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Messaggi - acquario69

#106
Citazione di: bobmax il 10 Novembre 2018, 20:19:50 PM
Citazione di: acquario69 il 10 Novembre 2018, 06:20:18 AM
Citazione di: bobmax il 09 Novembre 2018, 11:24:30 AM
Intendendo con "artificiale" ciò che è prodotto dall'uomo in contrapposizione a ciò che è naturale, possiamo ben dire che nulla è artificiale.
Perciò l'intelligenza artificiale in realtà non è artificiale, ma anch'essa naturale.

A me verrebbero dei dubbi..e precisamente in tal senso:

Artificiale e' cio che divide/separa (molteplicità,meccanicismo,materialismo)
Natura(le) e' cio che unisce (Uno,essenza,Spirito)

PS:
ascolta qui sotto...e' davvero molto interessante
http://www.lombardivallauri.it/CASTELLI%20IN%20ARIA%202/2009_09_16%20Natura%20e%20manufatto.Continuo%20e%20digitale.MP3

E' senz'altro un modo di intendere i termini "artificiale" e "naturale".
Tuttavia l'artificiale è normalmente inteso come esclusiva dell'essere umano. In questo modo sembrerebbe che solo noi, in quanto umani, soffriamo la separazione.
Ma io non vedo alcuna differenza sostanziale tra me e tutto il resto del mondo, sassi compresi.
Per questo motivo sono più propenso a ricondurre l'artificiale nel naturale, che poi è lo stesso esserci.

Interessante l'audio che mi hai suggerito. E' senz'altro un punto di vista legittimo. Ma non riesco a percepire questa differenza tra il mondo cosiddetto artificiale e quello naturale. La discontinuità del primo è solo un'illusione, secondo me.

Certo del Tutto,essendo appunto tutto,non si può escludere nulla

Assodato questo credo invece che sia proprio esclusiva prerogativa umana l'artificio/artificiale..che a seconda del grado può essere inclusivo o separativo, il che e' una differenza abissale e nient'affatto illusoria secondo me

Un esempio per dare un idea di gradazione in tal senso può essere quello della tecnica (che e' inclusiva) e della tecnologia (che e' separativa) 
per questo ti rimando volentieri alla lettura di un articolo, qui sotto, dove senz'altro meglio di me spiega questo punto fondamentale.

http://www.ilribelle.com/mensile-on-line/2011/6/10/la-tecnica-e-la-tecnologia.html

Gli animali o le altre creature non hanno questa "responsabilità" per loro non vi e' alcuna necessita di distinguere le cose, sono già integrati (inclusi) e si adeguano in maniera del tutto spontanea alla natura e al tutto...per l'uomo invece le cose vanno diversamente poiché ha facoltà di decisione e cioè scegliere se integrarsi o separarsi...ovviamente la Natura (o il Tutto inteso tale) non e' modificabile, rimane inalterato,percio dovrebbe appunto essere l'uomo a tenere sempre ben presente questo principio (ma che a quanto pare lo ha completamente rimosso, ed anzi in maniera del tutto illogica ritiene pure che sia lui a poter modificare la natura..questa si l'illusione più assurda mai concepita)
#107
Citazione di: bobmax il 09 Novembre 2018, 11:24:30 AM
Intendendo con "artificiale" ciò che è prodotto dall'uomo in contrapposizione a ciò che è naturale, possiamo ben dire che nulla è artificiale.
Perciò l'intelligenza artificiale in realtà non è artificiale, ma anch'essa naturale.

A me verrebbero dei dubbi..e precisamente in tal senso:

Artificiale e' cio che divide/separa (molteplicità,meccanicismo,materialismo)
Natura(le) e' cio che unisce (Uno,essenza,Spirito)

PS:
ascolta qui sotto...e' davvero molto interessante
http://www.lombardivallauri.it/CASTELLI%20IN%20ARIA%202/2009_09_16%20Natura%20e%20manufatto.Continuo%20e%20digitale.MP3
#108
Citazione di: Jean il 09 Novembre 2018, 20:59:54 PM

https://www.repubblica.it/dossier/tecnologia/talks-on-tomorrow-2018/2018/11/09/news/dall_auto_alla_sanita_il_futuro_dell_intelligenza_artificiale_e_gia_presente-211200670/?ref=RHPPBT-VT-I0-C4-P25-S1.4-T1

e immagino il pubblico sia anche se non soprattutto di persone giovani... son certo che anche qui in Logos vi siano molti giovani che invito a partecipare, coraggio questi son gli argomenti del vostro tempo, dite a noi vecchiacci (io) come vedete la faccenda... a voi spaventa qualcosa del genere?  :o


Non molto tempo fa ero ospite in casa di alcuni parenti acquisiti e vi erano anche due adolescenti di dieci anni la ragazzina e dodici il fratello.
Si erano rintanati nella stanza adibita apposta per loro con un mega schermo dove "giocavano" (cioè per loro giocare significa solo incollarsi davanti a un qualsiasi monitor, grande o piccolo che sia...fate caso anche al fatto agghiacciante che non sanno più giocare insieme, ognuno se ne resta rigorosamente separato) 
Quando li ho visti sembravano due stracetti,con gli occhi lucidi, dallo sguardo atono e dal loro aspetto pareva come se gli uscisse pure il fumo dalle orecchie! :)
L'unico momento della serata che avevano condiviso con gli altri era solo qualche minuto per spizzicare qualcosa...
Qualche settimana prima avevano trascorso le vacanze in Italia..venezia,milano..,cosi a un certo punto alla ragazzina gli chiedo cosa ne pensava e se gli era piaciuto visitare quelle citta e mi risponde:
"Venezia not good because there is not a good wifi connection,milano was fine, good wifi." 
Punto!

Questa la sintesi di tutta la loro vacanza e mi domando cos'hanno realmente visto vissuto e percepito di nuovo..probabilmente quasi nulla,encefalogramma piatto allo stesso identico modo di come li ho trovati nella loro stanza..forse il mondo per loro non ha più nessun significato particolare, non gli deve trasmettere più niente, sono autistici già in partenza!..e del resto poverini ma che esempi possono pure prendere dagli "adulti"!

PS:
L'articolo di repubblica  :( .. (ma tutto il mainstream in generale) e' l'ennesimo esempio del feroce lavaggio del cervello..trasuda di tutti i pseudo-valori che vengono spacciati per "progresso"...in realtà ci hanno già chiuso dentro un recinto per pecore al macello
#109
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
10 Novembre 2018, 05:54:35 AM
Citazione di: sgiombo il 09 Novembre 2018, 18:30:35 PM
Un' allucinazione (se c'é) consiste nell' esserci reale di una sensazione senza oggetto (in sé) reale distinto dal soggetto nella cui esperienza cosciente realmente essa accade.

L' assenza di autocoscienza non si identifica affatto con un' allucinazione: quante volte vediamo e sentiamo cose reali (e non allucinatorie) senza renderci conto che le stiamo vedendo o sentendo?
Per esempio quando camminiamo su un cammino o guidiamo su una strada abituali con la mente immersa nei più disparati pensieri.
D' altra parte mi sembra molto ragionevole credere che gli altri animali diversi dal' uomo siano coscienti e solo molto raramente subiscano allucinazioni (anche più raramente degli uomini; se non altro di solito questi ultimi sono molto più frequenti utilizzatori di droghe allucinogene), ma invece non siano autocoscienti.

Che molti subiscano una sorta di asservimento alle macchine (ma in realtà secondo me piuttosto ai possessori-utilizzatori delle e -non utilizzati dalle- macchine non dipende (per lo meno non affatto necessariamente; di fatto per lo meno non in molti casi) dall' abbandono di una concezione idealistica della realtà.

Sgiombo io non la farei cosi complicata 
La cosa importante credo sia il significato complessivo del messaggio.

Comunque secondo me dire allucinazione equivale a non avere più il senso della realtà e quindi mi sembra una chiara perdita di coscienza.

Il termine deriva dal latino hallucinere o allucinere, che significa "perdere la coscienza" e ha nella sua radice la particella "lux" (luce-illuminazione-percezione). Alternativamente si può far risalire al greco ἁλύσκειν (haluskein), che significa "scappare", "evitare", riferendosi all'interpretazione diffusa dell'allucinazione come fuga dalla realtà
#110
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
09 Novembre 2018, 12:56:15 PM
l'esserci non potrebbe nemmeno sussistere senza il suo stesso Essere, il che equivale ad una allucinazione, alla perdita dell'autocoscenza (nichilismo come giustamente dice bobmax)..e non e' casuale il fatto che all'abbandono dell'essere (quindi dell'autocoscenza) questa venga sempre più sostituita da qualcosa che sta agli antipodi e ne prende il posto, come lo e' quello della "macchina" priva appunto di coscienza e di cui, ovvia conseguenza anche questa,ne rimane totalmente asservita...e i fatti lo stanno sempre più a dimostrare
#111
Citazione di: Elia il 06 Novembre 2018, 16:32:50 PMAmmappete! Centrato in pieno! 😁
Caspitina, Acquario, mi leggi nel pensiero, mi hai preceduto nella sostanza di ciò che stavo per scrivere anch'io. Ieri per mancanza di tempo non ho piú pubblicato questo mio intervento nella sezione Spiritualità, nel post di Isfrael sui miracoli.
È pur vero che in quel mio commento non ho spiegato in maniera consequenziale quello che volevo dire (ma con persone colte pensavo non fosse assolutamente necessario), però  il fatto che non sia intervenuto nessuno... la dice lunga, secondo me, sui frequentatori del forum: Sfoggiano il sapere  perché  sono intellettualmente dotati e dunque i loro ragionamenti sono frutto di un'elevata capacità di analisi, oppure sfoggiano cultura solo perché hanno la fortuna di godere di una vasta scelta  di libri a cui fare riferimento per qualsiasi argomento? Confesso che il dubbio ce l'ho sin dai miei primi interventi qui. Speravo tanto in qualche contributo per poter sviluppare la riflessione, ma niente. Come dire "tutto fumo e niente arrosto".
Ecco un motivo in piú perché i frequentatori sono pochi. Verbalismo per fare impressione, di logos vero e proprio ce n'è poco, molto poco.

credo abbiamo tutti (nessuno escluso) qualcosa di unico e irripetibile, definiamolo come il nostro personale punto di vista sul mondo,di modo che possiamo viceversa imparare altrettanto dagli altri..."vedere" da diverse angolazioni, con "occhi" presi a prestito cosi che apriamo la nostra mente e appunto la nostra visuale complessiva..(notare bene: vedere e non semplice guardare)
Il punto secondo me e' che questo "qualcosa" questa unicità cosi preziosa viene il più delle volte sommersa, soffocata, da strati e strati di:
- Conformismo 
- Pregiudizi ingiustificati
- Riflessi condizionati
- far caso alla pagliuzza degli altri e non accorgersi invece di avere una trave nei propri occhi
- mentalita utilitarista (cosi tipica dei nostri tempi)
- Rigidita per adesioni acritiche a ideologie di varia natura
- Mente intasata; del tipo nozionismo misto a superbia

Questi solo alcuni di quelli che mi sono venuti in mente, anche secondo una mia personale descrizione
Tutte queste cose ci chiudono,(non ci fanno vedere!) e fanno molto male, spesso in un primo momento senza nemmeno accorgersene e se riflettiamo meglio,credo sia interessante notare che hanno tutte una matrice in comune: l'ego,nella sua versione distorta e ipertrofica.
Non e' nemmeno un caso che il sistema in cui ci e' toccato vivere e sopratutto negli ultimi decenni, fa di tutto per alimentarlo..quindi per farci rimanere in superficie!..proprio perché e' la maniera migliore per schiavizzarci e renderci pure favorevolmente complici della nostra stessa sudditanza

In altre due discussioni (correlate tra loro) ci si chiede che cose' la Filosofia e che cose' la Verità...ebbene la filosofia dovrebbe essere il "percorso" per arrivare alla Verità (che non per questo negherebbe in partenza le verità relative, altro grave pregiudizio molto diffuso, come ho provato a descrive sopra a mo di premessa)..e la Verità si "trova" sotto questi strati che la Filosofia (pero con la maiuscola) dovrebbe aiutare ad eliminare
#112
Citazione di: Lou il 05 Novembre 2018, 19:06:46 PM
Amen.
Quindi?
Al vuoto che incombe, che fare?

Più che incombere direi che e' ormai da molto tempo gia presente,e la tendenza (a quanto pare inarrestabile) la possiamo immaginare come un venire risucchiati da un buco nero ad una velocità in costante aumento.

CitazioneChe fare?

(In teoria) bisognerebbe capovolgere tutto, poiche tutto, ma proprio tutto, e' improntato in direzione avversa e contraria  
questo mettersi al contrario consiste più semplicemente nel fatto fondamentale che l'uomo da un certo punto in poi ha creduto,molto ingenuamente, direi pure infantile al massimo grado, di sentirsi superiore alla Natura (di fatto separandosene) di cui in realtà fa invece parte integrante a tutti gli effetti e senza la quale non potrebbe nemmeno esistere, secondo la più elementare logica.
Da qui discendono tutte le derive, fino ad arrivare agli estremi attuali di un mondo popolato da individui che cecati sempre più dall'orgoglio originario di cui sopra e dal suo conseguente io ipertrofico smisurato in costante crescita,non potranno che rispondere più o meno alla maniera "meccanica" tutt'al più scambiando gli effetti per le cause (che per l'appunto non riescono nemmeno più a vedere) rimanendo percio permanentemente fissati sulle prime (cioe in superficie) cosi come farebbe un criceto che gira a vuoto sulla ruota
#113
Vi dico io come stanno le cose:

al posto del "LOGOS" ce' rimasto solo un inutile,quanto vuoto e insignificante Verbalismo




#114
Citazione di: paul11 il 24 Ottobre 2018, 13:02:45 PM
e come conosco la mia anima? Non  è così facile.....non è facile praticare  il "conosci te stesso", è più facile andare su Marte., soprattutto  in un tempo dove si guarda le quantità esteriori possedute piuttosto che le ricchezze interiori.
Se siamo purtroppo anche in un mondo di dolore e sofferenza è perchè non abbiamo  la verità sul palmo della mano.

Paul rifletti meglio..un po piu a fondo direi..

La Verita non sta ne' nel palmo della mano  :) e ne' nella nostra mente..la mente,mente! (come giustamente dice bob) ma nel nostro "cuore",sede dell'anima e riflesso dello Spirito (Conosci te stesso)

Che poi di questi tempi sarebbe più facile andare su Marte anziché guardarsi dentro, su questo non ci sono dubbi !
#115
Tematiche Filosofiche / Re:L'immateriale
21 Settembre 2018, 06:14:58 AM
Salve viator
le descrizioni delle proprietà fisiche del corpo umano in parte le conoscevo già, ci aveva già pensato a suo tempo Piero Angela  :) nella sua trasmissione Quark (non superquark) che da ragazzino, sul finire degli anni settanta rimanevo rapito dai suoi documentari..di sicuro ero molto attratto dagli argomenti ed evidentemente ha avuto il merito di incitarmi nel farmi delle domande un po più particolari del solito.

Forse anche lui, come te (e il restante 99% circa di tutta la popolazione umana) crede che tutto sia riconducibile alla materia e che da questa, verrebbe (fuori?) tutto il resto,coscienza e persino Spirito compreso! 
Quando per me e' invece vero (a grandi linee) esattamente il contrario

Chiaro perciò che dal mio punto di vista sei distante da me anni e anni luce, anzi direi proprio che siamo collocati su due dimensioni diverse! ...  ;D
ce' un bel romanzo che potrebbe darne un idea, direi molto azzeccata, s'intitola "flatlandia"  
qui sotto in versione animata.
https://www.youtube.com/watch?v=tNDhjYQKWt4

ciao
#116
Percorsi ed Esperienze / Re:La tragicità greca
20 Settembre 2018, 11:32:03 AM
Citazione di: Kobayashi il 20 Settembre 2018, 10:48:08 AM
Eppure l'ho scritto chiaramente: la filosofia non vuole salvare dalla morte, non pretende di salvare da quelle condizioni tragiche ma inevitabili di cui parlava Sileno nell'intervento iniziale. A differenza delle religioni.
Per quanto riguarda il carattere illusorio della filosofia: ovviamente il mio punto di vista filosofico per me non è un'illusione. Ma lo diventa quando mi immagino di aver trovato con esso la verità valida anche per voi.
Non sto dicendo di inventarsi una verità, sto dicendo che nel nostro cammino ci costruiamo una mappa, che certo ci da l'impressione di poter dar conto del territorio, ma è fatta da segni soprattutto significativi del punto di vista soggettivo.
Questi segni, intendiamoci, possono anche essere estratti da antiche tradizioni religiose.
Una certa esperienza culturale ci dovrebbe però impedire di urlare: ecco la Verità! E ora diamo inizio alle conversioni!
O forse voi volete tenervi la Verità ed essere quel tanto di relativisti da non dover subire l'invadenza delle 10mila chiese portatrici (autentiche, naturalmente) di una versione di essa?

Ps: sottovalutare l'interlocutore, forzarne la semplicità in modo che appaia come infantile, piuttosto che cercare di vedere il meglio delle sue argomentazioni, è un modo di discutere che fin dall'inizio esclude l'interesse e la comprensione della posizione dell'altro, rivelando che i propri interessi sono altri.

No,qui non e' questione di forzarne la semplicità dell'interlocutore, ma il fatto ineluttabile (poi tu poi sofisticarci sopra quanto vuoi, il risultato non cambia di una virgola) che il parametro che hai adottato per la religione risulta poi lo stesso nel senso che tu dai della filosofia...allora se e' religione sarebbe credulità,mentre secondo la tua filosofia no lo sarebbe?! ...due pesi e due misure?
Inoltre fare intendere (ma sempre solo secondo i tuoi personali parametri) che la religione equivale all'esercizio della fantasia (e lo dico da non religioso quale mi ritengo) sulla vita o sulla morte che sia, non mi sembra un operazione corretta, ma un pregiudizio, oltre ad un nemmeno sottinteso disprezzo che non e' giustificato in alcun modo
#117
Percorsi ed Esperienze / Re:La tragicità greca
20 Settembre 2018, 10:27:05 AM
Citazione di: Sariputra il 20 Settembre 2018, 10:17:06 AM
Sì, sono d'accordo...così che la farsa, per esempio, di come è strutturata la società umana potrebbe condurci alla tragedia...
hai colto esattamente quello che volevo dire!  ;) 
 del resto si può pure notare che gli esempi appunto non mancano
#118
Percorsi ed Esperienze / Re:La tragicità greca
20 Settembre 2018, 10:06:16 AM
Citazione di: Sariputra il 20 Settembre 2018, 10:00:14 AM
Beh!...Peppino De Filippo diceva che la tragedia sconfina sempre nella farsa... :(  
evidentemente vanno a braccetto e non si possono dissociare...cosi che la farsa a sua volta conduce alla tragedia  
#119
Percorsi ed Esperienze / Re:La tragicità greca
20 Settembre 2018, 09:55:14 AM
Citazione di: Sariputra il 20 Settembre 2018, 09:52:00 AM
Mah!...forse l'illusione filosofica personale dà una fallace parvenza di "libertà" in più...

quindi ancora peggio  :)
#120
Percorsi ed Esperienze / Re:La tragicità greca
20 Settembre 2018, 09:47:05 AM
Citazione di: Sariputra il 20 Settembre 2018, 09:45:11 AM
Citazione di: acquario69 il 20 Settembre 2018, 09:40:08 AM
Citazione di: Kobayashi il 20 Settembre 2018, 09:22:56 AML'idea stessa che ci possa essere una salvezza da vecchiaia, dolore e morte, è un'assurdità. E infatti solo la religione con le sue fantasie se ne è occupata e continua ad occuparsene (però con sempre meno credibilità...). Il tipo di salvezza proposto dalle filosofie è diverso: è l'esercizio di un certo tipo di sguardo e di un certo tipo di vita che lenisce non il dolore ma l'inquietudine per via dell'assoluta assenza di senso. È un esercizio funzionale al rafforzamento di una prospettiva che ci "salva" dal non sapere nulla, illudendoci che il nostro cammino abbia una direzione. Se ti aggiri nel deserto senza una meta forse è meglio iniziare a popolare di significati le rocce che incontri, gli avvallamenti, i pochi arbusti, così da inventarti una mappa – la quale non porta da nessuna parte ma è pur sempre meglio di niente... come dire, è la tua mappa!
E quale sarebbe la differenza che passerebbe tra l'esercizio di fantasia delle religioni con l'illusione "filosofica" da te descritta?

La differenza sta che, nella religione, l'illusone te la impongono gli altri, mentre nella filosofia te la imponi da solo... ;D  ;D

dei due non saprei nemmeno dire quale sia il peggiore...secondo te?