quanto siamo unici e quanto collegati l'un l'altro. Le emozioni però ci distolgono dalla produttività ci fanno diventare sognatori, ci richiamano a ciò che non può essere razionalizzato. In un mondo dove comanda l'esprit de geometrie, le emozioni sono un sacrilegio.
L'altro lato, speculare ma che risponde alla stessa logica è l'invito a consumare le proprie emozioni a liberarle senza freni e senza inibizioni, in una sorta di emotional race. In entrambi i casi le emozioni non sono più un modo per sentirsi parte del mondo ma diventano strumentali ad altre finalità, o meglio ad una finalità sempre più mostruosa, il capitalismo.
#1026
Storia / Re: Una strana preistoria
27 Febbraio 2023, 13:52:35 PM
Un pò di riflessioni a caso su un campo che conosco ma non troppo.

CitazionePoi l'uomo si è fermato e nessuno sa il perché, è diventato stanziale e il resto lo sappiamo tutti.
Darne la "colpa" al clima è un trucco per non spiegare le cose dato che non le conosciamo.

L'uomo si è fermato ed ha inventato l'agricoltura perchè è creativo, perchè sa pensare altrimenti, come molte altre specie, ma noi lo facciamo in grande. In sostanza la vita di ogni essere vivente è disciplinato da due leggi contrastanti, conservazione e innovazione. Se l'ambiente fosse sempre uguale, basterebbe la legge della conservazione, ma non essendo l'ambiente immobile, sia a livello geofisico che organico, bisogna anche saper innovare. A livello genetico l'innovazione avviene attraverso la selezione naturale e la rimodulazione genetica nel corso di centinaia di migliaia di anni. A livello culturale, l'innovazione avviene attraverso la scoperta e la trasmissione generazionale di innovazioni come, ad esempio, l'agricoltura. Il grande marcatore differenziante è stato la scrittura che ha permesso la trasmissione di sapere sempre più vasto e a sempre più membri della specie umana, da rendere ogni innovazione ad efficacia globale. Il problema è ora che il nostro potere derivante dalla conoscenza rischia di stravolgere l'equilibrio dell'ambiente stesso. Da semplici "oggetti" dell'ambiente, cui cercavamo di proteggerci attraverso svariate strategie, siamo diventati "soggetti" dell'ambiente, ovvero in grado di modificarlo, apparentemente in senso favorevole, ma solo apparentemente, come insegna il cambiamento climatico o la produzione di smog.

CitazioneVon Bertallanffy spiega anche la"gerarchizzazione": ogni organismo vivente funziona come un sistema gerarchico funzionale anche ATTRAVERSO UNA SUA CENTRALIZZAZIONE PROGRESSIVA.
È quello che succede alla specie umana, i risultati sono quelli che vediamo e, questa evoluzione/entropica purtroppo sembra inevitabile: è propria a tutti i viventi!
La macchinizzazione e ritualizzazione dei comportamenti umani è tipica anche di altre specie, come esattamente fai notare e fa parte di quella esigenza che ho chiamato esigenza di conservazione. Se sappiamo che il leone ci mangia, tratteremo tutti i leoni come mangiatori di uomini. La categorizzazione è una forma di strutturazione del pensiero che economizza le nostre risorse mentali e ci aiuta, come ora consultiamo una mappa o un libretto delle istruzioni. Il problema di questa evoluzione è che il nostro mondo è sempre più "macchinizzato", ed in questo modo si erode spazio a quell'altra necessaria dimensione umana della creatività e del pensarci unici, noi e gli altri, compreso quel leone che non ha affatto voglia di mangiarci. Riflettevo proprio in questi giorni a proposito di un evento parallelo: il bisogno di avere accanto un animale domestico. Un bisogno che nasce forse proprio dal bisogno di opporsi a questa generalizzata macchinizzazione, poichè il cane che abbiamo ci riconosce e ci ama per quel che siamo e non per quello che facciamo o produciamo (e soprattutto viceversa).

Citazioneo propongo anche questo: qualche anno fa, un'équipe di medici italiani ha scoperto e dimostrato che alcune forme di leucemia sono  provocate dalla presenza di DNA ALIENO nel genoma umano.
Per ALIENO si intende materiale genetico NON UMANO e non necessariamente alieno nel senso ufologico del termine.
Ormai da diversi decenni si è scoperto che il DNA non viene trasmesso solo in via verticale, di generazione in generazione, attraverso la procreazione sessuata, ma anche attraverso virus che che sono stati inglobati nel genoma umano nel corso di milioni di anni e che magari abbiamo ereditato dai nostri predecessori (homo ergaster, homo abilis e così via). Questo DNA ereditato dai virus può avere effetti negativi ma anche positivi. E' grazie ad uno di essi, ad esempio che siamo diventati placentati, abbandonando altre tecniche come quella più antica dell'ovoviviparità (presente ancora nelle echidne e negli ornitorinchi).
#1027
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
26 Febbraio 2023, 20:57:41 PM
CitazioneSulla "dittatura" russa abbiamo perso ogni superiorità morale quando abbiamo ridotto la popolazione europea a cavia inconsapevole di sperimentazioni per profitti farmaceutici, nascondendo i caduti nella Lubianka non correlata. Arduo, e da stomaci piombati, stabilire graduatorie etiche tra Stalin e Mengele.
E te pareva! Fra le varie reductio, a questo punto, propongo l'introduzione della reductio ad Covidum (che pare anche meglio della reductio ad Hitlerum). Ipazia, te lo dico con simpatia, senza nessun paternalismo o critica: ma davvero riesci a paragonare, in buona fede, Mengele e la vicenda del Covid, (con tutti i suoi eccessi, probabili ruberie, preferenze per gli introiti piuttosto che per la salute)? Hai presente chi era Mengele e cosa rappresentava? Ora, con tutta la buona volontà possibile, direi che le due vicende sono piuttosto lontane. Mengele lo vedo molto più assimilabile ai Gulag stalinisti in verità, ma direi che per onorare la storia anche questa similitudine va presa con le pinze.
#1028
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
26 Febbraio 2023, 17:27:14 PM
Ipazia. Questo è benaltrismo. Da te mi aspetto di meglio. Del resto sotto molti aspetti sono d'accordo con te. Ma ritieni per caso un progresso pagare la diminuzione della delinquenza, con la soppressione della libertà? Sicurezza e libertà sono sempre un pò litigiosi. Io non amo il Bronx e la delinquenza ma è abbastanza certo che dove c'è sicurezza i generali inavvertitamente cadono dalle finestre degli ospedali e della gente comune non sappiamo nulla, ma non credo che se la passino bene in relazione al diritto di espressione (che non si mangia, ma che aiuta a sentirci umani).

Nel link la foto del colonnello Kotov prima di essere portato alla Lubjanka. D'accordo è un film, ma credo che ci dica molto su come funzionano le dittature. A quanto pare anche da quelle parti la "nobile arte" è piuttosto diffusa come nel Bronx.

https://ibb.co/JqxNkKQ
#1029
Pio. C'è una corrente medico-scientifica che dice invece esattamente questo, ovvero che la coscienza si situa nel nesso fra corpo e cervello, che costituiscono un organismo olistico "qui ed ora", per cui ogni coscienza come ogni corpo è diverso. Funzione che riguarda anche tutti gli animali o perlomeno i mammiferi e gli uccelli. Non esiste nessun homunculus dentro la cabina di regia del cervello, e non me ne voglia Cartesio. In ogni caso lo dice molto meglio di me, Damasio.

https://www.google.it/search?q=ted+damasio.coscienza&ie=UTF-8&oe=UTF-8&hl=it-it&client=safari#fpstate=ive&vld=cid:ffad44a9,vid:mraK3EwczHE

#1030
Molto interessante e molto denso. Ho ascoltato tutto l'intervento di Galli. Molti concetti espressi e le relative weltaschaungen mi sono piuttosto affini, come in primo luogo Hegel nella sua ricerca affannosa di una mediazione fra contrari. Risulta però debole, a mio parere (ma forse dovevo ascoltare anche Preterossi) questa costruzione di una teologia politica che si oppone al nichilismo della modernità solo attraverso il pensiero critico, che va bene e permette di far diventare permanente la "splendida aurora", ovvero la rivoluzione francese, così come viene chiamata da Hegel, ma è priva di risposte politiche, poichè comunque resta spezzato il nesso societas e iura. Il centro del discorso è quello di fare attenzione nel creare idoli fondanti, perchè di solito quegli idoli diventano sanguinari, sia che si chiamino controrivoluzionari sia che si chiamino liberali. Anche nell'apparente neutralità del liberalismo, infatti gli idoli fondanti del mercato e del contratto, creano i presupposti per la spoliazione sanguinaria del mondo. Ma lo stesso processo è quello che Galli indica citando a lungo, sul finale, Putin. Putin e la teoria euroasiatica sono presi come modello di una teologia politica sostanziale, ma ugualmente sanguinaria, come quella del liberalismo. Ma l'assenza di idoli fondanti crea di nuovo il presupposto di nuovi idoli fondanti, che siano la tecnica o l'economia marxista poco importa. Resta un pò il messaggio di riuscire a mantenere la tensione fra soggetto ed oggetto, fra struttura e sovrastruttura (e viene a proposito citato Gramsci), ma in realtà mi sembra un apparato molto teorico e poco legato alla praxis. Come del resto ammette al termine del suo intervento anche Galli, quando dice che la filosofia non serve a fare le cose ma solo a comprenderle (in perfetta sintonia con Hegel).
In realtà, forse si tratta proprio del difficile compito di fondare una nuova teologia politica, che sappia fare tesoro della splendida aurora (la rivoluzione francese) e che sia fondativa, senza però diventare violenta, poichè altrimenti resteremo al primo livello offerto dal convegno, ovvero Schmitt. Il passaggio Schmitt/Hegel/Gramsci, in fondo rischia di riproporre le stesse "magnifiche sorti progressive" che vengono denunciate come caposaldo della fine di ogni fondazione teologica?
#1031
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
24 Febbraio 2023, 09:17:08 AM
L'intelligenza emotiva nasce dal cervello umano prima che dall'arte, che ne è una conseguenza. L'intelligenza emotiva non è una prerogativa di homo sapiens ma la condividiamo con tutti gli uccelli e i mammiferi (potrebbe anche essere più estesa ma non ne abbiamo le prove). Ha una ragione di essere evolutiva perché aumenta il senso di appartenenza e la collaborazione intraspecifica. Inoltre permette un ventaglio di scelte esistenziali più ampio rispetto a quelle più deterministiche delle altre specie. L'intelligenza emotiva come tutto il snc è collegato con il corpo, per cui si può definire l'intelligenza sempre intelligenza incarnata. Questo in breve sulla intelligenza emotiva.
#1032
Le due statistiche non sono necessariamente contraddittorie. Semplicemente il molto basso livello di omicidi in Italia (uno dei più bassi al mondo), viene molto spesso raggiunto attraverso l'uso di armi da fuoco.
#1033
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Febbraio 2023, 18:59:37 PM
Anthony mi sembri l'immagine speculare di Niko o di Ipazia.   ::)
Ripeto quanto scritto. L'Ucraina nei suoi confini riconosciuti internazionalmente fu disegnata ai tempi dell'URSS, quando non contavano molto i nazionalismi, poichè vi era un'idea utopistica superiore, del comunismo globale in tutto il mondo, e quindi una speranza utopistica di uguaglianza che doveva superare ogni idea di nazionalismo. Ma non è questo il punto. Il punto è che oggi, riscoperti i nazionalismi, l'Ucraina dovrebbe riconoscere che i suoi confini legali non corrispondono con l'Ucraina come nazione. Allo stesso tempo la Russia deve riconoscere l'esistenza di una Ucraina che decide del suo futuro indipendentemente da essa. Questo dicevo.
#1034
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Febbraio 2023, 17:55:45 PM
A me pare che finché ci si esprime in modo polarizzato non ne verremo fuori e ci sono tutte le premesse che i contendenti ovviamente continuino a raccontare la vicenda in questo modo da buoni e cattivi, ma noi, che siamo parzialmente al di fuori della contesa dovremmo essere almeno lucidi sufficientemente per percepire che la verità sta nel mezzo. L'Ucraina nel suo piccolo ha avuto un atteggiamento imperialista, visto che non ha considerato che l'Ucraina come fu costituita dall'URSS non coincideva con L'Ucraina culturale. Ne l'attuale Russia sembra considerare il diritto all'auto determinazione dei popoli. Detto questo la soluzione più saggia a me sembrerebbe quella di concedere le regione più orientali e la Crimea alla Russia, ma questa soluzione, evidenziando appunto che nessuno dei due ha completamente torto o ragione, è di difficile attuazione. Anche per la presenza di due convitati di pietra per i quali l'attuale guerra è comunque un gioco win-to-win.
#1035
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
21 Febbraio 2023, 21:07:26 PM
L'inclusione dell'altro avviene prima che con la parola con l'azione e con il corpo. La parola è un pharmakon e quindi "dipende" da come si usa.