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Messaggi - doxa

#1036
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
24 Dicembre 2019, 00:04:35 AM
24 dicembre: inizia il "Tempo di Natale"

La sera del 24 dicembre, prima dei vespri finisce il tempo dell'Avvento  ed è l'ultimo giorno della novena di preparazione  spirituale, elencata fra i "pii esercizi" di origine medievale per coinvolgere maggiormente la devozione popolare.

Con la "messa vespertina" (dal latino vespĕrum = sera) comincia il "tempo di Natale", che termina la prima domenica dopo l'Epifania in cui viene commemorato il battesimo di Gesù nel fiume Giordano da parte di Giovanni Battista. 

I vespri fanno parte della "liturgia delle ore". Le preghiere vengono di solito  recitate  alle 18.00, la penultima delle ore canoniche, compresa tra la nona (ore 15.00) e la compieta, che conclude la giornata.

Nella tarda serata del 24 dicembre il suono delle campane chiama i fedeli alla partecipazione della Messa solenne  "ad noctem" (cosiddetta di "mezzanotte" nella tradizione del passato),  per celebrare la nascita di Gesù. Nel nostro tempo la funzione religiosa comincia alle ore 22.00, come nella basilica vaticana, con la partecipazione del papa. La liturgia prevede la lettura della "buona novella" (attualmente detta "buona notizia"), che commemora la nascita di Gesù a Betlemme e la rivelazione dell'angelo ai pastori (Lc 2, 1-14).

Nell'offertorio il celebrante dice che il cielo e la terra prendono parte all'esultanza: "laeteutur coeli et exultet terra ante faciem Domini: quoniam venit" (Ps 95, II e 13).

Il rito culmina  con i canti del  "Gloria" e dell'Alleluja, poi  nella "mangiatoia" viene deposta la statuina che simboleggia il Bambino Gesù.

Oltre al sacro c'è il profano: nella serata c'è il tradizionale "cenone della vigilia di Natale" e lo scambio dei doni, ma molti preferiscono attendere il giorno successivo per i regali.
#1037
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
23 Dicembre 2019, 07:25:00 AM
Iconografia della Natività  /3

Nel tempo questo tema  iconografico è stato interpretato dagli artisti con diverse ambientazioni e gestualità dei personaggi.

Dal VI secolo nel Vicino Oriente si stabilizza la tradizionale iconografia bizantina: Maria giace distesa nella grotta o nella capanna  con il Bambino nella mangiatoia, il bue e l'asino. Invece in ambito occidentale prevale l'immagine derivata dalla devozione medievale, la Madonna inginocchiata  o seduta e adorante accanto al bimbo.

Dal XIV secolo nella raffigurazione della natività s'impegnarono  gli artisti più famosi con pitture, sculture, ceramiche argenti, avori e vetrate.

Dal XV secolo la nascita di Gesù avvenne anche nella scenografia di rovine di edifici di epoca imperiale, con colonne spezzate, archi, edifici crollati, per simboleggiare la vittoria del cristianesimo sul paganesimo. simboleggiano il crollo del paganesimo.  Il messaggio ideologico mostra la "capanna" della natività di Gesù entro le rovine di un tempio pagano.

Nelle rappresentazioni pittoriche  del corteo dei Magi vengono raffigurati anche animali esotici, come giraffe, dromedari o cammelli.

Gentile da Fabriano nel 1423 dipinse un'adorazione dei Magi per il banchiere Palla-Strozzi, arricchendola con una scena di caccia con balestrieri, fagiani, cervi inseguiti, leopardi ammaestrati in groppa ai cavalli.
#1038
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
23 Dicembre 2019, 07:21:41 AM
 Iconografia della Natività  /2

A Roma, nelle catacombe di Priscilla è anche raffigurata l'adorazione dei Magi

 

L'Adorazione dei Magi nella catacomba di Santa Priscilla, Roma.

Il tema della nascita di Gesù, l'adorazione dei pastori e l'adorazione dei Magi con i loro doni  è presente anche in altre catacombe romane.

Il numero dei Magi varia, perché l'evangelista Matteo (2, 1 – 12) non dice quanti erano. Nelle più antiche pitture delle catacombe il loro numero oscilla da due a cinque.  

Dal IV secolo, con la diffusione del cristianesimo, numerosi artisti  rappresentarono la nascita di Gesù nelle basiliche paleocristiane decorate con splendidi mosaici che spesso ritraggono l'immagine della Madonna con il Bambino.  

A Roma, della basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore, fatta costruire dal pontefice  Sisto III sul colle Esquilino, dopo il concilio di Efeso del 431, che sancì il dogma del parto verginale di Maria, restano i mosaici delle navate, ma anche il grande arco trionfale, che evoca i momenti salienti relativi alla nascita del Salvatore:  dall'annunciazione alla presentazione al tempio, dall'adorazione dei magi al soggiorno in Egitto, dalla strage degli innocenti alla reggia del re Erode.




Adorazione dei Magi: epitaffio sulla lastra marmorea della tomba di Severa; 300 circa d.C., catacombe di Priscilla, Roma

La piccola lastra (fine III – inizi IV sec.), proveniente dal cimitero di Priscilla sulla via Salaria, chiudeva forse un loculo infantile e reca inciso, oltre all'augurio di vita per la defunta Severa ("Vivi in Dio!"), una ricca decorazione figurata: essa comprende a sinistra il ritratto della fanciulla che tiene tra le mani un rotolo (volumen), segno di sapienza e, a destra, una delle più antiche rappresentazioni dell'adorazione dei Magi. Questi ultimi, raffigurati in abiti orientali con i mantelli gonfiati dal vento per significare il movimento, sono condotti dalla stella sino a Maria, seduta su un alto seggio di vimini, con in braccio il bambino Gesù che si protende a ricevere i doni. Dietro il seggio, il profeta Bàlaam, stante, indica la stella, alludendo al compimento della profezia messianica: «Una stella spunterà da Giacobbe, uno scettro sorgerà da Israele» (Num 24, 17). 
#1039
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
23 Dicembre 2019, 07:17:36 AM
Iconografia della Natività

La raffigurazione della natività ha origini antiche: i cristiani  cominciarono a dipingere le scene della nascita di Cristo nelle catacombe.
Le fonti per la rappresentazione sono i 180 versetti dei  Vangeli di Matteo e di Luca, cosiddetti "dell'infanzia", che riportano la nascita di Gesù.

Il racconto più dettagliato della nascita di Gesù è nel Vangelo di Luca (2, 7-9), Maria "Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce."

Altri elementi per arricchire la scena furono desunti dai racconti di altri tre  vangeli apocrifi: il protovangelo di Giacomo, il vangelo dello pseudo Tommaso ed il vangelo arabo dell'infanzia.

Le rappresentazioni del III e IV secolo evidenziano che la comunità cristiana dell'Urbe era affascinata dalla narratio evangelica e/o apocrifa relativa ai primi momenti della vita di Gesù.

Quei cristiani consideravano il Natale come momento saliente del piano salvifico divino e come incontro tra profezia e attuazione evangelica.


La più antica rappresentazione della nascita di  Gesù è del III secolo. L'affresco è a Roma nelle catacombe di Priscilla, uno dei cimiteri paleocristiani con circa 13 chilometri di gallerie sotterranee.  Queste catacombe sono dette di Priscilla dal nome dalla nobildonna che donò il terreno nel quale vennero scavate dal II secolo, ospitano anche le spoglie di sette papi fra cui Celestino I e Liberio.

Sul soffitto di una nicchia è raffigurata Maria che tiene in braccio Gesù, con accanto un profeta che le indica una stella, simbolo, secondo l'Antico Testamento, della venuta di Cristo in terra.


                 
Nelle gallerie delle catacombe di Priscilla, già nel III secolo, vengono riprodotti ad affresco le celebri scene dell'Annunciazione, della Natività e dell'adorazione dei Magi.
#1040
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
22 Dicembre 2019, 06:38:52 AM
Nome ed epiteti di Gesù  /2

Nel Nuovo Testamento in lingua greca, Gesù oltre al nome proprio viene indicato con epiteti, titoli e nomi allegorici, molti dei quali derivano dall'Antico Testamento e applicati a Gesù dagli autori del Nuovo Testamento, convinti che fosse il Messia, atteso dal popolo ebraico. 

Alcuni esempi.

 "Cristo": in ebraico māšîăḥ (= unto, del Signore), in lingua greca "Christòs", da "chrìo, = ungere, da cui "l'unto", il "consacrato" con l'olio d'oliva spalmato sul capo). All'epoca di Gesù, il Cristo-Messia era l'inviato di Dio atteso dal popolo ebraico, dal quale ci si aspettava in particolare il riscatto sociale e politico dalla dominazione romana.

"Signore": in greco  "Kyrios", termine usato in particolare  negli Atti degli Apostoli e nelle lettere.

"Figlio dell'uomo": nell'ebraismo questa frase aveva una connotazione messianico-escatologica.

"Figlio di Dio": indica la relazione indissolubile tra Dio e un individuo o una comunità.

"Re": questo attributo era correlato al Messia, considerato discendente ed erede del re Davide, dal quale: "re dei Giudei", "re d'Israele", "re dei re", "Figlio di Davide".

Altri titoli: rabbi (= esperto della Sacra Scrittura), rabbuni (forma confidenziale di rabbi), maestro, Verbo (titolo cristologico usato dall'evangelista Giovanni) Dio, logos, nazoreo,  nazareno, Emmanuele (= "con-noi-Dio"), ecc..

Dall'evangelista Giovanni vengono date anche espressioni allegoriche come: agnello, agnello di Dio, agnello immolato, luce, luce del mondo, verità, via,  pastore, buon pastore, pane della vita, ecc..
#1041
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
22 Dicembre 2019, 06:33:47 AM
Nome ed epiteti di Gesù

Dal Vangelo di Luca sappiamo che l'angelo Gabriele  fu mandato da Dio alla vergine Maria per informarla del concepimento di un figlio e con quale nome chiamarlo: "lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù" (1, 26 - 31).  Questo nome fu poi rivelato nel sogno a Giuseppe da un angelo del Signore che gli disse: "non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù" (Mt 1, 20 – 21).

Gesù è l'adattamento italiano del nome ebraico Yĕhošūa (= Yehoshùa), che significa: "Dio salva". Il nome gli venne imposto nel rito della circoncisione nell'ottavo giorno dalla nascita (Lc 2, 21).

I suoi contemporanei lo chiamavano col nome ebraico nella forma abbreviata,  Yeshua,  a volte con la specificazione "figlio del falegname" (Mt 13, 55), "figlio di Giuseppe"  (Lc 4, 22), "figlio di Maria" (Mc 6,3).

Il nome Yehoshùa (in italiano = Giosué) nella Bibbia dei Settanta in lingua greca fu tradotto Iesòus, passato nel latino tardo nella forma Iesus, da cui l'italiano Gesù.

Yehoshùa era un nome diffuso al tempo dei fatti evangelici, è citato anche negli apocrifi.  Lo storico ebreo Giuseppe Flavio menziona  numerosi personaggi (non biblici) con questo nome.
#1042
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
21 Dicembre 2019, 21:23:50 PM
Buona sera Anthonyi, per il mio riferimento mi sono attenuto al primo capitolo del Vangelo di Luca, nella parte riguardante l'infanzia di Giovanni Battista e di Gesù.

Nel versetto 26 si dice che nel sesto mese di gravidanza di Elisabetta (moglie dal sacerdote Zaccaria e parente di Maria, la madre di Gesù) l'angelo Gabriele fu mandato da Dio alla promessa sposa di Giuseppe, Miryam,  per annunciarle il concepimento del figlio, al quale doveva dare il nome Gesù. Dopo questo annuncio Maria "fece visita" alla sua parente Elisabetta.

Non ho letto dello studioso che ha messo in relazione la nascita di San Giovannino (Giovanni Battista) col calendario dei riti nel tempio (di Gerusalemme ?), dove officiava suo padre, Zaccaria.

L'argomento è interessante. Per favore puoi farmi sapere l'autore e il titolo del libro ? Grazie.
#1043
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
21 Dicembre 2019, 07:12:52 AM
Dove nacque Gesù ?  /3

"Andò ad abitare in una città chiamata
Nazaret, perchè si adempisse il detto
dei profeti: "Sarà chiamato Nazareno".

(Matteo 2,23)


Il nome Nazareno è talmente popolare da essere accolto senza esitazione come la denominazione topografica dove Gesù visse, prima di iniziare la sua attività di predicatore itinerante.  Invece la connessione Nazaret-Nazareno non è così ovvia. Nel testo originale matteiano i due predetti termini sono Nazoraios – Nazoreo. E "Nazoreo" non significa "Nazareno". In greco è "Nazarenos".

Nazoraios e Nazoreo potrebbero rimandare all'aggettivo aramaico "nazraya", che designava un abitante di Nazrat, cioè Nazaret.

Nell'Antico Testamento il toponimo Nazaret non è citato. Ma i ritrovamenti archeologici in questa località affermano l'esistenza del villaggio al tempo di Jesus.


Comunque nell'antichità era prassi giudaica connettere i testi sacri in modo libero e creativo , soprattutto per assonanza.
Allora, quale potrebbe essere l'allusione biblica evocata attraverso termini dal suono affine alla parola "Nazaret" ? Le risposte degli studiosi sono ramificate. C'è chi pensa a un'assonanza con la parola ebraica nazîr, da cui "nazireo" (= consacrato, separato).

Nell'Antico Testamento il nazireato allude alla consacrazione di un ebreo a Yahweh, con il conseguente voto di seguire alcuni precetti di vita, descritti nel libro dei Numeri (6, 1 – 21) e nel libro dei Giudici  (Gc 13, 1 – 14).  Fra le varie indicazioni, non bere alcolici, non tagliarsi i capelli. In questa categoria sono collocati nella Bibbia personaggi come Giovanni Battista (Lc 1, 15), il giudice d'Israele Sansone (libro dei Giudici 13), il profeta Samuele (1Samuele 1,11).

Se Gesù era un nazireo era contiguo agli Zeloti anti romani  ?  

La scoperta effettuata a Qumran nel 1947 dei "manoscritti del Mar Morto" appartenenti ad una comunità monastica degli Esseni, fa ritenere che forse Gesù come ideologia era più vicino a questi.

Alcuni studiosi rimandano anche alla parola "nezer", il "germoglio" che, secondo il profeta Isaia, (11,1), spunta dal tronco arido della dinastia davidica.

Ultima notazione. La premessa matteana "Perché si adempisse il detto dei profeti": questa frase piaceva all'evangelista, la usò dieci volte per raccordare la figura di Gesù al Primo Testamento.


Da quanto ho letto sono 63 le citazioni vetero testamentarie che Matteo collega (forse in maniera disinvolta) alla persona o agli atti o alle parole di Gesù per rivelare il legame tra Cristo e le Scritture ebraiche.
#1044
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
21 Dicembre 2019, 07:04:20 AM
Dove nacque Gesù ? /2

Gli evangelisti Luca e Matteo affermano che il luogo di nascita di Gesù è Betlemme di Giudea (Mt 2, 1; Lc 2, 4 – 7), mentre Nazaret di Galilea è il luogo dove trascorse l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza.

Secondo la biblica profezia di Michea (5, 1), il Messia avrebbe dovuto essere discendente di Davide, (secondo re della Giudea e Israele) e nascere nella sua città: Betlemme, collocato  a 765 metri s.l.m.,  all'epoca un villaggio montano ora una moderna città a circa 10 km da Gerusalemme.
 

Scorcio panoramico di Betlemme

Alcuni studiosi sono dell'opinione che la scelta dei due evangelisti di "far nascere" Jesus a Betlemme non fu storica ma determinata da motivi teologici.


Forse Gesù nacque a Nazaret, ma l'epiteto "Nazareno" dato a Gesù si riferisce alla tribù di appartenenza, come narra Epifanio, vescovo di Salamina, vissuto nel IV secolo.

I Vangeli usano per il Cristo l'epiteto "nazarenos", in lingua greca.
#1045
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
21 Dicembre 2019, 07:00:16 AM
Dove nacque Gesù ?

L'evangelista Luca narra che "In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta"
(Lc 2, 1- 5).


Da evidenziare che lei era al nono mese di gravidanza,  la distanza tra Nazaret e Betlemme è di 150 km, che venivano percorsi a piedi o in groppa ad un quadrupede. Vi sembra un viaggio veramente effettuato o che andava comunque compiuto ?


(scena dal film "the Nativity story", della regista Catherine Hardwicke, anno 2006)


 Luca spiega che Giuseppe  e Maria fecero quel viaggio per un censimento. Questo serviva per determinare l'entità delle imposte che dovevano pagare i cittadini all'erario.

Gli studiosi sono increduli di quell'eventuale viaggio,  perché in quegli anni i censimenti per fini fiscali venivano effettuati nei luoghi dove le persone avevano la proprietà non in quelli d'origine. Giuseppe e Maria erano poveri e, per quanto se ne sa, non avevano proprietà terriere a Betlemme. Per cui  se fecero quel presunto viaggio, non fu quello il motivo del loro  temporaneo trasferimento.

Ancòra Luca nel suo vangelo racconta del decreto di Cesare Ottaviano Augusto per il censimento in tutto l'impero romano, ma è storicamente accertato che quel censimento non fu ordinato da Augusto. Erano i governatori delle province dell'impero ad ordinare i censimenti per avere dati sulle proprietà dei sudditi.

Tale censimento permetterebbe di collocare la nascita di Cristo in una data precisa, ma l'unico censimento documentato di Quirinio che riguarda la Palestina fu eseguito nel 6 – 7 dopo Cristo, quando Gesù doveva avere almeno 12 anni.

I Vangeli affermano che Gesù nacque durante il regno di Erode Ascalonita, ma questo morì nel 4 avanti Cristo. E la Giudea era un regno satellite di Roma non una provincia romana. Perciò il sovrano locale poteva tassare direttamente i suoi sudditi,  senza un decreto di Augusto.

Quell'immaginato peregrinare di Giuseppe e Maria per 150 km da Nazaret a Betlemme  (che in ebraico significa "casa del pane" ed in arabo "casa della carne"), servì all'evangelista Matteo come pretesto  per creare la fantasiosa genealogia e connettere Gesù alla discendenza di David, che visse  tra il 1070 a.C. circa ed il 980 a.C.  circa.
#1046
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
20 Dicembre 2019, 07:00:46 AM
Il giorno e il mese della nascita di Gesù  /4

nel calendario liturgico cristiano "Depositio Martyrum" (elenco di sepolture di martiri)  dell'anno 336,  c'è scritto che a Roma la festa del Natale veniva celebrata il 25 dicembre:"VIII Kal. Ian. natus Christus in Betleem Iudeae" (= "Nell'ottavo giorno prima delle calende di Gennaio è nato Cristo in Betlemme di Giudea"). L'ottavo giorno prima dell'1 gennaio era il 25 dicembre.

Questa data fu adottata da altre diocesi, come quella di Milano, per volere del vescovo Ambrogio.

Anche nel "Chronographus anni 354", calendario illustrato per l'anno 354 redatto dal calligrafo e letterato cristiano Furius Dionysius Philocalus (Furio Dionisio Filocalo), si attesta la celebrazione a Roma della festa del Natale il 25 dicembre dell'anno 336.  

Nel 425 l'imperatore Teodosio II codificò i riti della festa del Natale di Gesù; nel 506 divenne festa di precetto religioso e nel 529 anche festa civile.
#1047
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
20 Dicembre 2019, 06:44:36 AM
Il giorno e il mese della nascita di Gesù  /3

In Occidente, nel IV secolo, si giunse ad un accordo sulla data della nascita di Gesù quando il cristianesimo si inserì nel tessuto sociale dell'Impero romano, come religione lecita dopo il rescritto di Licinio e Costantino I nel 313.

Il rescritto (rescriptum principis) era una risposta data ad un quesito, attinente a questioni giuridiche, rivolto all'imperatore  da parte di un privato o un pubblico funzionario.
Il rescritto imperiale affrontava i problemi dal punto di vista generale, non si pronunciava sul merito della questione.

Nel 380 l'imperatore Teodosio I promulgò l'editto di Tessalonica (l'odierna Salonicco, in Grecia)  che permetteva al cristianesimo di essere l'unica religione ammessa e obbligatoria nello Stato.  

Nel 381 ribadì la proibizione di tutti i riti pagani e stabilì che  chi tornava alla religione pagana perdeva il diritto di fare testamento legale.

Nel 383 decretò che il nome del primo giorno della settimana  venisse cambiato da "Dies Solis"  in "Dies Dominicus"; ma nel nord Europa, rimase la denominazione decisa da Aureliano, da cui derivarono il Sonntag tedesco ed il Sunday inglese.

Nell'ottobre del 388 Teodosio I si stabilì a Milano fino all'aprile del 391.

Nel 392 emanò altri due editti per proibire i sacrifici e culti pagani, e cominciarono le persecuzioni dei cristiani contro i pagani (da "pagos" = villaggio).

Quanto Teodosio I nelle sue scelte a favore del cristianesimo fu influenzato da Ambrogio vescovo di Milano ?  In questa città l'imperatore morì il 17 gennaio 395, all'età di 48 anni.
#1048
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
20 Dicembre 2019, 06:27:12 AM
Il giorno e il mese della nascita di Gesù  /2

Secondo le conoscenze astronomiche del tempo, i Romani consideravano il 25 dicembre giorno del solstizio d'inverno,  anziché il 21 o 22  dicembre. La vita allora era regolata sulla luce naturale.

Il giorno del solstizio venne scelto nel 274 dall'imperatore Aureliano per proclamare il 25 dicembre la festa in onore del "Dies Natalis Solis Invicti" (= "Giorno di nascita del Sole invitto"), che divenne importante perché si innestava con i Saturnali, concludendoli.

Aureliano cercò d'imporre il Solis invicti come culto di Stato e si dichiarò supremo sacerdote di quella divinità, identificata con il dio Mitra, molto popolare fra i soldati. Questo imperatore considerava l'adozione del culto del  Sol invictus un elemento di forte coesione culturale e politica dell'Impero, perché con varie modalità era presente in numerose zone dell'impero, dall'Egitto all'Anatolia, tra le popolazioni celtiche e quelle arabiche, tra i Greci e gli stessi Romani. Inoltre,  Aureliano ordinò che il primo giorno della settimana fosse dedicato al dio Sole, chiamandolo Dies Solis, il  "giorno del sole".

Tertulliano (160 220 d.C), vescovo di Cartagine e Padre della Chiesa, scrisse: "... molti pensano che il Dio cristiano sia il Sole, perché è un fatto noto che noi preghiamo rivolti verso il Sole sorgente e che nel giorno di festa dedicato al Sole ci diamo alla gioia" (Ad Nationes 1, 13).
Col passar del tempo i cristiani non potendo cancellare il pagano culto solare se ne appropriarono, dando un significato diverso ai simboli del culto solare. Infatti la Chiesa usa la raffigurazione della corona radiata nell'ostensorio e la pone sul capo dei santi.

La corona radiata fu usata come ornamento sulla testa dei re e degli imperatori.

Agostino, vescovo di Ippona, esortava i cristiani a non festeggiare il Sole il 25 dicembre, ma chi aveva creato il Sole.

Nel 460 il papa Leone "Magno" sconsolato scriveva: "E' così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella basilica di san Pietro, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell'astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei". (Settimo sermone tenuto nel Natale del 460).  

segue
#1049
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
20 Dicembre 2019, 06:15:46 AM
Il giorno e il mese della nascita di Gesù

Nei Vangeli non c'è scritto che Gesù nacque  il 25 dicembre. Infatti, nei primi  secoli dell'era cristiana il Natale veniva celebrato in giorni e mesi diversi: San Cipriano pensava la nascita di Gesù il 28 marzo; sant'Ippolito il 23 aprile; Clemente Alessandrino il 20 maggio, il 10 gennaio o il 6 gennaio. Quest'ultima data poi si affermò nell'Oriente cristiano; altre date, tra il 18 e il 25 aprile, dal 20 o 29 maggio al 24 giugno e al 17 novembre.

Perché  scelsero il 25 dicembre per festeggiare la nascita di Gesù ? La data fu scelta dalla comunità cristiana di Roma per sovrapporre il  "Dies Natalis Domini", il giorno della nascita del Signore, al "Dies natalis solis invicti", giorno della nascita del Sole vincitore, simboleggiato dal dio indo-iraniano Mitra (Mithra).

Bisogna comprendere la realtà di quel tempo: il cristianesimo "lottava" per imporsi ai culti pagani, per farsi accettare e far dimenticare le festività pagane.

Per la sovrapposizione fecero riferimento su  alcuni passi biblici interpretati in senso cristologico, come la profezia sul "sole di giustizia"(Malachia 3,20). La parola «giustizia» implica qui potenza e vittoria di Dio sul male.

Lo stesso Gesù  s'identificò con la luce: "Io sono la luce del mondo...Chi crede in me non cammina nelle tenebre" (Gv 8, 12).
Anche il testo del capitolo 9 di Isaia  dice al riguardo: "Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa, una luce rifulse" (9,1).

Tali parole furono importanti per i cristiani dei primi secoli. Se ne ha testimonianza dalle loro arti figurative. Ci sono pervenuti numerosi affreschi e mosaici che rappresentano il Cristo paragonato al Sole o al Sole di giustizia.  

Nella necropoli vaticana c'è il mausoleo M ornato da un mosaico, composto tra il 150 ed il 180 che raffigura il Cristo-Sole che ascende al cielo su una quadriga di cavalli bianchi in mezzo ad un lussureggiante intreccio di rami di vite.


raffigurazione di Cristo come dio Sole Helios/Sol Invicuts alla guida del carro. 

Segue
#1050
Percorsi ed Esperienze / Re:La magia del Natale
19 Dicembre 2019, 19:10:49 PM
Quando nacque Gesù ?

L'inizio del nostro computo del tempo  è basato sul presunto anno di nascita di Gesù, ma non si sa quando egli nacque.

Durante il pontificato di Giovanni I (dal 523 al 526) il monaco  curiale Dionigi ebbe l'incarico, nel 525 circa, di elaborare un metodo matematico per prevedere ogni anno la data della Pasqua in base alla norma decisa dal Concilio di Nicea nel 325. 

Dionigi compilò una tabella con l'elenco delle date  usando un nuovo criterio. In quell'epoca si usava contare gli anni dalla tradizionale fondazione di Roma nel 753 a. C., invece questo monaco li contò "ab Incarnatione Domini nostri Iesu Christi". Secondo la dottrina cristiana l'incarnazione di Gesù avvenne nel momento del suo concepimento e non della sua nascita, avvenuta nello stesso anno. Infatti la  Chiesa cattolica celebra il concepimento nella data del  25 marzo, festa dell'Annunciazione dell'angelo a Maria;   e nove mesi dopo, la natività, il 25 dicembre.

Il monaco determinò il natale del nazareno con un calcolo basato su alcuni passi scritti nei Vangeli e  altri documenti a sua disposizione.

Per lui l'era cristiana cominciò 8 giorni dopo la nascita di Gesù, il primo gennaio  del 754 "ab Urbe condita", nell'1 d. C.,  perché non conosceva il numero zero. Egli stabilì che l'anno precedente all'1 (nel quale secondo lui nacque Gesù) fosse l'1 avanti Cristo. 

Fino al XIII secolo in Europa il numero zero rimase sconosciuto. Lo diffuse il matematico pisano Leonardo Fibonacci che scrisse il "Liber abbaci", più noto come "Liber abaci", pubblicato nel 1202.   

Nel nostro tempo gli studiosi sono convinti che la data di nascita di Gesù vada collocata tra il 7 e il 4 a. C., cioè alcuni anni prima della data  calcolata da Dionigi.