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Messaggi - baylham

#106
Non sono favorevole a sanzionare la libertà di pensiero, per esempio sono contrario alle sanzioni penali contro i negazionisti dell'olocausto.
Spetta alla Costituzione, alla legge fondamentale, di uno stato democratico e alla maggioranza dei cittadini la difesa delle libertà, diritti costituzionali, quali la libertà personale, religiosa e sessuale, l'integrità fisica e la salute degli uomini.

#107
Tematiche Filosofiche / Re: Tutto
08 Aprile 2024, 18:59:03 PM
Citazione di: iano il 05 Aprile 2024, 15:57:25 PMSi, ma non siamo in grado di arrestare il pensiero, per cui andiamo sempre oltre il qualcosa pensato.
Siamo in grado di pensare solo a qualcosa di finito, ma non siamo in grado di arrestare il pensiero a quel finito pensato.
Qualcuno, forse per questo, ha identificato il tutto con l'infinito, il ''punto dove il pensiero si arresta''.
Il pensiero non va oltre il qualcosa, resta sempre in quell'ambito. Il divenire del pensiero conferma che non possiamo pensare tutto o nulla.
Effettivamente e logicamente il pensiero non è in grado di terminare sè stesso, soltanto quando uno dorme, cade in coma o muore termina il suo pensiero.
Tutto e infinito sono concetti distinti.




#108
Tematiche Filosofiche / Re: Tutto
05 Aprile 2024, 09:30:29 AM
Praticamente e logicamente non si può pensare tutto e nemmeno nulla.
Una mente pensa qualcosa.



#109
Citazione di: Ipazia il 22 Marzo 2024, 17:03:05 PMIn realtà sono espressione di una oligarchia che comanda questa parte del mondo e finanzia i partiti e i commessi che questa oligarchia ha imposto come Commissione Europea.

Non è difficile vedere che sono stati tutti creati con lo stesso stampo: quello del Mercato che insegna a votare.

Ma i dittatori sono, ovviamente, gli "altri".
Forse perchè non ci sono altermative ai mercati. I mercati servono a mettere in relazione bisogni individuali con produzioni collettive. Conosci una qualunque economia che possa funzionare senza mercati?
Purtroppo l'economia non insegna a votare, l'ignoranza economica è molto diffusa.
#110
Citazione di: Ipazia il 20 Marzo 2024, 06:38:35 AMDove la politica non conta nulla e il potere effettivo sta in mano alle oligarchie economiche è facile mettere in piedi un teatrino di partiti che simulano una parvenza di democrazia. Salvo poi gestire con guerre e golpe sanguinari quelle realtà politiche che prendono troppo sul serio l'autonomia della politica.
Non è la politica che non conta nulla, sei tu che non conti nulla.
Anch'io conto poco o nulla, ma almeno sono consapevole di essere politicamente un estremista. Per cui non attribuisco al regime democratico colpe o responsabilità che non ha.  Difendo il regime democratico, me lo tengo stretto, perchè è l'unico in cui posso contare qualcosa, a differenza di tutti gli altri regimi che sono sostanzialmente fascismi in cui non si conta nulla.
Le oligarchie economiche in un regime democratico sono facilmente abbattibili, ma è davvero quello che vogliono i cittadini?
Qualunque stato si regge sulla forza e sulla violenza all'interno e all'esterno.
 Autonomia della politica? Autonomia da che cosa, dall'economia, dalla biologia, dalla fisica? 
Un marxista serio queste cose le capisce al volo, senza tante recriminazioni e moralismi in merito.


#111
Citazione di: Ipazia il 19 Marzo 2024, 13:32:59 PMMa se la passano comunque meglio della FucktheEU, scaricata pure dal burattinaio. La democrazia liberaliberista la vediamo in azione a Gaza e basta e avanza.  Averne di dittatori così dalle nostre parti. Cuccatevi i sicari Rotchild, Goldman Sax e Aspen, Meloni e Di Maio. Ce la meritiamo proprio l'eutanasia atomica. Ma probabilmente basterà anche solo quella economica.

Vedo un poco filosofico e rodente livore contro il successo di Putin dopo il fallimento della madre di tutte le rivoluzioni colorate. Risparmierei le energie per quando accadrà di peggio. EU addio.

Preferisco una democrazia imperfetta a qualunque dittatura. Le democrazie europee occidentali sono i migliori regimi politici attualmente esistenti. Sono molto favorevole alla nascita di uno Stato Federale Europeo basato sulla democrazia liberale come minimo. 
Che cosa c'entra la democrazia, il liberalismo e il liberismo con Gaza, che è il risultato di due opposti estremismi. 
Personalmente mi ripugna qualunque stato basato sulla razza o sulla religione come quello di Israele o quello propugnato da Hamas.
Gli unici stati a minacciare l'uso delle armi nucleari sono la Russia e la Corea del Nord. Per l'economia, la Russia sopravvive con le risorse minerarie e l'industria bellica, praticamente vive di rendita. Evidentemente ti piacciono i rentiers.
Non vedo quale sia il successo di Putin, un politico mafioso, i suoi discorsi stupidi, nazionalisti o imperalisti, fanno pena. Che senso ha misurare il consenso di un dittatore che basa il suo regime sull'eliminazione fisica del dissenso? Logicamente ridicolo e patetico.
Invece le rivoluzioni colorate, pacifiche, mi piacciono, prendono la giusta direzione democratica.




#112
Citazione di: Ipazia il 18 Marzo 2024, 15:49:18 PMConcordo sulla prima parte. Il link è patacca come il giornale, ma non al punto da non dover riconoscere il consenso di cui gode il "dittatore" nemico nelle file di elettori non manganellati da nessuno presso i consolati occidentali (ce n'è uno istruttivo relativo a Parigi). Quindi ancora più valido di link imparziali e approfonditi.

Che Putin abbia più consenso tra i russi dei burattini sponsorizzati nei regimi occidentali mi pare non necessiti di ulteriori approfondimenti.

Misurare il consenso di un dittatore è una cosa ridicola o penosa, grottesca come lo sono le elezioni farsa in Russia, una democratura.
Putin, un politico mafioso, piace soltanto a chi è politicamente fascista, rosso o nero che sia. In Russia la cultura politica è profondamente fascista, di democrazia ne ha conosciuta assai poco.

#113
Attualità / Re: Il nuovo kippur
10 Marzo 2024, 11:12:20 AM
Citazione di: Ipazia il 09 Marzo 2024, 14:14:55 PML'azione di Hamas e sullo stesso livello qualitativo di legittimità dell'oppressione sionista sulla popolazione palestinese.

Il progetto, assolutamente lecito bellicamente, era catturare un numero congruo di ostaggi per liberare le migliaia di ostaggi palestinesi nei lager israeliani. I morti di quell'azione sono l'esito di scontri armati contro altri difensori armati.  Se è terrorismo lo è quanto quello ultrasettantennale sionista.

Molte vittime, anche civili israeliani, sono dovute ad un fuoco "amico" di natura genocida, per ammissione degli stessi militari israeliani presi di sorpresa, come è prassi del regime paranazista israeliano di sparare su tutto quello che si muove.
L'attacco di Hamas è  uno schifo totale, una violenza ad ogni forma di relazione umana, civile, morale, puro sterminio. Uno sterminio e sequestro programmato di qualunque persona si trovasse in Israele. La stessa logica di sterminio dei migliaia di razzi lanciati a caso contro Israele.
La maggioranza dei palestinesi è responsabile tanto quanto o più della maggioranza degli israeliani dello schifo in cui si trovano. Da tanto tempo la maggioranza dei palestinesi sta perseguendo una cultura di sterminio, basta ricordare le tante stragi dei kamikaze palestinesi in Israele di poco più di un decennio fa. 

#114
Citazione di: bobmax il 02 Marzo 2024, 17:19:27 PMSolitamente a chi afferma la Verità viene fatta, da parte di colui che la nega, questa obiezione in forma di domanda retorica:
"E che cos'è la Verità?"

È cioè la medesima con cui Pilato replica a Gesù.
E a cui Gesù, da grande filosofo che era, non risponde.
Scusa, chi è il testimone del fatto, del colloquio, del suo contenuto, tra Gesù e Pilato?
 Il narratore racconta il vero o il falso o inventa?
#115
InVerno, vorrei precisare che non ho alcuna preferenza delle imprese basata sulle loro dimensioni.
Semplicemente ritengo che le dimensioni delle imprese dipendano principalmente da fattori economici legati principalmente alla tecnologia e alle economie di serie. Questo è il senso della mia critica ai sostenitori del "Piccolo è bello", tesi dell'omonimo libro di Ernst Schumacher.
#116
Citazione di: InVerno il 14 Febbraio 2024, 09:16:19 AML'agricoltura non si svolge nello spazio, si adatta al territorio, e la frammentazione topografica e orografica di gran parte dell'Italia costringe, ereditariamente o meno, ad una maggiore frammentazione delle aziende e anche ad una loro maggior specializzazione, che conduce tralaltro ad una biodiversità quasi senza paralleli, che è un valore positivo, scientificamente dimostrabile, e anche commercialmente. Peraltro, la frammentazione delle aziende permette che esse siano capaci di supportare la vita umana, famiglie che abitano il territorio.. gigantesche industrie alimentari non permettono la vita umana sui territori dove insistono, e praticamente disintegrerebbero il cosidetto "made in Italy" che permette a tantissimi di avere un mercato che altrimenti non avrebbero.
D'accordo, ma questo conferma che le dimensioni delle imprese sono legate strettamente alla tecnologie e all'economia di serie: i piccoli imprenditori agricoli specializzati non utilizzano ad esempio macchinari agricoli giganti e  non lavorano di notte, viceversa i grandi.
Conferma inoltre che l'economia è il principale fattore di organizzazione umana di un territorio geografico. 

In effetti le tue osservazioni riguardano soprattutto l'ultima parte del mio intervento, il rapporto tra qualità, quantità e prezzo.
#117
Visti sommariamente gli obiettivi e gli esiti della protesta di una parte degli imprenditori agricoli vorrei confermare il mio giudizio politico negativo su questo movimento, espressione di forze e culture politiche reazionarie.

E' evidente che questo movimento non ha minimamente toccato gli interessi delle multinazionali, semmai le ha favorite.
Siccome non ho alcuna simpatia per slogan demagogici come "piccolo è bello", mi limito a constatare che le dimensioni delle imprese sono legate principalmente a ragioni economiche fondate principalmente sulla tecnologia e le economie di serie, che valgono anche per il settore agricolo.

Trovo scandaloso che le imprese agricole non siano soggette all'imposizione diretta, che data la specialità del settore agricolo è basata attualmente in Italia su redditi convenzionali stabili normalmente decisamente inferiori a quelli reali. Disprezzo politicamente chi fa o propone politiche di esonero fiscale per qualunque reddito. Se qualche anno i redditi diminuiscono sono compensati dall'aumento degli altri anni. Se la tendenza è verso la riduzione costante del reddito o la perdita, allora è meglio cambiare coltura o mestiere. Infatti ritengo che in Europa gli agricoltori siano in eccesso.
Il fine dell'indipendenza agricola di uno stato, la sovranità alimentare che va di moda, è una sciocchezza.

Il singolo rapporto tra prezzo dei prodotti agricoli praticati al produttore agricolo e quelli al consumatore finale è insignificante. Una dinamica stabilmente decrescente è invece significativa e rilevante. Ma ciò non comporta affatto la necessità di interventi statali sulla catena distributiva.

Invece questioni serie risollevate dalle proteste degli agricoltori sono le relazioni tra produzione agricola, bisogni alimentari, quantità e prezzi, qualità salutistica dei prodotti e conservazione dell'ambiente in generale. Con l'attuale popolazione mondiale ritengo difficile conciliare la produzione agricola, i bisogni alimentari, la quantità ed i prezzi con la qualità salutistica dei prodotti e la conservazione dell'ambiente. Ma la direzione dovrebbe essere quella di ottenere dall'agricoltura dei prodotti salutistici e la conservazione dell'ambiente, non quella contraria sostenuta dagli agricoltori in protesta.
#118
Citazione di: Phil il 07 Febbraio 2024, 15:02:20 PMUn conto è dire «per me Dio non c'è», un altro è privare Dio non solo della "esistenza religiosa", ma anche del suo contesto di appartenenza, "degradandolo" a sinonimo di «x» (elemento a piacere) in cui Dio "recupera" la sua esistenza non come divinità, ma come concetto-contenitore, sostanza immanente e/o sinonimo di altre parole (ossia la differenza fra non tenere appeso un crocifisso e farne uno di cialda, con tanto di Cristo annesso, per mangiarci il gelato, affermando «per me il crocifisso sta bene con la vaniglia e quello di legno è solo una decorazione naif»; non si poteva proprio scegliere una forma/parola diversa, se non altro per evitare ambiguità?).
La mia spiegazione giustificatrice è che il campo di gioco della religione è lo stesso della filosofia: al Dio della religione, la filosofia sostituisce x (per me il sistema). 
#119
Citazione di: Eutidemo il 07 Febbraio 2024, 13:11:13 PM
Ciao Bobmax. :)
Guarda che, secondo me, noi diciamo la stessa cosa: ed infatti, a mio parere, non c'è nessuna differenza nel ritenere che Dio sia l'ESSERE (che sottende tutte le cose) o che Dio sia  l'UNO (che è il minimo denominatore di tutte le cose).
***
Ed infatti tutte le cose e gli esseri viventi individuali sono diversi tra di loro, ma hanno in comune l'ESSERE.
Intendo dire che:
Un cane <<è>> un cane;
Un gatto <<è>> un gatto;
Un delfino <<è>> un delfino;
ecc. ecc.
Sono tutti diversi tra di loro, a parte quell'<<è>>; cioè l'ESSERE!

Se l'Essere è ciò che tutte le cose hanno in comune, ciò che le diversifica che cosa è?
Se l'Uno è il minimo comune denominatore di tutte le cose, il denominatore che cosa è?
Perchè un cane non è un gatto non è un delfino?
#120
Ritengo che la stragrande maggioranza degli agricoltori siano partecipi e sostenitori delle principali multinazionali del settore: infatti le materie prime e gli strumenti utilizzati dagli agricoltori nella loro attività sono prodotti principalmente da multinazionali, a cui poi vendono i loro prodotti agricoli.
Per cultura ed economia la maggioranza degli agricoltori è politicamente reazionaria. Se non ci fosse l'Unione Europea che li sussidia largamente, la maggioranza di loro in Europa sarebbe scomparsa sotto la concorrenza internazionale.
Comunque riconosco che l'imprenditore agricolo è un mestiere difficile, le variabile ambientali sono scarsamente controllabili e gestibili, basta ad esempio la cimice asiatica o piccole gelate fuori tempo a mettere in difficoltà intere produzioni. Per questi motivi il settore agricolo è particolare e richiede politiche speciali di sostegno economico.
Considero il liberismo e il comunismo due ciofeche teoriche ormai insopportabili, del tutto inapplicabili al settore agricolo.