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Messaggi - Duc in altum!

#1066
**  scritto da Apeiron:
CitazioneForse non mi sono fatto capire bene (rispondo questo poi torno nel silenzio):
1)L'etica deve essere assoluta (cioè non ci possono essere più etiche incompatibili tra loro);
Ma l'etica evangelica non ammette né compatisce altri tipi di etica, essa è assoluta.
Però possiamo essere sicuri che non sia una bufala questo messaggio? No, non lo possiamo essere, possiamo solo credere che così sia per fede.
E così per ogni etica particolare che ogni uomo decida quale suo assoluto. Ma solo una alla fine sarà (ed è!) l'originale.
Quindi la tua ricerca non potrà mai soddisfarti al 100% (anche Papa Francesco chiede di pregare per lui), ma ti conduce a dover, obbligatoriamente, scegliere, con un salto nel buio, che l'etica da te preferita sia quella originale, l'assoluta.


CitazioneNon sono d'accordo che avere fede in Gesù implichi avere fede in tutti i vari dogmi (a mio giudizio aggiunti) accettati attualmente dalla Chiesa

Benissimo (e a tal proposito ti ho citato il mio dubbio sul Purgatorio), ma avere fede in Gesù significa essere suo testimone, tu lo sei anche senza accettare tutti i dogmi che Santa Romana Chiesa ci propone? Questa è la domanda che devi farti.


CitazioneE come ho già detto per uno scienziato del 2000 è molto più difficile credere alla Bibbia che per un contadino dell'anno 1200.
Invece no, non c'è nessuna differenza, giacché anche lo scienziato del 3000 dovrà confrontarsi con l'etica proposta dalla bibbia e rivelata da Gesù, mica la Hack o Veronesi hanno avuto più facilità nell'elargire amore, essendo scienziati nel 2000, che il contadino dell'anno 1200? E' questo il dilemma ontologico: la qualità e la quantità dell'amore vissuto e condiviso, e non la quantità e la qualità della conoscenza senza amore.


CitazioneFrase semi-scherzosa: Detto questo se oggi muoio e non cambio idea andrò molto probabilmente all'inferno  
E chi te lo dice? Questa è una tua personale supposizione derivante dalla tua fede. Anche il servo del centurione, senza che sapessimo cosa credesse, fu salvato grazie alla fede di un altro, del suo prossimo (e questo, forse, non è uno scherzo!  ;) ).
#1067
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
21 Novembre 2016, 15:52:56 PM
**  scritto da InVerno:
Citazionepurtroppo la verità della religione cattolica è che a Napoli padre pio ha 2 volte l'importanza di Cristo per un credente, e nella sua mente padre pio svolge esattamente le funzioni di una divinità,
Da partenopeo non posso che confermare (anche se non vivendo da anni a Napoli posso confermarti che è così in tutto il mondo); ma questo più che credente è un credulone, quindi è la sua (tua) verità cattolica, niente a che vedere con il messaggio evangelico.  ;)
#1068
**  scritto da Apeiron:
CitazioneE ancora Duc non capisci ancora che io ricerco la base dell'etica!
Ma come, per un anno non si è parlato d'altro nel mondo, e tu ancora ricerchi la base dell'etica?
La "Misericordia e la Giustizia Divina" è il fondamento, ossia, l'amore di Dio per l'uomo e che l'uomo, essendo a sua immagine e per somigliarGli, deve elargire al suo prossimo, per corrispondere davvero alla Misericordia e alla Giustizia ricevuta, questo è il fondamento dell'etica.
Ma non tutti ci credono, quindi oltre che una ricerca è una sperimentazione, un provare che davvero sia così, altrimenti è giusto e normale che ognuno abbia la propria etica, in stile Torre di Babele.
#1069
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
21 Novembre 2016, 14:33:54 PM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneE comunque tu mi chiedi di dover decidere.. Cosa ??  
Ti devi decidere su questa tua incoerenza:
CitazioneInoltre NON sapiammo COSA abbia "veramente" detto il Gesu' terreno / cosi' come i vari titoli a lui attribuiti (!). 
Infatti il Gesu' della storia ( il Rabbi - il Nazareno ) MAI ( ripeto: mai ) si attribui' il titolo di:
- Messia (!) - Redentore, Signore (!?!?) , figlio del dioYahwè, Pastore, Sommo sacerdote, Ultimo Adam, alfa/omega (!) - 
Tutti questi roboanti titoli gli furono attribuiti DOPO la sua scomparsa (!). 
...se non sappiamo cosa abbia veramente detto Gesù, non possiamo neanche sapere che mai si attribuì il titolo di Cristo (gli altri sono susseguenti, come i tanti nomi per definire Dio).
#1070
**  scritto da Apeiron:
CitazioneOrbene io dico perchè la santa chiesa cattolica e apostolica non riconosce l'errore SCOMUNICANDO l'inquisizione (il che significa dire "non siamo infallibili") e invece ANCORA si fonda sul dogma della sua infallibilità dopo che le ha prese "da tutti i cantoni".
Già fatto:
Il giorno 2 settembre 1999 in maniera inaspettata Papa Giovanni Paolo II annunciò che in vista del Grande Giubileo dell'Anno 2000 sua ferma intenzione sarebbe stata quella di chiedere perdono per gli errori della Chiesa, del passato, includendo tra questi la latitanza in difesa dei diritti umani, la compiacenza al totalitarismo e l'inquisizione.

http://www.papaboys.org/perdono-giovanni-paolo-ii/



CitazioneLa mia concezione dell'etica se non fosse chiaro invece è la seguente. L'etica si fonda su giudizi assoluti di valore, come ad esempio l'attribuire ala vita dell'uomo una dignità. E visto appunto che sono ASSOLUTI non possono essere scientifici.
Questi assoluti sono oggettivi solo per te e in virtù della tua fede, non sono assoluti oggettivi anche per gli altri, giacché l'attribuire alla vita dell'uomo una dignità, nei fatti, hai voglia di spiegarglielo a una cellula dell'Isis o a  Kim Jong Un.

Quindi la tua etica appare giusta, perfetta e veritiera per la tua fede riposta in essa, nella stessa maniera (né più né meno) di chi ha per etica il codice mafioso, o il Santo Rosario, o la Costituzione prima del Vangelo, o il nichilismo, ecc. ecc.
Ossia tutti siamo dogmatici.


CitazioneErgo: se alla nostra morte rimaniamo così stando ai dogmatici di questo forum: sicuramente io, Sariputra, bluemax e Angelo Cannata andiamo dritti all'inferno (dove poi ritroveremo anche gente come Margherita Hack e gente come Hitler, visto che la cosa che conta è che entrambi sono colpevoli del crimine di non riuscire a credere in Dio).
Stando a Secondo Matteo 25, e non ai desideri dei dogmatici, sia ben chiaro!!
Inoltre, se fosse possibile non riuscirvi, questo sarebbe più che presente a Dio, ecco perché non esiste chi non può credere a Dio/Gesù, ma solo chi non vuole, è molto differente la cosa.
Infatti, per esempio, cosa t'impedisce oggi a te di sperimentare di entrare, empiricamente, maggiormente in contatto con Dio?
La tua volontà, che ti conduce a soddisfare il tuo desiderio prima di quello suggerito dalla tua coscienza.
Benissimo, come si fa allora per far sì che la volontà personale si pieghi alla volontà divina?
Si prega, cioè, si riconosce di essere limitati, di avere un handicap invisibile, e ci si rivolge, con umiltà di animo e genuflessione della ragione, all'intervento misericordioso del dottore, giacché senza la malattia non guarisce.
Morale dell'esempio: non ci sei riuscito o non hai voluto esercitare questo consiglio evangelico per sperimentare il Vangelo?


CitazioneDetto questo: e perchè dovrei mai crederci all'inferno? Per paura?
Ma perché invece di credere all'inferno, non credi a che l'amore in te non è un caso, e che sei un individuo prediletto agli occhi di un supposto Dio?
Perché ti fermi alla colpa della morte, invece di godere della beatitudine intrisa nella vita??
Sei te che devi affrontare, non i credenti in Cristo.


CitazioneIlluminatemi dunque sul motivo per cui certe persone non sono mai disposte a dubitare e quindi non cadono mentre altri per costituzione ne sono predisposti?
Non cadono?!?!    ;D  ;D Ah,ah,ah  ;D  ;D   ...scusami, ma non ce l'ho fatta. Perché davvero credi che qualcuno possa morire senza mai essere caduto?? :-[
#1071
**  scritto da green demetr:
Citazioneio scrivevo ad @apeiron, per capire come mai un cristiano si facesse certe domande.
Perché mai un cristiano non dovrebbe farsi domande?


Citazionela verità la detiene il più forte, mi sembra che già da qualche annetto ce le stiamo suonando l'uno con l'altro.
La verità la detiene il nostro "cuore", qualunque essa sia, qualunque sia ciò che tu definisci "cuore".



Citazioneil più credibile è quello che imporrà colla forza il suo credo. molto semplicemente! a noi piccoli forumisti anonimi non è data parola.
Il credo imposto colla forza non è il più credibile ma il più paventato (temuto); mentre solo il gesto autentico e sincero di carità (amore) rende davvero credibile il credo della persona che opera tale gesto. Dove c'è paura non ci puo' essere amore: Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore. (1Gv) -


CitazioneDico solo un cristiano armato del suo scudo (la chiesa) e della sua spada (il gesù) perchè dovrebbe uscire fuori nel mondo reale???
???


Citazioneun atto gratuito che non sposa il mio pensiero e la mia spiritualità che vanno su altri lidi.(giusto per specificare).
Sarebbe questa specificità spirituale???  ???


CitazioneSe c'è un vangelo che mi fa torcere le budella è quello di Matteo, sul serio, è illeggibile, tante sono le supponenze e le arroganze.
Il Secondo Matteo è scritto per gli ebrei; è difficile far comprendere ad un popolo vanaglorioso e reazionario, con umiltà e mansuetudine, l'apertura di Dio a tutti gli uomini e donne che Egli ama  ...guarda a Gesù cosa gli hanno fatto!!

Non so il tuo grado di fede verso il Cristo, ma se sei agli inizi, oppure, vuoi un approccio alla Buona Notizia, con una "spiritualità" agnostica, ti consiglio d'iniziare con Marco, poi Luca, poi Matteo.



CitazioneIn quello di Giovanni invece non si dice proprio cosa sia questo regno dei cieli.
Ma il Regno dei Cieli è lo stesso Gesù Cristo, che poi non è altro che Dio: Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.(1Gv-Lettere) - Come che San Giovanni Evangelista non dice cosa sia: Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! (Gv-Vangelo) - senza peccato è l'unica condizione umana per realizzarsi nella vita eterna, nel Regno dei Cieli, una dimensione dove: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini!** Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro". E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate". (Gv-Apocalisse)   --- 

 **Il Regno dei Cieli = Dio con gli uomini, Dio e gli uomini di nuovo insieme nel giardino iniziale, l'uomo senza più l'afflizione del peccato e della morte che il peccato stesso ha generato.
#1072
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
19 Novembre 2016, 21:26:55 PM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneInoltre NON sapiammo COSA abbia "veramente" detto il Gesu' terreno / cosi' come i vari titoli a lui attribuiti (!). 
Infatti il Gesu' della storia ( il Rabbi - il Nazareno ) MAI ( ripeto: mai ) si attribui' il titolo di:
- Messia (!) - Redentore, Signore (!?!?) , figlio del dioYahwè, Pastore, Sommo sacerdote, Ultimo Adam, alfa/omega (!) - 
Tutti questi roboanti titoli gli furono attribuiti DOPO la sua scomparsa (!). 
Deciditi caro @jsebastianB, denoto che sei un po' confuso: o non sappiamo cosa abbia veramente detto Gesù, o Gesù mai si attribuì il titolo di..., e quindi (però) sappiamo ciò che ha detto.


Inoltre se noi ci atteniamo ai testi evangelici, è arcinoto di come Gesù sia cauto nei riguardi di quanti lo vogliono riconoscere quale Messia (infatti, ad un certo punto, per il popolo ebraico, sia Rabbì, sia Profeta, non riescono più a definire degnamente l'operato del Figlio di Dio), uomini e demoni soprattutto, a cui comanda di tacere quando vogliono svelare questa sua identità, mai rifiutata esplicitamente, ma sempre sfuggita. (cit. Cardinal G. Betori)


Anche perché Gesù attua così è di dominio pubblico: giacché il disegno liberatorio di Dio, attraverso il suo Messia, non è quello che "pretendeva" il popolo eletto, ma è difforme da quanto era allora atteso; dunque Gesù presenta questa nuova prospettiva, esplicitamente, nel momento in cui il riconoscimento di lui come Messia appare sulle labbra dei suoi discepoli, non negando questa identità, ma chiedendo di mantenere su di essa riserbo, soprattutto annunciando che la sua messianicità si sarebbe manifestata nella sofferenza (cit. Cardinal G. Betori): Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». --- profezia inaudita e scandalosa, che il Messia è Gesù ma che non è come se lo aspettavano, che manda lo stesso Pietro su tutte le furie, pur avendo il privilegio di avere innanzi a sé il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe  ...altro che MAI ( ripeto: mai ) si attribui' il titolo di: - Messia (!) - Redentore, Signore (!?!?) , figlio del dioYahwè, Pastore, Sommo sacerdote, Ultimo Adam, alfa/omega (!) - 

L'unica cosa che puoi fare, e no per tuo merito o studio approfondito, caro @jsebastianB, è il decidere di non credere che questa sia la Verità assoluta e tirare avanti con l'alternativa che preferisci.

Buon fine settimana.
#1073
**  scritto da Apeiron:
CitazioneE inoltre la scienza è il miglior modo di indagine della realtà e credo che ogni interpretazione della Bibbia si deva conformarsi ad essa e non il contrario.
Ma la realtà della Bibbia è Dio che genera l'uomo, è Dio che da le coordinate e il senso alla storia dell'uomo, è Dio che salva l'uomo: come puo' la scienza senza fede interpretare qualcosa di assurdo, paradossale, metafisico? Puo' solo (così come fa) dire la sua ed essere creduta per fede, quindi illogicamente, sconfitta delle indagini (e nel frattempo bisogna decidere con chi o con cosa schierarsi), altro che la Bibbia deve conformarsi.

La scienza (da sola) puo' solo contestualizzare alcune circostanze presenti nella Bibbia, ma è limitata (grazie a Dio),dacché (almeno fino a oggi) può solo impazzire innanzi all'eventualità della resurrezione e della vita eterna.

Io credo fermamente nell'aforisma di Einstein: "La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca".  --


CitazioneL'etica d'altronde è la distinzione tra bene e male.
Sì, ma prima bisogna decidere da quale pulpito viene sancito cosa è bene e cosa è male.  ???
Ecco perché la Bibbia sostiene che solo la Sapienza (quella regalata da Dio, e non quella guadagnata con la scienza: da ciò lo stolto che sconcerta il dotto) puo' davvero indicare all'uomo la differenza tra il bene e male; e che l'Intelligenza non è la capacità di sapere, odi affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti, ma è la determinazione di decidere per il bene, dopo che la Sapienza ce l'ha rivelata.
Un persona intelligente in vita, per esempio, per la Bibbia, non è stata la defunta super-erudita Hack, ma la impercettibile defunta Gemma Galgani.
#1074
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneVoglio dire se Gesù ci salva, chissenefrega se qualcuno ha sbagliato traduzione. L'importante è stare dalla parte del Papa, è una lotta amico, ricordi?
Vogli dire perchè farne una questione di scientificità? A che serve?

Serve perché stare con Gesù, lottare con il Papa, significa annullarsi, quindi più facile l'illusoria motivazione scientifica, pur di continuare ad esistere secondo l'etica dell'Io.
Con Gesù devi morire per gli altri, senza Gesù "mors tua vita mea" ...altro che salvezza celeste!!  ;)
#1075
@Daniele_Guidi

Bellissimo, indipendentemente dal motivo o scusa che stimoli la partenza.
Io ho fatto il "Cammino del Nord" (penso che  in pochi hanno conosciuto, inaspettatamente, la meravigliosa Covadonga).
Ma l'esperienza ancora più significativa (infatti è grazie ad essa che mi sono poi ri-incontrato) è stata percorrere in auto-stop, o in treni regionali senza biglietto, in 30 giorni, la tratta: Medjugorie - Lourdes - Santiago - Fatima: il Cammino di Duc in altum!  :D
Il prossimo sarà all'inverso, e solo auto-stop: dal Portogallo alla Bosnia-Erzegovina (Dio permettendo!  ;D )
#1076
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneNon esiste invece per me un approdo che si possa stabilire per ogni persona di ogni tempo e ogni luogo.
E invece sì che esiste l'approdo, forse potremmo affermare che non si puo' stabilire se ogni persona di ogni tempo e ogni luogo sia riuscita ad attraccare a esso, ma il fatto che i genitori continuino a partorire, pur sapendo che quel figlio, dopo ogni tipo di "disavventura", dovrà sempre morire, rivela che c'è una speranza (non necessariamente cosciente o ricercata), sempre contemporanea, dalla Genesi alla Parusìa, che un punto d'arrivo: la vita eterna, in fondo, in fondo, può dare anche un stimolo  a quel divenire irrazionale di procreare un cadavere.
#1077
**  scritto da Apeiron:
CitazioneAncora però comunque ci sono cose che non riesco a condividere e cose che sinceramente ancora non capisco, però dubito che le condividerò le prime e capirò le seconde in futuro.

Siccome: Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. -- bisogna essere, divenire nella libera volontà, piccoli per capire, più si genuflette il corpo materiale, maggiormente si eleva la cognizione spirituale, il discernimento sagace.
Per quel che riguarda il condividere, siamo tutti coeredi dell'amorevole attenzione di Dio alla stessa maniera, ma a tutti è data la facoltà (il libero arbitrio) di poter rinunciare o rifiutare il lascito.


CitazioneFammi però fare un appunto: l'inferno può essere eterno se uno non si pente.

Giusto, infatti l'inferno non è stato voluto o creato da Dio. Le fondamenta dell'inferno, però, sono nient'altro che il libero arbitrio. L'inferno si da' solo dove c'è l'assenza totale di Dio, ecco perché finché c'è vita c'è speranza, dacché fin quando esistiamo in questa realtà terrestre, anche se puo' sembrarci apocalittica la nostra condotta etico-morale, l'assenza di Dio non è totale, quindi possiamo sempre abiurare alla Sua intercessione (se vogliamo, dunque perché incolpare Dio di una nostra delibera?!?!).
Certo è assurdo, se Dio ci ha donato il libero arbitrio, rendendoci a sua somiglianza, ne deriva che è Lui l'artefice dell'inferno, ma qui bisogna fermarsi e dover far fronte a questo dilemma con la fede: ci credo o credo che invece la Verità sia un'altra? Anche addirittura che Dio non è poi tanto giusto e buono se ci ha resi adempibili di nefandezze per poi condannarci eternamente lavandosene le mani.
Il problema è che però noi vogliamo credere per logica, con ragione comprovata e incontrovertibile, ma purtroppo o grazie a Dio non è così, siamo innanzi a un Mistero (la maiuscola è d'obbligo) così paradossale: la presenza o meno di Dio nella nostra esistenza, che da sola, questa domanda, riesce a implicare ogni nostra ipotesi ontologica, e ad appassionare ogni nostra relazione.

Se puo' servirti (per farti considerare la meravigliosa bellezza recondita nella capacità di fede dell'uomo), posso aggiungere che uno dei miei dubbi di fede è sull'esistenza del Purgatorio, uno dei 10 dogmi assoluti della Chiesa a cui servo, e per lo stesso motivo che tu presentavi: perché Dio dovrebbe concedere ad alcuni il privilegio di espiare le pene dopo il decesso, e ad altri no? Ma ancora più dibattuta la mia fede è sul punto che, una volta appurato l'esistenza del Purgatorio, e che Dio invia lì qualcuno per esempio 28 anni solari, com'è che è possibile diminuire il perfetto verdetto divino, i 28 anni a 6 per esempio, attraverso preghiere, suffragi e indulgenze?
Come vedi, il servire cristianamente Dio non è che ci esenta dai dubbi, dalle controversie o da equitalia, anzi: A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più. - solo che al momento della burrasca, si affronta la quotidianità sapendo che non si è soli, e che l'unico merito del credere è ereditare gioia e serenità indescrivibile.


CitazioneQuello che mi sembra assurdo è non dare la possibilità, cosa che probabilmente un padre farebbe ad un figlio per quanto il figlio sia malvagio. Detto questo non ho problemi a dire che Hitler o Caino siano all'inferno (e se lo meritano...) ma se ancora hanno coscienza (assumendo che alla morte non siamo morti e basta ovviamente...) a mio giudizio non dare loro la possibilità di pentirsi e di riconcliarsi (catarsi) mi pare un'assurdità

Vedi, non sono d'accordo. Perché Hitler o Caino dovrebbero essere meno amati degli altri figli malvagi? Solo accettando che Dio puo' concedere il Paradiso anche a Hitler e affini, potremo crogiolarci dell'idea che la Misericordia non cessa con la Morte. E quindi la conseguente riflessione parte spontanea: se anche Hitler e affini fanno parte del Paradiso, che cavolo insegno a fare a mio figlio di amare il prossimo e perdonare il nemico?
La questione è seria, così come le probabili conseguenze del peccato.


CitazioneGrazie Duc delle tue risposte, molto esaustive e su cui dovrò meditare un po'. Perdonami se ho avuto un tono troppo aggressivo.
Non ci pensare, l'irruenza a volte è entusiasmo, passione, è un piacere e un dovere attendere questo tuo coinvolgimento spirituale.
#1078
@Sariputra

E meno male che non sei un esperto di cristianesimo.

Ti lascio questo per quel che riguarda la sofferenza:
"Il Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarcene interamente il mistero: l'ha presa su di sé, e questo basta perché ne comprendiamo tutto il valore."
 -Benedetto XVI
:D
#1079
**  scritto da Apeiron:
CitazioneTuttavia a differenza della Chiesa Cattolica io dico che non sono sicuro che ciò che mi sembra buono sia davvero buono. Ergo: bisogna per questo motivo avere fede se no si va alla disperazione (e io ho difficoltà di fede...).
Difficoltà di fede nel cristianesimo? ...e perché mai dovresti disperarti se non sei convinto?!?!


CitazioneE chi ha detto che l'etica di Hitler o di Stalin è uguale a quella di Salvo d'Acquisto o di Gandhi o di San Francersco??
La tua ipotesi che Dio ci salverebbe tutti (quindi qualsiasi cosa si faccia o si decida in vita ha lo stesso valore e guadagno) perché non sappiamo quel che facciamo.


CitazioneDetto questo: visto che non accetti altre forme di cristianesimo ti faccio una domanda. Per te Lutero, gli ortodossi ecc sono cristiani? Se mi rispondi "sì" allora "sono cristiani in un certo senso, diverso dal tuo".

Perchè non è poi così utile la dottrina? Semplice: posso credere a tutto quello che c'è scritto nella Bibbia e comportarmi in modo spregevole. Posso credere a tutti i miracoli ecc e dire "me ne frego".  Posso credere che la Bibbia è la Parola di Dio e fare le crociate come faceva la stessa Chiesa Cattolica. E sinceramente non credo che i papi che hanno indetto le crociate non avessero presente quello che c'è scritto sul vangelo.  
Per me cristiano è colui che ama secondo il Vangelo, colui che scrive con la propria esistenza il "V" Vangelo.
Da ciò l'emblematico non tutti coloro che diranno Signore, Signore...


CitazioneAncora: secondo me Dio perdona tutti quelli che hanno capito che hanno sbagliato. Dio è Padre, no? Dunque se è onnipotente perchè non fare in modo che i dannati capiscano che hanno sbagliato??? L'inferno c'è anche nel buddismo e nell'induismo ma è POTENZIALMENTE temporaneo.
Perché pensi che tu e io non abbiamo avuto le opportunità per capirlo??? O pensi che Dio punisca senza concederci le stesse condizioni a tutti, quindi agisce faziosamente???

Quindi perché non affidi la tua fede all'inferno temporaneo, se quello cristiano ti turba?? Semplice, no!


CitazioneLa confessione mi serve per pentirmri. Detto questo sono un peccatore e lo ricononsco.
No, la Confessione non serve per pentirti, giacché ci si puo' confessare anche senza pentimento, per abitudine o per disagio, solo Dio puo' scrutare se il pentimento è autentico. La Confessione è il sacramento della ri-conciliazione, in primis con Dio, poi con gli altri, e infine, importantissimo, con te stesso, ossia, rincontri te stesso, sei te stesso davvero e di nuovo (senza alcun merito, se non quello di aver creduto che sia così!).
Anche se poi l'indomani si ritorna a peccare. E quindi è maggiore la vergogna di rivelare quella spina nel cuore al sacerdote (specialmente se è recidiva, e se il sacerdote è sempre lo stesso  :D  ), ma, come dice Papa Francesco: non vi stancate di chiedere perdono, giacché Dio non si stanca mai di perdonare, Dio perdona sempre, perdona tutto e perdona tutti.

Ma più che la Confessione, è l'Eucaristia il sacramento che toglie il peccato. Dacché ricevere la comunione è confessare l'Io credo che in quell'ostia ci sei tu Gesù, e l'unico vero peccato, secondo l'evangelista Giovanni, da cui derivano e divengono tutti quanti gli altri, è la mancanza di fede nel Cristo. La mancanza di fede nella transustanziazione. Anche se la Chiesa suggerisce di confessarsi prima di ricevere la Santa Eucaristia.
#1080
**  scritto da Apeiron:
CitazioneCioè se non avesse tollerato tutto non capisco perchè fare tale affermazione che sembra dire che l'origine del peccato è l'ignoranza e l'imperfezione intrinseca dell'uomo. Quindi non mi sembra che in tale frase ci fosse una condanna assoluta dell'atto ma un tentativo di "comprensione" e tolleranza (non giustificazione). Secondo me è come se dicesse: "c'è proprio gente che per sua natura non riesce a comportarsi bene, perdonali comunque". Personalmente non vedo la cosa come un invito a "fuggire la responsabilità".
Beh, se non si riesce a comportarsi bene perché l'immoralità (il peccato) è dovuto ad un'imperfezione intrinseca dell'uomo, non vedo perché dovremmo essere definiti irresponsabili.
Secondo questo principio, se sono fuggito alla mia responsabilità etica o morale non è perché ho voluto, ma bensì poiché ignorante.


CitazioneMa hai mai avuto dubbi su questi argomenti? Non voglio essere polemico ma ancora sinceramente mi sembra che il tuo punto di vista sia dovuto all'indottrinamento.  
Il dubbio è ciò che alimenta la fede, dunque è poi la scelta che fa l'individuo. Chi non ha dubbi?
No, il mio punto di vista (premettendo che mi sono convertito - il ri-nascere - a 40 anni, dopo 30 anni senza entrare in Chiesa) è dovuto alla mia fede: io credo nel Vangelo perché ho vissuto l'apice del suo messaggio: la redenzione dopo il pentimento sincero. Lo sperimento giorno dopo giorno; quindi poi viene è automatico che giunge un aumento del desiderio di conoscere maggiormente i cavilli e gli aneddoti sulla Buona Notizia.


CitazioneQuello che non mi pare abbia senso NON è la dannazione, la punizione o come vuoi chiamarla ma la dannazione ETERNA senza possibilità di "rimediare".
Forse non ci siamo capiti, io non dico che non puo' essere così, ossia, che nessuno venga condannato all'inferno, anzi, proprio in nome della Divina Misericordia, "infinita", e del fatto che non si discute la volontà di Dio (vedi Gesù), potrebbe anche darsi che questa sia la Verità Assoluta, solo che io, per le mie esperienze, non voglio scommettere su questa probabilità, in virtù del fatto che l'inferno lo già vissuto nel pianeta Terra.
Però, semplicemente desidero aggiungere, se nessuno è condannato eternamente, significa che tutti sono salvati per l'eternità, dunque a che fine ha creato Dio l'illusione del libero arbitrio? Tanto o sei Caino o sei Abele sempre rimedieremo, quindi, non dovremmo tanto lamentarci di chi delinque o e più scaltro degli altri. Tanto alla fine saremo tutti, nessuno escluso, nella stessa dimensione, nello stesso aldilà.


CitazioneVoglio che TU ragioni con la TUA testa e non con quello che ti hanno insegnato: ti pare sensato che un padre per un peccato x commesso nella vita in cui si può fare peccato non dia la possibilità anche dopo la dannazione di "rinconciliazione"?  
E quando me lo hanno insegnato? Mentre tradivo o mentre trasgredivo ad una potenza che tu neanche riusciresti a immaginare?!?!

Ripeto, sono d'accordo con te per la logica, ma non dimentichiamo che la fede, sorretta da ognuno grazie alla propria volontà, va oltre la logica, e nessuno puo' esentarsi.
Non è razionale discutere sopra un'eventuale vita post-mortem, eppure io e te lo stiamo facendo, e anche con una certa persuasione.
Quindi è inimmaginabile, umanamente, che un Padre condanni all'inferno una sua creatura, un suo figlio (sono con te in questo), ma Dio è oltre l'umano, però Gesù ci ribadisce, in più di un'occasione, l'esistenza del diavolo e della dimensione del pianto e dello stridor di denti, e che non è attribuibile a Dio o a Gesù l'esistenza di questa dimensione infernale, ma alla volontà umana.
Infatti la più incisiva rappresentazione dell'inferno, secondo me, è quella enunciata nel Faust di Goethe: L'inferno non è altro che solitudine eterna e nessuna speranza di salvezza. [eterna assenza di rimedio.]
Sarà vero? Lo scopriremo solo vivendo, o morendo  ...o non amando!!