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Messaggi - baylham

#1051
Funziona.
Grazie.
#1052
Tematiche Spirituali / Re:Karma e reincarnazione
22 Marzo 2018, 11:39:40 AM
Citazione di: Loris Bagnara il 21 Marzo 2018, 22:50:24 PMIn questo la teosofia propone qualcosa di decisamente diverso: la vita terrena ha valore perché è proprio su questa arena che abbiamo costruito ciò che siamo ora, e che costruiremo il nostro futuro. E senza Salvatori (hai ragione: non c'è soteriologia nella teosofia): l'individuo è l'unico responsabile del proprio destino.

Se l'individuo è responsabile del proprio destino allora è responsabile di tutto.
Non lo ritengo né vero né possibile.
E' uno dei motivi fondamentali di mia contestazione delle religioni e dello stesso buddismo.
#1053
Attualità / Re:Elogio dell'incoerenza
22 Marzo 2018, 10:51:31 AM
La coerenza ha anche il significato di coesione, di unione. Un ulteriore motivo di preferenza per la coerenza. Tuttavia l'aumento della coerenza, nel senso di unione, è ottenuto a scapito della forza del legame, indebolisce la coerenza nel senso di adeguamento tra i fini ed i mezzi.

La politica per esistere richiede che ci sia coerenza ma anche incoerenza. Perciò appellarsi alla concordia, all'unità e solidarietà nazionale è comprensibile ma impossibile. Lo stesso appello ha senso proprio perché la coerenza non c'è.

Continuo analizzando da questa prospettiva le due forze in crescita, la Lega e i 5 Stelle.

Il sovranismo, "prima gli italiani", richiede una coerenza centrale, nazionale. Come si concilia con l'autonomismo, federalismo o secessionismo che si trova nel fondo della base leghista settentrionale, "prima i veneti"?

I 5 Stelle, che già hanno rivoltato come un calzino i loro programmi e ideali originari, come conciliano l'obiettivo della democrazia diretta informatica, la cui premessa è l'incoerenza dei progetti politici, con la formazione di un partito politico che ha un progetto politico coerente?

Questa contraddizioni sono divertenti, comiche. Probabilmente anche la comicità ha a che fare con la coerenza.

#1054
Nel mio commento precedente ho espresso un dubbio sulla GSA. Poi ho compreso il fondamento del dubbio. La GSA è una teoria genetica delle preferenze sessuali che riguarda classi di individui, non il singolo individuo.
In generale anche la preferenza sessuale degli adulti maschi per le giovani femmine, o viceversa delle giovani femmine per i maschi adulti ha un fondamento genetico.
La genetica è quindi rilevante nelle scelte sessuali, ma è comunque una parte della spiegazione.

Nel tuo caso comprendo la rilevanza della questione genetica perché anche la legge penale e l'ostracismo sociale verso l'incesto ha motivazioni genetiche.
Poiché considero la sessualità come un mezzo di espressione di relazioni di affetto e di amore tra gli uomini, comprendo che ti trovi in una situazione a dir poco problematica, per cui faccio gli auguri a te, a tua figlia e alla tua compagna.
#1055
Il conscio e l'inconscio, il tutto e il nulla, l'io e il non io, l'ignoranza e l'intelligenza, il soggetto e l'oggetto, il bene e il male, l'immanente e il trascendente, il caos e l'ordine, il caso e la necessità, il passato e il futuro, la felicità e l'infelicità, l'essere e il divenire, ...
#1056
Sono favorevole alle relazioni sessuali e amorose consensuali, per cui ritengo che il reato di incesto dovrebbe essere abolito. Il reato di violenza sessuale mi appare sufficiente a proteggere i minori nelle relazioni familiari.

La GSA non mi convince, ma il rapporto tra genetica e relazione sessuale è interessante da approfondire.

Nel tuo caso ritengo che la gelosia della figlia non sia un buon inizio di una relazione amorosa, come non lo sia rivolgersi ad un forum per risolvere i propri dubbi esistenziali.
#1057
Non posso rispondere.
#1058
Riconoscere l'altro significa riconoscere di far parte di un sistema di relazioni autoorganizzantesi, ad una azione corrisponde una reazione.

Per escludere l'altro che ha solo la vita da offrire, da scambiare, da perdere, devi toglierli la vita, farlo morire. E' quello che si sta proponendo, che sta succedendo, più o meno coscientemente.
#1059
Il contratto non è rivolto a risolvere le controversie (eccetto la transazione), per quello c'è la legge e il processo. Il contratto è una relazione orizzontale, di reciprocità tra le parti, uno scambio, un accordo. Chi contratta ha almeno un minimo di potere, di prendere o lasciare. L'alternativa sono le relazioni di potere, gerarchiche, verticali, asimmetriche.

Per me il compito infinito della sinistra è quello di eliminare l'asimmetria nella relazione economica sociale tra gli uomini.

Come già scritto la mia cartina al tornasole per valutare gli indirizzi dei singoli, dei movimenti e partiti politici sono le reazioni nelle situazioni di difficoltà, di crisi, di decrescita del reddito e della ricchezza. Riprendendo l'ultimo intervento di InVerno, come si distribuiscono i sacrifici, non i benefici. Infatti nella crisi economica gli equilibri politici si sono spostati complessivamente a destra.

Comunque nella società italiana chi è il difeso, chi è il difensore e chi è il forte?

Per me il debole è lo straniero extracomunitario. A differenza degli altri cittadini italiani non può nemmeno accedere al contratto di locazione o di lavoro, non può nemmeno prendere o lasciare un contratto, non può nemmeno ricevere una ospitalità.
All'obiezione che lo straniero non fa parte del popolo italiano, rispondo che la sinistra non fa distinzioni di nazionalità, è internazionalista.

Lo Stato non è un'alternativa al mercato, l'alternativa al mercato è la pianificazione. I principali desiderata dei partiti italiani, il protezionismo, la moneta nazionale, il reddito di cittadinanza che acquisti perché non hai un lavoro e che perdi dopo avere rifiutato 3 proposte di lavoro dipendente, la flat tax, la riduzione delle imposte e gli incentivi all'innovazione, la riduzione del cuneo fiscale, sono pienamente dentro il mercato capitalistico, hanno l'obiettivo di puntellarlo, di espanderlo. La maggioranza di questi programmi punta ad aumentare le rendite ed i profitti capitalistici interni come volano, incentivo per gli investimenti e la crescita economica, per far ridiscendere occupazione e reddito in basso nella scala sociale economica, quindi trasferiscono reddito alle classi sociali già ricche aumentando le disuguaglianze economiche e sociali infra e inter statali. Per rinviare, ammorbidire il conflitto economico, invece della redistribuzione di reddito e ricchezza tramite le imposte, si espande il debito pubblico. Ci vuole una grande faccia di tolla per proporre di finanziare programmi dichiarati primari, principali, fondanti con la lotta agli sprechi o con la crescita economica o col debito pubblico. Alla fine arriva l'insolvenza dello Stato, la crisi e il sistema capitalistico riparte. La forza di un sistema si dimostra proprio nel superamento delle crisi e nell'assenza di una alternativa.

Infine l'individuo, come il mercato, è già un universale.
#1060
Attualità / Re:Il senso comune e la politica
17 Marzo 2018, 16:43:31 PM
In uno stato democratico il colore della pelle non conta. 
Ci sono militari e poliziotti neri. I cittadini neri sono più sicuri se i cittadini di altro colore sono disarmati.
#1061
Attualità / Re:Il senso comune e la politica
16 Marzo 2018, 10:25:24 AM
Se le proposte politiche di un partito sono di buon senso significa che le proposte degli altri sono di cattivo senso o folli.
Se le proposte di un partito sono di senso comune allora non sono speciali o straordinarie. 
Ci sono aspetti positivi e negativi nel senso comune o buon senso per cui non lo trovo dirimente come categoria o indirizzo politico.
Per questo non ritengo che le lobby siano cruciali su questa come su altre questioni generali.

Nel caso specifico delle stragi armate ci sono buoni sensi che si scontrano: il buon senso sostiene la difesa da una aggressione per cui bisogna armarsi, dall'altra armarsi facilita l'azione distruttiva dell 'aggressore. Il buon senso sostiene che non è il tipo d'arma usata a fermare le stragi, ma dall'altra sostiene che il tipo d'arma è tecnicamente rilevante per fare una strage.

La mia opinione è che le armi dovrebbero essere detenute quasi esclusivamente dalle forze dell'ordine di uno Stato democratico.
#1062
Attualità / Re:Elogio dell'incoerenza
14 Marzo 2018, 11:46:21 AM
La domanda posta chiaramente non si riferisce ad incoerenze logiche di una proposta, programma, ideale politico, ma all'incoerenza nella pratica politica rispetto ad essi.

Che il sistema politico, la politica, il potere abbia una struttura, una modalità di fondo costante, stabile che necessiti dell'incoerenza per mantenere la sua coerenza mi sembra una interessante ipotesi di partenza.

La domanda è perché la coerenza è considerata un valore in politica mentre l'incoerenza no?

Una risposta possibile è che in politica la vittoria, il successo è in relazione diretta con la coerenza, mentre la sconfitta, l'insuccesso sono in relazione inversa.

Una seconda risposta è che la coerenza è insita nell'interesse, nella proposta, nel programma, ma l'incoerenza è insita nel darsi un interesse, una proposta, un programma. Io non so quale sia il mio interesse.

La distinzione di interessi tra governanti e governati, tra politici e popolo mi sembra una tesi coerente dell'antipolitica: se i politici, i governanti fanno i loro interessi perché il popolo, i governati continuano coerentemente a sostenerli? Perché il popolo ha con coerenza bisogno dei politici?

#1063
Attualità / Elogio dell'incoerenza
13 Marzo 2018, 10:00:35 AM
I recenti accadimenti mi convincono sempre più della contraddittorietà di molte posizioni posizioni politiche. Parto dalla coerenza.

Ritenevo che la coerenza dei programmi politici, degli ideali di un partito fosse una caratteristica positiva e che l'incoerenza fosse invece negativa, da biasimare.
Tuttavia riflettendo sulle conseguenze di una posizione intransigentemente coerente mi sono reso conto che non sempre è una virtù politica.

Essere coerenti politicamente significa essere fedeli ad un partito, ad un programma, ad un ideale, senza mai cambiarlo. Purtroppo c'è il problema che in politica si chiede agli avversari interni ed esterni di cambiare idea, si chiede agli altri di essere incoerenti. Se la politica vuole cambiare lo stato delle cose, il cambiamento comporta l'incoerenza. Una bella contraddizione. 
#1064
Mi scuso per il ritardo ma gli impegni di lavoro e di vita quotidiani limitano la mia partecipazione e riflessione.

Mi scuso con epicurus per il mio errore di lettura frettolosa delle sue argomentazioni, che non fanno uso implicito dell'induzione.  Invece è la scienza che fa un uso implicito dell'induzione.

Mi scuso anche per la mia ignoranza di fisica, chimica e biologia per cui non sono in grado di entrare nel dettaglio.

Discutere del falsificazionismo serio o sofisticato contrapposto a quello ingenuo significa entrare in un ginepraio inestricabile perdendo di vista il metodo falsificazionista.

Il criterio falsificazionista si applica sia a singole asserzioni che alle teorie più complesse. La semplice asserzione " Tutti i cigni sono bianchi" è la base di partenza sia della critica all'induzione che del criterio falsificazionista di Popper. Questo è il nucleo del criterio falsificazionista, al netto delle sofisticazioni successive adottate per salvaguardarlo.

Riflettendo ulteriormente sull'induzione e deduzione ho compreso che le invalidità, le fallacie di entrambi i metodi sono indimostrabili. Perciò a differenza di Popper, rivaluto il metodo induttivo come fondamentale per la scienza, che comunque mantiene il suo carattere fallibile.

Se una teoria scientifica o l'intera scienza sostiene deduttivamente, come corollario, la singola asserzione "tutti gli uomini sono mortali" allora la critica rivolta alla singola asserzione è una critica rivolta all'intera teoria o scienza. Se dalle ipotesi scientifiche della biologia o fisica si deduce che "tutti gli uomini sono mortali" allora quelle ipotesi sono infalsificabili rispetto alla mortalità. Sostenere che la teoria è scientifica perché è falsificabile sotto altri aspetti significa eludere il problema: il fatto di vedere un cigno nero falsifica l'asserzione "Tutti i cigni sono mortali e bianchi" per il colore ma non per la mortalità. Se addirittura la singola asserzione, come "la velocità della luce è costante nel vuoto" o la sua contraria, è infalsificabile ed è una delle ipotesi fondamentali della teoria allora a maggior ragione l'obiezione è inconsistente.
#1065
L'onnipotente può essere onnisciente, l'onnisciente sa essere onnipotente.

Per me non esiste né l'onnipotenza né l'onniscienza, quindi non ho domande da fare al genio della lampada.