Buon pomeriggio Sari.
Il Natale in famiglia e i piacevoli o spiacevoli ricordi dell'infanzia...
Ma da adulti ?
Molte persone sono contente delle festività natalizie, tante altre vorrebbero evitarle perché per loro significa malinconia, solitudine, problemi nei rapporti familiari o problemi economici, oppure lavorativi.
Si, lo shopping per i regali, la preparazione di pranzi e cenoni, la tensione psicologica e la stanchezza che inevitabilmente pervade chi ospita.
E le "visite parentali" ? I parenti sono come i gatti: abitudinari. Cambiare iter diventa difficile e si diventa preda di critiche. Meglio variare i tempi per non suscitare. assuefazione. Anche se per anni ci si è comportati in un determinato modo, non significa che si debba per forza continuare a farlo.
A volte sentirsi ingabbiati nelle pretese dei diversi familiari può essere stressante, e si pensa alle festività natalizie come una incombenza da superare il prima possibile, da far diventare presto un ricordo e tornare alla "normalità" quotidiana.
Riti e rituali vanno bene nella liturgia ecclesiastica, invece tra parenti, anche se rafforzano i legami, alla lunga stancano, diventano noiosi.
Sari ti ricordi il film del 1992 titolato "Parenti serpenti" , diretto da Mario Monicelli ?
In quel film tutti i parenti, quattro nuclei familiari, come ogni anno per le festività natalizie si riuniscono nella casa dei nonni. Tutto sembra scorrere tranquillamente, nell'ordinaria routine festiva, con cenone della vigilia, processione, tombolata, messa di mezzanotte e scambio di regali, ma nel giorno di Natale avviene l'imprevisto durante il pranzo..., con conseguenti litigi che liberano rancori, ipocrisie, gelosie.
Penso che per le festività natalizie sia meglio partire per una breve vacanza con la partner e gli eventuali figli, se sono minorenni.
Non è più il tempo del detto popolare: "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi".
Il Natale in famiglia e i piacevoli o spiacevoli ricordi dell'infanzia...
Ma da adulti ?
Molte persone sono contente delle festività natalizie, tante altre vorrebbero evitarle perché per loro significa malinconia, solitudine, problemi nei rapporti familiari o problemi economici, oppure lavorativi.
Si, lo shopping per i regali, la preparazione di pranzi e cenoni, la tensione psicologica e la stanchezza che inevitabilmente pervade chi ospita.
E le "visite parentali" ? I parenti sono come i gatti: abitudinari. Cambiare iter diventa difficile e si diventa preda di critiche. Meglio variare i tempi per non suscitare. assuefazione. Anche se per anni ci si è comportati in un determinato modo, non significa che si debba per forza continuare a farlo.
A volte sentirsi ingabbiati nelle pretese dei diversi familiari può essere stressante, e si pensa alle festività natalizie come una incombenza da superare il prima possibile, da far diventare presto un ricordo e tornare alla "normalità" quotidiana.
Riti e rituali vanno bene nella liturgia ecclesiastica, invece tra parenti, anche se rafforzano i legami, alla lunga stancano, diventano noiosi.
Sari ti ricordi il film del 1992 titolato "Parenti serpenti" , diretto da Mario Monicelli ?
In quel film tutti i parenti, quattro nuclei familiari, come ogni anno per le festività natalizie si riuniscono nella casa dei nonni. Tutto sembra scorrere tranquillamente, nell'ordinaria routine festiva, con cenone della vigilia, processione, tombolata, messa di mezzanotte e scambio di regali, ma nel giorno di Natale avviene l'imprevisto durante il pranzo..., con conseguenti litigi che liberano rancori, ipocrisie, gelosie.
Penso che per le festività natalizie sia meglio partire per una breve vacanza con la partner e gli eventuali figli, se sono minorenni.
Non è più il tempo del detto popolare: "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi".