Citazione di: Donalduck il 20 Maggio 2018, 09:52:02 AMCitazione di: Angelo Cannata il 19 Maggio 2018, 17:11:11 PMQual è la differenza tra il tuo prendere atto che negli esseri viventi ci sono tutti i segni di un progetto e il mio prendere atto che nella conformazione delle mucche ci sono tutti i segni di una loro chiarissima finalizzazione alla mungitura da parte dell'uomo?Ci sarebbe casomai da chiedersi cosa mai abbiano in comune questi due "prendere atto".
Il primo è appunto una constatazione: vedo degli esseri dotati di finalità, dotati di organi e di strutture che hanno una finalità e coordinati tra loro in maniera da convergere verso precisi obiettivi. Come ho gia rilevato in un altro intervento: "Che la finalità negli organismi viventi esista e sia quantomeno la sopravvivenza non lo mette in dubbio nessuno, biologi compresi. Monod ne Il caso e la necessità ne parla diffusamente (la chiama teleonomia)." Il problema dei biologi è spiegare come la finalità possa nascere dalla non-finalità (in Monod è posto in maniera molto chiara), ossia da quello che fumosamente chiamano "caso", e in questo falliscono miseramente, senza peraltro che la loro fede che "un bel giorno" si arrivi a qualche spiegazione convincente ne risulti scalfita. L'evoluzionismo non è altro che un tentativo di dare una parvenza di plusibilità a questa tesi, ma, come rilevato, fa acqua da tutte le parti.
Comprendo che si respinga l'evoluzionismo darwiniano, che non si accettino le spiegazioni date, ma le contestazioni poste in questo forum rivelano una scarsa conoscenza della teoria che si respinge. Almeno un testo divulgativo, come "L'orologio cieco" di Dawkins, andrebbe letto per capire il significato e il ruolo del caso in biologia e per evitare di riproporre in continuazione la deformante rappresentazione dell'evoluzione darwiniana basata sul puro caso, una sciocchezza madornale.
Il libro di Monod tratta del caso e della necessità, dell'invarianza del codice genetico e della sua varianza, come Darwin tratta del caso e della selezione naturale. In breve non c'è il solo caso, c'è anche la selezione. Selezione significa che il sistema non vivente e vivente nel suo complesso, l'ambiente, sceglie, ha delle preferenze, prende delle direzioni, si determina.
Il caso, nella sintesi neodarwiniana, perché Darwin non conosceva la genetica, che ha ulteriormente corroborato, rafforzato la sua teoria, significa che le mutazioni del codice genetico alla base dello sviluppo delle variazioni dell'organismo vivente non sono preordinate ad un determinato sviluppo biologico dell'organismo: in parole povere e banali il gene non conosce il risultato della sua mutazione e ciò vale anche per un eventuale progettista. Inoltre le mutazioni del codice genetico non funzionano certamente come il gioco della lotteria, non sono disposizioni con ripetizione aleatorie di elementi, disposizioni che hanno uguale probabilità e non avvengono per caso, ci sono specifici mutageni come le radiazioni solari o altre sostanze chimiche. Inoltre applicare schemi probabilistici all'innovazione, all'incertezza, all'evoluzione quindi, non ha senso, è un esercizio fuorviante, contraddittorio, perché essa, l'innovazione, l'incertezza, l'evoluzione rompe proprio lo schema probabilistico, non c'è uno schema.
Gli organismi più semplici, virus o batteri, e i vegetali non hanno alcuna finalità di sopravvivenza, dato che non hanno alcuna coscienza. La volontà dell'uomo che aspira all'immortalità contrasta con la sua morte. Perché gli organismi viventi si rompono come le cose?
L'occhio ha la finalità di vedere, ma la miopia, la cataratta o la daltonia, in generale le malattie, quale finalità di sopravvivenza hanno? L'aborto spontaneo della donna, il 20-25% dei casi, quale finalità di sopravvivenza ha per il feto o per la donna?

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