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Messaggi - everlost

#106
Ciao Oxdeadbeef,
sono in sintonia con te. 
Eutidemo buongiorno, 
bella la vignetta ma tale - spero - rimarrà. 
Se il RdC togliesse un po' di viavai dalle strade cittadine sarebbe un'opera meritoria per la società. Ma la vedo difficile.  :-\
Molte signorine rischierebbero di essere chiamate davvero (in senso buono, eh ;D ) perché in Italia mancano offerte di lavoro impiegatizio medio-alto per i diplomati e i laureati , ma forse si trova ancora qualcosa per chi è meno qualificato. 
Sinceramente però non credo che loro aspirino a quei tipi di mansione.
Ma anche se volessero, non tutte possiedono la cittadinanza italiana, e tengono padroni molto esigenti. 

Anthonyi, InVerno,
e se i centri per l'impiego fossero rinnovati e potenziati utilizzando proprio i beneficiari del RdC? Ci saranno pure disoccupati competenti in campo amministrativo, penso ai tanti ragionieri, ai periti informatici e ai dottori in scienze politiche o in economia e commercio  che potrebbero dare una mano sia nelle famose otto ore di lavori socialmente utili sia a tempo pieno, dove necessario.
Chi meglio di loro, in fondo? 
Come osservi giustamente tu, InVerno,
"Il vero punto politico che si dovrebbe stimare del RDC non sono gli 800 euro, ma è la promessa (e certo è solo una promessa) di mettere mano ai centri di collocamento, perchè quelli sono i luoghi fisici dove l'art.3 può trovare compimento, e cioè è dove la repubblica e la democrazia possono compiersi."
Su quel "certo è solo una promessa" mi permetto di dubitare, almeno per ora, poi vedrò.
E' difficile arrivare dalle promesse ai fatti, richiede fatica e parecchi compromessi. Ma non è impossibile se lo si vuole davvero.

Socrate 78, dici:
"Il reddito è quindi un provvedimento palliativo ma soprattutto demagogico, serve per nascondere le gravi storture sociali prime tra tutte la disoccupazione giovanile, che in Italia è a livelli più alti della media europea. Ma mi stupisco che non sappiate vedere al di là della cortina fumogena della demagogia."
Certo. Lo sanno anche i demagogici populisti che c'è una mole di cambiamenti strutturali da fare in Italia, lo dicono pure loro, solo che serve una rivoluzione monumentale, altro che quella francese. Poi ci vuole tempo se si vogliono fare le cose per bene e in modo incruento, senza allestire ghigliottine nelle piazze.
Nell'attesa che si compia, se mai si compirà, la miracolosa rivoluzione strutturale italiana, i giovani ormai adulti e brizzolati senza RdC resterebbero a casa a fare i  bamboccioni, sempre appesi allo smartphone, sempre a chiedere soldi a mamma e papà per comprarsi una pizza o un paio di scarpe. Ragazzi anche a quarant'anni suonati. Non ti sembra peggio lasciarli così? Sarà demagogico, ma bisogna scegliere il male minore. 
Tra l'altro il progetto del governo prevede che i beneficiari facciano qualcosa: e di opere socialmente utili ce ne sarebbero a bizzeffe in Italia, avrebbero solo l'imbarazzo della scelta.
In tanti comuni ci sono strade da pulire, muri da riparare, terreni abbandonati che potrebbero diventare orti, anziani a cui portare la spesa, le medicine, o solo a cui fare compagnia, vecchie botteghe chiuse da riaprire, doposcuola abbandonati perché mancano i soldi per assumere nuovo personale. Ti faccio un piccolo esempio: nella scuola elementare dei miei nipoti non c'era mai nessuno ad assistere i bambini durante la refezione o nelle attività ludiche, tanto che le povere maestre si dannavano l'anima, mentre ora potrebbe esserci un aiuto. Impiegando, naturalmente, chi ha il titolo per poterlo fare.
Se non altro per otto ore settimanali, che può voler dire due ore ogni mattina oppure due mattinate intere, i giovani cominceranno a uscire dalla cameretta, a incontrare persone di varie età, a capire i sacrifici di chi va al lavoro ogni giorno, alzandosi presto ogni mattina e sudando per guadagnare poco più di quanto viene dato generosamente a loro in via temporanea.
Non sono pessimista come te, credo che in ogni caso sarà un'esperienza utile per chi la affronterà; un po' meno del vecchio servizio di leva civile, che giovava a molti ragazzi sbandati e viziati (e ora purtroppo non giova più).
#107
Di fronte alle vostre obiezioni economiche alzo le mani, non ho armi per combattere.  Se dite che le modalità di attuazione sono sbagliate vi credo... perché non mandate suggerimenti ai vicepremier? Specialmente tu Oxdeadbeef che  dici di aver  votato per uno dei due, forse dovresti farlo...presentandoti come elettore piddino sarebbe una partita persa in partenza, ma se ti dichiari dei loro hai buone speranze d'essere ascoltato. 
Fino a un certo punto, perché poi sono d'accordo che nella questione prevalgano le scelte politiche e di propaganda.
Il tempo c'è, infatti sento dire che  questa manovra sarà bocciata...perciò i conti andranno rifatti.  8)


Anthonyi, il ministro Di Maio a me sembra molto attento alle opinioni degli elettori, se manca di umiltà non saprei, ultimamente l'ho sentito rispondere alla prof.ssa Fornero che sa di avere ancora molto da imparare (ma non andrebbe a lezione da lei).   ;D
Ma vorrei tornare sul discorso dell'economia sommersa, che abbiamo in parte abbandonato.
Secondo voi è possibile tecnicamente evitare che i finti nullatenenti (dotati di villa, fuoristrada e quant'altro) ricevano il RdC? Perché politicamente lo ritengo molto improbabile, malgrado le agitate minacce di sanzioni. 
Così come per ragioni clientelari nessuno ha mai seriamente impedito alla gente di costruire abusivamente dappertutto, perfino nel letto dei fiumi, su pendii franosi, in riva al mare e sulle pendici dei vulcani, nessuno ha mai fermato il lavoro nero, che esiste forse da quando furono inventate le tasse e coinvolge anche lavoratori stipendiati a tempo indeterminato. Se non siamo ipocriti, questa è la realtà.
Io credo che il sistema ideato dal governo sia buono, ovviamente non potrà impedire che la gente continui a lavorare in nero almeno finché non salta fuori un impiego meglio retribuito, perché con ottocento euro al mese una famiglia non vive e anche da soli non c'è da scialare. 
Se avete altre idee sarei curiosa di sentirle.
#108
Citazione di: 0xdeadbeef il 10 Ottobre 2018, 18:17:00 PM
Il cosiddetto "reddito di cittadinanza" non andava fatto. Ma non andava fatto non tanto perchè ingiusto,
complicato da attuarsi o altro, ma essenzialmente perchè non ce lo possiamo permettere.
Sarebbe bastato (e già questa era un problema...) la riforma della "Fornero", che avrebbe dato un
segnale importante, condiviso, ed estremamente popolare (la qual cosa non è certo un difetto...).
Il problema più grosso, fra tanti problemi grossi, che ha questo paese è la mancanza di lavoro.
Sono passari ormai diversi lustri da quando i "geni" della Bocconi teorizzavano il settore terziario
come piena compensazione dei posti di lavoro persi nel primario e nel secondario; questa compensazione
non c'è stata, e la disoccupazione sta dilagando (ben oltre le ridicole cifre ufficiali, come evidente).
Dopo decenni di disatroso liberismo economico, è necessario ripensare allo stato come a quell'agente
economico che, per così dire, crea il sostrato affinchè il lavoro possa sorgere e svilupparsi.
Da quanto tempo il nostro paese non ha un piano industriale degno di questo nome? Da quanto tempo
un problema tutto sommato risolvibile come l'eccesso di burocrazia strangola l'impresa?
Ecco, da queste cose occorrerebbe ripartire, senza cercare pericolose ed improbabili scorciatoie.
saluti
E' un'analisi molto seria e ragionevole, Oxdeadbeef.  
Sono d'accordo, solo che - a mio modestissimo parere - quello che prospetti tu è molto più impegnativo che far abbassare lo spread o aumentare il pil di un punto. E già solo per questo non si addice al nostro paese e alla classe politica che ci rappresenta, vecchia o nuova che sia.
Ci vorrebbe solo un miracolo per trasformare uno stato-carrozzone, sgangherato, arrugginito, che perde pezzi e nuvole di fumo e beve carburante peggio di una spugna, in una macchina pulita, economica ed efficiente.
Peccato che miracoli dopo Gesù Cristo non ne faccia più nessuno.
Comunque sono sorpresa da una considerazione: hanno fallito per settant'anni fior di politici titolati e illustri, come mai adesso tutti si aspettano l'improbabile o l'impossibile da questi nuovi governanti ? Sono giovani, ruspanti, baldanzosi, mancano di esperienza e sono frenati da mille impedimenti. Hanno tanto entusiasmo, questo sì, e meriterebbero un incoraggiamento solo per questo, fra le mille critiche - spesso giuste - che ricevono ogni giorno.
Qualcosa di buono potrebbero anche farlo, nel senso che peggio di come è andata finora non può andare...come si dice, quando si tocca il fondo prima o poi si ritorna a galla. L'importante è tornarci respirando...ma crepi il lupo! O viva, se preferisci.

Osservi che il reddito di cittadinanza non ce lo possiamo permettere. Vero, ma non ci potremmo permettere tante altre cose: ad esempio, mantenere da decenni baby pensionati, pensionati d'oro e funzionari statali con stipendi da favola, esentare dalle tasse finti nullatenenti, tollerare un'enorme evasione fiscale, sprechi amministrativi, viadotti e scuole che crollano, un diffuso abusivismo edilizio che ha devastato il territorio, ecc. ecc.  
Anche per questa lunga lista di inadempienze e provvedimenti assistenzialistico-clientelari dovranno pagare i nostri figli, anzi stiamo già pagando conti salati senza che i contribuenti virtuosi ne ottengano alcun vantaggio ( i furbastri invece sì e parecchio).
Dimmi se ritieni giusto continuare a favorire solo questa parte d'italiani lasciando senza sostegno i più deboli e i più poveri, fra cui rientrano molti disoccupati, molti anziani con pensioni misere e molti giovani residenti in zone disagiate. Perché alla fin fine si tratta di questo. 
O non ci possiamo permettere più nessuna assistenza e nessun favoritismo per nessuno, quindi cominciamo a tagliare senza pietà, oppure diamo qualcosa anche a loro. 
Pagheremo tutti? Penso di sì.
Per adesso i giovani disoccupati e gli anziani indigenti sono mantenuti dai genitori e dai figli, ma il problema oggi tocca solo le classi meno abbienti, non riguarda i benestanti se non in maniera marginale e sporadica. Domani invece riguarderebbe tutti.
Credo che il brontolio intorno al RdC derivi proprio dal timore poco nobile di doversi indebitare per un vantaggio che solo altri godranno. 
Mi sembra una visione miope, egoistica: inoltre, se ci sarà un aumento dei consumi (e ci sarà per forza, data la social card con obbligo di spendere tutto) aumenteranno anche i ricavi per i produttori di quei beni e per lo stato, quindi può darsi che il debito diminuisca negli anni a venire.
Non sono un'economista e non mi addentro in calcoli complessi o in teorie che non potrei nemmeno capire, credo però che il discorso sia soprattutto etico e politico.
#109
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
04 Ottobre 2018, 18:54:51 PM
Grazie, Viator, andrò subito a leggere... :)
Non mi addentro in dispute economiche o fiscali perché non ne ho la minima competenza, lascio fare agli esperti che qui non mancano. 
Però alla domanda - titolo del thread credo si possa rispondere anche in maniera non tecnica.
Questo governo secondo me è completamente anomalo. 
Non doveva proprio nascere, solo che non c'erano alternative, era l'unico possibile. Anche mettere il PD al posto della Lega non avrebbe risolto nulla.
Se non si accetta questa premessa, non si capisce cosa stiano facendo e decidendo giorno per giorno e ci si scaglia contro Di Maio, Salvini, il ministro di turno o tutti quanti.
Solo un pazzo potrebbe inventarsi una compagine governativa composta da un partito di destra come la Lega, non nuova al potere, anzi attiva abbondantemente da un ventennio, e un movimento relativamente nuovo e democratico, non inquadrabile né a destra né a sinistra, formato in gran parte da giovani inesperti che si trovano in parlamento solo da una manciata di anni e sempre all'opposizione. 
Oltretutto i due partiti sono rivali fra loro dal punto di vista elettorale e si avvicinano le elezioni europee...
Inoltre abbiamo due vicepremier che dirigono un presidente del consiglio di facciata perché nessuno dei due voleva cedere il premierato all'altro, ma uno fa il capitano coraggioso- o il poliziotto cattivo, secondo i punti di vista- erodendo più che può consensi all'avversario.
Penso che cose del genere succedano solo in Italia! 
Del resto, se abbiamo due Papi, potremo ben avere due premier alleati e rivali (più un portavoce di grande charme, equilibrio ed eleganza).
Ciò premesso, anche se grazie alla criticata cocciutaggine del più giovane sono riusciti a imbastire un improbabile contratto di governo, impegnandosi a realizzare alcuni punti dei loro rispettivi programmi ( non sempre coincidenti e neppure complementari, anzi spesso contrastanti), bisogna essere molto, molto ingenui per credere che i due possano agire rapidamente e in perfetta sintonia.
E mi sembra assurdo, da quelli all'opposizione, pressarli e pretendere che in quattro mesi compreso agosto riescano a raddrizzare questo sgangherato paese,  tirando fuori dal cilindro riforme perfette e miracolose che per decenni non sono riuscite a nessuno, tantomeno a 
loro.
Mi pare quindi che Di Maio e Salvini non siano né temerari né coraggiosi,  perché entrambi hanno tutto da guadagnare e poco da perdere ad alzare il tiro e difatti lo stanno facendo, ognuno sparando le cartucce che ha, per mantenere le promesse elettorali.
Temo che alla fine non accontenteranno nessuno a forza di tirare la misera copertina di qua e di là, però qualcosa dovranno pur farlo. 
Diciamo che con questo andazzo possiamo aspettarci solo un po' di fumo, pochissimo pane e niente arrosto.
Fra i due, se mai, la palma del coraggio la darei al giovane Di Maio che rischia veramente tutto in questo suo ultimo mandato, mentre il prode Salvini parla, (stra)parla e promette ciò che vuole che tanto, se il governo si spacca, lui sa sempre dove andare a cadere. 
In attesa di tempi migliori, bisognerà accontentarsi.
Certo però se non andiamo neppure a votare...
#110
Ipazia, Eraclito era straordinariamente moderno...o forse, dipende dal fatto che l'esistenza è ciclica.
#111
Negli  atteggiamenti di alcuni mi pare di intravvedere una vera e propria malattia: la fobia della realtà, l'incapacità di accettare l'esistenza umana che è fatta di vita e morte, salute e malattia, unione e separazione.  
Sono fenomeni a cui nessuno può sfuggire. Se eviti l'uno, ricadi nell'altro.
Il timore della sofferenza fisica lo si può comprendere : a chi piace soffrire, a parte i masochisti? Si spera sempre che la medicina riesca a debellare il dolore, specie nelle gravi malattie croniche.
Poi c'è il terrore della fine : alcune volte siamo così abituati al nostro trantran, alle persone e alle cose che abbiamo intorno, che il solo pensiero di doverle lasciare ci getta nello sconforto. 
Tutto ciò che finisce provoca tristezza e ansia, vorremmo poterlo prolungare all'infinito - anche se a volte ci annoia o ci disturba, ovvero la routine quotidiana ci dà conforto e ci rassicura sempre, malgrado i suoi momenti negativi.
Un filosofo di cui non ricordo il nome diceva che è inutile temere la morte perché quando sei vivo la morte è lontana, e quando sei morto non senti più niente, non soffri più. 
Sì, ma vallo a spiegare a tante persone: ciò che fa loro paura è proprio il nulla.
E se la realtà non esistesse, non fosse altro che illusione? 
Eppure anche questo dubbio ci appare debole e vano, preferiamo comunque il tepore fittizio della nostra confortevole matrix a un salto nel buio.
L'unico antidoto a questi malesseri credo (spero) sia dedicare più tempo all'esistenza collettiva, alla socialità. Insomma, vivere come parte di un tutto e non rinchiusi nel  proprio individualismo a crogiolarsi su immaginarie superiorità e antitesi rispetto agli altri. 
Che non significa per forza frequentare gente e fare ciò che fanno tutti, mi riferisco all'atteggiamento. Si può stare appartati a leggere un bel libro e sentirsi uniti al mondo intero, come pure si può sentirsi isolati e diversi nel mezzo di una festa o di un mega concerto.
#112
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
02 Ottobre 2018, 21:27:22 PM
Citazione di: Sariputra il 01 Ottobre 2018, 17:19:41 PM
cit.Oxdeadbeef:
Pongo allora una domanda che ho già posto altrove e che ritengo basilare: che bisogno c'è di consultare il popolo
(se il termine "disturba" possiamo usare: "gli elettori") quando si sa già qual'è la decisione da prendere?


Si potrebbe formularne anche un'altra: ha senso ancora parlare di un concetto così vetusto come "popolo"? Qual'è il popolo italiano? Chi lo rappresenta in questa società senza alcun riferimento? Io faccio parte del "popolo"? E tu ? Io non mi riconosco nei valori di questo "popolo" eppure devo accettarne le decisioni, perché mi hanno insegnato che è "democratico" fare così. Me l'han detto fin da piccolo. Eppure perché i desideri dei più numerosi devono prevalere su quelli dei meno numerosi? Perchè quello che sento io non vale nulla, eccetto forse per due gatti e un cane, e quello che scrive quel buffone di Rocco viene dibattuto da tutti?
Se il mondo è dominato dal tecnoscientismo e dalla finanza perché credere di poterlo cambiare sempre con gli stessi strumenti? Cioè con un pò di soldi di carità, risultati del solto gioco finanziario dello "spendi anche se non c'hai i sold"i, dati ai poveracci? Che un giorno i nostri figli dovranno continuare a pagarne gli interessi maturati? Arricchendo proprio quella finanza che si dice di disprezzare?
Sariputra, ci tengo a precisare che io sono fra quei due gatti e trovo che a volte scrivi in maniera meravigliosa. E poi sai, almeno tu non sarai ricordato per aver partecipato al Grande Fratello, che non è poco.
Quando parli di montagne e abeti rossi, vado in brodo di giuggiole perché condivido i tuoi sentimenti e forse (non so) parte delle tue origini trentine, se ne hai. Ma certo, ammetto che sia un po' poco... ;D
Quelle che rilevi è giustissimo, sono contraddizioni tipiche dei nostri tempi, solo alcune fra le tante.
Come parlare di decrescita felice e intanto vivere in un villone con piscina, spiaggia privata, yacht e conto alle Cayman. 
Oppure acquistare cibo biologico e poi inquinare le falde acquifere con detersivi micidiali perché la casa piace profumata e splendente, e tenere il condizionatore sempre acceso in estate per non sudare.
O essere vegetariani, animalisti e favorevoli all'aborto.
E poi, se vogliamo porci questo genere di domande, cos'altro si potrebbe sostituire alla sgangherata democrazia? Non vedo altro.
Dato che impero, monarchia, fascismo, nazismo e comunismo in assoluto non funzionano, esiste qualche forma diversa di governo, magari ibrido, che secondo te ponga rimedio alle incongruenze dei regimi democratici?
#113
Ipazia, scrivevi già nel vecchio forum o sbaglio? 
Comunque mi è piaciuto molto il tuo commento.  :-*
Poco prima di andarsene, lo scienziato Hawking mi aveva sorpreso con un'osservazione inaspettata da uno come lui, ateo e costretto all'immobilità da una tremenda malattia: disse che la vita è un dono prezioso anche per chi non crede in Dio e nell'immortalità dell'anima, perché non tutti ricevono dalla natura questa possibilità. Solo pochi ci arrivano. La vita stessa è una straordinaria eccezione, per molti aspetti un'anomalia. E allora bisogna approfittarne al massimo, senza piangersi addosso per quello che non si ha.
La scienza non ci spiega perché siamo qui, non può (ancora) farlo, forse non potrà mai.
Può raccontarci che siamo abbarbicati a una minuscola sfera rocciosa rotante nello spazio con mari di magma sotterranei e faglie in continuo movimento, che ci siamo evoluti per pura coincidenza da minuscoli esseri monocellulari, che una divinità non è necessaria per spiegare il big bang, che una meteora potrebbe distruggere in pochi attimi tutto il nostro pianeta e ciò che abbiamo costruito, che siamo destinati in un lontano futuro ad essere  bruciati dal Sole (una stellina come tantissime altre, neppure fra le più grandi della nostra piccola galassia), che forse esistono altri universi o realtà parallele a noi invisibili, ecc. ecc.
Nulla di buono e di confortante, ma proprio per questo noi, miseri bachi fra miliardi di bacherozzi, dovremmo sentirci orgogliosi di essere vivi e pensanti, nati per quale scopo non ci è dato sapere, forse per semplice caso, forse per un grandioso progetto.
Immensa gloria per un Creatore, se ci fosse; ma anche scoprire di essere soli in uno spazio terrificante ci invita a trovare il senso della vita qui ed ora, fra di noi.
Potrebbe migliorare molto il modo in cui viviamo, l'intera società.

L'idea di cedere il testimone evocata da Ipazia mi sembra commovente e molto giusta...intendo dire, Jess, che tutti abbiamo timore della morte e siamo angosciati dal pensiero di perdere le persone care, ma nessuno di noi è talmente unico e indispensabile da fermare il mondo.  
Facciamo tutti parte di una storia in cui ognuno  aggiunge una parola. Alcuni scrivono appena due righe, altri capitoli interi, e per questo, forse, possono sperare di essere ricordati a lungo. 
Tanti altri finiranno nell'oblio dopo un paio di generazioni, anche se la loro parola sarà stata utile al racconto.
So che non cerchi consigli : del resto io non te ne potrei dare, a che titolo? Se vuoi,  però, pensa alle parole di S. Hawking. A me sono servite, specialmente dopo la morte di mia madre.
Un saluto affettuoso
#114
Ah, presto detto: ho un'impressione negativa. 
D'altra parte abbiamo una storia alle spalle che non ha favorito lo sviluppo dell' indipendenza e del senso critico nel nostro popolo, oltre ad alimentare la beata ignoranza e l'irrazionalità come se fossero virtù di cui vantarsi invece che gravi difetti. 
Anche qui siamo nel solito circolo vizioso: sono state le circostanze, gli eventi politici, i regnanti, i governi e la scuola a produrre l'immaturità diffusa degli italiani, o viceversa le tragiche vicende storiche, i disastri amministrativi e sociali del nostro paese sono stati prodotti da un popolo immaturo, quindi incoerente, instabile e irresponsabile per non dire, a volte, cialtrone? 
Non so rispondere, mi sento confusa. 
A volte tendo a credere che il tempo faccia progredire tutte le popolazioni : magari alcune ne richiedono di più ed altre sono più veloci, ma alla fine tutte si evolvono in meglio.
Altre volte sono più pervasa da vaghe influenze taoiste e vedo il mondo, il tempo, l'umanità come un immenso cerchio in cui le cause e gli effetti si intersecano fra loro al punto di non poterli distinguere; e il bene e il male, come nel Taijitu, sono solo due componenti della realtà.
E come si legge nel Laozi:
"Quando nel mondo tutti riconoscono la bellezza come tale, ecco che la bruttezza è già presente. Quando tutti riconoscono la bontà come tale, ecco che la cattiveria è già presente. Perciò essere e non-essere si generano a vicenda, difficile e facile si completano a vicenda, lungo e corto si definiscono a vicenda, alto e basso pendono l'uno verso l'altro, prima e dopo si seguono a vicenda". 
Ma Eraclito l'ha detto meglio...
#115
Attualità / Re:Il gioco di Salvini
27 Settembre 2018, 19:21:51 PM
Citazione di: InVerno il 22 Settembre 2018, 08:44:51 AM
...... I 5s e lega faranno quel che faranno alle prossime politiche ma non potranno negare di aver governato insieme e firmato insieme molti provvedimenti, limitando considerevolmente la polarizzazione del paese, quella stessa polarizzazione che nel ventennio PD-PDL ci ha portato ad avere oggi contenuti omogeneizzati e due parti di paese inconciliabili fomentate dallo squadrismo calcistico.
Vero. Questo è un dato certamente positivo. Il lato negativo è che le due forze alleate sembrano quasi rallentarsi a vicenda, o forse è solo la mia impressione...mi pare che a volte le esigenze di una parte siano opposte a quelle dell'altra e che non si trovi facilmente un accordo in grado di accontentare entrambe.
Alla fine potremmo avere solo compromessi poco soddisfacenti per gli elettori. 
Ma stiamo a vedere, in fondo sono ancora in rodaggio, per così dire.
#116
Attualità / Re:Il gioco di Salvini
27 Settembre 2018, 19:06:32 PM
Non vorrei contraddirti anche perché non conosco bene la legge in proposito , ma scusa, il 44 per cento non può mai essere maggioranza assoluta, se la matematica non è un'opinione...forse oggi esiste qualche premio di maggioranza per chi supera una certa soglia? Non mi risulta.

Al di sotto della metà non si hanno i numeri per far approvare le leggi in parlamento, serve per forza un'alleanza o un appoggio esterno.
#117
Sono colpita dalla tua schiettezza, Sgiombo...razionalmente devo concordare su tutto, salvo che sono un po' meno drastica di te nel condannare la televisione che a volte è solo uno specchio (magari squallido) della nostra società. Non sempre corrompe e inquina, dato che spesso il marciume esiste già alla fonte. A volte serve solo da tranquillante, come una pasticca o una seduta di psicoterapia a buon mercato.
Per questo condivido le ragioni di Kobayashi.
Poi onestamente mi riesce difficile capire come si faccia a sciropparsi ogni giorno finti anatomopatologi forensi alle prese con finte autopsie, finte emergenze ospedaliere, veri grandi obesi sfatti alle prese con la bilancia, anche se posso capire la funzione catartica di certi spettacoli.
@ cvc
Il rischio di sviluppare dipendenze e monomanie esiste sul serio. Forse non dovrebbe essere così drammatico negli adulti affaccendati, ma dato che non tutti si spaccano la schiena 12 ore al giorno e non tutti lavorano, se una bella parte di mondo passa ore sul divano di casa guardando ciò che vuole in tv, allora qualche pericolo in effetti c'è. 
Soprattutto con le nuove tecnologie che  non costringono più a cedere il telecomando al capofamiglia.

Come osserva Phil, con tutta questa abbondanza d'offerta potremmo spaziare da un hobby all'altro, imparare tre lingue, seguire lezioni dell'università Nettuno o concerti di musica classica, invece poi non lo facciamo: alla fine ognuno si concentra sulla sua principale passione, dedicando ad altri temi solo frammenti di tempo. 
Dunque non è la televisione a renderci monotematici, siamo noi ad esserlo in sostanza...O no? Che ne pensate?
Se sia negativo o positivo non saprei. Quand'ero giovane non ho avuto queste possibilità, magari le avessi avute...oggi dico ben vengano, a certe condizioni però.
Il problema principale è la qualità dell'informazione, che a volte appare completamente fuori controllo. 
Ad esempio, trovo molto preoccupanti le trasmissioni sui misteri alieni che troppe persone guardano in maniera acritica, convincendosi che sia tutto vero e che domani potrebbero essere rapite da un ufo mentre vanno a fare la spesa. Ma scherziamo? Questo è terrorismo bell'e buono. Sbagliamo ad essere tolleranti, a sorridere come se fossero solo sciocchezze: per alcuni non lo sono.
#118
Si chiama Lost e non è una miniserie, ci sono state sei annualità concluse nel 2010. Non posso credere che tu non ne abbia mai sentito parlare neanche una volta, perché ha avuto moltissimo seguito in tutto il mondo e la puntata finale ha ricevuto una valanga di critiche.  :) Pensa che negli USA hanno rinviato il discorso d'insediamento del presidente Obama in quanto coincideva con la finale della serie! Lo stesso Obama la seguiva...Un fenomeno virale per quegli anni, poi sono arrivati altri  prodotti a conquistare milioni di spettatori  col loro fascino pacchiano, truculento, sanguinario e neogotico. Ma Lost resta unico.
Non sono un'appassionata di televisione in generale, questa serie è diversa dal solito. O l'adori o la detesti, in ogni caso non puoi restare indifferente dopo averla vista.

#119
Attualità / Re:Il gioco di Salvini
26 Settembre 2018, 19:09:12 PM
Citazione di: viator il 22 Settembre 2018, 00:12:51 AM
Salve, Un commento e qualche ipotesi circa le ultime mosse del Ministro dell'Interno.

Si parla di rafforzata sintonia tra la Lega ed il centro-destra. Contemporaneamente di tensioni Lega-5stelle. Prossimamente si terranno le Elezioni Amministrative e quelle Europee.

La singolarità della posizione attuale della Lega  è quella di riuscire proficuamente a tenere il piede in due scarpe. Di rappresentare contemporaneamente sia il partito leader di una coalizione  (il centrodestra) che - a piacere e disegno di Salvini - può passare dalla minoranza alla maggioranza parlamentare attraverso l'abbandono dei 5stelle da parte della Lega stessa............sia il partito di minoranza (ma nei fatti di maggior influenza !) della attuale coalizione governativa di maggioranza.

A discrezione di Salvini quindi la Lega può  restare nel Governo pur restando membro (nominale) della coalizione di centrodestra oppure uscirvi per rientrarvi immediatamente come partito maggioritario di un centrodestra "completo" dalla ricostituita operatività.

Ma questo è autentico machiavellismo nazionalpopolare ! Tanto di cappello alla cinica (il vero politico deve sempre essere cinico) maestria di Salvini.

Il problema è riuscire a capire come la Lega salviniana si muoverà, perchè il qualsiasi modo si muova non potrà che trarne vantaggio-

Si tratta di trarre il massimo utile dal momento contingente che vede il Partito godere di un vertice di consenso generato dalla capacità demagogica del suo Segretario-Ministro (al di là di machiavellismo e demagogia, Salvini ha pure l'abilità di usare un linguaggio netto e chiaro, lontano mille miglia dal politichese . ciò indipendentemente dal merito di ciò che afferma).

E' chiaro che una scelta a breve si impone (questo è un governo che non durerà comunque a lungo visto che incarna un mix di demagogia (Lega) e di idee confuse (5stelle); inoltre la pressione finanziaria continua ad indebolirlo).

Tenere sulla corda l'alleato di governo minacciando velatamente di mollarlo, magari a solo scopo intimidatorio (con l'obiettivo di ottenere dai 5stelle concessioni favorevoli alla propria linea politica) ?.

Ventilare agli alleati di coalizione politica (centrodestra) un possibile rientro a tutti gli effetti (quindi un prossimo rapido ribaltone a livello nazionale) ma facendolo anche qui a solo scopo seduttorio per poter ottenere un ammordimento della loro attuale opposizione in sede parlamentare ?.

Pianificare una effettiva rottura dell'alleanza di governo attuale e passare concretamente al ribaltone affrontando nuove elezioni ? (ciò conferirebbe alla Lega non più il consenso abbastanza risicato delle elezioni di marzo 2018, ma un risultato vicino a quello attribuitigli dai sondaggi e dagli umori popolari attuali).

Staremo a vedere. In ogni caso, viste le condizioni della nostra economia e dei nostri bilanci, non ci saranno problemi nel far pagare il tutto a Pantalone, Arlecchino o Pulcinella. Salutoni
La tua conclusione è senz'altro condivisibile. Ci siamo fin troppo abituati...
Mi limito ad aggiungere che, comunque vadano le cose, l'Italia ha visto succedersi molti animali politici di razza, osannati dalla strada e premiati dalla stampa e dagli intellettuali rispettivamente per la loro scaltrezza, capacità, lungimiranza, sintonia con il popolo ecc. ecc. fermatisi però tutti ai proclami, ossia incapaci per vari motivi di completare le tanto promesse riforme, quelle vere, serie e risolutive che possano essere ricordate ancora oggi senza mettersi le mani nei pochi capelli rimasti.
Quanti politici sono stati idolatrati all'inizio, ma poi abbandonati e spesso rifiutati dagli elettori delusi!
Oggi le esternazioni di Salvini mi lasciano scettica. Mi sembrano - appunto - solo parole, alcune volte di buon senso altre no, ma soprattutto finora non sono mai state seguite dai fatti (vedasi il caso emblematico della nave Diciotti).
I sondaggi danno in forte crescita la Lega? Nulla di sorprendente per me : si vede che gli istinti xenofobici ,  il bisogno di 'flat tax ' o l'ostilità al cosiddetto'reddito di fannullanza' per i meridionali sono stati ben nutriti e curati dalla scorsa primavera, ma anche questo era prevedibile. 
Non trascuriamo comunque la propaganda incessante dei media che parlano quotidianamente del vicepremier e ministro milanese, ora apprezzando le sue mirabolanti doti comunicative ora stigmatizzando le sue idee sovraniste, razziste ecc; d'altra parte si sa che le  deplorazioni ottengono spesso un effetto contrario nell'opinione pubblica.
Ripeto, non trovo novità vere in questo modo mediatico di fare politica, se non fosse che oggi alla televisione e alla stampa si sono aggiunti i social.

Può darsi che il gioco di Salvini parta da livelli superiori, che qualche mente astuta nostrana desideri frenare i 5 Stelle, far implodere l'attuale governo e ricomporre una solida alleanza di centrodestra con un leader più giovane e forte rispetto all'anziano leone di Arcore. 
Insieme, Lega, FI e FDI non avrebbero una maggioranza schiacciante, arriverebbero (oggi pare) al 44 per cento, poco meno delle opposizioni che comunque per motivi ideologici inspiegabili - forse inconfessabili - non si alleeranno mai, ma anche alleandosi non arriverebbero al decisivo 51. 
Quindi al centrodestra servirebbe una bella leggina ad hoc e un buon premio di maggioranza per tornare al governo da soli senza le pastoie dei grillini. Domanda: e chi gliela voterebbe questa legge? Il M5S o il PD? Mi pare assurdo, ma chi può sapere cosa si cela in quei meandri.

Certo sono d'accordo che a Salvini per il momento vada tutto bene, sia restare vicepremier di questo governo dove fa valere il suo peso, sia diventare leader della destra che, a quanto pare, aspetta solo lui e lo dichiara apertamente.
Il M5S con Di Maio, invece, ha una sola mossa da giocare, riuscire a far approvare l' RDC, altrimenti perderà moltissimi elettori. E ovviamente gli alleati leghisti non hanno tanta voglia di facilitarlo perché si riprenda in fretta i voti che gli hanno strappato in questi tre mesi.

Non siamo affatto in una bella situazione, d'altronde questo per l'Italia non è uno scenario inedito. Poveretti noi.
#120
Grazie a tutti per l'accoglienza gentile! 
Sospettavo una scarsità di elementi femminili in questo forum, anche se su alcuni di voi resto nel dubbio ; certi nick ambigui non lasciano capire il sesso di chi scrive e rimane solo da affidarsi all'istinto o alle concordanze, col rischio di sbagliare. 
Ora mi confermate che qui intervengono poche donne. Peccato, anche se non ritengo fondamentale questa distinzione, a conti fatti. Non perché io sia una femminista, per niente...maschi o femmine, conta solo avere qualcosa d'interessante da dire e cercare di dirlo bene.
Noi signore in genere siamo più concrete, più pratiche, attente alla forma e poco propense ai voli pindarici, e  voi signori siete imbattibili nelle speculazioni e nelle discussioni serrate. Ne ho lette alcune, qui, davvero uniche.
Poi va be', ci sono sempre le eccezioni...ovvero, uomini pedestri come trogloditi e donne raffinatissime ed elevate che danno loro dei punti...è il bello della vita! 
Del resto, non conosco persone sempre uguali come robot,  tutti alternano sciocchezze e perle secondo la giornata e il momento.
Nell'insieme ci si compensa, e secondo me niente vale quanto una discussione tra interlocutori di genere misto: è più ricca, più divertente...e almeno non rischia di deviare nello sfoggio muscolare o nel frivolo salottiero.
Anche le differenze di cultura possono produrre discorsi stimolanti, come insegnano alcuni splendidi dialoghi di Platone. Non saranno mai avvenuti se non nella sua fantasia, ma quale fascino...
Citazione di: Lou il 20 Settembre 2018, 18:25:09 PMCiao Everlost! Bel nick.
Grazie, è su misura mia. A parte il significato letterale, che già esprime tanto, se vuoi ci trovi pure il riferimento a una famosa, mitica serie televisiva degli anni 2000 (adorata e detestata da molti).  
Ce l'hai presente? E' tutta sul tema dello smarrimento fisico e morale e su come niente è mai come appare. Quindi, perfetta per me.
A presto!