Citazione di: myfriend il 30 Aprile 2017, 11:42:14 AMCitazione di: bluemax il 27 Aprile 2017, 16:27:32 PMCredo invece che la realtà ultima possa essere vissuta o meglio, sperimentata, solo da una mente non inquinata dal proprio ego. In poche parole quella di un neonato. Questa mente la possiamo ritrovare unicamente nel momento della rinascita appunto, dopo la sperimentazione del bardo dove viene purificata da ricordi, avversioni, attrazioni ecc... ecc... Credo sia quasi impossibile per una mente che non sia quella di un neonato di percepire la realtà ultima invece di quella convenzionale. Penso che la realtà ultima sia quella che ogni neonato sperimenta... e man mano che cresce la inquina facendola diventare realtà convenzionale. Necessita di vedere gli oggetti come realtà intrinseche, uniche, distinte da altri oggetti, spesso raggruppate per la loro funzione. Un neonato vede una forma con un colore... sente un suono... ecc... ecc... Un adulto invece vede un SUO bel bicchiere, sente una SUA BELLISSIMA musica, difende queste SUE e solo SUE bellezze creando avversione o attrazione... Per un bambino ogni oggetto è neutro, privo di significato, ha soltanto una forma, un colore, ma non una funzione e tutte quelle QUALITA' illusorie che la mente inquinata associa ad ogni oggetto con cui viene in contatto. La mente inquinata è duale, la mente di un neonato no. Non esiste il bene ed il male (degenerazione mentale che porta alla nascita di inutili divinità) ma esiste il fenomeno. Un neonato favorisce la funzione primaria della mente che è quella di APPRENDERE (infatti si dice che la mente ha tra le sue caratteristiche principali quella di essere conoscitiva). Quindi... rimanendo in tema, penso che la mente del neonato sia in grado di percepire la realtà ultima... la mente di un adulto no (a meno di grandissimi sforzi o anni di meditazione sul concetto di vacuità, origine della sofferenza, morte e rinascita ecc... ecc...) spero di essermi spiegato ma essendo a lavoro ho dovuto scrivere velocemente. ciao![]()
Il tuo discorso è un'ottima intuizione.
Ma c'è un punto che non hai considerato. E cioè il "cammino di crescita spirituale".
E' possibile, da adulti, percepire la "realtà ultima" e pensare ed agire relazionandosi alla "realtà ultima".
Ed è possibile farlo senza cancellare l'ego (cioè senza lobotomizzarsi la mente) e senza tornare al cervello primordiale del bambino.
Si può fare da adulti andando oltre l'ego, trascendendo l'ego.
Questo è proprio il senso del "cammino di crescita spirituale".
Ciascuno di noi è costituito da una "natura inferiore" (dotata di una "mente inferiore") e da una "natura superiore" (dotata di una "mente superiore"). L'ego è il prodotto della nostra "mente inferiore". Trascendere l'ego e andare oltre l'ego significa "pensare" e "agire" a partire dalla nostra "mente superiore".
Che cos'è il "cammino di crescita spirituale"?
Non solo noi dobbiamo scoprire che la "realtà convenzionale" è una "elaborazione" dei nostri sensi e della nostra "mente inferiore" (non uso il termine "illusione" perchè è totalmente inappropriato, ma uso il termine "elaborazione" che è molto più appropriato; cioè, i nostri sensi e la nostra "mente inferiore" elaborano la "realtà ultima" e creano, a partire da essa, la "realtà convenzionale" che è quella percepita dalla nostra "mente inferiore"), ma dobbiamo scoprire e capire perchè esiste la "realtà convenzionale", che senso ha e perchè noi siamo "intrappolati" in essa. E dobbiamo anche scoprire e capire com'è fatta la "realtà ultima", che senso ha, e come possiamo "pensare" e "agire" (con la nostra "mente superiore") all'interno della "realtà ultima".
Il "cammino di crescita spirituale" è proprio questo: arrivare a trovare le risposta a queste domande ed esserne "consapevoli", cioè sviluppare la nostra "mente superiore".
Noi siamo l'unica specie in grado di comprendere che esiste una "realtà convenzionale" e una "realtà ultima" (è la nostra "mente superiore" che ce lo fa comprendere). E quindi siamo chiamati a capire che senso ha la "realtà convenzionale" e come si interagise in essa, e che senso ha la "realtà ultima" e come si interagisce in essa.
E questo è proprio lo scopo del "cammino di crescita spirituale".
Che cos'è la "realtà ultima"? La "realtà ultima" è "il ciò che è per come oggettivamente è e non per come io lo percepisco e non per come io vorrei che fosse" (cioè è LA verità).
Ed è per questo che la scienza è uno strumento assolutamente necessario nel "cammino di crescita spirtuale", proprio perchè ci aiuta a sintonizzarci con "il ciò che è", cioè con LA verità.
E' la lampada che ci illumina il cammino e ci impedisce di cadere nella trappole della nostra mente, che è portata ad ingannarci.
E come si chiamano gli inganni della mente? Si chiamano "fedi". Le fedi sono costruzioni della nostra mente create dalla "mente inferiore" che bloccano il "cammino di crescita spirituale".
Il "relativismo" è una di queste fedi.
Il "riduzionismo" è un'altra di queste fedi.
Esattamente come "l'individualismo" e come le "religioni istituzionalizzate".
Sono tutte "fedi" che bloccano e impediscono il "cammino di crescita spirituale". E le fedi nascono sempre dall'inconsapevolezza, cioè dalla nostra "mente inferiore" (o "natura inferiore") e impediscono alla "mente superiore" di "pensare" ed "agire".
Che coraggio! Hai l'ardire di parlare di crescita spirituale quando non sai neanche cosa sia! Confondi la crescita spirituale con la crescita della mente, cioè con la cultura che appartiene ala mente mentre la crescita spirituale riguarda il cuore (non intendo il miocardio, sia chiaro)!