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Messaggi - sileno

#106
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amore espande il sé
02 Maggio 2018, 17:46:09 PM
Citazione di: anthonyi il 30 Aprile 2018, 17:04:38 PM
Citazione di: sileno il 25 Aprile 2018, 20:46:05 PM

 










L'amore espande il sé

L'amore non è solo fiction tivù; è affettività, empatia, intuizione, autoconoscenza. E' desiderio di relazione con un altro/a. Per lo Stendhal de "Sull'amore" la passione appartiene alle donne. La sessualità non di possesso è femminile, ma se è meccanicità fisiologica è più a misura maschile.
Eppure è solo un'unione emozionale, fisica,intellettuale, spirituale che può espandere la nostra identità , anche nel senso di una crescita psicologica. Come quella del Simposio, dove l'androgino originario e sferico, maschio e femmina uniti, fu scisso da Zeus in due metà, ognuna alla ricerca,quasi impossibile, dell'altra. L'amore che esiste è sempre perduto, atteso inappagato.

Amore è apertura verso esperienze e sensazioni inabituali, autoscoperta che ristruttura il Sé e la visione del mondo a reciproco vantaggio.

Per Jung lo scopo della vita è esplorare e integrare i nostri indivisibili processi di pensiero, sentimento, sensazioni fisiche e intuizioni. Ma oggi nessuno sonda abissi, si naviga in superficie. Telecomando e mouse contro la letteratura dell psiche e l'alta poesia; frettolosità contro riflessione; immagini contro la parola; copia e incolla al posto di elaborazioni personali. E così cambiano i fondamenti del modo di pensare. Anche quello che impronta una relazione amorosa.

La conversazione giocosa e amichevole o cuore a cuore sono rare. Eppure la comunione amorosa attraveso tali colloqui potrebbe equivalere all'unione fisica che da sola non basta. L'amore e l'amicizia perdurano finchè s'intrattiene una convesazione intima e piacevole.

Il mondo è monotono per chi aspira ad allargare i propri orizzonti. Ma solo con un "Altro/a – da – sé che ci se-duce possiamo esplorare terre sconosciute





Ciao sileno,
secondo me una interessante chiarimento della questione che poni può essere ottenuta differenziando tra una amore individuale, quello insito nel concetto "Io ti amo", e un amore comunitario, quello insito nel concetto "noi ci amiamo".
L'amore individuale definisce uno stato dell'individuo a se stante, definisce una relazione di dipendenza che può essere più o meno forte ma che non produce sistema.
Diversamente l'amore comunitario produce una identificazione nel team fatto di tutte le persone che ne sono parte e quindi produce realmente un'espansione del se, un ragionare in funzione del noi e non più dell'io.
Un saluto.

Concordo, ma l'amore comunitario esteso a famiglie allargate e amici, a formare una collettività è tipico dei paesi etnici come il Brasile, ecc. Noi occidentali siamo individualisti, autocentrati, quindi non può verificarsi e tali rapporti estesi non ci renderebbero felici.

ciao
#107
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amore espande il sé
02 Maggio 2018, 17:39:06 PM
Citazione di: bluemax il 30 Aprile 2018, 14:04:50 PM
sarebbe interessante capire perchè al concetto di AMORE viene SEMPRE associato quello di un altro essere di sesso opposto...
Secondo me non trattasi di AMORE ma come già detto, AMORE significa volere, desiderare il BENE di qualsiasi essere SENZIENTE (aggiungo qualsiasi cosa, compreso gli oggetti) senza MAI pretendere nulla in cambio.

Lo stesso motivo per cui AMI quella donna invece di un'altra non è AMORE ma affari...

ciao :)


Per il presente discorsol la diversità di sesso non è in discussione. Simile argomento può essere esteso a un'amicizia: stare bene assieme all'amico senza pretese di un dare -avere: non l'ho mai detto ( Nell'amicizia c'è intimità e impegno ma manca la passione) .Così con certi amici è possibile maggior intesa dialogoca che con altri (forse la maggioranza) non avviene

Concordo con il volere il bene dell'altro in modo disinteressato,senza pretese di dare eavere, ma con una donna ci può essere maggior intesa, in modo spontaneo quale incontro di due personalità concordi, , senza pretese che l'altro condivida nostri interessi culturali, impiego del tempo libero, ecc. senza nessuna imposizione.
Questo argomento qui non viene capito, non insisto più ,e chiudo il discorso: ognuno lo legga come lo comprende, ecc. 

Ciao  :(
#108
Tematiche Filosofiche / Re:Siate buoni
27 Aprile 2018, 12:28:46 PM
Questo tema etico ha diramazioni interdisciplinari non basate sul buon senzo,, emotività, idee personali. Anche i grandi pensatori, filosofi, psicologi che negano una bontà intrinseca,sono contestabili, con cognizione di causa.

La bontà, pur non ignorando i pareri autorevoli, sarebbe riuscire a provare un'autentica compassione pe chi ci sta introno, stato affettivo che può portare alla solidarietà umana, dove s'accompagni a un'intelligenza emotiva.

Le ideologie sviano dalla compassione;  altruismo ci può essere in un com -patire: condividere  la sofferenza per la  tragiicità di un destino terreno comune. Lenire la sofferenza si potrebbe definire "bontà", senza l'alibi che il dolore avvicina al paradiso.
Per Schpenhauer l'amore consiste nel capire il dolore degli altri attraverso il proprio e provare compassione. Pietà empatica quale forma possibile da definire "bontà"
#109
Tematiche Filosofiche / Re:Siate buoni
26 Aprile 2018, 20:26:31 PM
Citazione di: Socrate78 il 26 Aprile 2018, 20:19:55 PM
Non mi piace ciò che dici, poiché la tua visione porta di fatto a non riconoscere il bene vero praticamente in nessuno. Ad esempio tu affermi che è "egoistico" fare il bene per tacitare la propria sofferenza di fronte a quella di un altro. Ma un animo buono istintivamente vuole il bene e si rammarica quando accade qualcosa che la propria intelligenza e sensibilità riconoscono obiettivamente come male: di conseguenza se io dovessi eliminare questi sentimenti da me stesso ben difficilmente farei qualcosa di buono, anzi, ciò mi porterebbe soltanto a pensare stavolta davvero egoisticamente solo a me stesso e anche se agissi a favore di un altro sarei freddo, apatico dentro, e ciò non mi sembra un bene.

Prendo atto che non ti piacciono le mie considerazioni. Va bene.  Ti comprendo e certamente non tento di convincerti.
#110
Tematiche Filosofiche / Siate buoni
26 Aprile 2018, 19:19:28 PM
Siate buoni

L'attuale società non inclina alla bontà. E' contrassegnata da buonismi e moralismi ipocriti, da falsi sentimenti mediatici inscenati quale spettacolo. L'io postmoderno vacuo e narcisistico cela in tal modo i suoi disagi, specie disistima e scarso equilibrio. I comportamenti altruistici sono in realtà egoismo dissimulato, forme di potere, di opportunismi, di filantropie interessate, di ciniche manipolazioni ammantate di "bontà"

La morte di Dio non c'entra perchè l'etica precede la religione. Amiamo gli dei perchè sono buoni, o li consideriamo buoni perchè sono dei? Già per Platone valeva la prima ipotesi. La morale è indifferente alle credenze religiose. Uccidere è male in se stesso. Così chi ha fede potrebbe fare il bene non per il bene, ma, anche suo malgrado, solo per evitare l'infermo,spauracchio delle fiamme tuttora evocato.

"Chiamiamo buona una cosa quando soddisfa il nostro desiderio, sia esso nobile o meno, e la designiamo cattiva quando vi si oppone" (Spinoza). Secondo il filosofo Dio coincide con la natura materiale. Non esiste il soprannaturale né la provvidenza, né il giorno del giudizio. La nostra "etica" , premesso che ci sia, sarebbe quella della specie. Anche Kant ammise che la morale è indipendente dalla religione. E se si facesse il male non per propria scelta volontaristica ma per ineluttabile determinismo, condizionati da natura (genetica) e da cultura (ambiente), e forse da una stessa "morale" naturalistica istintuale? Nessuno sarebbe più "colpevole", nè da giudicare "buono o "cattivo". Si deve ancora ridefinire il concetto "libero arbitrio", anche alla luce delle ultime scoperte, e il futuro apporto delle neuroscienze. Vero rischio per le credenze.

E' giusto che il relativismo tolleri e rispetti gli altrui valori (qui entrano in gioco pure le scienze antropologiche) oppure è meglio credere nel dogma, a priori antidialogico, che impone una Verità "etica", unica, indiscutibile, assoluta? Non si può fare filosofia morale (campo vasto e difficile) se non ci si propone di smascherare la bontà delle false coscienze e le sottese motivazioni; se non si riconosce di dover scegliere tra peccato trasgressivo di dogmi e moralità aperta e lungimirante. E' ancora valido un imperativo categorico kantiano come "Non devi mentire, nemmeno per salvare una vita umana?" C'è qualcuno che preferirebbe non sopravvivere, qualora in virtù di una bugia? E' l'uomo l'unica misura o v'includiamo pure gli animali e le questioni ambientali ed ecologiche, come stanno proponendo le neo-etiche?.

L'uomo per sua natura è furbo e competitivo. Nei fatti nessuno si attiene nemmeno alle trascendenze religiose predicate, se non nelle intenzioni espresse da parole credute lodevoli e condivise. Sono proprio queste che lastricano la strada che porta all'inferno. Intenzioni ed effetti,spesso conflittuali, tra l'altro è un altro problema etico. Si divarica sempre più la carità evangelica e la ragion di supremazia ecclesiastica. E chi affolla le piazze diserta le chiese. Sanno almeno vedere la trave nel loro occhio o solo la pagliuzza nell'occhio del prossimo? Soltanto sperimentando di persona stati estremi si arrivano a comprendere certe cose, come il senso l'eutanasia.

Se c'è un istinto altruistico serve a salvaguardare la specie. Per evitare ritorsioni, per tacitare la propria sofferenza alla vista di chi soffre, ecc. Difficile affermare che esiste un altruismo genuino senza anticipazioni di remunerazione o forme inconfessate di qualsiasi gratificazione di reciprocità.

Si può essere altruisti anche per ricompense interne, come evitare tensioni, colpe, disobbedienza al Super io. Per conformità alla coscienza morale che impone pregiudizi sociali come valori riconosciuti nel gruppo: "Non uccidere" o "Ama il tuo prossimo", in caso di eutanasia? Inoltre per autoimmagine, autostima, ideale dell'io, pulsione a rimediare un'ingiustizia.

La psicologia esclude un altruismo con motivazioni intrinseche, contrario a un'istintuale scopo edonistico di ogni nostra azione. Chi agisce a proprio svantaggio? Secondo Hume le passioni egoistiche equivalgono alle azioni benevole verso un amico, perchè ne sta sempre alla base l'amor proprio.

Ad esempio chi fa volontariato spesso dimostra di essere aggressivo, fragile, bisognoso egli stesso di qualche sostegno per personali problemi, per acquisire un "potere" da ruolo, per innalzare un'autostima che vacilla. Purtroppo anche psichiatri e psicoterapeuti, perchè quasi sempre si attribuiscono vuoti ruoli privi di un'identità vocazionale. Nulla adi male, purchè non facciano danni (eppure succede) e non si scambino per angeli. 

Anche il gigante egoista della favoletta splendida quanto falsa di Oscar Wilde, infine si accorse che il suo tornaconto di vecchio solo e da tutti abbandonato, ormai poteva essere solo abbattere il muro che circondava il suo giardino, aprendolo ai giochi dei bimbi.

L'uomo è un "lupus" educabile ai sentimenti più nobili? Sì, se non si celano le motivazioni profonde, siano inconsce o deliberate, che ne stanno alla base. Quindi per un altruismo inteso quale valore vincente da sperimentare. Ancora una volta è una sfida da proporre a famiglia e scuola. E s' impone sempre un'etica del linguaggio quale analisi di semantiche distorcenti, di sofismi capziosi, di retoriche stantie, di inganni ed autoinganni veicolati dalla parole.
#111
Percorsi ed Esperienze / Re:Avere ragione
26 Aprile 2018, 18:24:21 PM
Citazione di: Jacopus il 26 Aprile 2018, 18:06:45 PM
Penso che sia il discorso pubblico ad irrigidire le posizioni. Sul web si prende posizione contro qualcuno ma si sa che c'e' un pubblico che assiste al "duello". Inoltre e' un luogo artificiale. Si possono facilmente denigrare ed insultare, perche' non si e' neppure consapevoli di dibattere contro un essere umano.
Piu' questi luoghi sono affollati e colmi di persone "digitalmente" di passaggio, piu' questa dinamica si esalta.
Questo forum e' per certi aspetti emblematico, ma proprio le sue piccole dimensioni e la presenza di avventori abituali lo rende meno problematico sotto questo aspetto.
Sul cambiare idea su qualsiasi argomento, tocchi un punto centrale. Non credo che sia possibile far cambiare idea attraverso argomentazioni razionali, specialmente in campi dove esiste una parte emotiva (politica, societa', psicologia, storia...). Se ben argomentato un ragionamento puo' al massimo avere diritto di cittadinanza accanto a quello verso cui si controbatte. Esprimere le proprie idee in modo corretto e coerente e razionale e' un dovere verso se' stessi e non una strategia per manipolare le menti altrui.
Infine credo che prima di cambiare gli altri bisognerebbe essere in grado di comprenderli ed accettarli. I cambiamenti reali avvengono sempre, nel bene e nel male, attraverso tempi piu' che lunghi.

Condivido tutto, concordo anche sulla comprensione di chi per formazione, personalità, visione della vita  non approva argomenti pur circostanziati, razionali, documentati da fonti autorevoli, ecc. Anche l'anomimato che elude il faccia a faccia non facilita un dialogo dialettico.
#112
Percorsi ed Esperienze / Re:Avere ragione
26 Aprile 2018, 13:45:24 PM
Citazione di: Socrate78 il 26 Aprile 2018, 12:59:20 PM
Agendo in questo modo non fai altro Sileno che assecondare l'irragionevolezza dell'uomo, invece è giusto cambiare idea se si vede che ciò in cui si crede è errato, e non ci fa maturare ma ci arrocca in una mentalità ottusa oppure ci fa credere vero il falso. Il linguaggio del corpo influenza troppo la mente umana ed è proprio questo il motivo che rende le persone vulnerabili, fragili e manipolabili, ci si affida alle emozioni, alla "pelle", per giudicare, ma si fanno errori grossolani e scelte errate, ad esempio si dà il proprio consenso ad un politico che ha idee rovinose, ci si innamora della persona sbagliata con cui non si va poi per nulla d'accordo, si dà retta alla pubblicità ingannevole. L'ideale sarebbe proprio mettere da parte i sogni, la propria stessa esperienza pregressa, le speranze, le simpatie e le antipatie, i pregiudizi tutti, per giudicare ogni volta con mente il più possibile impersonale e distaccata, come quella di un giudice che in un tribunale deve decidere se l'imputato è colpevole o meno.
Comunque ti sei espresso Sileno con un linguaggio astruso, non si capisce come vuoi dialogare, se fingendo di assecondare gli altri nelle loro convinzioni o facendoli ragionare.


Se a fronte di autorevoli fonti irrefutabili  l'interlocutore non ragiona e si lascia trasportare dalle emozioni, dal suo backgroundi, mentalità,ecc è meglio lasciar perdere e lasciarlo cucinare nel suo brodo.
Così per il nostro scambio di idee sull'amore, innanzitutto distinguere cosa è amore e cosa non lo è. Ovvio che la maggior parte delle unioni fallisce anche per egoismi ( qualche eccezione nell'amore per i figli) Non era amore, se il sentimento è genuino ( raro) si può arrivare a una condivisione di scopi, a un proficuo dialogo anche dialetizzando le diversità.
Per esempio l'arte di comunicare in filosofia che si avvale della dialettica: tesi, antitesi, poi verificare quali casi le esemplifichino. Proseguendo con formulazioni circostanziate, si può suppore alla fine una sintesi e qualche convergenza. Ammetto che per questo è più agevole il dialogo faccia a faccia.
#113
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amore espande il sé
26 Aprile 2018, 12:55:20 PM
Citazione di: Socrate78 il 26 Aprile 2018, 12:44:39 PM
Beh, io resto delle idee esposte sopra e ritengo che la quasi totalità delle cose che si dicono sull'amore siano sostanzialmente errate, secondo me l'amore è qualcosa di diverso da ciò che comunemente si crede. L'amore vero non ti fa dipendere dagli atteggiamenti dell'altro che possono anche essere di rifiuto, se l'amore ti fa dipendere allora  è solo una gabbia, e la stragrande maggioranza delle persone scambia per "amore" quella che è solo una specie di ipnosi che ti fa desiderare l'altro per riceverne ancora piacere, di fatto un ubriacamento chimico di ossitocina, dopamina e serotonina, anche l'eroina e l'alcool hanno lo stessissimo effetto e non a caso rendono schiavi. Ci sono un sacco di innamorati che sembrano appunto ipnotizzati, ritengono che il loro lui/lei sia la perfezione fatta persona e giungono sempre a dire la fatidica frase: "Non posso vivere senza di lei/lui". Proprio come per la droga, è LOVE ADDICTION, solo che non si dipende da una sostanza ma da una persona, ma i meccanismi chimici che stanno alla base della dipendenza sono identici. La libertà per me è un valore infinitamente più alto dell'amore stesso, se l'amore nega la libertà allora non ha più nessun valore.


La natura di Eros, dice Socrate a Diotima ...come l'amore per gli esseri umani e tra gli esseri umani nelle dimensioni della com-passione empatica e solidale. Incluse le indagini personali sulle emozioni nascoste. Ma senza rinchiudersi in torri egocentriche, per autoauscultazioni, ma anche con disponibili aperture al di fuori di noi e verso gli altri. 
#114
Percorsi ed Esperienze / Avere ragione
26 Aprile 2018, 09:29:53 AM
Avere ragione

Per avere ragione non basta esibire prove inconfutabili,affermazioni ragionevoli e condivise dalla maggioranza, da fonti autorevoli citate.

Se tentiamo di far loro cambiare idea,le persone si irrigidiscono
Più mettiamo in dubbio le loro idee e più se ne convincono.
Far cambiare idea anche a persone concilianti è difficile; l'uomo è un conservatore cognitivo: tende a mantenere le proprie idee anche di fronte a prove che dimostrano il contrario: bisogna capire come e dove le sue idee hanno le radici.

Conta anche un' appartenenza a una comunità,la mentalità,visioni di vita, riferimenti, formazione di altro tipo,ecc.

Illusione della conoscenza profonda: si è convinti di sapere e non si va a fondo di un problema.

Uno dei luoghi meno adatti per dialogare sono i social network. La rete pullula di partecipanti che criticano gli altri senza convincenti, plausibili affermazioni.
Manca online il linguaggio corporeo per sintonizzarsi e correggere il discorso che prende una piega sbagliata.
Chi si espresso, scrivendo, in un senso e in pubblico, non ritorna più sulle proprie idee.
Mostriamo comprensione, senza sposare tesi altrui che a verifiche affidabili non hanno fondamento, sulla base di fatti perché
insistere sulla infondatezza di una convinzione ottiene solo di rinforzarla.
#115
Percorsi ed Esperienze / Re:L'amore espande il sé
26 Aprile 2018, 09:21:04 AM
Citazione di: Socrate78 il 25 Aprile 2018, 22:35:19 PM
L'amore vero non è qualcosa che aspetta una risposta dall'altro, è dare senza pretendere, è accettare l'altro senza pretendere di modificarlo in base ai nostri criteri e alla nostra convenienza, è qualcosa di incondizionato. Anzi, si può dire che il vero amore non è nemmeno relazione, perché la relazione si basa per definizione su un dare-avere, l'amore invece deriva solo dalla tua scelta interiore di fare del bene senza pretendere niente.





Auspico un rapporto di coppia soddisfacente per entrambi, senza pretendere di cambiare tratti di personalità:non si tratta di egoismo.

Sperare in un empatico accordo,in un dialogo dialettico dove alla fine nessuno ha torto o ragione, non è un esigere senza dare e certe diversità caratteriali possono risultare proficuamente complementari e formative L'amore - non credo solo a parer mio - è una riuscita relazione e non ho detto che è un imporsi sull'altro, pretendere cambiamenti per proprio tornaconto,
Amore è passione, amicizia( un'affettività soddisfacente per entrambi, impegno reciproci. Che tali unioni siano rare, ideali,che sia difficile raggiungere una intesa all'insegna di una proficua reciprocità, posso ammetterlo.
#116
Percorsi ed Esperienze / L'amore espande il sé
25 Aprile 2018, 20:46:05 PM






L'amore espande il sé

L'amore non è solo fiction tivù; è affettività, empatia, intuizione, autoconoscenza. E' desiderio di relazione con un altro/a. Per lo Stendhal de "Sull'amore" la passione appartiene alle donne. La sessualità non di possesso è femminile, ma se è meccanicità fisiologica è più a misura maschile.
Eppure è solo un'unione emozionale, fisica,intellettuale, spirituale che può espandere la nostra identità , anche nel senso di una crescita psicologica. Come quella del Simposio, dove l'androgino originario e sferico, maschio e femmina uniti, fu scisso da Zeus in due metà, ognuna alla ricerca,quasi impossibile, dell'altra. L'amore che esiste è sempre perduto, atteso inappagato.

Amore è apertura verso esperienze e sensazioni inabituali, autoscoperta che ristruttura il Sé e la visione del mondo a reciproco vantaggio.

Per Jung lo scopo della vita è esplorare e integrare i nostri indivisibili processi di pensiero, sentimento, sensazioni fisiche e intuizioni. Ma oggi nessuno sonda abissi, si naviga in superficie. Telecomando e mouse contro la letteratura dell psiche e l'alta poesia; frettolosità contro riflessione; immagini contro la parola; copia e incolla al posto di elaborazioni personali. E così cambiano i fondamenti del modo di pensare. Anche quello che impronta una relazione amorosa.

La conversazione giocosa e amichevole o cuore a cuore sono rare. Eppure la comunione amorosa attraveso tali colloqui potrebbe equivalere all'unione fisica che da sola non basta. L'amore e l'amicizia perdurano finchè s'intrattiene una convesazione intima e piacevole. 

Il mondo è monotono per chi aspira ad allargare i propri orizzonti. Ma solo con un "Altro/a – da – sé che ci se-duce possiamo esplorare terre sconosciute




#117
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
25 Aprile 2018, 13:56:38 PM
Citazione di: viator il 25 Aprile 2018, 13:05:41 PM

Ma in qual modo la radice egoistica dell'amore può approdare ai suoi effetti apparentemente opposti (che invece molti credono suoi tipici !), cioè quelli altruistici ??.



Innamoramento più per autosoddisfazione egoistica
amore maturato  egosimo ma anche altruismo
amore per i figli in prevalenza altruistico
amore evangelico in prevalenza altruistico
#118
Sulla realtà


In breve, cosa fa esistere "rose", "tavoli", ecc.? Per i realisti sono condivise essenze comuni, per gli anti realisti (o postmoderni) esistono solo da concetti descrittivi o dai nomi che attribuiamo loro. Le diverse concezioni derivano da linguaggio, logica e scienza, e vi s' interseca filosofia, scienze naturali e sociali. Tra costrutti teorici, giudizi linguistico – culturali e corrispondenze con il mondo esterno.
L'intuizione realista fa esistere una montagna anche se l'uomo non fosse mai comparso sulla terra. Per l'intuizione ermeneutica ( interpretazione), la realtà dipende da linguaggio e concetti.
Varie realtà possono venir considerate: un computer è anche "particelle elementari".

"Realtà" in filosofia significa esistenza oggettiva di qualcosa: principio naturale, non deduttivo, fuori da immaginazione, fantasia, valore. Oggi le complicazioni sono originate da microfisica, microbiologia, biomolecole, salti quantistici.
Verità logica: l'enunciato corrisponde ai fatti ( es. "la neve è bianca" di Tarski), verità pragmatica, se ha efficacia pratica.

Oggi il filosofo è soprattutto un realista impegnato, non in certe dispute inutili e senza soluzione.
La filosofia si attiene alla scienza, trattando del concetto di realtà.:che utilità avrebbe discutere ancora del "noumeno"? Forse affascinante in fiction di fantascienza. 
( Cypher,in Matrix : "questa bistecca non esiste; mi si suggerisce che è deliziosa")
Il "pensiero forte" contrasta il rischio di interpretare come fa più comodo, ricadendo in astrattezze metafisiche, accademismi, teologismi, dispute sugli assoluti, neo spiritualismi, esoterismi.
Si potrebbero negare le peggiori tragedie della storia e promuovere realtà costruite.

#119
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
25 Aprile 2018, 11:11:24 AM
Citazione di: altamarea il 24 Aprile 2018, 22:03:42 PM
Nei 6 post precedenti a questo non ho letto cos'è per voi l'amore, cosa s'intende per amore. 




Io ho risposto secondo il tema proposto: amare e non amare allo stesso tempo, che trova riscontro in alcune fonti da me citate. Qualcuno, a mio parere è andato fuori tema, e tu proponi l'argomento "Cos'è l'amore" .
#120
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
24 Aprile 2018, 10:06:16 AM
E' noto l'"Odi et amo di Catullo: "Ti odierò se potrò, altrimenti ti amerò controvoglia .... così non riesco a vivere né con te né senza di te". Stesso concetto troviamo in Marziale ( "non amo te nè posso dire perché. Questo solo posso dire, non amo te ) e Tibullo.
Odio assieme ad amore per indicare i sentimenti contrastanti degli amanti.
Tale contrasto,,odi et amo, è uno dei topoi più comuni nellla letteratura mondiale di ogni tempo.

"Odio e amo – perché lo faccia mi chiedi forse/ non lo so, ma sento che mi succede e mi struggo".
.............................
Amore tra uomo e donna: non mi risulta tale conflittualità in un ambito religioso, divino,ecc.