Ciao Oxdeadbeef,
sono in sintonia con te.
Eutidemo buongiorno,
bella la vignetta ma tale - spero - rimarrà.
Se il RdC togliesse un po' di viavai dalle strade cittadine sarebbe un'opera meritoria per la società. Ma la vedo difficile.
Molte signorine rischierebbero di essere chiamate davvero (in senso buono, eh
) perché in Italia mancano offerte di lavoro impiegatizio medio-alto per i diplomati e i laureati , ma forse si trova ancora qualcosa per chi è meno qualificato.
Sinceramente però non credo che loro aspirino a quei tipi di mansione.
Ma anche se volessero, non tutte possiedono la cittadinanza italiana, e tengono padroni molto esigenti.
Anthonyi, InVerno,
e se i centri per l'impiego fossero rinnovati e potenziati utilizzando proprio i beneficiari del RdC? Ci saranno pure disoccupati competenti in campo amministrativo, penso ai tanti ragionieri, ai periti informatici e ai dottori in scienze politiche o in economia e commercio che potrebbero dare una mano sia nelle famose otto ore di lavori socialmente utili sia a tempo pieno, dove necessario.
Chi meglio di loro, in fondo?
Come osservi giustamente tu, InVerno,
"Il vero punto politico che si dovrebbe stimare del RDC non sono gli 800 euro, ma è la promessa (e certo è solo una promessa) di mettere mano ai centri di collocamento, perchè quelli sono i luoghi fisici dove l'art.3 può trovare compimento, e cioè è dove la repubblica e la democrazia possono compiersi."
Su quel "certo è solo una promessa" mi permetto di dubitare, almeno per ora, poi vedrò.
E' difficile arrivare dalle promesse ai fatti, richiede fatica e parecchi compromessi. Ma non è impossibile se lo si vuole davvero.
Socrate 78, dici:
"Il reddito è quindi un provvedimento palliativo ma soprattutto demagogico, serve per nascondere le gravi storture sociali prime tra tutte la disoccupazione giovanile, che in Italia è a livelli più alti della media europea. Ma mi stupisco che non sappiate vedere al di là della cortina fumogena della demagogia."
Certo. Lo sanno anche i demagogici populisti che c'è una mole di cambiamenti strutturali da fare in Italia, lo dicono pure loro, solo che serve una rivoluzione monumentale, altro che quella francese. Poi ci vuole tempo se si vogliono fare le cose per bene e in modo incruento, senza allestire ghigliottine nelle piazze.
Nell'attesa che si compia, se mai si compirà, la miracolosa rivoluzione strutturale italiana, i giovani ormai adulti e brizzolati senza RdC resterebbero a casa a fare i bamboccioni, sempre appesi allo smartphone, sempre a chiedere soldi a mamma e papà per comprarsi una pizza o un paio di scarpe. Ragazzi anche a quarant'anni suonati. Non ti sembra peggio lasciarli così? Sarà demagogico, ma bisogna scegliere il male minore.
Tra l'altro il progetto del governo prevede che i beneficiari facciano qualcosa: e di opere socialmente utili ce ne sarebbero a bizzeffe in Italia, avrebbero solo l'imbarazzo della scelta.
In tanti comuni ci sono strade da pulire, muri da riparare, terreni abbandonati che potrebbero diventare orti, anziani a cui portare la spesa, le medicine, o solo a cui fare compagnia, vecchie botteghe chiuse da riaprire, doposcuola abbandonati perché mancano i soldi per assumere nuovo personale. Ti faccio un piccolo esempio: nella scuola elementare dei miei nipoti non c'era mai nessuno ad assistere i bambini durante la refezione o nelle attività ludiche, tanto che le povere maestre si dannavano l'anima, mentre ora potrebbe esserci un aiuto. Impiegando, naturalmente, chi ha il titolo per poterlo fare.
Se non altro per otto ore settimanali, che può voler dire due ore ogni mattina oppure due mattinate intere, i giovani cominceranno a uscire dalla cameretta, a incontrare persone di varie età, a capire i sacrifici di chi va al lavoro ogni giorno, alzandosi presto ogni mattina e sudando per guadagnare poco più di quanto viene dato generosamente a loro in via temporanea.
Non sono pessimista come te, credo che in ogni caso sarà un'esperienza utile per chi la affronterà; un po' meno del vecchio servizio di leva civile, che giovava a molti ragazzi sbandati e viziati (e ora purtroppo non giova più).
sono in sintonia con te.
Eutidemo buongiorno,
bella la vignetta ma tale - spero - rimarrà.
Se il RdC togliesse un po' di viavai dalle strade cittadine sarebbe un'opera meritoria per la società. Ma la vedo difficile.

Molte signorine rischierebbero di essere chiamate davvero (in senso buono, eh

Sinceramente però non credo che loro aspirino a quei tipi di mansione.
Ma anche se volessero, non tutte possiedono la cittadinanza italiana, e tengono padroni molto esigenti.
Anthonyi, InVerno,
e se i centri per l'impiego fossero rinnovati e potenziati utilizzando proprio i beneficiari del RdC? Ci saranno pure disoccupati competenti in campo amministrativo, penso ai tanti ragionieri, ai periti informatici e ai dottori in scienze politiche o in economia e commercio che potrebbero dare una mano sia nelle famose otto ore di lavori socialmente utili sia a tempo pieno, dove necessario.
Chi meglio di loro, in fondo?
Come osservi giustamente tu, InVerno,
"Il vero punto politico che si dovrebbe stimare del RDC non sono gli 800 euro, ma è la promessa (e certo è solo una promessa) di mettere mano ai centri di collocamento, perchè quelli sono i luoghi fisici dove l'art.3 può trovare compimento, e cioè è dove la repubblica e la democrazia possono compiersi."
Su quel "certo è solo una promessa" mi permetto di dubitare, almeno per ora, poi vedrò.
E' difficile arrivare dalle promesse ai fatti, richiede fatica e parecchi compromessi. Ma non è impossibile se lo si vuole davvero.
Socrate 78, dici:
"Il reddito è quindi un provvedimento palliativo ma soprattutto demagogico, serve per nascondere le gravi storture sociali prime tra tutte la disoccupazione giovanile, che in Italia è a livelli più alti della media europea. Ma mi stupisco che non sappiate vedere al di là della cortina fumogena della demagogia."
Certo. Lo sanno anche i demagogici populisti che c'è una mole di cambiamenti strutturali da fare in Italia, lo dicono pure loro, solo che serve una rivoluzione monumentale, altro che quella francese. Poi ci vuole tempo se si vogliono fare le cose per bene e in modo incruento, senza allestire ghigliottine nelle piazze.
Nell'attesa che si compia, se mai si compirà, la miracolosa rivoluzione strutturale italiana, i giovani ormai adulti e brizzolati senza RdC resterebbero a casa a fare i bamboccioni, sempre appesi allo smartphone, sempre a chiedere soldi a mamma e papà per comprarsi una pizza o un paio di scarpe. Ragazzi anche a quarant'anni suonati. Non ti sembra peggio lasciarli così? Sarà demagogico, ma bisogna scegliere il male minore.
Tra l'altro il progetto del governo prevede che i beneficiari facciano qualcosa: e di opere socialmente utili ce ne sarebbero a bizzeffe in Italia, avrebbero solo l'imbarazzo della scelta.
In tanti comuni ci sono strade da pulire, muri da riparare, terreni abbandonati che potrebbero diventare orti, anziani a cui portare la spesa, le medicine, o solo a cui fare compagnia, vecchie botteghe chiuse da riaprire, doposcuola abbandonati perché mancano i soldi per assumere nuovo personale. Ti faccio un piccolo esempio: nella scuola elementare dei miei nipoti non c'era mai nessuno ad assistere i bambini durante la refezione o nelle attività ludiche, tanto che le povere maestre si dannavano l'anima, mentre ora potrebbe esserci un aiuto. Impiegando, naturalmente, chi ha il titolo per poterlo fare.
Se non altro per otto ore settimanali, che può voler dire due ore ogni mattina oppure due mattinate intere, i giovani cominceranno a uscire dalla cameretta, a incontrare persone di varie età, a capire i sacrifici di chi va al lavoro ogni giorno, alzandosi presto ogni mattina e sudando per guadagnare poco più di quanto viene dato generosamente a loro in via temporanea.
Non sono pessimista come te, credo che in ogni caso sarà un'esperienza utile per chi la affronterà; un po' meno del vecchio servizio di leva civile, che giovava a molti ragazzi sbandati e viziati (e ora purtroppo non giova più).