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Messaggi - tersite

#106
-----> Giù le mani dall' Africa (e da altre parti dominate e depredate del mondo)!
e relativo rimborso, solo una questione contabile, non etica. La gran parte di ciò che rimase del bottino di guerra nazista per quanto si è potuto lo si restituì.  
D'accordo che erano bianchi e quindi qualche diritto in fin dei conti lo avevano, e quindi datosi che questi invece sono neri gli restituiremo solo la metà, così facciamo contenti anche i razzisti che siamo democratici.

-----> Le ONG, più o meno intelligenti che siano, sono in realtà molto governative e al servizio dell' imperialismo occidentale (spessissimo direttamente al soldo della CIA) contro il resto del mondo che con immensa ipocrisia vorrebbero dare ad intendere di voler aiutare.
E allora affondatele prima che entrino in mediterraneo.
Una volta che sono in mediterraneo diventano "operatori di bene" (il singolo nero sciaguattante nella benzina salmastra nel loro caso), e se vengono finanziate da chissà chi per chissà quale motivo è questione politica e non umanitaria.
La grande finanza o la globalizzazione  ci ficca i neri sul territorio e noi ce li teniamo e basta, perché da altre parti starebbero peggio ed è solo questo il criterio.
Quando ci siamo di mezzo noi umani, qualsiasi cosa decida  la cia, il mossad, i massoni, o gli scienziati folli, nel momento in cui davanti mi si presenta chi sta peggio di me con la sua insopportabile umanità dolente io personalmente trovo di non avere scelta, mi piaccia o no.  
Che poi ci siano organizzazioni, gente che cambia la ferrari tre volte al mese grazie al traffico di migranti a me non interessa, io davanti c'ho sto pezzo di carne che tutti sappiamo NON essere rex extensa...essu :-)
#107
Ma io a questo volevo proprio arrivare  ;D
Posizioni chiare e precise.
Io non metto in bocca frasi a nessuno e proprio per quello chiedevo risposte si o no riguardo i  neri migranti, (che sento più vicini di un ragioniere di Trecate se devo dirla tutta, o di un farmacista di Agrigento per non essere internamenteregionalrazzista) riguardo alle zingarelle con gli occhioni smeraldo od i loro fratellini con i riccioloni scuri.  La filosofia è filosofia, ma quando si parla di scelte etiche puoi tranquillamente catalogarmi nella peggior specie di cattocomunista tu abbia mai incontrato, fa conto di parlare con pasolini che praticamente è uguale.

Modifica: la scelta etica è semplice.  Sempre dalla parte del più debole, sempre e comunque dalla parte del più debole. Ogni giudizio ed ogni valutazione di momento storico accadimento evento o cosa tu possa immaginare possa accadere in campo sociale, la via è solo una. Sempre dalla parte del più debole.
E' talmente facile...se no si passa dalla parte del più forte, il forte, intelligente, con le armi e la elettricità che non vuole dividere  ed aspetta che se la meritino intanto che se la mangia tutta.
Due sole parti ci sono e bisogna solo scegliere tra due   Si o no.  E davvero non metto in bocca a nessuno nessuna frase, ti prego di credermi, ma le conseguenze di un affermazione vengono logicamente da sole, non vengono da me.
#108
scusa...ho spiegato meglio modificando il messaggio invece di aspettare risposte.
Ma a volte anche a me basta come risposta si o no, è per quello che non mi dilungo tanto, e poi diventare noiosi è quello che si deve assolutamente evitare se non indispensabile.
#109
-----> Esattamente Tersite
Si, ma esattamente non basta mica  :)
Il punto è rigettare queste stupidaggini e non perseverarle.

-----> Più soldi o più elettricità
Quindi si tratta solo di tagliare pesantemente assai, il di più che non serve per le nostre primarie necessità per destinarlo ai bisognosi (zingari\migranti\tossicodipendenti).   
Siccome le risorse sono scarse la soluzione sarebbe dimezzare il nostro tenore di vita ed il resto giù in africa.  Grosso modo dovrebbe funzionare così, legge più legge meno, sommossa più sommossa meno, in maniera intelligente, volendo rigettare le conclusioni stupide di cui si parlava prima.
Lo zingaro sparisce se gli dai casa e lavoro il migrante sparisce se gli dai casa e lavoro o se se ne sta a casa sua senza elettricità e soldi aspettando che glieli portiamo noi.
Il tossicodipendente sparisce se spariscono le condizioni per cui "dipende", e se non spariscono gli si da vitto alloggio e la\e dose\i quotidiane\i, e vediamo chi ha voglia di diventare davvero tossicodipendente visto che è così bello e che è pure gratis.
#110
-----> Intelligente è colui che risolve problemi ed ottiene un vantaggio sulla natura o sugli altri.

Quindi sono intelligente se
1) una volta ottenuto un riparo dagli elementi ed un ragionevole livello di sopravvivenza che corrisponde ad avere un vantaggio sulla natura tra l'altro non merito mio ma di chi mi sta intorno e di chi mi ci stava intorno prima,
e se
2) ottengo un vantaggio sugli altri.
qua bisogna sapere cosa si intenda per "vantaggio sugli altri" e secondo me, dovendomi inserire in questa categoria del "vantaggio sugli altri" (a me ripugnante come la scoperta di una carogna sotto una foglia) ai fini di una risposta direi che si tratta di avere più soldi degli altri.
Siamo d'accordo od ho interpretato male qualcosa ?

P:s.: Wolf risolveva problemi, le amebe risolvono problemi, le scimmie ed i corvi risolvono problemi. Le orche risolvono problemi e le formiche guerriere. I facoceri risolvono problemi, gli elefanti e le manguste.
Di Buddha e Gesù non penso si possa parlare. Sono fuori quota, come se parlassimo di calcio ed io ti nominassi pelè e maradona come esempi, ovviamente non se ne parla nemmeno, stan fuori le catalogazioni.
#111
-----> Ed invece fare la carità è un atto intelligente?
Si
-----> Andare nel terzo mondo con una ONG è intelligente?
Si
-----> Considerare i drogati, gli zingari, i migranti dei soggetti deboli da aiutare è intelligente?
Si
-----> Ma allora San Francesco era stupido
Quando parlava al sultano forse si, quando predicava invece diceva cose molto intelligenti.

Adesso tocca a te però.

Fare la carità è un atto stupido ?
Andare in giro con le ONG è un atto stupido?
Considerare drogati\zingari\migranti dei soggetti deboli da aiutare è una opinione stupida?
#112
------>Secondo questa (pseudo-) "logica" si potrebbe pretendere che fosse irrilevante anche la differenza fra antropocentrismo e un (eventuale o reale) "antiumanesimo" o un "antropolateralismo" o "antropomarginalismo", dal momento che inevitabilmente anche antiumanesimo, antropolateralismo e antropomarginalismo sarebbero sempre "qualità" a misura d'uomo, creazioni umane.

Si, da lì non si esce.  Ma queste ultime portano a conclusioni diverse da quelle cui giunge l'antropocentrismo, conclusioni che appunto lo rendono intollerabile anche a me a livello istintivo ed affettivo ma non al livello in cui si manipolano le ipotesi e le loro conseguenze.

------> Come ho scritto in tanti altri interventi rivolti a tanti altri amici del forum, non mi trovo a mio agio con le metafore, per la loro inevitabile imprecisione e in qualche misura inevitabile ambiguità (é un mio limite, del quale vi prego di tener pazientemente conto).

Io invece ci vivo dentro. Facilissimo cadere nel ridicolo ma sono un artificio insostituibile secondo me.

-----> E dunque può essere commesso dall' uomo che si pone scopi, ma non dalla natura, che non persegue finalità (in particolare non quella della comparsa e salvaguardia dell' umanità).

Quindi, possiamo dire che dal punto di vista della natura (anche se ovviamente la natura non ha punti di vista e quindi anche magari non esiste, ed è solo un concetto nostro e quindi possiamo farne ciò che vogliamo) l'evento dell'homo sapiens possa essere messo nello scatolone del "shit happens" ?

----> Anche su questa metafora del "rasare a zero il pianeta" (more solito) mi trovo in difficoltà a capire

Immagina il peggior scenario di conflitto nucleare; immagina che per un qualsiasi motivo lo "scudo stellare" degli americani funzioni male per tre giorni che tanto quello russo manco c'è e se ci fosse funzionerebbe male.
Immagina che ci si mettano di mezzo i cinesi e che qualcuno per divertimento si metta per ritorsione a nuclearizzare l'africa. Avessi più fantasia altri scenari potrebbero essere "evocati", mi vengono in mente solo ora i laboratori di guerra batteriologica, pensa un po' quanto è datato il mio immaginario catastrofico.
Il punto è che siamo in grado di farlo, possiamo benissimo farlo indipendentemente dalla "natura".

L'ultima parte ha bisogno di essere ruminata più a lungo, a più tardi   :)
#113
---> Questa é l' hegeliana "notte in cui tutte le vacche sembrano nere".

Il gran coribante ce l'aveva con la trascendenza ed il misticismo e non penso si possa applicare la sua metafora ad una affermazione "non esiste gorilla teocentrico" datosi il disvalore (mea culpa) insito nel binomio gorilla-teocentrico o sul tentativo di demolizione del concetto di teos che precedeva il primate.

---> Questa é invece un' acrobaticamente pregevole arrampicata sugli specchi dialettica.
:-) Stiamo chiaccherando ma stiamo anche giocando. Visto che lo sappiamo fare tutti e due possiamo lasciare da parte diogene.

---> Non l' ho capito, ma trattandosi di un' ipotesi palesemente irrealistica non fa nulla.
Certo che è irrealistica; tanto quanto l'idea di teos, che sarebbe giustificata solo se un gorilla mi iniziasse a parlare di teos. Si tratterebbe evidentemente di un miracolo (palesemente irrealistico secondo la tua\mia definizione) quindi di intervento divino. Stiamo ancora appunto entrambi aspettando.

---> Si può benissimo essere antropocentrici, e a maggior ragione umanisti (mettere l' uomo al centro dei propri interessi) senza essere specisti.
Essere antropocentrici e mettere l'uomo al centro dei propri interessi (umanesimo) è un altra definizione di antropocentrismo.

Insisto, l'antropocentrismo è la carne ed il sangue del nostro ragionare.  Il mio era solo un invito ad esplorare altri meccanismi di ragionamento, ipotesi di ragionamento, non stavo rigettando le conclusioni della filosofia occidentale.
Il percorso che mi ha portato a considerare un inquadramento non antropocentrico del mio ragionare, parte dalla difficoltà di definire il concetto di natura. 
Non sono riuscito ad elaborare una nozione di "natura" che dia ragione della esistenza dell'uomo; che se l'uomo appartiene alla natura allora poverina ha fatto una grossa fesseria, e ho sempre "intuitivamente saputo" che la natura non commette errori. 
Dall'oggi al domani possiamo rasare a zero il pianeta, non inquinarlo o danneggiarlo irreparabilmente come abbiamo fatto sinora, proprio rasarlo a zero, e sarebbe questa  una azione che azzererebbe la natura; ed essendo l'uomo il centro della natura (nella visione antropocentrica) od il suo prodotto migliore (---> Peraltro sul piano etico considero che l' autocoscienza, secondo me unicamente propria della specie umana (contrariamente alla coscienza), sia dirimente.) qualcuno ha sbagliato qualcosa; o la natura ad originare l'uomo o l'uomo a considerarsi oggetto di natura datosi che può elminarla come conseguenza della sua superiorità.
#114
Per chi fosse interessato all'argomento trattato non a livello amatoriale (ovvero come lo tratto io), una breve introduzione all'antispecismo.

   http://www.filosofia.unimi.it/~zucchi/NuoviFile/Antispecismo.pdf

Brevissimo estratto :

Da quanto detto, lo specismo, quindi, non è che un altro dei molti pregiudizi irrazionali, infondati e
infondabili, del tutto identico a quelli con cui la nostra specie si è resa responsabile di un
ininterrotto susseguirsi di orrori a carico di gruppi umani ritenuti "inferiori" (cioè moralmente
assimilabili agli altri animali).
Anzi, per molti pensatori, lo specismo andrebbe considerato come
l'aspetto fondativo di quel pensiero dualistico che istituisce scale gerarchiche tra esseri moralmente
simili sulla base di mere differenze biologiche che, come tali, sono completamente irrilevanti sul
piano della considerazione etica.
In questo senso, lo specismo sussumerebbe in sé tutte quelle
ideologie che intendono tracciare una linea invalicabile tra noi e loro, qualunque siano i "noi" e
qualunque siano i "loro", dove ai "noi" sono concessi diritti e dominio e ai "loro" sofferenza e
oppressione. Nelle parole di Theodor W. Adorno:
«L'affermazione ricorrente che i selvaggi, i negri, i giapponesi, somigliano ad
animali, o a scimmie, contiene già la chiave del pogrom».
#115
----> E  allora quale sarebbe l' aspetto principale?
La sopravvivenza di altre specie a scapito della nostra umana?

La questione della sopravvivenza è già stata decisa.  Siamo nel corso della sesta o settima estinzione di massa e viviamo nell'antropocene.
La lotta per la sopravvivenza, e ben oltre che la sola sopravvivenza, è stata vinta secoli fa.
Noi abbiamo vinto, noi siamo i padroni, noi scriviamo e pensiamo le leggi perchè è così che è, "deus vult".

---->Per quanto riguarda me sarei disposto a tollerare l' estinzione artificialmente indotta di qualsiasi specie (anche se mi dispiacerebbe) se fosse la condizione per evitare l' estinzione di quella umana (e non viceversa).

Non so cosa intendi per estinzione artificialmente indotta e cosa la distingua nei suoi effetti (che è quello che riguarda gli animali in una visione non antropocentrica) da quelle "non volute" tipo importazione di conigli\volpi in australia, dodo estinto da predazione, orso delle caverne e altri esempi.  
Per figurarmi un esempio di estinzione artificialmente indotta posso pensare all'eradicazione del vaiolo e "oggetti naturali" di quel genere.
E quale altro "oggetto animale" che non sia un virus od un batterio (ed oltretutto qualche individuo immune c'e' sempre..sempre..) potrebbe essere in grado di minacciare di estinzione la specie umana. Non è mai esistita una specie in grado di minacciare di estinzione l'homo sapiens.

----> E' discutibile se si tratti di reale antropocentrismo o non piuttosto di prevalente teocentrismo.
E' una questione irrilevante dato che il teocentrismo è sempre una "qualità" a misura d'uomo, e che teos è una crezione umana, anzi teos è proprio il sovrano dell'antropocentrismo, dio che si fa uomo o uomo che si fa  dio non cambia, come se lo scopo di dio fosse stato quello di creare l'uomo, nel caso esistesse dio, ovviamente.
Un gorilla non è teocentrico *(o forse si..era impossibile resistere all'ironia..mi perdonino i teocentrici) e nemmeno un iguana.

-----> Dunque era piuttosto antropocentrico (che altrimenti avrebbe cercato il cane -da "cinico- o qualche altro animale)...
Questo è un tranello dialettico :-).
Cercava l'uomo perchè gli altri lo avevano già trovato (differenziandolo dall'animale) e lui no, significando che questa differenziazione era fittizia e bisognava cercarla con il lanternino.

*edit--> tra l'altro trovare un gorilla teocentrico sarebbe la lampante dimostrazione dell'esistenza di dio e toccherebbe convertirci all'istante alla religione professata dal gorilla in questione.
#116
--->Ma se dobbiamo pensare  a noi, al nostro futuro, alle nostre scelte di uomini, allora per forza dobbiamo metterci al centro dei nostri ragionamenti: mica possiamo considerarci un aspetto secondario , trascurabile, di cui non preoccuparsi se non marginalmente (il che non significa ovviamente pretendere soggettivisticamente che il mondo in cui viviamo possa essere considerato come arbitrariamente ci piacerebbe che fosse e non come effettivamente é).

Questa è infatti una visione antropocentrica ed ovviamente non c'è nulla di male in tutto questo,
l'antropocentrismo non viene considerato un disvalore dalla quasi totalità dei "pensatori", certificati e non.

Tu dici ---> allora per forza dobbiamo metterci al centro dei nostri ragionamenti: mica possiamo considerarci un aspetto secondario , trascurabile

io invece penso che, almeno come esercizio mentale, dovremmo non metterci al centro dei nostri ragionamenti, dovremmo provare a considerarci un aspetto secondario, trascurabile. Tecnicamente si tratta di antispecismo.
 
La considerazione storica che potrebbe accostare una persona a posizioni non-antropocentriche potrebbe essere che duemilacinquecento anni di riflessione antropocentrica han portato a quel che vediamo oggi e che quindi potrebbe valer la pena esaminare un pochino altre impostazioni di pensiero ed indagarle a fondo.

Volendo "figurare" la posizione non-antropocentrica nel suo percorso temporale potremmo visualizzare una linea che unisce Diogene nella sua botte circondato dai cani, all'ormai scomparso punkabbestia.
Non è molto accattivante, Diogene era una persona oltremodo insopportabile, puzzava orrendamente e nessuno ha mai capito bene cosa cercasse con quella lanterna.
Lui rispondeva che cercava l'uomo.  Probabilmente intendeva che voleva stabilire le differenze tra l'uomo e l' "animale"  e cercava una qualche definizione di uomo che potesse distinguerlo dall'"animale". Da qui l'inesauribile sua ricerca con tanto di lanterna perchè a quei tempi ancora non c'era la lente di ingrandimento ne il microscopio ne la fMRI.

Possiamo "introdurci" ad una visione anti-antropocentrica anche sulla base di una qualche considerazione morale del tipo
-un'azione malvagia non può essere considerata condannabile o no a seconda della vittima-
ma le considerazioni morali sono altro argomento spinoso, forse "antropocentrico" e in ogni caso non sono il mio forte.

Per quanto riguarda il "shit happens" la traduzione è correttissima e dipende dal fatto che le "spiegazioni naturalistiche" non sono confortate dalla "ripetibilità" dell'esperimento, accadono e basta ed accadono una volta sola.
Le teorie che spiegano l'accadimento devono avere una coerenza interna e questo è il primo passo per essere accettate dal pensiero critico, ma devono anche presentare una coerenza esterna, ovvero presentare una qualche relazione con le "scienze dure".  Analisi chimiche, datazioni, insomma tutte cose che non devo stare a spiegarvi e che sapete meglio di me.
Tanto più queste "analisi dure" non contraddicono la tesi elaborata in base alle "analisi morbide" -che è diverso dal dire che la confermano, quanto meno non la contraddicono e quindi la tesi può essere sostenibile- tanto più la tesi avrà credibilità.

Per capire quanto questo principio sia fondativo, per esempio nell'archeologia (che non è una scienza dura, ma lo è "di più" dell'antropologia, in quanto i dati antropologici devono essere supportati quelli archeologici -quando possibile- e non viceversa) il terzo livello di Gobekly-Teple è stato scavato solo per meno che il sette per cento, rimandando gli scavi (per non compromettere l'integrità dei reperti) a quando i metodi di datazione e la metodologia archeologica avranno raggiunto un livello superiore a quello attuale.   
Quando lor signori ritengono che non si sia raggiunto un livello sufficiente di convergenza tra questi elementi allora l'accadimento viene deposto nel contenitore nominato "shit happens".
#117
-----> Perché?

Perché mi sembra intrisa di antropocentrismo.

-----> Ma se hanno sfruttato le risorse dell' isola in maniera così "oggettivamente intelligente" (equilibrata, prudente) quale sarebbe la causa alternativa della loro estinzione?

Quella che gli americani pittorescamente intendono con "shit happens" e che lo si voglia o meno è una delle leggi di natura fondamentale.
#118
-----> La differenza è che il rapporto uomo-natura era tale da permettere alla natura di difendersi eliminando i comportamenti più "stupidi" fino all'estinzione totale, come nell'isola di Pasqua.

Stabilirsi su un isoletta di pochi km quadrati è già una decisione "stupida".
A me, in ogni caso,risulta difficile considerare "stupidi" individui che hanno colonizzato il pacifico letteralmente fiutando l'aria e le correnti, sfruttando conoscenze e saperi che ora ci sono totalmente ignoti;  non è questo però il punto importante, per tutta una serie di motivi contingenti potrebbero benissimo aver assunto comportamenti rivelatisi poi "stupidi".

Saranno ragionamenti bislacchi ma io trovo diverse coincidenze tra le afflizioni medievalistiche sulla fine del mondo e l'attuale preoccupazione per i destini della natura e dell'uomo.
Sarebbe da imbecilli negare l'evidenza dei danni commessi ma per quanto io rigiri la questione, al nucleo di essa ritrovo sempre l'equazione "la buona salute del pianeta corrisponde alla buona salute della specie umana", e non mi ci ritrovo a mio agio.
Un bel meteorite, polveri che oscurano il sole per dieci anni, una manciata di minuscole specie che casualmente sopravvivono e in un paio di milioni di anni il carrozzone dell'essere è di nuovo in moto.
#119
--------> Quindi il numero dei viventi  risulterebbe rigorosamente costante nell'universo !

Che sembra una boutade mentre invece risulta essere una affermazione che non è possibile confutare e non è possibile dimostrare. Di per sé è già una cosa simpatica da rimuginare.
#120
Vedo anche una certa tendenza a confondere dogma, comandamento e fai quel che ti dice il parroco che costituiscono ambiti di discussione diversi e che richiedono un diverso trattamento.

Esempio di dogmi :
Il purgatorio esiste.  Firenze 1439
Immacolata concezione. 1854 Pio IX
Infallibilità papale.  Concilio vaticano 1870.
Verginità di maria.    Costantinopoli 553.
Maria madre di dio.    Efeso 431.   

I comandamenti sappiamo cosa sono.

Rimane "quel che il parroco dice" ma non ho trovato dogmi riguardanti l'infallibilità del parroco.