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Messaggi - Jacopus

#1036
Estratti di Poesie d'Autore / Figli dell'epoca
20 Febbraio 2023, 22:22:00 PM
Siamo figli dell'epoca,
l'epoca è politica.
Tutte le tue,
nostre,
vostre faccende
diurne, notturne
sono faccende politiche.
Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell'altro politica.
Perfino per campi,
per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche
sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere,
questo è il problema.
Quale problema,
rispondi sul tema.
Problema politico.
Non devi neppure essere
una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito
o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative,
sulla cui forma si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano
e i campi inselvatichivano
come nelle epoche remote e meno politiche.


Wislawa Szymborsk
#1037
Inverno, per uno che si permette di citare Darwin del BMS, respect! :D
#1038
E se davvero fosse che Dio ci manda la sofferenza per i suoi imperscrutabili scopi, allora è altrettanto blasfemo curarsi. Un tumore deve fare il suo corso ed anche i vaccini (con piena e trasversale soddisfazione di Ipazia) sono una fonte peccaminosa.
#1039
La distinzione è già stata scritta. Leopardi non era depresso, o meglio, forse lo era ma trovò la sua strategia per non farsi inghiottire dalla depressione. Se fosse stato davvero depresso semplicemente non avrebbe scritto libri e poesie, non avrebbe viaggiato, non si sarebbe innamorato. Il depresso vero cade in un buco nero, dove il tempo e l'azione si fermano fino ad epiloghi tragici come il suicidio o la malattia mentale. La tristezza è invece un fenomeno passeggero che riguarda tutti noi.
#1040
Klaudia. Sono assolutamente d'accordo sulla tua tesi relativa all'italiano complottista, che ripone nel complottismo la speranza di un revanchismo socio-esistenziale, o semplicemente per gridare il suo bisogno di (sterile) rivolta . Aggiungo solo che, purtroppo non sembra essere un appannaggio esclusivamente italiano. È di questi giorni la notizia che il progetto di "vicinanza" di quartiere di Carlos Moreno, progetto encomiabile in termini ecologisti, venga attaccato in Francia, da coloro che lo ritengono la riproposta di un lockdown dettato dai "poteri forti".
In tutto questo complottismo in realtà forse si nasconde il grande capolavoro mediatico del C+H (capitalismo più Hollywood), ovvero far credere che bisogna vergognarsi di essere poveri e che la povertà non dipende da concreti rapporti di potere ma da ignavia. Pertanto preclusa la coscienza di classe perché "rimossa" ed alienata da C+H, non resta che il complottismo e la successiva sua manipolazione da parte di soggetti come Sgarbi & co.
#1041
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
17 Febbraio 2023, 22:01:48 PM
Per Kobayashi et alii. L'Haiku che vi ho elargito non è solo un gioco di parole ma nasconde un significato profondo. Nell'atto di spiegarlo però perde la propria profondità e si s-piega all'imperativo del dia-ballein, che divide (è il due) e crea la mappa del mondo, comprensiva anche di Dio. Ma Dio apofaticamente, non può essere spiegato ma solo intuito e compreso nella sua unità simbolica (è l'uno). Ma una volta scelto il "partito" del simbolico come possiamo costruire il mondo? Il mondo del simbolico si ferma ad Edipo che assiste impotente al "miasma" che affligge la città. Una volta conosciuto il suo destino, Edipo s/piega la realtà e l'autoriflette. Per ritrovare un equilibrio deve accecarsi. Quello che mi domandavo con quella frase un po' strampalata era in sostanza il successivo quesito. E' possibile conciliare le forze spirituali e arcaiche dell'uomo, che derivano dal simbolo (symballein) con quelle della tecnica, che dividono e scrivono la mappa del mondo, senza "essere" il mondo e descrivendolo, lo inaridiscono fino a sopprimerne L'Unità e la reciproca connessione (dyaballein)? In altre parole, giungere ad un Edipo dotato di tutti i suoi dieci decimi? Ed allora L'Unità, invece di essere un gioco a somma zero, tramite la sconfitta del simbolo o del suo oppositore demoniaco, non potrebbe essere il continuo gioco dialettico fra l'uno e l'altro? In questo gioco, per quanto instabile, non vi è per caso una maggiore armonia rispetto ad un processo distruttivo del symballein rispetto al dyaballein o viceversa?

P.S. Che il dyaballein sia imparentato con il diavolo è dato da una struttura linguistica che ancora offriva il primato al simbolo, ma è abbastanza chiaro che questa non è l'epoca dei simboli (1) ma piuttosto l'epoca delle distinzioni e delle divisioni (2).
#1042
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
17 Febbraio 2023, 16:09:34 PM
Permettetemi a questo punto, un intervento esoterico ed enigmatico come un haiku giapponese ma geneticamente occidentale:

"Al symballein (simbolo) e al diaballein (diavolo), preferisco la dialettica continua che rimanda dall'uno all'altro."
#1043
Le bustarelle possono essere un motivo ma il motivo principale è la ricerca del consenso elettorale. Un partito che faccia la guerra all'evasione fiscale, in uno stato dove l'evasione fiscale è lo sport prediletto dalla maggioranza degli elettori (nell'Ocse, dopo il Messico, siamo il paese con il tasso di evasione più alto), non si troverebbe molto votato.
#1044
@Aspirante. Se hai dato solo quegli elementi alla chiromante, effettivamente dovrei ricredermi rispetto allo scetticismo che coltivo su questo argomento. L'unica possibile ulteriore domanda è sapere se, al nome fornito alla chiromante, corrisponda un nome individuabile nei social più diffusi, dove la chiromante avrebbe potuto informarsi su di te. In caso contrario, l'accuratezza della descrizione resterebbe un mistero, rispetto al quale non resta che sospendere il giudizio.
#1045
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
10 Febbraio 2023, 16:12:43 PM
Grazie per la risposta, Gennaro, molto articolata. In ogni caso penso di aver colto il punto che è quello (con mille sfumature possibili) che Dostoevskij riassume in "senza Dio, tutto è possibile". Una concezione che si armonizza perfettamente con il pensiero che ognuno di noi dovrebbe avere un guardiano, per potersi comportare "bene", che è, in realtà, una potente giustificazione per comportarsi "male".
Non ti tedio con la solita lista di autori che potrebbero appoggiare questa visione a cui tu potresti contrapporre una relativa ed altrettanto agguerrita lista.
L'unica e più importante obiezione che ti offro per la riflessione è relativa all'estrema neuroplasticità del cervello di homo sapiens (e mi dispiace che non ti interessa questo aspetto della discussione, poiché ritengo che anche tu sia un membro della specie homo sapiens, discendente di antiche specie di australopitecine, vedi alla voce Lucy).
Ebbene la neuroplasticità è la chiave etica dell'uomo. Insegna fin dall'infanzia a dei giovani il senso del dovere, magari rafforzato dalla verga e potrai costruire i fondamenti del terzo Reich. Insegna ai giovani a condividere i sentimenti e sentirsi un unico corpo sociale ed avrai la cultura zulu. Sono culture di uomini, identici geneticamente ma che sviluppano principi etici molto diversi. A questo punto come raggiungere la condivisione etica? Scegliere il principio edonistico nostalgicamente pensando ad un Dio absconditus o è velleitario o romantico o manipolatorio.
La scelta più complessa è quella di creare le condizioni affinché ognuno di noi superi lo stato di minorità imputabile a se stesso (was ist aufklarung). In una società dove il diritto di opinione sia sostenuto da un sistema culturale critico e aperto si può ipotizzare che le visioni etiche siano messe a confronto e venga scelta quella più vantaggiosa e quella più vantaggiosa sul lungo periodo è quella che riesce a conciliare i nostri bisogni di piacere individuali con i nostri bisogni di piacere collettivi. Se sei stato qualche volta in qualche città del nord Europa avrai notato la pulizia e il rispetto reciproco che anima i rapporti interpersonali. In questo ambito si da come preminente un'etica collettiva ad un'etica individuale. Ovviamente sbilanciare l'assetto sociale in senso esclusivamente collettivo arreca gli stessi svantaggi di un assetto individualistico.
Un'altra suggestione dal tuo intervento. Non credo neppure che il piacere debba essere demonizzato. Esso viene demonizzato solo all'interno di una concezione a somma zero, di chiaro stampo tecno-masochistico (scusa per l'immagine un po' azzardata). Il piacere non è a somma zero. Maggiori livelli di armonia e benessere procurano maggiori livelli di armonia a tutti e non solo ad alcuni a discapito di altri. Questo è il mio mondo ideale, o l'idealtipo per dirla weberianamente. Nel mondo reale invece questo mondo ideale è aspramente combattuto a molti livelli, poiché il soddisfacimento edonistico è il grande spirito del capitalismo, attualmente unico Dio che governa gli umani, salvo limitati spazi a divinità ancellari. A te la risposta se vorrai.
#1046
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
10 Febbraio 2023, 04:51:29 AM
Sono stati trovati resti fossili di homo sapiens di 10.000-15.000 anni fa, con gambe fratturate e ricomposte, di bambini ed anziani. Solo attraverso la cura del gruppo quei membri fragili sono sopravvissuti. Anche in questo caso è possibile scomodare il piacere, il piacere di curare e guarire il prossimo. È connesso al piacere, al punto da farci secernere l'ormone dell'ossiticina, prenderci cura o semplicemente abbracciare un neonato o un cucciolo di cane. Rilascia ormonalmente piacere fare sport o semplicemente stare insieme agli altri e, per tornare all'esempio della ricerca scientifica, da piacere e soddisfazione anche scoprire come funziona il mondo. Pensare al piacere "individualistico" come unica molla dell'agire umano è insufficiente e questo sulla base di risultati antropologici, sociali e neuroscientifici a cui il povero Nietzsche non poteva accedere, poiché a lui cronologicamente successivi.
#1047
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
06 Febbraio 2023, 22:51:12 PM
@Gennaro. Il "non significa nulla" da me scritto relativamente al principio edonistico è in completo accordo con quanto tu scrivi, ma a mio parere è come dire che il sole è una stella perché è una stella. Ed anche la metafisica e la religione sono la ricerca edonistica di un piacere, perfino il masochista cerca il piacere. Il confine del piacere è la morte e pertanto la vita è sempre intimamente connessa con il piacere. Ma non esiste solo un piacere. Si potrebbe dire che vi sono piaceri più o meno evoluti eticamente. Se di bypassa questo passaggio, il piacere diventa un po' come la notte in cui tutte le vacche sono nere.
#1048
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
06 Febbraio 2023, 21:03:19 PM
Benvenuto a Gennaro, innanzitutto. Dire che l'uomo cerca esclusivamente il piacere è tautologico, poiché, a meno che non si sia attratti dalla ricerca del dispiacere, ognuno di noi fa quello che può per vivere nel migliore dei mondi possibili. È più interessante e meno tautologico distinguere cosa piace a chi. Poiché è ben diverso il piacere posticipato di comprare una casa con i propri risparmi dopo 40 anni oppure darsi alla bella vita e fare serata. Affermare che l'uomo è alla sola ricerca del piacere o non significa nulla (nel migliore dei casi) o serve per giustificare ex post le proprie nefande inclinazioni al piacere.
Ciò che insegna la migliore filosofia (e psicoanalisi) è che si può ottenere un maggior livello di piacere proprio reprimendo la continua ricerca del piacere. A questa via si oppone però la macchina desiderante del consumismo e della sottostante struttura capitalistica. Si deve cercare il piacere materiale, anche quello più insulso, per mantenere a pieno regime il circo in cui siamo immersi fin dalla più tenera età.
#1049
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
05 Febbraio 2023, 23:11:37 PM
Ipazia, Ipazia, mi vien da dire paternalisticamente😬. Gli antivirus a rna hanno almeno 20 anni di studi scientifici alle spalle. Anche per questo sono stati realizzati in fretta. Anche se in origine volevano usarli contro i tumori. Mi viene da pensare che ognuno sceglie il "mondo dietro il mondo" che più gli aggrada.
#1050
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
05 Febbraio 2023, 22:29:39 PM
Il codice genetico dei virus compone circa l'8 per cento del nostro codice genetico da milioni di anni e in alcuni casi è stato fondamentale per il nostro passaggio a mammiferi placentati. Ovvio che qualcuno può morire. Anche l'aspirina può essere pericolosa. Non ci crederai ma anche l'acqua è mortale. Prova a bere un quintale d'acqua in un'ora. Farmakon in greco, lo saprai cosa significa, giusto?