Citazione di: Claudia K il 19 Marzo 2023, 23:34:35 PMScusandomi con Ipazia per questa digressione personale su altrui richiesta, vorrei pur chiudere questa pratica, Daniele.
1) Tutte le volte che non ti ho risposto è stato...molto semplicemente...perchè non sono riuscita a comprendere i tuoi messaggi;
2) non vivo la partecipazione ad un Forum nè come un interrogatorio, nè come una interrogazione, nè tanto meno come quel luogo da cui cambieremo il mondo con qualche slogan e qualche eventuale sprazzo argomentativo;
3) soltanto in questo thread ho formulato io stessa una serie di domande che non hanno avuto alcuna risposta. Solo che avendo sempre frequentato forum da quando esistono...io ci sono abituatissima e so farmene una ragione.
Ti saluto.
Ciao Claudia, siccome ho un debole per la donna mi sono preso la briga di risponderti con impegno, ma non specificamente all'intervento. Faccio una premessa: non hai mai dato peso al fatto che le istituzioni ci hanno mentito per bocca stessa dei competenti che erano anche titolari di cattedre universitarie. Ti dirò poi che mi sembra che te la prendi tanto con la diffidenza confondendola con la malfidenza. Riprendo comunque ora alcuni tuoi pensieri in successione evidenziandoli in neretto:
In merito a Costanzo e in risposta a Pensarbene che dice: Io ho avuto dubbi su quell'attentato.
La tua risposta:
Condivido. Come non averne, dato il contesto globale in cui operava?
Le spiegazioni potrebbero essere tante, e non ultima quella del colpo di teatro che azzerasse l'assai equivoca memoria del piduista (risultato comunque conseguito, e proprio di questo parlavo).
Ma appunto: quale che sia la spiegazione di quell'attentato (che ha lasciato tutte le potenziali vittime perfettamente illese), in quattro o cinque giorni di incessanti commemorazioni a reti unificate...non mi è capitato di sentire un solo SECONDO dedicato alla menzione dell'assai imbarazzante E CERTO suo piduismo, mentre è stata incessante la <beatificazione> derivatagli da Via Fauro.
Vero che le varie "commissioni commemorative" del Costanzo uomo di spettacolo sono state integralmente composte da suoi "beneficiati" attraverso lo spettacolo. Vero. Ma tra questi sono in molti a rivendicare (e ad essere stati da lui sostenuti in) un ruolo "intellettuale" , e sotto questo profilo il loro contributo alla <beatificazione> è stato mieloso e omertoso sul punto quanto quello della più sciocchina tra le soubrettine...
Ecco allora che espliciti un dubbio (diffidenza) estendendolo pure nell'aver giustamente notato che non si fossero state vittime e che i media sorvolassero sulla sua appartenenza alla P2. Sempre in tema Costanzo esprimi poi questo:
Ed ecco, quindi, che...se considero quanto supinamente venga accettata OGGI la narrazione corale di qualcosa che non è proprio tutto vero, e di cui abbiamo conosciuto in tempo reale i corposi fattori di smentita, mi chiedo quale possa essere il margine di affidabilità della Storia umana come narrata nei secoli dei secoli, ancor più quando le capacità narranti erano detenute da un'elite, a fronte di popolazioni non solo ignare dei <fatti veri>, ma anche e soprattutto della capacità critica di vagliarli.
Si commenta da sola la tua più che giusta osservazione nella quale estendi il tuo dubbio in riferimento alla mancanza di vittime e nel notare che le tv non diano più di tanto rilievo che appartenesse alla P2. Andiamo quindi al prossimo:
E nel riflettere questo mi viene un dubbio che aumenta la tenerezza: Montanelli e Longanesi non potevano avere padroni ed essere iscritti a libro paga.
Forse la differenza tra loro e Costanzo può essere questa? (Lo penso, comunque)...
Ancora una volta il dubbio, ma qui c'è un sentore di malfidenza, di "convinzione". Proseguiamo verso i prossimi pensieri. Da qui in avanti si riferiscono al dialogo con me:
"Le convinzioni" . Condivido che siano perigliosissime e fuorvianti. E' per questo che potrebbe avere un senso confrontarsi ed ESPORSI nelle proprie convinzioni! E nel PROPRIO interesse!
Poi arriva quest'altro:
Ma che senso avrebbe esporre i propri convincimenti (corretti o meno che siano) se non quello di CONFRONTARLI con reciproco vantaggio?
E qui non può non venirmi a mente quanto dice iano sul fatto che bisogna sbagliare fino in fondo. E mi sembra che tu porti ben avanti questa strategia dopo avere proposto una "standing ovation" al seguente mio pensiero nel quale denunciavo proprio il far finta di niente e macinare tutto continuando a parlare di se stessi: "Il dialogo politico è reale quando ci si attenga alle regole che non sono tanto quelle di attenersi ad un linguaggio il più esatto possibile, bensì quelle che pretendono di svelare le motivazioni che tengono in piedi una determinata controversia di cui non sono chiari i motivi. Di questo te ne rendi conto in questo forum quando fai domande per le quali non ricevi risposta. Al giorno d'oggi va di moda macinare tutto, continuare a parlare di sé stessi e fare finta di niente".
Alla fine dell'intervento concludevi con : "Un sempre più caro saluto a te, Daniele."
Proseguiamo. Io avevo composto il seguente pensiero: "Ti dirò che quattro o cinque anni fa un mio amico insegnante è stato censurato per aver osato contestare la didattica che a suo modesto parere deficitava nel dare un senso critico agli alunni. A suo vedere erano bravi, ma per ben poco. Infatti non si spiegava come non riuscissero a comprendere certi concetti quasi elementari. Ho guardato di recente la tesina di un maturando del classico proprio perché suo padre mi disse con tono sconfortato: Toh! Guarda un po' tu cosa scrivono questi ... ed era il migliore della classe, o uno dei migliori". A tale pensiero tu hai risposto:
Tu tocchi un aspetto ulteriore, che trovo verissimo e che mi preoccupa tanto .......... ....... Mi venne allora (da allora) il dubbio atroce che "il metodo" fosse stato sovvertito in favore del terribile "tutti tecnici NON pensanti se non IN FUNZIONE DI".
Terrificante.
E purtroppo ne ho avuto qualche riprova anche in famiglia (fortunatamente quella allargata), quando a cena di famiglia...un trentenne laureato in (ritenuta) prestigiosa uni privata e intruppato come da prassi in impiego "assicurato" a priori...vive come unico argomento di confronto questo : "no no, io vino no! piuttosto sto cercando di individuare qualche bevanda che mi aiuti ad aumentare la CONCENTRAZIONE SUL LAVORO!".
Ancora una volta un dubbio più che legittimo seguito da una scoraggiante impressione sulla società. Tu forse imputi il tutto alle università private, ma non so.
Vengo ora al nostro ultimo scambio che è stato preceduto dall'altro in cui passavi da "un caro saluto" ad un "sempre più caro saluto". Da notare invece che in quello che segue cessa pure il saluto:
"Ciao Claudia, ancora una volta una pulsione incontrollata mi spinge a dire qualcosa. Ho ripreso questa tua affermazione rispondendo a iano in un altro tema:
"Ma infatti non mi verrebbe mai da pensare che una forza esista perchè io "la sento" o non esista perchè "non la sento".
(Avremmo la perfetta parodia della scienza, se ci si basasse sul "sentire", a cominciare dal "sentire" connesso a gravi patologie psichiatriche)."
A mio vedere è questo a generarti confusione. Cioè, la mia posizione filosofica (copernicana) sostiene che se senti una forza questa necessariamente esista. Dove esiste? Esiste dentro di te, e questo non coincide necessariamente con il riconoscimento di tale forza da parte dell'altro, quand'anche altri. Un sempre caro saluto"
Tua risposta:
"Ciao Daniele, ti assicuro che davvero non riesco a seguirti su questo, così come non riuscivo a seguirti sul rapporto utilitarimo/conoscenza, e ancor più dopo che di <utilitaristico> mi fornisci e confermi, a l tuo post precedente, l'accezione nota e corretta da dizionario che tutti condividiamo.
Ma torniamo a questo post ......"
Allora tu dici che non hai capito il post, ma quello precedente lo avevi capito altrimenti avresti scritto "così come non riesco a capirti" e non "riuscivo a capirti".
Fu così che nel post successivo io feci una disambiguazione e da allora sei scomparsa nel nulla se non per sciocchi tentativi di polemizzare, proprio sciocchi sottolineo.
Io ora non traggo conclusioni su tutto quello che ho esposto, avendo già ventilato che tu possa essere un troll, cosa di cui non sono convinto, ma il dubbio senz'altro c'è. Non traggo quindi conclusioni sembrandomi la sola cronologia dei tuoi pensieri abbastanza eloquente e ti inviterei, qualora tu ritenga di poter ripresentarti a dialogo con me, a non rispondere a questo intervento e a riflettere un momentino. Un saluto

