Quelli dicono "non sono come voi!", sì, sono gli gnostici.
Comunque per quanto riguarda l'ascetismo, in effetti nello gnosticismo dei primi secoli si possono ritrovare posizioni estreme completamente opposte. E questo perché la salvezza viene dalla conoscenza. Dunque a che cosa servirebbe seguire una morale? Ogni legge è esteriorità, è mondo, e in quanto tale riguarda la materia, la vita materiale, la natura, che è l'origine della corruzione.
Da qui l'indifferenza per la legge o addirittura la sua profanazione, l'assunzione di atteggiamenti di profanazione di ciò che ci viene trasmesso dalla tradizione come naturale, sano, giusto. Il sabotaggio insomma di una natura malefica (anche nella sua estensione a mondo sociale) in cui ci si trova prigionieri.
A me però sembra più coerente l'atteggiamento di movimenti religiosi che disciplinavano il proprio regime di vita in base ad un dualismo rigoroso e da cui veniva la rinuncia a quasi tutto, nei limiti del possibile, di ciò che è materiale. Una netta separazione tra lo spirituale e il materiale, e il ripudio di ciò che è basso, mondano.
E i desideri che non siano legati all'aspirazione al ritorno alla propria parte divina riguardano appunto la materia, il mondo, il corpo.
Comunque per quanto riguarda l'ascetismo, in effetti nello gnosticismo dei primi secoli si possono ritrovare posizioni estreme completamente opposte. E questo perché la salvezza viene dalla conoscenza. Dunque a che cosa servirebbe seguire una morale? Ogni legge è esteriorità, è mondo, e in quanto tale riguarda la materia, la vita materiale, la natura, che è l'origine della corruzione.
Da qui l'indifferenza per la legge o addirittura la sua profanazione, l'assunzione di atteggiamenti di profanazione di ciò che ci viene trasmesso dalla tradizione come naturale, sano, giusto. Il sabotaggio insomma di una natura malefica (anche nella sua estensione a mondo sociale) in cui ci si trova prigionieri.
A me però sembra più coerente l'atteggiamento di movimenti religiosi che disciplinavano il proprio regime di vita in base ad un dualismo rigoroso e da cui veniva la rinuncia a quasi tutto, nei limiti del possibile, di ciò che è materiale. Una netta separazione tra lo spirituale e il materiale, e il ripudio di ciò che è basso, mondano.
E i desideri che non siano legati all'aspirazione al ritorno alla propria parte divina riguardano appunto la materia, il mondo, il corpo.
