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Messaggi - Duc in altum!

#1036
**  scritto da acquario69:
Citazionela povertà a cui fa riferimento gesu (ma non solo lui) e' a mio avviso,il ritorno allo stato di "infanzia" cioè di purezza interiore,(assenza di ego) percio quando gesu dice;

Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

vuole con questo dare lui stesso l'esempio e la "grazia" (la "ricchezza") non piomba dal cielo ma si trova svelata dopo aver estinto l'ego. 
quindi non e' Dio che deve abbassarsi al suo livello (che di per se sarebbe assurdo,perché non e' la parte a contenere il Tutto,bensì il contrario) ma e' percio l'uomo che deve "abbassarsi" (cioè' diventare "povero" come descritto sopra) per ritrovare Dio che e' in se stesso
Ti ringrazio @acquario69 per la tua personale interpretazione, ma la grazia è solo di provenienza divina, quindi può piovere solo dal cielo (come la vita già in se stessa, d'altronde). Dunque, prima clausola, per estinguere l'ego è proprio quella di riconoscersi poveri senza Gesù: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt5,3), e siccome, la storia c'insegna, solo pochi eletti, e sempre perché Dio si era presentato loro, erano riusciti a incontrarLo, la pienezza e l'esclusività del Dio cristiano si realizza (conferma il suo progetto di salvezza per tutti) nella Sua discesa tra gli uomini, nel Santo Natale.
Gesù/Dio abbassa la sua condizione divina a quella umana, per permettere alla miseria della realtà umana di trasformarsi in divina: eredi di Dio, coeredi di Cristo (Rm 8,17).

L'uomo certamente deve prostrarsi a Dio come tu ben sottolinei: nella genuflessione c'è l'elevazione, ma questo, per un cristiano, avviene solo quando si rende conto che non è stato lui a incontrare Dio, ma Dio a farlo rinascere usandogli misericordia, richiesta da soli, o per la fede di un altro.
Questa è l'eccezionalità e la singolarità del cristianesimo. Tutte le religioni sono ascendenti a Dio, la cristiana è adorare con la faccia a terra l'Emmanuele, Dio già tra noi, Dio disceso a camminare di nuovo con l'uomo; non che deve presentarsi ancora come le altre spiritualità, già è venuto, già si è fatto conoscere, già ha completato La Legge, già ha eseguito segni eterni, già ha sconfitto il peccato (che significa: mancanza di amore) e la morte che esso genera. Il non ancora è la nostra mancanza di adesione a questa realtà.
Poi, che il riferire che Gesù/Dio è disceso tra noi classifica chi enuncia questa probabile verità in superbo orgoglioso e ostinato è solo un tuo problema, che Charlie Chaplin spiega meglio di me:
"Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro."
#1037
**  scritto da Apeiron:
CitazioneDal punto di vista cristiano chiaramente è ovvio quello che dici tu. Allo stesso modo dal punto di vista buddista in un certo senso idem perchè il risveglio è scoprire una verità che a causa dell'ignoranza non vogliamo vedere (tant'è che il Buddha dice che il suo lavoro è cercare di "ripulire l'acqua torbida", cioè togliere la confusione e non dire "qualcosa di nuovo"!). Platone ci diceva che dobbiamo ricordare le idee (e non scoprirle). Ma all'atto pratico uno deve cercare. E uno deve cercare anche  se un altro "sa già la verità" perchè tale verità per lui non è ovvia.
Tant'è che lo stesso Vangelo di Giovanni ti dice che "uno deve rinascere..." (cioè si deve "cambiare", diventare un uomo nuovo ecc).
In un certo senso, ma non nella sua pienezza, altrimenti credere in Gesù o in Budda dovrebbe condurre alla stessa salvezza, oltre che allo stesso senso e fine esistenziale, ma non è così, anche se rileggo ogni tanto: "Incontro con Gesù" del Dalai Lama.
Infatti il risveglio o la rinascita, per un cristiano, si ottiene solo abbandonandosi alla volontà dello Spirito Santo (di Dio), che altro non è il non decidere più secondo la propria ragione, ma seguendo la ragione della Sua Parola.
Di fatto l'obbedienza per un cristiano è un'obbedienza alla fede e non alla ragione. Un consegnarsi completamente alla verità testimoniata da Gesù, anche se essa appare irrazionale, illogica, assurda: accettare la propria croce, desiderare di desiderare di guarire anche vedendosi più che sani e intelligenti, amare il proprio nemico.
La ragione non da certezze sul trascendente, sulla spiritualità, se prima non si è obbedito, con e per fede, alla proposta assurda nella sua rivelazione sopra la verità.
Se fosse solo una questione di conoscenza, di riduzione dell'ignoranza, non si spiegherebbe come mai molte tra le menti più colte umane, in ogni epoca, non si sono prostrati a Gesù, anzi l'hanno avversato. Quindi non è che la preparazione culturale è direttamente proporzionale con la fiducia nel Dio di Giuseppe e Maria, non è che il sapere conduce con sicurezza a togliere il velo (la rivelazione) e discernere consapevolmente la verità.
Anche Nicodemo, un luminare di allora, non capì un'acca del cambiamento che gli offriva e proponeva Gesù.


CitazioneForse mi sono spiegato male in questo thread ma non sto dicendo "Dio non esiste infatti questi sono i miei dubbi" MA "cerco Dio e ho questi dubbi...". Poi eh magari sono un poveraccio che non fa altro che non accorgersi di avere le fette di salame sugli occhi ma ahimé prima di cantare vittoria devo essere sicuro. Credo che tale sicurezza sia per così dire "riconoscibile" (nel senso che quando "riconoscerò" l'ovvio me ne accorgerò

Ma i dubbi non scompariranno mai, anche Giovanni il Battista gli chiese: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
Maggiormente però essi si annideranno in noi mentre crediamo nel dogma che per credere, prima devo assistere a un miracolo.


CitazioneDetto questo uno può essere "risvegliato" anche da un versetto della Bibbia e può leggerla per intero e non capirci nulla
No, per essere risvegliato, per rinascere c'è bisogno dell'acqua e dello Spirito, l'uomo non ha nessun merito, fa tutto Dio (non possiamo da soli), noi possiamo solo crederci, è questo l'unico nostro apporto possibile.
#1038
**  scritto da InVerno:
CitazioneNon capisco perchè sei cosi ossessionato da quello che scrivo da quotare ogni frase, in particolar modo quelle sull'India. Ci sei mai stato oltre a contare le parrocchie?
Io non ho particolare reverenza ne verso una ne verso l'altra, se pensi di colpire me colpendo l'India ti sbagli di grosso e sopratutto ti chiedo che gusto ci trovi?
Nessuna ossessione "amigo", semplicemente la riflessione durante l'omelia mi ha fatto ricordare questa realtà che penso possa essere rilevante nella discussione, tutto qua.
Sono stato in India e non vedo l'ora di ritornarci.
#1039
**  scritto da donquixote:
CitazioneCaro Duc, si può comprendere l'afflato, il trasporto, il sentimento, l'impeto, il fervore e tutto quello che vuoi tu per giustificare la fede, ma questa non può prescindere dalla dottrina, altrimenti a qualunque cristiano si potrebbe chiedere "ma tu in cosa hai fede?" e quello potrebbe rispondere qualunque cosa e avrebbe ragione.
Certo, ma avrebbe ragione quanto colui che ha fede che sia San Pio da Pietrelcina o la Madonna di Lourdes a compiere il miracolo e non lo Spirito Santo inviato da Dio per mezzo del Cristo Gesù.


CitazioneMi piacerebbe dunque sapere dove sta scritto (nella Bibbia o nei Vangeli, non certo nelle omelie dell'attuale Papa) che non è l'uomo che deve cercare Dio, ma che è Dio che cerca ansiosamente l'uomo, magari elemosinando la sua attenzione al "progetto di salvezza".

Il fondamento è nel Natale, Dio si fa uomo, poiché comprendendo che l'uomo mai potrà elevarsi al suo livello, decide, con giusta misericordia, di abbassarsi al livello ultra-limitato dell'uomo.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9)

Ma soprattutto è ben evidente nella parabola della:
La pecora perduta - Luca 15
4«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? 5Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. 7Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.



CitazionePerchè a quanto mi risulta, a cominciare dal racconto del peccato originale fino al "primo e più grande" dei comandamenti annunciati da Gesù, l'essenza della dottrina afferma che Dio è sempre al primo posto, e se ama l'uomo ed è a sua disposizione non si mette certo alla sua ricerca ma semmai deve essere proprio l'opposto, e quindi il guru indiano ha perfettamente ragione anche per quanto riguarda il Dio cristiano.
Mi dispiace, ripeto il cristiano non è altro che un umano ricercatore che s'accorge che Dio è sempre stato con lui, e che lo ricerca costantemente, andando oltre la prassi e la maniera di pensare umana, ogni qualvolta questi ricade nel perdersi da Lui.
Misere et misericordia, riconoscersi miseri è sperimentare l'amore di Dio che ci cerca da sempre.
Ribadisco, non ho nulla contro la ricerca spirituale, io stesso da sempre sostengo che è obbligatoria, ma è pur vero che in tanti bussano e gli viene aperto, chiedono e gli viene dato, cercano e trovano.
#1040
**  scritto da Apeiron:
CitazioneUn parroco mi ha appena detto che la religione cristiana NON è la religione del(i) libro(i) ma che conta molto di più l'esperienza. E ahimé l'esperienza è ricerca interiore ed esteriore. Smettere di ricercare mi sembra a me una rinuncia a essere uomini.
Sì, ma la fine della ricerca del discepolo è nell'esperienza che Dio ti cercava, per poi iniziare, sempre nell'esperienza, a sperimentare di essere, uno stesso, apostolo, quindi più che ricercare (scusa il gioco di parole), cercare di non farsi ricercare nuovamente da Dio.


CitazioneQuindi ben vengano credo i ricercatori della verità

Concordo pienamente, io non ho nulla di avverso nei confronti di chi ricerca la verità (giacché nessuno, volente o nolente, può anelare in fondo qualcos'altro), solo desidero chiarire due cose: primo, non tutti i ricercatori, basta guardarsi intorno, che sembravano (e sembrano) modelli esistenziali validi per gli altri, hanno incontrato la verità, quindi sono deceduti o sopravvivono nella menzogna, poiché delle decisioni hanno pur sempre dovute prenderle, e secondo, il fatto che uno stia in ricerca della verità non deve condurlo a invidiare chi ha già trovato.


CitazioneDopotutto a che serve conoscere a memoria ogni singolo versetto della Bibbia (ed essere convintissimi che in essi ci sia la verità - o meglio: che noi possiamo capire esattamente tale verità! D'altronde se potessimo capire tutto nessuno si sarebbe MAI immaginato un Dio...) e non essere capaci di sperimentare l'amore. D'altronde l'amore è un'esperienza, no? E il modo per trovare e capire un'esperienza è provarla, non tanto mettersi a leggere e sapere i vari eventi.

No, Deus caritas est, l'amore è Dio, quindi sperimentare l'amore è fare l'esperienza della misericordia di Dio nei riguardi della nostra condizione di peccatori, ossia, rendersi conto, con immenso stupore, che ciò che si ri-cercava era già alla nostra ricerca.
Inoltre Dio è il verbo fattosi carne (l'assurdo del Natale: parole e parole e parole che, come un pregevole incantesimo, divengono un essere umano, un piccolo bambino), ossia esperienza eucaristica e della parola, senza uno dei due elementi, cibarsi e leggere di Dio, non ci si completa.
#1041
**  scritto da InVerno:
CitazionePurtroppo per il cattolico, come disse un guru indiano "L'india non è una terra di fedeli ma di ricercatori", e questo proprio non va giu.
Purtroppo per il guru indiano (dopo aver ascoltato l'appagante omelia stamane a Messa) il cattolico non deve cercare un bel niente, giacché il cristianesimo è l'unica religione/spiritualità/filosofia di vita dove è Dio che cerca l'uomo, dove c'è un Dio che ci cerca ansiosamente per rivelarci il suo progetto di salvezza, ed è inevitabile che quando poi la gioia e la serenità pervade i fedeli riesumati e si trasmette a chi gli è vicino, sottraendo "ricercatori", questo proprio non va giù.
#1042
**  scritto da Eutidemo:
CitazioneQuanto all'ultimo governo, sono d'accordo anche io che sia un insulto all'intelligenza di un cittadino normodotato; ma, avendo la maggioranza e la fiducia delle camere, mi sembra giusto che stia lì a governare...almeno fino alle prossime elezioni anticipate!
Non si potevano mica mandare al governo le minoranze, visto che -giustamente- un governo di coalizione non l'anno voluto.
E' la democrazia...bellezza!
Farà pure schifo, ma la preferisco ad altre soluzioni.


Beh, visto che bisogna preferire la soluzione tra il "meglio peggio", auspico che i potenziali 17 milioni di poveri italiani, secondo l'ISTAT nel 2020, sovvertano questa democrazia che forse di bellezza c'ha solo quella grande di Sorrentino e Servillo.

http://www.rtl.it/notizie/articoli/istat-17-milioni-di-italiani-a-rischio-poverta/
#1043
**  scritto da InVerno:
CitazioneAmare il prossimo\nemico significa anche amarlo nella sua diversità e rispettarla, oppure bisogna prima convertirlo e poi amarlo?
Se la conversione è imposta già non è più conversione, quindi il convertire il prossimo solo se è una proposta può davvero conseguire frutti e dare senso all'esistenza, e non c'è conversione in assenza di amore, dunque convertire l'altro è un elevato atto d'amore.
#1044
**  scritto da InVerno:
CitazioneMa la soddisfazione che prova Duc in altum a sentir parlare di colonizzazione spirituale (come fosse terreno acquisito nella sua jihad) è quella che probabilmente istiga alla violenza, non a caso come ho già detto precedentemente, il risultato più probabile di una dogmatizzazione dell'hindustan è proprio quello della violenza, queste notizie lo confermano o continueranno a confermarlo in futuro. Non voglio dire che se la sono "cercata", ma poco ci manca, sarebbe il caso che la smettessero  per evitare di replicare il disastro combinato in Africa.
Mi dispiace partecipe "forumista" @Inverno, forse la causa della violenza verso i cristiani non è la colonizzazione spirituale (anche se inevitabile vista la potenza divina d'amore dello Spirito Santo, ripeto non abbiamo a che fare con la limitata e caduca conoscenza e logica umana) o la dogmatizzazione dell'hindustan (per questo ci pensano già loro da soli, giacché non esiste umano senza dogma), ma in ciò che già ci è stato rivelato e ben scritto:
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
(Mt 5, 11-12)
#1045
**  scritto da jsebastanB:
CitazioneMi sa tanto che il tuo ostentato ottimismo vacilli..   leggendo questo articolo dell' Avvenire ( quotidiano della CEI ) 
E' difficile che l'ottimismo di un cattolico autentico vacilli, poiché lui sa che quella contentezza vivace è un effetto della grazia dello Spirito Santo, e non un suo personale merito, se non quello di crederci davvero.
Leggendo l'articolo da te proposto (del quale ti ringrazio doppiamente, poiché già fotocopiato per farlo leggere alla comunità del Karnataka che conduce la parrocchia), non posso che constatare che la trasformazione del popolo indiano in "fedeli" a Cristo risorto proprio non va giù agli pseudo-ricercatori adepti a dei guru che, invece, ancora non risuscitano.
#1046
**  scritto da InVerno:
CitazioneSei cosi abituato a giudicare misera\frustrata\vuota la vita degli altri che non ti accorgi di insultare se lo fai a voce alta,
non ti preoccupare, al di la delle apparenze ho un grande senso dell'ironia, con me è come se scoreggiassi nella farina.
Perché sostenere:
CitazionePurtroppo per il cattolico, come disse un guru indiano "L'india non è una terra di fedeli ma di ricercatori", e questo proprio non va giu.
...oppure:
CitazioneIl risultato è quell'altare elevatissimo da cui il cattolico solitamente giudica gli altri, coperto dallo scudo del "non puoi indagarmi con la logica".  Visibilissimo anche in alcuni utenti nel forum, è un tipo di arroganza e di egocentrismo che se ha a che fare con il cristianesimo, allora bisorebbe fare le corse a sbattezzarsi.

...o ancora (e mi fermo qui):
CitazioneSta tutto qui, nel credere che se è successo a lui può succedere anche a me e quindi "conviene crederci" alla Pascal? E' sufficientemente infantile da essere ridicolo penso.

...non è un giudicare misera\frustrata\vuota la vita degli altri che non ti accorgi di insultare?!?!

Quindi, farina o meno, visto che non sappiamo chi legge le nostre riflessioni, e dopo che a me hanno scritto in privato (nel Vecchio Forum, un'iscritta al Forum)): "...non condivido il cattolicesimo, ma vorrei farti sapere che denoto che hai un'esperienza forte e vissuta della vita, e incontro fiducia nelle mie aspettative leggendo l'ottimismo coerente nella tua fede..." - dovrai ambientarti, se non alla puzza, almeno al sonoro, delle mie flatulenze.


CitazioneMettetevi l'anima in pace, la fede non è il motore del mondo e di tutte le altre "scienze\credenze", è una questione puramente abramitica e della logica che si confronta con il dogma.

E invece no, la fede è il fondamento di ciò che noi, individualmente, intendiamo e sperimentiamo come amore, il quale è il vero e autentico motore del mondo, e siccome dove c'è amore è difficile che in principio ci sia la logica, è inevitabile che tutti dobbiamo scontrarci con i nostri dogma personali.


CitazionePerchè se un giorno in qualche catacomba di Gerusalemme ritrovassimo il corpo di Cristo con in un mano un cartello con scritto "vi ho fregato, polli" tu smetteresti di crederci e per te sarebbe solo un altro "blateratore di etica spicciola" per me rimarrebbe un importante maestro.
Stai sereno, che Gesù non è un maestro, è Dio, quindi puoi solo crederci o meno, il resto è utopia della logica razionale, ossia, campa cavallo che l'erba cresce.
#1047
**  scritto da InVerno:
CitazioneEd eccoci qua, l'umile pecorella del signore ha finalmente pensato a voce alta. Chissa come mai finisce sempre cosi con voi...
Perché adesso è disumano o irrazionale pensare a voce alta?!?! Oppure è un problema chi riesce a tirare le conclusioni per chi ricerca, ricerca...ricerca e ricerca...e ricerca di nuovo, anche questo è un finire sempre così!  ;)
#1048
A chi possa interessare.
La risurrezione, dal punto di vista cristiano, non ha nulla a che vedere con la reincarnazione, nell'accezione che l'anima/spirito dopo il decesso possa rivivere, già in questa realtà terrestre, di nuovo, sotto differenti spoglie, addirittura cambiando sesso, colore o codici caratteriali.

Nel cristianesimo il giudizio è soggettivo, stop, dopo morti: le jeux son fait! Cosa che diverrebbe, con la reincarnazione: a chi devo giudicare, se Veronica, e poi diventata Lucrezia, e infine Adolf? - quindi, in questo senso, non sono accomunabili.
#1049
** scritto da InVerno:
CitazioneIl concetto della resurrezione personale ha una precisa connotazione geografica\sociale legata al culto del dio-uomo-re ellenico (Gesù non è mica stato l'unico a "risorgere")
Davvero? ...e dove sono le "chiese" costruite su quest'altri risorti? Come mai non è obbligatorio il decidersi, il pronunciarsi, per costruire il fondamento della personale etica e morale, reagendo in una maniera o in un'altra a queste altre supposte risurrezioni?

Citazionela fine dei tempi è un concetto utile solamente ai sottomessi.

Perché c'è qualcuno che è libero davvero?


CitazionePurtroppo per il cattolico, come disse un guru indiano "L'india non è una terra di fedeli ma di ricercatori", e questo proprio non va giu.

Purtroppo per il guru, il 5% delle parrocchie europee (tra cui quella dove risiedo) sono consegnate a sacerdoti cattolici indiani (che insieme ai latinoamericani e centroafricani, rimpiazzeranno in 100 anni tutto l'occidente); solo a New Delhi (42 milioni di residenti con la periferia), nel 2013, hanno aperto 28 parrocchie; e da quando Madre Teresa è Santa, settembre 2016, è in crescita il numero di conversioni al cattolicesimo in Calcutta , nonostante la persecuzione da parte della maggioranza induista e musulmana.
Inoltre, pensando a voce alta: "...ma a che serve ricercare e cercare tutta una vita per giungere in punto di morte e accorgersi di non aver incontrato niente, se non livore e frustrazione, e quindi di non aver vissuto, ma sopravvissuto?..."
#1050
**  scritto da baylham:
CitazioneTesi profondamente sbagliata: non c'è mai stata nella storia umana una così ampia diffusione della cultura e delle capacità culturali. Nel breve arco di due, tre secoli le innovazioni culturali, scientifiche, tecnologiche sono state impressionanti: frutto di una creatività e intelligenza collettiva senza paragoni nella storia.
Certamente, ma c'è bisogno di fede per credere che questa intelligenza collettiva si sia prodotta da sola, fortuitamente!