Più che sottostare a categorie metafisiche, penso che gli elementi costitutivi della Storia siano ancora e sempre quelli, di natura antropologica, individuati da uno che la visse in prima persona, da una plancia di comando: virtù e fortuna.
Virtù delle avanguardie e classi che sanno interpretare abilmente una contingenza storica e fortuna nell'eterogenesi di cause e fini che tale interpretazione assecondano o meno.
Tali fattori devono essere proporzionati alla difficoltà dell'impresa e chi ha il potere lo sa, per cui impiegherà tutta la sua virtù dominante e la fortuna acquisita per neutralizzare, meglio preventivamente, ogni possibile assalto.
Direi che mai come oggi il potere imperiale occidentale si è trovato in una condizione di così marcato vantaggio nei confronti della plebe, al punto che solo altri poteri esterni potranno eroderne la fortuna.
Quando ciò accade, inutile interrogarsi su quale sarà l'esito. A meno che la fortuna non inventi l'Impossibile.
Virtù delle avanguardie e classi che sanno interpretare abilmente una contingenza storica e fortuna nell'eterogenesi di cause e fini che tale interpretazione assecondano o meno.
Tali fattori devono essere proporzionati alla difficoltà dell'impresa e chi ha il potere lo sa, per cui impiegherà tutta la sua virtù dominante e la fortuna acquisita per neutralizzare, meglio preventivamente, ogni possibile assalto.
Direi che mai come oggi il potere imperiale occidentale si è trovato in una condizione di così marcato vantaggio nei confronti della plebe, al punto che solo altri poteri esterni potranno eroderne la fortuna.
Quando ciò accade, inutile interrogarsi su quale sarà l'esito. A meno che la fortuna non inventi l'Impossibile.
