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Messaggi - Freedom

#106
Citazione di: Claudia K il 14 Giugno 2023, 21:21:18 PMPerò...sempre a B. si torna: non è questo il più radicale cambiamento di costume che lui ha indotto con le sue TV commerciali?
Ha realizzato un cambio di paradigma stravolgendo, rivoltando l'intero sistema valoriale di riferimento. E' roba da storia della sociologia o, addirittura, da storia tout court. L'obiettivo ideale non è più la nobiltà dell'anima, una società equa, giusta, non lasciare nessuno indietro, etc; l'obiettivo è stare bene e basta. Cosa non ancora del tutto riprovevole.

Lo diventa quando lo stare bene si identifica con il dare spazio, con il valorizzare tutte le debolezze della persona. Fate sesso, a pagamento, dietro un qualsiasi corrispettivo, chi se ne importa. Fate carriera, fate affari a qualunque prezzo. Quello che conta è vincere non importa come. De Coubertin alla rovescia. Non importa origliare, adulare, corrompere. Vincere. E' un pò come andare da una persona vittima del cibo e dirle: "mangia che t'importa del colesterolo?" Da una persona vittima del gioco d'azzardo e dirle: "gioca, spendi tutto, che t'importa?" Da una persona sposata e dirle: "tradisci che t'importa?" Stai bene tutto il resto è relativo. Il valore assoluto è quello lì: dai spazio a tutte le tue voglie, realizzale.

E gli avversari, abbagliati, sbaragliati! conquistati a questa strategia. Vi dico la verità: è stata una azione, una traiettoria, impressionante. Sono basito, attonito. Questi funerali, come qualcuno ha giustamente detto, sono il coronamento, il giusto successo, il meritato tributo di una vita volta, consentitemelo! :D ad un culto della personalità luciferino, diabolico.

Dal dopoguerra sino all'avvento di Berlusconi c'erano due modi distinti, diversissimi di vedere le cose ma solo sul come. DC e PCI volevano, paradossalmente, la stessa cosa: fare stare bene il popolo. Ma laddove lo stare bene non si identificava con il valorizzare le fragilità ma con il curarle. Non volevano entrambi una casa, un lavoro, pari opportunità per tutti?

Ma l'amarezza delle amarezze è questa liturgia popolare. Perchè è questo che vuole la gente: vincere, portare a casa il risultato pagando il meno possibile. Possibilmente niente! Diventare tutti Berlusconi. Come se tutti avessero perso la bussola e non sapessero cosa è che veramente dà la felicità.
#107
Il lutto nazionale mi pare eccessivo. Ma del resto lo sono anche questi 3 giorni di lacrime a ciclo continuo in tutto il mainstream. E' tutto così eccessivo da diventare grottesco.

Tutti dicono: al di là dell'aspetto politico ha cambiato l'Italia. Si ma in peggio!!!

Ora, sia chiaro, non voglio fare un'analisi seria e approfondita dell'uomo e della sua storia e comunque va detto che un uomo da solo non può fare tutto quello che ha fatto lui. Molti lo hanno aiutato e altri lo hanno permesso. Per interesse e/o pusillanimità.  Ma la cosa più vera, a mio avviso, è che Berlusconi ha incarnato un'istanza, una realtà prodotta dalla storia, dal popolo italiano. Insomma ha dato agli italiani quello che gli italiani volevano. E i suoi avversari hanno copiato da lui invece che proporre un modus alternativo.

Perchè la vera rivoluzione di Silvio è stata culturale e sociale ancor prima che politica. Un degrado complessivo che non posso spiegare. E non posso convincere chi non l'avverte.Ma anche qui resto convinto che egli abbia rappresentato qualcosa che era nell'aria. Non ha inventato nulla.
#108
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
14 Giugno 2023, 12:19:40 PM
Citazione di: Kobayashi il 14 Giugno 2023, 08:43:14 AMCerchiamo di intenderci.
Qualcosa che ci trascende appunto perché al di là di ogni esperienza non può essere conosciuta. Può essere sentita, intuita, investigata in qualche modo a livello di mondo interiore, ma non conosciuta in senso stretto. Non si può dire che sia vera o falsa, in quanto avremmo bisogno di quel piano che chiamiamo realtà per stabilirne la corrispondenza. E questo prima ancora che si ponga la questione della problematicità del realismo.
Credo, forse, che tu abbia centrato l'aspetto decisivo. Qualcosa che ci trascende può essere esperito e conosciuto. Dunque memorizzato. Perché qualcosa che ci trascende non è al di là di ogni esperienza è semplicemente fuori dal comune. Addirittura ne possono essere interessati, in qualche modo, i 5 sensi. O qualcuno di essi. L'uomo è una unità. E ciò che riguarda un aspetto dell'unità interessa e riverbera, per forza! negli altri aspetti.
Citazione di: Kobayashi il 14 Giugno 2023, 08:43:14 AMNello stesso tempo, questo non significa affatto che in quanto inconoscibile in senso stretto sia un niente.
Per cui me ne guardo bene dal ritenere la materia religiosa coma "fuffa simbolica". I simboli della religione sono anzi gli "agganci", la materia, diciamo così, attraverso cui ci si può orientare nel proprio percorso interiore: ovvero la realizzazione di ciò che chiamiamo esperienza spirituale.
Se i simboli non si riscontrano nella realtà fattuale, nella carne sono del tutto inutili. Perché ciò che chiamiamo esperienza spirituale è la cosa più reale che possiamo immaginare.
Citazione di: Kobayashi il 14 Giugno 2023, 08:43:14 AMUna volta un giovane frate domenicano mi dice testualmente: "eh sì, quando Dio vuole farsi capire si fa capire!".

È chiaro che quella detta dal giovane frate è una menzogna, certo non voluta, ma pur sempre una menzogna, perché Dio non parla a nessuno, e questo è quanto, e allora o si accetta il pericolo di un percorso così accidentato ma che può essere anche interiormente ricchissimo, oppure, se si ha bisogno di afferrare continuamente realtà, fatti, etc. si deve avere il coraggio di lasciar perdere e di ritornare alle cose concrete del mondo.
Dio parla. E con chiarezza. Eccome! Bisogna tuttavia ascoltarlo, sintonizzarsi. E soprattutto imparare davvero ad essere umili e, infine, ricordarsi di tutto questo! perché quest'ultima cosa è un grande scoglio. E' infatti un attimo farsi catturare nelle problematiche di vita vissuta. E ci si dimentica di Dio per minuti, ore, giorni, mesi.....e anni! Poi, per carità, gli esseri umani sono talmente fragili che, spesso, mostrano un comportamento così incoerente da far dubitare di quello che affermano. Questo vale per tutti ma in particolar modo per i preti dai quali ci si aspetta maggior fedeltà al loro stesso insegnamento.
Citazione di: Kobayashi il 14 Giugno 2023, 08:43:14 AMIn ultimo sugli esercizi ignaziani, visto che sembra interessarti in modo particolare: tra i tanti ritiri spirituali che ho fatto ce ne sono stati un paio condotti da gesuiti, sul modello degli esercizi ignaziani, ma non quelli standard organizzati sulle quattro settimane.
Sì. Mi interessano in modo particolare: non è che la spiritualità ignaziana sia superiore, che so, a quella francescana o domenicana, etc. E' solo che, nel mio caso, è la spiritualità più affine alla mia sensibilità e quella nella quale sono più pratico. Forse, pensavo, sarei potuto essere di una qualche utilità.

Scusa se mi sono permesso di approfondire quello che hai postato in questo Thread; non è stato assolutamente per affermare un punto di vista.

Ho solo voluto condividere la mia esperienza che, penso di poterlo affermare in tutta coscienza, non mi pare proprio derivare da una autosuggestione.
#109
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
13 Giugno 2023, 17:23:52 PM
Citazione di: Kobayashi il 13 Giugno 2023, 17:04:05 PMma che anche noi come Thomas Anderson sentiamo che qualcosa non torna, che la verità è al di là di ciò che ci appare, che questa nostra intuizione è vera, è credibile, ma che non ci sono certezze.
Comincio dalla fine per rispondere al tuo post. Questa tua sensibilità è molto interessante. E rivela una rara sensibilità spirituale. Non trascurerei questa intuizione.
Citazione di: Kobayashi il 13 Giugno 2023, 17:04:05 PMMentre Neo viene letteralmente strappato fuori da quella realtà illusoria, si sveglia nella sua capsula in un campo i cui gli uomini vengono coltivati, poi viene trasportato sulla Nabucodonosor etc.
Quella di Neo non è propriamente una conversione, ma una rivelazione. La realtà "vera" gli viene mostrata, la può vedere con i suoi occhi, toccare con le sue mani.

Questo è solo un esempio di propensione quasi inconscia a mentire.
La rivelazione è frutto di un cammino, un percorso. Talvolta può avvenire in un baleno come Paolo sulla via di Damasco, ma sono casi rari.
Citazione di: Kobayashi il 13 Giugno 2023, 17:04:05 PMInfatti il racconto religioso non ci rivela la verità come fa la pillola rossa, piuttosto ci accompagna attraverso i suoi simboli verso una verità che rimane comunque inconoscibile.
La verità non è inconoscibile ma la si afferra per gradi. La natura non fa salti. Tu ti sei convinto che la religione è tutta fuffa simbolica e ogni convinzione, ogni sensibilità va rispettata. Mi domando solo se le hai tentate tutte o, sconfortato e demotivato, hai deciso di rinunciare. Lo chiedo perché hai accennato alle settimane ignaziane e non ho compreso se lo hai fatto per sentito dire o per esperienza diretta.
#110
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
11 Giugno 2023, 12:07:38 PM
Citazione di: Kobayashi il 11 Giugno 2023, 07:50:42 AMChiaramente non stavo parlando dei riti religiosi e della loro apparente o meno sterilità, ma dell'accompagnamento spirituale che viene esercitato nei luoghi in cui il cristianesimo viene preso sul serio, ovvero monasteri, conventi, case di preghiere. Luoghi in cui viene praticata sul serio un'idea di santità, che comporta una lotta per la liberazione dalle passioni, le quali si radicano in noi inizialmente attraverso le immagini involontarie, le suggestioni, i pensieri.
È un'idea di santità "impossibile" da due punti di vista:
- da quello psicologico, nel senso che la restaurazione della propria immagine divina riflette uno schema semplicistico dell'interiorità e di fatto il soggetto tende ad alternarsi tra l'illusione di una purificazione effettivamente conseguita in parte a seguito di esercizi e l'ammissione frustrante di essere sempre lo stesso peccatore;
- da quello conoscitivo, nel senso che tale cammino, per esempio nell'ambito degli esercizi spirituali organizzati nelle case religiose, continua ad oscillare tra realismo e simbolismo.
Per essere chiari: le immagini religiose non hanno un contenuto di verità, non hanno un contenuto costituito da rappresentazioni adeguate o meno della realtà, ma sono simboli che rimandano a qualcosa di inconoscibile, che l'uomo riesce solo a sentire, intuire, qualcosa che ci trascende. Per questo motivo è importante che questi simboli della trascendenza siano protetti dalle storpiature delle interpretazioni letterali, che riducono i simboli in immagini sterili. L'ateismo è, dal punto di vista religioso, la fase positiva e necessaria di questa purificazione.
Scusa se insisto ma leggo e rileggo le tue parole e, certamente per causa mia, non ho ancora compreso cosa ti passa nella mente e soprattutto nel cuore.
Hai fatto gli esercizi ignaziani? Tutte e quattro le settimane o solo in parte?
Perché parli di simbolismo degli esercizi? Essi sono talmente reali da esserlo, a volte, più della realtà stessa che viviamo (perché in certi casi quest'ultima è da noi esperita in modo parzialmente o, addirittura totalmente, illusoria).
#111
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
10 Giugno 2023, 18:56:22 PM
Citazione di: Kobayashi il 10 Giugno 2023, 17:42:09 PMLa messa in scena dei ritiri spirituali, delle settimane degli esercizi ignaziani, delle riflessioni su parole lontane e irraggiungibili: la volontà dell'Onnipotente, i doni dello Spirito, la misericordia di Maria, e via dicendo. Immagini destinate a  rimanere sterili. Turismo religioso e religione motivazionale.
Occorre un nuovo modello di santità.
In che senso messa in scena?
Hai partecipato a dei ritiri spirituali o settimane ignaziane ricavandone una sensazione di falsità?
Puoi gentilmente aiutarmi a capire quali esperienze hai vissuto e cosa ti hanno lasciato?
#112
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
09 Giugno 2023, 19:17:49 PM
Citazione di: Kobayashi il 09 Giugno 2023, 10:35:34 AMRimane però da decidere quale sia l'origine dei pensieri che si vogliono combattere.
Vengono dall'Avversario? Dal Mondo (nell'accezione negativa data dal monachesimo)? Dalla propria parte oscura? Dall'interazione nevrotica con gli altri e con i propri modelli interiorizzati?
Questa è una domanda così difficile a cui mi pare che nessuno sia ancora riuscito a dare una risposta esaustiva ed esatta. Né la scienza né la religione. Diciamo che, pragmaticamente, in attesa della risposta, occorre comunque occuparsi di come affrontare la problematica.
Citazione di: Kobayashi il 09 Giugno 2023, 10:35:34 AME qual'è con precisione la finalità di questo combattimento?
La purificazione, la santità? O piuttosto, uno stato di benessere, la serenità?
Entrambe le cose. Credo anzi, che sussistano e siano intimamente connesse.
Citazione di: Kobayashi il 09 Giugno 2023, 10:35:34 AMCombattere con essi per poter essere veramente capaci di amare? Ma sarebbe amore qualcosa che nasce da uno sforzo così laborioso, e mai terminato?
Lo sforzo è indubbiamente, come affermi, laborioso. E il completamente definitivo è certamente complesso e difficile. E' vero. Ma la fatica non toglie soddisfazione al risultato.  E poi una fine c'è: la santità. Credo che sia il successo completo e definitivo.
Citazione di: Kobayashi il 09 Giugno 2023, 10:35:34 AME in fondo, perché dovrei amare? Non sarebbe ugualmente nobile stabilire una distanza di sicurezza con l'altro in modo da non finire per ferirlo?
Non mi pare che rinunciare ad una relazione per paura di ferire sia opportuno e nemmeno saggio. Nella relazione l'essere umano, almeno secondo la mia sensibilità, trova la massima soddisfazione che si possa trovare sul pianeta Terra. Almeno così penso.
#113
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
08 Giugno 2023, 18:35:30 PM
Ho spostato il tuo Thread in "Tematiche Spirituali" Aspirante Filosofo58 perché la battaglia contro i pensieri è un tema assolutamente centrale di ogni spiritualità.

Provo a dare un piccolo contributo allo spunto di riflessione che hai proposto.

Efesini 6,12
La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Questo è quello che dice l'Apostolo.

Ma vorrei indicare anche una pietra miliare della spiritualità ortodossa: la "Filocalia". In questa raccolta di scritti di "lottatori cristiani" si parla diffusamente di questo combattimento.

Comunque c'è veramente tanto materiale su questo aspetto, penso decisivo, della lotta di liberazione umana dal male. Se quest'estate ti rimane un pò di tempo potrai veramente sbizzarirti in una ricerca entusiasmante e utilissima.


#114
Citazione di: Socrate78 il 01 Giugno 2023, 15:38:19 PMVoi ritenete che la libertà di pensiero vada limitata oppure sia giusto darla per qualsiasi opinione a patto che sia motivata?
E' un problema di una complessità e delicatezza enormi.

E, come si evince dalle risposte che hai ricevuto, è difficilissimo trovare una sintesi esaustiva e giusta per tutti. Anche perché, quando si tratta della libertà di pensiero di un peone come il sottoscritto :D  , allora si può essere anche di manica larga, ma quando parliamo di una persona che può influenzare tanta gente allora il discorso si fa ancor più complesso.

Io credo che, tutto sommato, lo stato attuale della libertà di pensiero in Italia sia soddisfacente. Certo, come in tutte le democrazie, che riesce a mettere insieme un gruppo di pressione significativo, valorizza il proprio pensiero in modo a volte ingombrante. Comunque io delle gran repressioni del pensiero non ne vedo.

E tendenzialmente credo che ognuno debba esprimere quello che vuole. Se il suo pensiero sarà illegale sarà perseguito. Se il suo pensiero sarà, come dire, socialmente/culturalmente inaccettabile nessuno lo ascolterà e finirà nel dimenticatoio. In buona sostanza che esprime delle scemenze non dovrebbe fare dei grandissimi danni.
#115
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 04 Giugno 2023, 12:18:43 PMDa tempo mi chiedo che senso abbia seguire una fede che ci è stata imposta (nel mio caso la cattolica, ma immagino che sia la stessa cosa per le altre religioni), e, francamente non so rispondere a questa domanda. Io credo che sia meglio dare ad ognuno la possibilità di scelta, magari una volta diventato maggiorenne (se può votare, perché non potrebbe scegliersi la religione in cui sentirsi a suo agio, o non seguirne alcuna?). Secondo voi?
Nel mio caso il dono del battesimo l'ho ricevuto alla veneranda età di 42 anni. Dopo una ricerca lunga, intensa, faticosa. A tratti anche avvincente. E' stata una scelta, lo si intuisce, maturata e consapevole. Tuttavia il battesimo si fa una volta sola e per sempre, ma l'essere cristiano, almeno nel mio caso (ma credo per tutti) è una cosa che va rinnovata ogni mattina che apro gli occhi.

Quindi mi pare che il tuo sia un falso problema: non vuoi essere cristiano? Allora cerca altrove la tua fede, le risposte che cerca il tuo cuore. Il battesimo, gli altri sacramenti, il catechismo e quant'altro attinente la tua formazione cattolica non mi pare ti siano d'ostacolo.

#116
Il punto non è riuscirci ma se ci si può riuscire.
#117
Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2023, 13:32:11 PML'impresa non é quella che mette il capitale, l'impresa organizza i fattori, tra cui il lavoro, e decide chi assumere e il prezzo da pagare, visto che é lei a pagarlo.
Il tuo modo di vedere è di consegnare al datore di lavoro l'assoluta preminenza nelle questioni aziendali. Lui paga (e rischia!) e tanto basta a chiudere il discorso.

Ebbene è certamente vero che a lui spetta l'onere e l'onore di decidere la strategia aziendale e tutto ciò che concerne l'organizzazione del lavoro ma non possiamo dimenticare che l'azienda ha anche una funzione sociale. Non lo dico io ma la Costituzione italiana.

E scendendo nella realtà non credo che tu possa essere d'accordo sul fatto che, diversi lavoratori, siano pagati 600/700 € al mese (per 40 e anche più ore di lavoro). Tanto per rimanere sul generale e su un esempio molto diffuso.

Tu dirai che è un problema di domanda/offerta ma io credo che tutta una società si debba far carico di cercare (almeno tentare!) di creare condizioni di vita dignitosa e decorosa per tutti.

Se l'economia non si "umanizza" allora non compie il suo dovere sino in fondo.



#118
Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2023, 12:01:28 PMIl topic sono le strategie sindacali, e non le leggi inerenti il mercato del lavoro, Freedom.
Per comprendere le strategie sindacali occorre conoscere il quadro di riferimento. Poiché le fonti del diritto sono:
1) Costituzione
2) Leggi Europee
3) Leggi nazionali
4) Regolamenti
5) Usi e costumi
Il sindacato opera nell'ambito delle suddette fonti del diritto, sostanzialmente dal N°3 in giù. Uno dei suoi compiti principali è, in effetti, la tutela dei CCNL e dei CIA cioè dei contratti nazionali di categoria o di 1° livello e dei contratti aziendali o di 2° livello. In pratica tutto ciò che riguarda la parte economica e normativa del lavoro. Ma ancor più importante è far rispettare lo Statuto dei lavoratori. La cui mancanza dà luogo a "comportamento antisindacale". Un fatto grave e, addirittura, di rilevanza penale. Non a caso i massimi giuslavoristi di cui dispone il nostro Paese sono stati sindacalisti o comunque attinenti a quel ambiente. Stesso discorso per gli avvocati del lavoro. Sia di una parte che della controparte per intenderci.
 
Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2023, 12:01:28 PMPensare di risolvere questioni contrattuali con la coercizione espressa dallo stato é il rimedio peggiore possibile di qualsiasi tipo sia il problema. Le realtà lavorative sono profondamente differenziate tra loro e abbisognano di soluzioni differenti, e queste non possono essere regolate per legge.
Mi pare di aver dimostrato l'assoluta priorità della legge sulle questioni lavorative.
 
Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2023, 12:01:28 PMPersonalmente poi non credo che il problema sia l'avidità, quanto la carenza di conoscenza della situazione aziendale. Trovare soluzioni armoniche nei rapporti di lavoro é conveniente per tutti, di solito questa soluzione l'imprenditore la conosce, cioè sa quanto é il massimo che può ragionevolmente offrire ai propri lavoratori, ma non glielo dice certo a loro. Qui ci dovrebbe essere il lavoro del buon sindacalista, che dovrebbe sapere quanto é opportuno chiedere per risolvere subito la questione senza costi per nessuno. Da notare che poi nelle contrattazioni sono parte integrante i piani d'investimento, che sono condizione di garanzia di occupazione futura.
Non ricomprendere nel tuo ragionamento la questione decisiva dei rapporti di forza mi pare estremamente riduttivo.
Citazione di: anthonyi il 01 Giugno 2023, 12:01:28 PME per l'occupazione futura é importante che i lavoratori sappiano quanto é opportuno chiedere, perché se chiedono troppo é possibile che sul momento l'imprenditore li accordi, perché é stato preso alla sprovvista, ma poi si faccia i conti e si accorga che non gli conviene più tenere aperto, meglio produrre in Polonia.
Questo è un vecchio discorso dal malcelato sapore ricattatorio. Fra l'altro non rispondente alla realtà. Se l'imprenditore, al netto delle richieste sindacali, ritiene opportuno trasferire la produzione all'estero lo fa e basta. Non saranno certo le organizzazione sindacali (fra l'altro arrendevoli come non mai in un epoca come la nostra) a fargli cambiare idea. L'autunno caldo è finito e morto e sepolto.
Basta guardare la tv e vedere la faccia di Landini/Sbarra/Bombardieri per comprendere al volo l'assoluta inconsistenza dei sindacati al giorno d'oggi. Ricevuti dal Governo più per educazione che per reale contrattazione.

P.S.
se nella tua viva esperienza rilevi qualche durezza sindacale nel tuo posto di lavoro o in quello dei tuoi conoscenti penso che, guardando in profondità, sia agevole rilevare che sono atteggiamenti di facciata. La sostanza è, purtroppo, quella che ho sinteticamente espresso.
#119
Lo dico con umiltà e senza nessuna critica: avverto che siamo tutti vittima di una narrazione che non rispecchia la realtà storica e umana del mondo del lavoro.

La persona umana tende all'avidità. Questo vale sia per i datori di lavoro che per i dipendenti. E' dunque imprescindibile regolare il rapporto di lavoro con leggi che tengano presente questo fatto strutturale.

Bisognerebbe poi stabilire l'obiettivo di questo regolamento. Che, a mio avviso, non può essere assoluto ma deve equilibrare le varie istanze. Non mi pare dunque corretto assurgere a valore assoluto la competitività e nemmeno l'interesse del lavoratore. Nonostante quest'ultimo sia, è bene ricordarlo, la parte più fragile della relazione.

Occorre trovare un compromesso che consenta la sopravvivenza dell'azienda cioè la sua capacità di produrre utili e la sopravvivenza cioè il vivere decorosamente e dignitosamente del lavoratore.

La difficoltà sta appunto nell'avidità reciproca e nell'incapacità, sempre reciproca, di fidarsi l'uno dell'altro. Negli anni '60 e '70 i rapporti di forza furono significativamente a favore dei lavoratori che, purtroppo, se ne approfittarono. Oggi, non è più così, e i rapporti di forza sono fortemente a favore dei datori di lavoro che, va da sè, se ne approfittano. Sono sotto gli occhi di tutti gli utili, in costante crescita, delle aziende quotate in borsa. Di tutto il mondo. E il potere d'acquisto di stipendi/salari nettamente inferiore alla crescita degli utili. Il fenomeno, come detto, è mondiale.

Questo è quello che rilevo.

Attribuire questa situazione all'incapacità negoziale dei sindacati mi pare ingeneroso. O meglio può essere vero ma non per la loro aggressività. Caso mai per il motivo opposto! La verità è che firmano tutto. Per accorgersene è sufficiente parlare con qualsiasi lavoratore. Non a caso le organizzazione sindacali soffrono un'emorragia di iscritti e si stanno riducendo ad associazioni di pensionati.

Le cause profonde di tutto ciò vanno ricercate, secondo me, nell'assenza (in tutto il mondo) di prospettive e/o progetti credibili di miglioramento sociale e politico. E dunque nella poca voglia di battersi per un mondo migliore. "Pigrizia" che colpisce tutti, non solo le parti sociali.
#120
Citazione di: Kobayashi il 01 Giugno 2023, 07:52:17 AMPensare che il percorso delle civiltà sia una "lotta culturale" finalizzata quasi inconsciamente a superare ciò che c'è di conflittuale nell'interazione umana, per giungere in un futuro prossimo alla pace perpetua, all'armonia, alla piena accettazione del singolo etc., è, secondo me, un modo ingenuo, sentimentale, di guardare a ciò che veramente siamo.
Scusa se mi inserisco ma è talmente vero (secondo me ovviamente :) ) quello che scrivi che ho avvertito la necessità di introdurre anche il passo successivo (che ho fatto io, poi ognuno fa quello che ritiene opportuno ovviamente).

Appurato dunque che la natura umana è quello che è e non è umanamente possibile risolvere certe, decisive, contraddizioni; si pone quindi il seguente problema: perchè ho questo desiderio (di pace, gioia, armonia, etc.) nonostante l'impossibilità di realizzarlo? E' un pò strano perchè se ho sete bevo, se ho fame mangio, se mi innamoro corteggio e (se mi va fatta bene) conquisto, etc. Insomma, a parte i desideri fantastici e tutto sommato irrilevanti, quando nasce in me un desiderio.....diciamo importante, esiste la possibilità di soddisfarlo.

Perchè dunque non dovrebbe valere per un desiderio così profondo, così sano, così giusto, così naturale come è il bisogno di armonia, di pace, di gioia?

Penso che una strada ci sia e sia l'esatta risposta alla domanda posta nel Thread. E cioè tutte le strade portano a Dio purchè lo si ricerchi onestamente. In fondo, anche se la religione cristiana viene accusata di ritenersi superiore alle altre religioni, vado a memoria ma mi pare che il Signore stesso affermi: "conosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un l'altro". Un'apertura maggiore, una possibilità così semplice, non saprei dove trovarla.

E arrivando a Dio, trascendendo dunque l'umana natura, allora si arriva a quella pace. Almeno così penso.