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Messaggi - viator

#1036
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
21 Aprile 2021, 19:08:18 PM
Citazione di: iano il 21 Aprile 2021, 15:29:50 PM
Citazione di: Ipazia il 21 Aprile 2021, 13:48:49 PM
La conoscenza filosofica è sommamente delimitante traendo origine dall'epigramma sul tempio oracolare di Delfi: γνῶθι σαυτόν.

Conoscere se stessi pone una delimitazione individuale, di specie, e gnoseologica, poiché delimitiamo la realtà con una esclusivamente nostra episteme.

Questi tre livelli delimitano aree di conoscenza distinte. Non sempre idilliache, perché il guardarsi dentro non è esente da pericoli ed abissi. Dai quali mette in guardia uno scrutatore certosino dell'animo umano e della conoscenza.

CitazioneChi combatte contro i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E quando guardi a lungo in un abisso, anche l'abisso ti guarda dentro

Un invito a delimitare con giudizio, prendendosi anche salutari spazi di evasione tra i tre livelli della conoscenza.
C'è molta saggezza in quel che scrivi, ma credo che la conseguenza necessaria della coscienza sia di portar fuori ciò che è dentro, continuando pur a restare parte di noi.
Noi lo chiamiamo scienza e tecnologia, ma siamo sempre noi.
Mi sembra di vederti passeggiare per boschi inseguendo alcun pensiero.
Essendo te stessa , prendendoti salutari pause dal voler sapere cosa, o mentre curi i tuoi fiori con gioia per il motivo  di nulla.

Perdonatemi ma..............leggendo di un simile duetto dialettico...........(criptocultura cui risponde criptosentimentalismo)................mi sembra proprio che Ipazia e iano stiano somministrandoci l'epitaffio di Logos ! Chissà se mi sbaglio ! Saluti.
#1037
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
21 Aprile 2021, 12:21:18 PM
Salve Paul11. Citandoti : "Se la filosofia, a detta di Aristotele, nacque dalla meraviglia, dallo stupore del mondo per quel che è , "quale mano ha deciso di accendere o spegnere le stelle ?".

Non è colpa di nessuno..........ma l'inciso di cui sopra è perfettamente tipico "dell'essere esseri umani" i quali sono costretti ad umanizzare tutto, incluso ciò che ha generato gli esseri umani e tutto il contorno cosmico materiale.
E' come un "tic" nervoso (in realtà una azione psichica automatica) che spinge Aristotile ma anche l'ultimo dei minorati mentali al trovar "NATURALE" il capovolgere origine e storia del Mondo ribaltando il ruolo tra le cause e gli effetti che lo hanno fatto quello che - esso Mondo - è.





Nello scrivere di certe cose a nessuno passa per la testa il concetto di assurdità.



Chissà perchè mi viene in mente un colorito modo di dire che mi capitò di udire in televisione e veniva narrato allo scopo di enfatizzare l'audacia esplorativa dei precursori del colonialismo. Essi - veniva detto - furono coloro che "osarono avventurarsi là dove la mano dell'uomo non aveva mai messo piede". Saluti.
#1038
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
19 Aprile 2021, 18:49:40 PM
Salve. Capisco le perplessità di InVerno e Jacopus, ma io spezzerei una lancia non tanto a favore della giustezza delle tesi di xxmaurizio, ma almeno della loro completa dignità.

Qui siamo all'interno della sezione spiritualistica ed in particolare staremmo occupandoci degli effetti della volontà divina.

Secondo me l'interpretrazione di xxmaurizio, quella di InVerno, quella di Jacopus, la mia (che non espongo per non annoiarvi) e qualsiasi altra interpretazione..................sono tutte lecite ma tutte presuntuose e sbagliate.

Ma con quale mai "faccia tosta" stiamo a "fare le pulci" su singoli (ridicolmente marginali) aspetti storici, biologici, cronologici della storia del Mondo ?.

Qui - a tal proposito - non si tratta certo di SAPERE come sono andate le cose, bensì solamente di CREDERE (o NON CREDERE).


Se Dio esiste, è uno, è onnipotente, il Mondo e l'uomo sono sorti per sua volontà la quale - all'interno della propria intierezza ed onnipotenza - precedeva ogni altra volontà e quindi era e rimane per definizione come IMPERSCRUTABILE.


Quindi anche xxmaurizio, secondo me, fa male a speculare su ciò che mai potremo conoscere. Saluti.

#1039
Tematiche Filosofiche / La definibilità del nulla.
19 Aprile 2021, 15:58:11 PM
Salve bobmax. Sai che - tutto sommato - mi sento invidioso di te e di Ipazia ? Ogni volta che vi leggo, trovo nel vostro esprimervi qualcosa che certo non possiedo ma che mi piacerebbe possedere : la lineare chiarezza espositiva, da tutti i vostri lettori interpretabile in  modo certamente concorde ed universalistico. Saluti.
#1040
Tematiche Filosofiche / La definibilità del nulla.
19 Aprile 2021, 12:52:45 PM
Salve bobmax. Citandoti : "È importante non confondere "esistere" con "essere".

L'essere rende possibile l'esistere, ma non vi coincide.
Il noumeno non è il fenomeno, ma lo rende possibile."



Ovvio che l'e-sistere consista nell' essere-fuori, quindi in ciò che risulta esterno all' "io-soggetto".

Altrettanto ovvio che il noumeno-essere non è FENOMENO, bensì CONDIZIONE che permette il verificarsi dei fenomeni.

E' come se io stessi parlando da solo quando definisico - come già fatto numerose volte qui dentro - l'essere come "LA CONDIZIONE PER LA QUALE LE CAUSE PRODUCONO I LORO EFFETTI". Arrivederci, vero ??!!.
#1041
Tematiche Filosofiche / La definibilità del nulla.
19 Aprile 2021, 12:43:39 PM
Citazione di: Ipazia il 19 Aprile 2021, 07:19:05 AM
Mischiare il piano del fisico col metafisico crea confusione e aporie a non finire che si risolvono in meri paradossi verbali (sofistica). In Holzwegen.

Da questo mette saggiamente in guardia il buon padre Parmenide.

Salve. Certo. Per chi crede che l'esistenza della sfera del fisico escluda la possibilità dell'esistenza del metafisico..........è come dici tu. L'essere include invece sia le realtà materiali che le realtà concettuali, legandole tra loro attraverso la realtà energetica. Non sappiamo ancora attualmente definire FISICAMENTE cosa sia l'energia, figuriamoci i vecchi buoni Padri della tradizione filosofica (i quali però sapevano benissimo quale fosse METAFISICAMENTE il ruolo di essa, cioè la SPIRITUALITA').



Comunque io la mia parte di confusione l'ho umilmente prodotta fornendo le mie personali definizioni sia dell'ESSERE che del NULLA. Attenderò vanamente altrui definizioni, sapendo che giungeranno commenti, tentativi di confutazione, negazioni etc. etc....................ma sapendo altrettanto bene che è infinitamente più facile l'affermare ciò che che le cose NON SONO piuttosto che definire ciò che esse possano essere. Saluti.
#1042
Salve bobmax. Ricitandoti: "L'esistenza, per esempio, necessita del concetto di essere. Questo concetto se ne sta implicito dietro ogni concetto che si riferisca ad un esistente.
E il nulla è indispensabile per poterlo negare.

Ma di per se stesso l'essere è in realtà inconcepibile, se non... come negazione del nulla.
E viceversa il nulla trova tutto il suo significato nella negazione dell'essere.

Entrambi non sono perciò definibili se non nel loro reciproco contrapporsi"
.


Scusa ma..........negare l'essere non solo non è indispensabile, ma risulterebbe ridicolmente illogico. Essendo l'ESSERE una condizione in sè assoluta, tu pretenderesti di relativizzarla contrapponendogli il nulla (cioè supponendo la necessità dell'esistenza di esso nulla).

E NON E' CHE L'ESSERE SIA UNA REALTA' INCONCEPIBILE ! Esso è appunto e propriamente LA REALTA' la quale, oltre a risultare benissimo concepibile...........ancora di più (ed a solida differenza rispetto al nulla) è percepibile.


Occorrono lunghe trattazioni per dimostrare che l'essere è ed il nulla non è ?. Saluti.
#1043
Tematiche Filosofiche / La definibilità del nulla.
18 Aprile 2021, 22:15:43 PM
Salve bobmax. Citandoti : "L'esistenza, per esempio, necessita del concetto di essere. Questo concetto se ne sta implicito dietro ogni concetto che si riferisca ad un esistente."

Questo è il tuo parere. Il mio parere è che il concetto di ESSERE poggi sulla definizione "l'indistinguibile connessione tra una causa (se si preferisce.....tutte le cause) ed il suo effetto (se si preferisce.....tutti gli effetti).

Naturalmente, se si vuole, c'è poi il concetto e la definizione di CAUSA : "lo stato del sistema (o del mondo) preesistente ad un qualsiasi cambiamento"................e quelli di EFFETTO : "lo stato del sistema (o del mondo) successivo ad un qualsiasi cambiamento".

Poi, se lo si desidera, si può proseguire con CAMBIAMENTO...........(.......................vedere significato e definizione di ENTROPIA)............................

Tutto questo a livello concettuale. Per passare ai significati pratici dell'essere, della realtà, delle cause, degli effetti, dell'entropia.................occorrerà rivolgersi non più alla astratta parrocchia dei concetti, ma a quella ben più concreta delle PERCEZIONI sensoriali.


Che peccato, però, fermarsi qui !. Saluti
#1044
Tematiche Filosofiche / La definibilità del nulla.
18 Aprile 2021, 21:02:59 PM
Salve Ipazia e grazie del tuo intervento. Quando non sei troppo criptica la tua lapidarietà riesce ad essere meravigliosa.


Sai benissimo che filosoficamente (anzi, cosmicamente) sono un ignorante. Figurati che secondo me la filosofia sarebbe "il discorrere circa il nesso tra le percezioni e le concezioni". Fuori da ogni valutazione esistenziale di impronta psichica (quindi il senso delle cose, per favore, lasciamolo alla soggettività psichica) e dentro - invece - a tutte le valutazioni MENTALI (logiche ma mai assiomatiche, quindi extrascientifiche).



Quale poi sia risultato il senso archetipico del nulla................non saprei........forse nella discussione svoltasi a suo tempo non era presente chi fosse in grado di riassumerlo. Saluti.
#1045
Tematiche Filosofiche / La definibilità del nulla.
18 Aprile 2021, 17:57:23 PM
Salve. Sono andato a dare un'occhiatina agli interventi di esordio di uno dei più "illustri" argomenti qui trattati (e comparso prima del mio malaugurato arrivo tra voi). Si tratta di "Perchè c'è qualcosa anzichè il nulla", topic che ebbe un successo di dimensioni quasi oceaniche (nel nostro piccolo) e pari (a mio umile parere) solamente alla sconvolgente stupidità (sia secondo senso comune che secondo la più profonda ed ostinata esegesi filosofica) del quesito posto.


Qui il collegamento : https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/perche-ce-qualcosa-anziche-il-nulla/


Ma se io avessi aperto un topic titolando "Ma perchè mia nonna è nata con le gambe anzichè con le ruote"........ci sarebbero state numerose e profonde riflessioni da parte degli amici-utenti ?. Eppure un quesito simile - per serietà - io lo considero avente identica dignità intellettuale di quello che ora sta suscitando le mie osservazioni.




Naturalmente mi sono fermato assai presto, accorgendomi che la discussione partiva - sempre a mio parere - immediatamente con il piede sbagliato. Infatti i primi interventi davano per scontato ciò che secondo me è completamente discutibile : il fatto che il nulla - non esistendo - risultasse non definibile.



Ma.............scusate........da quando risulterebbe ovvio che ciò che non esiste non può - per ciò stesso - venir definito ?



Parecchi non credono in Dio, o nei fantasmi o negli elefanti volanti, quindi per costoro tali termini denotano delle inesistenze : ma ciò non impedisce certo di escogitare, proporre etc. delle definizioni per essi !. Ci sono cose che TUTTI credono inesistenti, ma risultanto tranquillamente definibili per la semplice ragione che una cosa è l'esistere, altra è il definire ciò che non può esistere.



Infatti il nulla non esiste ma è definibilissimo : ad esempio "assoluta mancanza dell'essere".



Naturalmente mi si obietterà che tale definizione rappresenti una affermazione dell'esistenza di qualcosa (l'esistenza di una mancanza !) , mentre in realtà la mancanza viene semplicemente citata, non fatta esistere. Se avete voglia di discuterne. Saluti a tutti.


#1046
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
17 Aprile 2021, 20:51:25 PM
Salve alexander. Ma ci mancherebbe altro. La fantasia è strumento fecondo e prodigioso, del quale io ad esempio mi sento particolarmente privo (l'altra mia grande carenza - ma l'elenco sarebbe sterminato - sarebbe poi anche la sensibilità artistica).

D'altra parte (o appunto ?) esistono tematiche ed angolazioni a me care le quali invece non interesseranno mai te o molti altri.

Le mie sono state solo opinioni relative all'argomento, non alla persona. Stammi bene.
#1047
Tematiche Filosofiche / Re:Il problema dei tre nani
17 Aprile 2021, 17:53:12 PM
Salve alexander. Citando : "......visto che ognuno teme di dare un vantaggio se non può scegliere per primo e sono discordi sul cosa fare del diamante.".

Vedi che a pensar male si fa peccato ma.............. Sin dall'esordio io avevo parlato di "poveri" (perchè privi di diamanti)......"piccoli" (perchè nani)...........imbecilli (perchè privi di elementare buonsenso)..........ed ora devo pure ribadire "incoerenti egoisti" (perchè all'inizio avrebbero voluto donare i proventi della vendita del diamante, imbecillescamente smarrito perchè interrato di notte in luogo "sicuro".......mentre ora ciascuno di loro si rintana nel più infantilmente ridicolo dei capricci.............).


Quando - sempre all'inizio - affermavo di di conoscere questo quesito-paradosso-dilemma, non intendevo certo riferirmi alla sua "soluzione" o "risposta", le quali non possono esistere in via logica.



Intendevo invece appunto sottolineare la mia conoscenza (constatazione) della intrinseca assurdità del voler raccontare una favola inverosimile, completamente fantasiosa, piena di contraddizioni logiche...........................per poi sottoporla alla ricerca di un suo impossibile esito logico. Comunque auguri e saluti.
#1048
Salve. E' stupefacente la naturalezza con la quale,da una parte, si sostiene l'ovvia supremazia della imperscrutablità del"disegno" divino per poi tranquillamente passare a considerarlo "scrutabilissima", immergendosi nell'analizzarne i "perchè" umani e le evidenti contraddizioni sempre secondo la logica umana.

Come mai Dio avrebbe fatto e voluto questo e non quello e come mai da un lato avrebbe voluto chel'uomo restasse candido ed innocente come un animale, mentre poi ha permesso che esso uomo diventasse malizioso, cercasse di sottrarsi alla volontà divina, abbia voluto usare dei doni di Dio (coscienza e libero arbitrio) per cercare di farsi Dio a propria volta...................

E' ovvio che il cercare di capire le intenzioni di Dio rappresenta atto di superbia il quale - se conoronato da successo - ci permetterebbe di SINDACARE le decisioni stesse di Dio, facendoci diventare doppiamente superbi.


Ma vi rendete conto di quanto è infantile tutto ciò ? Solo chi non crede in Dio può permettersi di porre certi quesiti senza apparire ridicolmente contradditorio. Saluti.
#1049
Salve jacopus. Ma che fai ? Ti metti a "spiegare" certe cose a chi è convinto che il racconto biblico sia la storia del mondo ?.

Ricordo un titolo di molti decenni fa : "la Bibbia aveva ragione" (si occupava - mi sembra - del ritrovamento dei cosiddetti "rotoli del Mar Morto"). Libro da me non letto ma che ovviamente rappresentò un best-seller epocale (Dal momento che la Bibbia è il testo più riprodotto della storia umana......vuoi che il darle ragione non riesca a vendere almeno qualche decina di milioni di copie ?).

E' comunque ovvio che - essendo la Bibbia (per certuni) la pura e semplice cronaca delle origini e sviluppo dell'esistente.........tutto quanto poi avvenne risulta scritto - esplicitamente oppure implicitamente - tra le righe stesse del Grande Libro.

In sostanza quindi la Bibbia è (per chi vi crede) null'altro che il racconto delle intenzioni (personali, per carità, del tutto personali !) di Dio quale Causa Prima generante la causa seconda, terza, quarta...............ennesima........inclusa ovviamente una eventuale evoluzione biologica geneticamente basata (nel disegno divino la scienza umana e tutto il "sapere" umano contano certamente meno di un foruncolo). Saluti.
#1050
Citazione di: Ipazia il 15 Aprile 2021, 18:30:02 PM
Il pilastro eterno su cui si regge la filosofia, come dice il suo nome, è la ricerca del sapere. A cosa serve il sapere ? Ad evitare di ripetere gli errori del passato.


Salve Ipazia. Perdonami ma una uscita come questa è veramente indegna di te. Ma quando mai esperienza, filosofia, scienza hanno evitato il riprodursi (non li chiamo errori, perchè il giudizio potrebbe essere soggettivissimo) delle fondamentali problematiche umane ? E' chiaro - tra l'altro - che ad ogni nuova generazione debbono riproporsi situazioni ataviche affinchè i giovani apprendano a livello ESISTENZIALE, non certo CULTURALE..............le regole fondamentali del mondo.

Diversamente come farebbero i giovani a rappresentare il NUOVO ?. Essi sarebbero solamente uno zaino - ad ogni generazione più pesante - di verità acquisite al quale viene ogni volta data una semplice spruzzata di vernice.Saluti.