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Messaggi - Ipazia

#1051
Il Capitale è ovviamente la persona collettiva, storica e giuridica, che raggruppa i capitalisti. E lo scettro con cui questa classe domina il mondo attraverso gli apparati economici, statali, giuridici e propagandistici.

Come tutte le classi dominanti ha le sue contraddizioni e brutture, intrecciate con le dinamiche "esistenziali" del Capitale. 
#1052
Il double bind a me ricorda comma22: "chi è pazzo è esentato dai combattimenti, ma chi chiede di essere esentato dai combattimenti non è pazzo"

D.Cooper e R.Laing hanno scritto pagine memorabili sulla eziologia schizofrenica del double bind in età evolutiva.

Marx lo chiamava: "contraddizioni del capitalismo". La principale delle quali è il "cattivo infinito" della sua genetica accumulativa. Cattivo infinito che tende a consumare ogni risorsa naturale e umana per la sua coazione ad accumulare. Che è la coazione a ripetere dell'economia patologica.

Severino giustamente dice che se il capitalismo rinuncia a questa sua genetica coazione fa seppuku. Ed è vero. Ma c'è ancora tanto da consumare e la guerra può dare molte ulteriori soddisfazioni, aggiustando pure i tarocchi finanziari dell'economia irreale, a sua santità il Capitale.
#1053
Citazione di: green demetr il 22 Gennaio 2024, 21:22:56 PMLa domanda alla Ipazia storicista è piuttosto come fa un ethos a essere ontologico?
Infatti è un azzardo, ma di fronte al teismo il trascendentale umano ha una consistenza tale da legittimare oggetti storici come la "materialità dei rapporti umani" con le loro vicissitudini fatte di sangue, sudore e lacrime. Non favole, ma realtà spesse come possono essere certi destini.

Ontologia sociologica, antropologica. Secondo canale dell'evoluzione sapiens.
#1054
La filosofia ha senso se non si mette in competizione ontologica  con le scienza naturali con argomenti superati da secoli in ambito evoluzionistico e psiconeuroscientifico.

Attenzione pure all'antopocentrismo, altrettanto vintage. C'è tutto lo spazio dell'etica in cui la filosofia non rischia di finire in un vicolo cieco, o sentiero interrotto, come le accade con l'ontologia.

Questa è la mia filosofia e il motivo per frequentare un forum filosofico.

#1055
Soffiare nel vento non è tempo perso, perché ciò che vale rimane, e nessuno lo può affossare.

Il gruppo è già al limite del soliloquio. La vedo difficile spezzettarlo ulteriormente con regolamentazioni. Si può solo contare sul rispetto reciproco degli attivisti; e senso di misura delle proprie "competenze" nell'esternare e nel ribattere.

#1056
Citazione di: Alberto Knox il 21 Gennaio 2024, 18:31:27 PMcome si dice "per la natura è un problema già risolto" è vero. Ipazia ha fatto bene a criticare la filosofia di Kant . Non possiamo permetterci di pensare ad un filosofo e alle sue argomentazioni come pietre irremovibili della storia . Fra l altro la cosa in sè è stata abbondantemente criticata con argomentazioni quanto mai logiche e razionali perchè le conoscienze , il pensiero , il nostro rapporto col mondo cambia, non è statico, si evolve , è lo Spirito del mondo di Hegel.

Eppure Kant ha aperto la strada verso un secondo canale della realtà che ha definito: trascendentale. Intuizione che permette di procedere con relativa indipendenza dal percorso fondativo naturale, senza dover ricorrere agli dei, verso un evoluzionismo del particolare ethos antropologico.

Questa seconda via evolutiva è il campo specifico del sapere filosofico.

La caciara avviene quando si mischiano rozzamente questi due percorsi della realtà e le rispettive ontologie.
#1057
Tematiche Spirituali / Re: La mela di Eva
21 Gennaio 2024, 08:09:40 AM
A questo punto solo chatGPT ci potrà salvare.
#1058
Rimestare l'ontologia in sede filosofica è davvero la comica finale della filosofia occidentale. Almeno bobmax ha capito che il suo alveo naturale è l'etica. Invece c'è ancora chi non ha chiaro il rapporto tra physis ed ethos. 

Vai avanti tu green, che mi viene da ridere.
#1059
Tematiche Spirituali / Re: La mela di Eva
20 Gennaio 2024, 22:24:21 PM
Tutto molto bello, ma non c'è uno straccio di prova paleoantropologica che dimostri questa narrazione.
#1060
Direi con buona pace di Kant, della cosa in sé,  e del rapporto tra percezione e realtà, che l'evoluzione naturale ne sa più di tutti i filosofi e ha tarato gli apparati sensori delle sue creature a prova di sofismi e scetticismi gnoseologici.

Ogni organismo vivente si è evoluto in funzione dell'ambiente che lo nutre e i suoi sensori sono i più adatti allo scopo. Se non fosse così si sarebbe estinto, come destinato all'estinzione è in natura un cucciolo di gazzella nato senza sensore visivo.

Se esiste una realtà, i sensori dei viventi  e il loro elaboratore centrale, si sono evoluti per non lasciarsi ingannare da errori percettivi relativi a fuoco, gravità, zanne, artigli, spine, correnti tumultuose, e ogni altro agente pericoloso per la sopravvivenza.

Abbiamo fede in tante corbellerie antropiche, tra cui la catena di Sant'Antonio metafisica denominata "cosa in sé", tanto vale averne, anche metafisicamente, sulla capacità di mamma natura di aver fatto un buon lavoro tra mondo reale e percezione a favore delle sue creature.

Ci pensa il rasoio di Ockham naturale a selezionare gli errori evolutivi.
#1061
Citazione di: Koba II il 20 Gennaio 2024, 16:26:43 PMMa sant'Iddio! Ma è così difficile capire che la questione ovviamente non è se ci sia una realtà indipendente dalla mente (cosa di cui tutti siamo convinti), ma se tale realtà possa essere direttamente attinta oppure no dal pensiero, e nel caso la risposta sia no, svilupparne con coerenza le conseguenze: tutto ciò su cui riflettiamo è pensiero, tutto ciò che conosciamo sono concetti, immagini, prodotti della mente.
Questo è il percorso di alcuni secoli del pensiero occidentale. E che la cosa risulti assurda o incomprensibile in un forum di filosofia mi sembra veramente bizzarro...

Vedo che perfino gli animali, totalmente digiuni di metafisica, riescono ad adattare perfettamente i loro schemi mentali all'ambiente e lo fanno anche meglio di noi, senza ausilii artificiali. Se la filosofia si intorta in questi sofismi di lana caprina è messa veramente male da alcuni secoli. E non può lamentarsi se l'ontologia della mente le è stata scippata dalle neuroscienze. Bel risultato da incurabili.
#1062
Citazione di: Alberto Knox il 20 Gennaio 2024, 15:10:52 PMPer Spinoza noi siamo attributi della sostanza unica che è Dio e che è natura , in Eraclito vuol dire che noi siamo attributi del logos?

In mezzo c'è pure Giovanni che incarna il logos. Alla verità si giunge per gradi e il risultato non è stato così magni-loquente. Nulla più che il perfezionamento di un apparato fisiologico di comunicazione sincronizzato con un sistema nervoso centrale. Capace certamente di trascendersi in senso creativo, ma qui stiamo parlando di ontologia.
#1063
L'idea che la realtà sia un costrutto mentale è l'estrema gratificazione autoerotica di una filosofia che si è vista soffiare l'ontologia dalla scienza. La quale risponde sadicamente tracciando all'eeg tutti i costrutti mentali, filosofici compresi. Al ballo demenziale delle celebrità.
#1064
Citazione di: Alberto Knox il 20 Gennaio 2024, 13:29:04 PMma cosa c' entra ? la nostra parola archè? archè de che? sai benissimo cosa Eraclto intendeva con Logos , ce lo vuoi spiegare? che cosa ci vuole consegnare Eraclito con il termine Greco Logos?

Ci vuole consegnare l'episteme, il respiro della realtà, il "Deus sive Natura" di Spinoza. Noi che di strada all'episteme ne abbiamo fatta fare lo chiamiamo "Universo" e il suo respiro/pneuma, chiamiamo "evoluzione". Non sarà una gran cosa, ma è quello che passa il convento reale.


Citazioneme lo sai dire?ma non eravate d'accordo sul fatto che la filosofia o è metafisica oppure non è? Se no cosa si riduce, a ideologia?

Ogni speculazione sulla realtà ha essenza metafisica. Il suo carattere speculativo ci deve mettere in guardia dal voler a tutti i costi prendere il volo verso i cieli perigliosi dell'immaginario istituzionalizzato, che è il lato oscuro della metafisica, laddove l'ignoranza si converte in trascendenza e l'episteme in fede.
#1065
Citazione di: daniele22 il 20 Gennaio 2024, 09:38:04 AM
Io penso che si viva nel peggiore dei mondi possibili. Lo sforzo metafisico ebbe la possibilità di manifestarsi, e lo fece tanto per la via materialista quanto per quella teista. Rinunciando a tutti gli Dei che non uguaglino Dio al Cosmo in modo esplicito cesserebbe ogni conflitto tra teismo e materialismo (almeno per come intendo il materialismo). Resta pur tuttavia intatto e senza critica quello che farebbe sì che si viva nel peggiore dei mondi possibili. Resta cioè il linguaggio ... quello che originò tanto il "Dio" quanto il Pneuma .. etc.
Lo smantellamento avrebbe senso una volta nota la natura della lingua, altrimenti diverrebbe sopraffazione, fascismo

Oggi Amleto direbbe ad Orazio: "c'è più logos nelle corde vocali di quanto ne sappia la tua filosofia". La natura della lingua è comunicare e lo fa prima di qualsiasi speculazione filosofica, come ci rammentano i nostri pargoli nel cuore della notta. Per un sacco di altre specie viventi vale uguale, solo che il nostro logos non è sintonizzato col loro.