Citazione di: Eutidemo il 14 Giugno 2023, 12:49:56 PML"'autopsia psicologica sul cadavere" di un defunto, è una pratica medica assolutamente inesistente.
Convengo totalmemente su questo concetto, ma...appunto...è l'ennesima prova di quanto possa essere maccheronico/fuorviante la "sintesi" di alcuni mezzi d'informazione ! (E altre volte anche la "illuminazione" di alcuni sedicenti "esperti".)

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Quanto alle ragioni per cui quel corpo non emerse prima, quel che ricordo nitidamente da <Chi l'ha visto?> (e Sciarelli e la sua Redazione non sono nè avventurieri e nè principianti) è che Michele, oltretutto professionalmente titolatissimo in quanto Vigile del Fuoco, partecipò molto attivamente alle squadre di ricerca in zona...MA...l'area del Rio Mersa...la ispezionava sempre LUI (ovviamente sostenendo che non ci fosse nulla)...
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E quanto al quadro "psicotico"...oltre che non potersi certamente desumere "dal cadavere", tutti sappiamo che una diagnosi psichiatrica è complessa sempre, anche per lo Psichiatra che conosca il paziente da sedute e sedute. Non vedo proprio come si possa diagnosticare questo quadro ad una defunta, basandosi esclusivamente sulle parole del marito (che potrebbe aver avuto tutto l'interesse a farla passare per delirante) e dei poveri genitori e sorelal, a cui aveva detto solo "oddio sono confusa e piena di pensieri", come penso sarebbe accaduto a qualunque donna astretta a quella vita (consentimi) piuttosto estrema.
La storia dei complessi di persecuzione di Elena, se non erro, l'ha dichiarata solo Michele.
Per il resto quali sarebbero gli elementi che fanno SERIAMENTE pensare ad una psicotica?
Una brava ragazza che era scivolata in un quotidiano da tregenda, ma che era ancora capace di scambiare due parole con la vicina per i consigli sull'uncinetto e di andare a messa a tutte le funzioni, con la sua famiglia al completo!
E che era talmente semplice da aver considerato "tradimento" , con chissà quanti sensi di colpa, qualche ingenua escursione su FB e l'incontro <clandestino> al parcheggio del centro commerciale...di cui tutto dimostra che anche quell'ex compagno di scuola...se era partito con l'idea di un'avventuretta da FB...aveva onorevolmente rinunciato ad ogni approfittamento verso una ragazza così semplice e ingenua.
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Da ultimo: non è mai di troppo il buon Occam con suo rasoio.
Cosa certissima è che la povera Elena fosse arrivata ad apici esasperanti di infelicità e di ricerca di "altro e oltre" (ricerca ingenua e maldestra, ma sempre ricerca).
E altra cosa certissima è che la povera Elena avesse quattro figli bambini con Michele, e...anche la titolarità piena di quanto Michele aveva sin lì costruito nella vita.
E ultima certezza certa è che Michele fosse in famiglia il classico Furio dei verdoniani <Magda e Furio>, con tanto di impareggiabile primato nel "controllo e comando" delal sua famiglia.
Per cui, se si vogliono valorizzare i fattori "psico"...a me verrebbe da dire che quelli di Michele sono talmente corposi da poterli leggere si in ottica di delitto d'impeto e sia in ottica di delitto premeditato.
Il delitto d'impeto se ha prevalso il senso di cieco rancore da gelosia verso la donna a cui riteneva di aver dato tutto e da cui si sentiva tradito.
E il delitto premeditato se ha prevalso il "ragionamento" secondo cui : se questa va avanti per la sua strada io perdo figli e casa e scettro del comando!