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Messaggi - bobmax

#106
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
26 Luglio 2024, 09:48:07 AM
La contrapposizione non è tra necessità e libertà, ma tra natura e libertà.
Natura e libertà sono mutuamente incompatibili.
Questo perché la libertà è prerogativa dell'essere, mentre la natura è esserci.

E l'Essere non c'è.
Proprio non può esserci.
C'è infatti sempre e solo qualcosa.
Mentre l'Essere non è qualcosa.

Di modo che in natura non vi è alcuna libertà. Essendo un non essere.

La necessità è la legge dei qualcosa. Nei quali, tuttavia, ribolle il caso.
Ed è proprio il caso, ad alludere all'Essere. Che infatti è libertà.

Libertà non dei qualcosa, bensì dell'Essere!
#107
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
25 Luglio 2024, 22:06:47 PM
L'Etica è fondata su nient'altro che non se stessa.
Se infatti fosse qualcos'altro a fondarla, che mai potrebbe essere se non ancora Etica?

L'Etica è la ragione della esistenza.
Non può esservi dubbio alcuno.

È sufficiente infatti supporre il contrario, che cioè non sia l'Etica il fondamento e considerare davvero questa possibilità, per indietreggiare inorriditi!

Occorre però proprio pensare il mondo, la vita, la tua vita, che potrebbero prescindere dall'Etica.
Appunto, pensare.
#108
Tematiche Filosofiche / Re: Maledetta mela
23 Luglio 2024, 11:08:29 AM
Purtroppo non è affatto detto che il frutto proibito fosse una mela...
#109
Gli esseri umani a volte sorprendono, nel male ma pure nel bene.
Proprio quando ormai li abbiamo "classificati" possono rivelare doti inaspettate. Che posso comparire in situazioni particolari, dove si ritrovano ad affrontare sfide che li coinvolgono profondamente.

È il demone, che prende il sopravvento e svela ciò che era passato inosservato, magari neppure mai espresso.
L'insolente diventa iperattivo.
Il debole si fa forte, il vigliacco coraggioso.
Dipende da ciò che agita l'animo.

È sempre la passione a risvegliare il demone.
#110
Citazione di: pandizucchero il 22 Luglio 2024, 11:38:56 AMSe Clint Eastwood fosse sui settant'anni  essendo di idee "democratiche"e non repubblicane,

Da cosa lo deduci?
#111
Citazione di: pandizucchero il 20 Luglio 2024, 20:02:20 PMA proposito del bosone denominato "particella di Dio" mi ricordo un video dove il premio Nobel Zichichi diceva che questo nome era infelice e confondeva le idee.

Quando gli fu attribuito il premio Nobel?
#112
L'amore muove ogni cosa.
E si evolve, amando sempre più.

All'inizio è amore per se stessi.
Questo è il primo stadio dell'amore. Che è anche lotta per la sopravvivenza.

Ma l'amore vuole sempre di più.
Si passa così da livello a livello.

E l'egoismo tende a diventare altruismo.
Perché l'Uno ama se stesso
#113
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
17 Luglio 2024, 21:46:21 PM
Citazione di: Pio il 17 Luglio 2024, 17:08:54 PMIo vado in controtendenza  :) : conoscere (con tutto il proprio essere e quindi non solo intellettualmente) la verità è preferibile alla ricerca della verità senza un approdo. Per diversi motivi:
1 - la verità è somma perfezione . È preferibile la perfezione all'imperfezione.
2  -  la verità è somma bellezza. È preferibile una bellezza superiore ad una inferiore.
3  - la verità è compimento della vera pace. È preferibile la vera pace al conflitto perenne.
4 - la verità è approdo definitivo di ogni ricerca. È preferibile un approdo definitivo che navigare in eterno trasportato dai venti.
5 - la ricerca della verità senza esito STANCA. Si abbandona la ricerca della verità per stanchezza e i giorni (miei) si fanno vuoti e privi di significato. Chi , affamato e assetato, invece di un frigo pieno preferirebbe vagare continuamente in cerca di un supermercato, di un frutteto o di una fonte? Per me solo uno stolto. Chi  potendo attingere ad una fonte di acqua pura, vagherebbe contento di stagno in stagno, di palude in palude? Solo uno stolto. Chi , potendo ammirare una bellezza incomparabile preferirebbe attardarsi ad ammirare una latrina? Un campione di stoltezza! Comunque il mondo è pieno di stolti che vagano di qua e di là e celebrano la bellezza di vagare. Se si potesse stare sulla cima di un monte così da poter ammirare TUTTO il paesaggio, non sarebbe da sommi stolti preferire vagare ai piedi del monte vedendo solo una porzione minuscola di paesaggio? In più, stoltezza della stoltezza, denigrare colui che può ammirarlo tutto? Ahinoi mortali! 😎 😑
Per queste e molte altre ragioni dico: fatemi conoscere la verità e voi, se preferite, vagate pure...😆😘

Sì, la ricerca della Verità non è in effetti "ricerca".
Perché si cerca sempre e comunque qualcosa.
Mentre la Verità, non esistendo, qualcosa non è.
Si andrebbe cercando chi, cosa?
Il Nulla?

La ricerca implica il cercare di raggiungere una conoscenza. E la conoscenza è sempre un sapere circa qualcosa.

Difatti, almeno nel mio caso, non sono mai andato a cercare la Verità. Che non saprei nemmeno da che parte incominciare...
Spesso ho voluto conoscere la verità di qualcosa, sapere il perché e il percome di ciò che avviene, ma certo non ho mai indagato la Verità. Sarebbe un non senso.

Come intendere allora la "ricerca della Verità"?
Cos'è questa ricerca che non è una ricerca?

È una apertura.
Non una apertura a qualcos'altro da me, che dovrei lasciar entrare in me.
Ma una apertura nella mia scorza, che impedisce che si mostri l'Essere che è in me, che io stesso sono.
Perciò è un lasciar emergere da me il Vero.

E come si fa?

Si ama.

E più si ama e più si soffre. Per tutto l'amore che abbiamo negato.

Ma più si ama e più la Verità traspare.
#114
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
17 Luglio 2024, 06:56:23 AM
Citazione di: Alberto Knox il 16 Luglio 2024, 23:02:08 PMLa ricerca della verità è superiore al possesso della verità. è questa ricerca della verità che ci fa sentire vivi che ci fa crescere ed entusiasmarci. Se un genio dovesse comparire dalla lampada e in una mano tenesse tutta la verità e dall altra la sola pulsione verso la ricerca della verità, ovvero  il vecchio uomo che ammicca e che procede e che sbaglia e che riformula . Io sceglierei la seconda.

E questo cosa significa?

Non significa forse che la Verità ha bisogno di te?
Che la Verità non può essere senza di te?

E non vuole dire pure che la Verità non può esistere?
Se esistesse e ti comparisse davanti in tutto il suo splendore... semplicemente non sarebbe la Verità.

Questa tua considerazione ricorda Dostoevskij, che tra Cristo e la verità sceglie Cristo.

È l'Essere che è Essere Vero. E in quanto tale non esiste.
#115
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
16 Luglio 2024, 08:35:31 AM
È curioso notare come si possano fare affermazioni corrette,  intendendo però proprio il contrario di ciò che in realtà si dice!

Infatti, sostenere che la Verità non esiste è corretto.
Ma spesso, costoro che lo dicono intendono che la Verità non è. Il che è invece del tutto assurdo.

Confondono cioè l'esistere con l'essere. Ritenendo, erroneamente, che siano meri sinonimi.
Per loro essere = esistere.
Mentre l'essere è incomparabile rispetto all'esistere.

Manca in costoro la percezione della profondità del reale, che appare loro invece piatto.
Ma perché appare piatto?

E vi è un bel pari a farglielo notare, non si schiodano.
Come mai?

Non sarà il Nulla, che trapela dietro alla esistenza, a far loro distogliere lo sguardo?

Quel Nulla è proprio l'Essere che si annuncia. Ma uscire dalla caverna platonica non è facile...
#116
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
15 Luglio 2024, 18:46:55 PM
Un concetto è ciò che può essere pensato.
E ciò che può essere pensato è necessariamente qualcosa.

Assumere che la ricerca della Verità sia ricerca del "concetto di verità" dà per scontato che la Verità sia qualcosa.
Mostrando così di non aver presente che il qualcosa è tale soltanto perché espressione di relazioni con qualcos'altro...

La Verità non è un concetto.

Ma è ciò che permette qualsiasi concetto.
#117
Citazione di: Koba II il 14 Luglio 2024, 17:30:06 PML'Essere, così come accennato da te, sembra un Dio sconosciuto che non può essere mai raggiunto, definito, ma solo contemplato.
Nell'ontologia l'essenza, la forma, di una cosa singola, trascende la sua esistenza.
La metafisica non mi sembra ossessionata dalla classificazione della realtà. È la scienza, nella sua versione più ingenua, che mira a catalogare le cose del mondo e che è convinta che tutto il reale sia ciò che appare (per cui non so se Heidegger, che parte da questa idea, quella della nozione di Essere ridotto a pura presenza, e quindi alla questione della dimenticanza dell'Essere etc., non pensava forse a una generica metafisica degenerata prodotta dal positivismo, piuttosto che alla metafisica classica).

Ma la contemplazione appartiene all'esistenza. Cioè richiede che vi sia separazione.
Perciò l'Essere non direi che è un Dio che si può contemplare... Piuttosto lo si può essere.

La metafisica secondo me non può che avere come indagine il Nulla.
Cioè il Nulla che traspare dietro ogni possibile conoscenza.
La metafisica è lo sviluppo della consapevolezza della Trascendenza, che si annuncia ai limiti del nostro sapere.

È la crisi del conosciuto ciò a cui aspira la metafisica.

L'errore consiste nello scambiare ciò che è soltanto limite, con qualcosa di invece realmente esistente.
Per esempio l'infinito che diventa cosa concreta, da poter attualizzare elaborandolo a piacimento, come fa Cantor.
Mentre l'infinito non c'è, è solo limite.

L'ontologia, nel momento in cui diventa sistematica dell'esistente, perde la metafisica senza neppure rendersene conto.
È perdendo la metafisica non è più neppure scienza, ma, come ben dici, pseudoscienza.

Difatti un autentico scienziato ha necessariamente ben presenti le "verità" metafisiche che reggono la propria scienza.
E, appunto, si guarda bene dal trattarle come cose conosciute, assodate, possedute.
#118
Attualità / Re: Panico americano
13 Luglio 2024, 16:29:13 PM
Non è proprio così... Il distacco va ben più in profondità.
Ha a che fare con l'amore.
Diciamo pure che è amore.

Non è perciò soltanto una questione di distaccarsi dal possesso di ciò che sta esterno a noi.
Lo comprende, certo, ma in seconda battuta, come riflesso secondario.

Perché l'autentico distacco è rinuncia alla volontà propria.
Cioè il non essere più attaccati alla propria volontà.
Che non significa affatto non volere più, ma non essere "io" a volere ciò che voglio.
Mi guardo volere, ma non sono io a volere.

Chi è che vuole allora?
E senza più un io che vuole, cosa si vuole?

Subentra irresistibile il demone. È l'imperativo categorico che si impone da sé.

Il distacco è pressoché impossibile da attuarsi davvero. Perché non è un atto di volontà (come potrebbe). Ma di puro amore. Quindi annullamento.

Ed è questo che Biden non riesce ancora compiere. Riuscirà a fare un passo indietro?
Dipende solo dall'amore che è in lui.
È in questo la sua possibilità di eternare.

"L'amor che move il sole e l'altre stelle"
#119
Attualità / Re: Panico americano
13 Luglio 2024, 14:33:14 PM
Citazione di: Pio il 13 Luglio 2024, 13:53:10 PMSeppur definito come illusorio, il senso interiore dell'io regge l'intera struttura psichica della mente individuale. Infatti, quando inizia a vacillare manda in frantumi la "coerenza" mentale. Oltre a ciò la sua crisi scatena l' angoscia, la paura e la confusione. Se è illusione è una illusione necessaria per la mente. Posso "bypassarlo' come nella meditazione o nell'estasi mistica, ma non rimuoverlo.

L'angoscia, la paura, la confusione di chi constata di non essere più se stesso, non derivano dal senso interiore dell'io che inizia a vacillare.
È invece proprio il contrario!

È il senso dell'io che non vacilla affatto a causare la crisi.
È l'io che resta solido, nonostante tutto, a trascinare nella angoscia.

Lo strazio è proprio dovuto al non poter accettare che l'io vacilli, si faccia incerto.
Così da cominciare a chiedersi davvero: "Chi sono io?"

Questa incapacità fa sprecare la grande occasione che offre la vecchiaia: il distacco.
#120
Attualità / Re: Panico americano
13 Luglio 2024, 11:59:41 AM
Citazione di: Pio il 13 Luglio 2024, 10:39:48 AMCosa cambia? Tu non sei più tu

Rasserenati.
Tu non sei mai stato tu