Citazione di: Ipazia il 26 Maggio 2019, 08:28:29 AMCARLOCitazione di: Carlo Pierini il 25 Maggio 2019, 23:21:18 PM
...E allora, ribadirò quanto già detto: se il linguaggio appartiene ad un "altro piano" rispetto a quello della natura, devi dare a questo "altro piano" una collocazione ontologica che lo renda davvero un piano a sé, non identico, non riducibile al piano della natura; deve essere, cioè, un piano che abbia una propria sostanzialità, una propria ontologia che trascende il piano della natura (da cui il "trascendentale" kantiano), ma che interagisce con esso secondo le leggi della MQ, come argomentato dal fisico quantistico H. Margenau e dal neuroscienziato J. Eccles".
Questo è ragionare. Mentre chi pretende un "trascendentale altro piano" che non trascende un bel niente poiché privo di ontologia, o perché comunque appartenente all'ontologia della natura (Popper), offende la ragione e fa della falsa filosofia per puro servilismo nei confronti della dogmatica intolleranza materialista verso qualunque trascendenza di sorta.
IPAZIA
A maggior ragione chi pretende un piano trascendente offende la ragione e fa della falsa filosofia. Il piano emergente antropologico (trascendentale) dà prova di se' inventando aeroplani e ippografi che sono una propria ontolgia e necessitano di una loro epistemologia.
Queste sono ambigue ed ingannevoli mistificazioni verbali.
1 - Così come "materiale" è un aggettivo che significa "riferito alla realtà della materia", così pure "trascendentale" è un aggettivo che significa "riferito alla realtà trascendente", cioè, "riferito ad una realtà altra dalla realtà materiale, che trascende la realtà materiale.
Popper, invece, conferisce al Mondo 2 l'attributo di "REALE" (ontico) in virtù della sua appartenenza alla realtà del Mondo 1. Infatti, suddivide il Mondo 1 (della materia) in Mondo 1f (fisico) e il Mondo 1m (mentale) affermando che quest'ultimo <<...consiste nella descrizione in termini fisici della classe di tutti i processi mentali o psicologici che verranno sempre conosciuti per esperienza diretta>>, e poi conclude che <<...siccome Mondo 1f e Mondo 1m sono parti dello stesso Mondo 1 che è reale, (...) allora il Mondo 2 non sarà più epifenomenico, ma sarà un mondo REALE>> (POPPER-ECCLES: L'io e il suo cervello - pg. 107).
In altre parole, Popper rappresenta il Mondo 2 (il mentale) su un altro piano rispetto a quello del Mondo 1, ma, nello stesso tempo, si contraddice affermando che il Mondo 2 è reale in virtù della sua appartenenza alla realtà del Mondo 1 (1m). Se volessimo rappresentare questo inganno in forma grafica, il Mondo 1 e il Mondo 2 sarebbero, rispettivamente, quello in fondo alle scale e quello in cima alle scale di questa figura:
http://www.incontriconlamatematica.net/images/oscar_scala.JPG?860
...nella quale esiste un solo piano, una sola realtà, un solo mondo, il Mondo1, mentre il Mondo 2 è solo un inganno ottenuto violando le regole della logica (logica filosofica nel caso di Popper, logica geometrica nel caso della figura).
Kant, invece, non si espone direttamente ad alcuna contraddizione palese, limitandosi a tacere riguardo alla natura ontologica del suo "trascendentale" lasciando che venga inteso come una realtà trascendente o come una realtà immanente a seconda che il lettore sia un materialista oppure uno spiritualista. La sua filosofia, cioè, grazie all'astuta manipolazione dei concetti che ne sono alla base (noumeno, trascendentale, e trascendente), si concede a tutti: agli atei, agli agnostici, ai religiosi, ai monisti, ai dualisti e ai ...taoisti, come una "escort" professionale, per non usare termini più espliciti. Questo è il motivo del successo di Kant: un filosofo dai facili costumi. Altro che "Sopra di me il cielo stellato, dentro di me la legge morale"!
IPAZIA
L'una e l'altra non desumibili sic et sempliciter dalle meccaniche fisiciste fisico-chimico-biologiche. Quindi il modello ontologico di Popper è perfettamente plausibile: La natura (mondo 1) crea via DNA una mente (mondo 2) che crea aeroplani e ippogrifi (mondo 3).
CARLO
Questo è "vero" nella tua pindarica fantasia, non nella realtà. Infatti anche la filosofia di Popper si concede a monisti e dualisti, come l'Arlecchino-Truffaldino "servitore di due padroni" di Goldoni.