Citazione di: iano il 03 Giugno 2025, 18:05:55 PMMa come dobbiamo interpretare questo, che dall'abbracciare una ideologia sei passato ad aderirvi con tutta la persona, stomaco compreso?
Se questi sono i possibili effetti collaterali, allora alla larga da ogni ideologia, anche se a questa conclusione ci ero arrivato già da un pezzo.
Mi permetti allora, parafrasando, di farti notare che la tragedia è che sei diventato schiavo delle tue idee e non sai nemmeno di esserlo?
Iano, e' ideologia, pensare quello che spassionatamente pensa Inverno della palestina, e di chi in occidente esprime ad oggi solidarieta' contro il genocidio in corso...
Gli "animaletti", del suo, diciamo cosi', "lapsus", sono giustificati solo se c'e' un "tipo" umano superiore, ed uno inferiore...
Tutto cio' che ricorda la natura di mera entita' coloniale della nostra societa', occidentale e non solo (terra che nel bene e nel male un pugno di anni fa' ha inglobato e vinto altra terra, come tu, ad oggi, credo, non fai fatica a pensare della vicenda, per esempio, ucraina) la riconduce al suo nichilismo e alla sua (naturale) espressione di potenza. Per cui, dal mio punto di vista, certi improvvidi "animaletti" scattano (solo) nella mente di chi non puo' reggere una certa verita': e cioe' la verita' che noi tutti, oggi, rispetto al grande mondo, che ad oggi ci circonda, siamo, colonia, che anticamente ci scontrammo, militarmente e fisiologicamente, con svariate madripatrie e altre colonie, e che abbiamo vinto per caso e per rapporti di forza favorevoli, e non per destino o astuzia della ragione.
Il conflitto Israele Palestina e' inviso ai ben pensanti perche' ci ricorda che siamo colonia, cioe' fondati sul nulla e sulla volonta' di potenza, temporaneamente espressa di un colonizzatore. Israele, e' la parte del nostro mondo, che piu' evidentemente di tante altre, ad oggi, e' colonia, e impostura vivente su terre e storie altrui, ma e' solo la punta dell'iceberg, di tutto un mondo, e un modo di pensare, che nella sua interezza, quantomeno per me, e' impostura e colonia.
Altrettanto, lo vogliamo continuare ad essere? Per me, eventualmente anche si'.
Non si tratta di assumersi delle colpe, ma delle responsabilita'. Io non mi lascio ridurre, alla versione moralistica e farragginosa di me stesso. Nel mondo degli animaletti, cioe' nel mondo dove certi esseri umani, sono considerati animaletti, perche' nati dall'altra parte di un muro, caro Iano, noialtri abbiamo vinto, e ben possiamo, voler continuare, a vincere. La mia premessa, e' forse buonista, la mia conclusione, certo che no. Ma la vittoria, pure, non e' scontata.
Insomma in un certo qual senso, in tutta questa grande lotta, tra colonie, e madripatrie, potrebbe pure aver vinto il migliore, ma non cambia niente. Rispetto all'atteggiamento mentale che io in ultima analisi considero attualmente sano, e giusto. Cioe' quello, sempre, in un modo o nell'altro, responsabile. E mai, colpevole.
Responsabilita', quindi, comunque la si voglia mettere, la questione, che chi ha l'alibi, mentale, degli animaletti non si assumera' mai, perche' neanche vede. Si vede come soggetto passivo di eventi gia' avvenuti. Anziche' cone soggetto attivi di eventi attualmente in corso.
Io ho una ideologia. E so di averla. Sono quindi meno pericoloso, nel mio scrivere e nel mio pensare. Di tanti altri.