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Messaggi - bobmax

#1081
Eutidemo, da quanto scrivi mi appare evidente che per te i dati iniziali non sono frutto di un ragionamento.
Infatti che questa sia la tua idea lo dimostra l'approccio: una sequela di parole ridondanti.
In questo ti ritrovi comunque in buona compagnia...

Invece i dati al contorno sono sempre frutto di ragionamento.

Per esempio, il perimetro di 28,8 viene inteso, tramite ragionamento, che si  tratta di 28,8 cm lineari.
Che le mattonelle siano quadrate è pure il risultato di un ragionamento.
Che il lato minore di un tassello sia 1/5 del lato maggiore, altro ragionamento!
Ma per te invece pare proprio di no...

E come fai allora a scrivere
P/2/6 = LC ?

Donde nasce quel 6?
Non deriva forse da un ragionamento?

Il considerare i dati iniziali esistenti a prescindere da un ragionamento, porta a ingenerare confusione.
Come il protrarsi di questa ormai stucchevole discussione mostra ampiamente.

L'accusare poi di incompletezza perché non è stata esplicitata l'area (dato omesso per semplicità e anche perché le elementari sono ormai passate da un pezzo) mostra ancor più l'inutilità di partecipare.
#1082
Eutidemo, il ragionamento è sempre necessario.
Ma un conto è il ragionamento applicato al definire i dati.
Un altro il ragionamento per risolvere un problema.

La mia equazione originaria diceva già tutto.
Avevo comunque aggiunto la soluzione: 
x = 12

Che altro serviva?
Nient'altro.
Che si trattasse di centimetri lineari era implicito nella premessa: il perimetro.

Poi uno si può immaginare tutto quello che vuole.
Ma appunto aggiungendo, aggiungendo non può che alla fine crescere la confusione.
Infatti bisogna invece togliere.

La tua dimenticanza crescente è un dono. Anche se ancora non te ne avvedi.
Ma ciò che avviene, ne sono convinto, è che ti ritrovi sospinto, dimenticando, verso l'essenziale.

Anche quando ti interroghi sulle mattonelle del parquet. Così come in tanti problemi che proponi.
Che altro vorrebbe questo tuo domandare, tanto frequente, se non ricercare ciò che temi di aver perduto?

Non lo hai mai perduto!
Solo che, emergendo, mette in ombra l'inessenziale.
#1083
Per constatare che le mattonelle sono quadrate, è sufficiente guardare l'immagine del pavimento nel tuo post. Al lato lungo di un tassello corrispondono i lati corti dei tasselli della mattonella contigua.

Non mi riferisco affatto ai cm quadrati. Il perimetro è espresso in cm lineari.
È infatti una somma di lunghezze.
L'area invece è il prodotto di lunghezze.
Può averti indotto in confusione la coincidenza che pure l'area del tassello sia 28,8 sebbene in cm quadrati. Ma in questo caso la equazione sarebbe stata:
x * x/5 = 28,8
Però noi conoscevamo il perimetro, non l'area...
----

Permettimi, Eutidemo, di invitarti a lasciar andare un po' di quel tanto, davvero tanto, che conosci. Ti soffoca.
Non avere paura.
Sì, è difficile, perché il Caos è sempre in agguato.
Ma la logica, l'autentica logica, è prima di tutto una questione di fede.
Non è un possesso. Ma è fede, fede nella Verità.
#1084
Ciao Eutidemo,
ogni problema è definito dai dati al contorno.
Individuati i dati, il problema può essere espresso attraverso formule.

Nel nostro caso i dati sono:
- Mattonelle quadrate.
- Composte da 5 tasselli lunghi quanto il lato della mattonella.
- Il perimetro di un tassello è 28,8 cm.

A questo punto è sufficiente esprimere i dati in una equazione.

Detta x la lunghezza del lato, che relazione avrà x con il perimetro?
Il lato minore del tassello deve  necessariamente essere 1/5 della sua lunghezza.

Perciò:
2x + 2x/5 = 28,8
#1085
Benigni è sincero.
Lo prova la tensione che traspare nel suo dire. Una tensione che rasenta il rischio della depressione.

Un rischio consapevole che solo la sincerità sa prendersi.
E appunto perché sincero, suscita molte avversità.
Vi è infatti chi odia visceralmente la verità.
#1086
Attualità / Re: Un'iniziativa per la pace
12 Marzo 2023, 10:14:55 AM
La donna è il fulcro della liberazione della umanità:

"Dio disse alla donna di non mangiare il frutto proibito.
E lei non gli ha dato retta.

A Dio.

Capisci?

Figuriamoci a te."
 ;D
#1087
2x + 2x/5 = 28,8

x = 12
#1088
Citazione di: Kobayashi il 09 Marzo 2023, 09:32:31 AMDefinendo la libertà come la possibilità per il soggetto di realizzare qualcosa che sia differente rispetto all'identità collettività (che conserva e trasmette i rapporti di potere attuali) si capisce che il punto della questione proposta dal topic non è l'arbitrarietà eccessiva o meno delle condotte degli individui, ma il problema di come costruire una propria cultura capace di tradursi in una prassi portatrice di cose nuove, dal momento che la cultura, il linguaggio e le strutture della società plasmano il soggetto stesso (non completamente però, altrimenti non saremmo appunto qui a parlarne).
Questa costruzione di una cultura propria, di un individualismo ricco di potenzialità rivoluzionarie, per me è l'esercizio della filosofia.
Anche nella Grecia antica, accanto all'interminabile discussione sul Politico, troviamo discorsi che spingono nella direzione di un lavoro interiore, come protezione dall'assoggettamento delle forze mondane, e, in positivo, come unica via della conoscenza di se' da cui poi costruire condotte individuali autentiche (cioè, per quanto è possibile, attinenti la propria soggettività, o comunque scelte autonomamente, non introiettate in modo meccanico).

Questa benedetta libertà andrebbe investigata.
Può esservi libertà disgiunta da ciò che siamo?
Che davvero siamo però, non ciò che soltanto abbiamo.

Se ho una passione e la seguo, sono libero?
O non sono invece schiavo di quella stessa passione?

L'autentica libertà non può che essere espressione della mia vera essenza.
E se quello veramente sono, allora avviene il corto circuito. Dove sono obbligato a me stesso. Il mio dovere è il mio stesso essere.

Il liberi tutti è abbandono al non essere, ossia la rinuncia a essere.
Mentre la  autentica libertà non può che ricercarsi nell'essere, cioè nell'Uno.
#1089
La morte è la grande rimossa di questa epoca, perché il nostro è il momento del nichilismo.
Non tanto del nichilismo forte, alla Nietzsche o alla Leopardi, per fare due nomi. Questo è il momento del nichilismo debole!, inconsapevole di se stesso.
E quindi ancora più pernicioso.

Essendo il nichilismo fondato sul convincimento che nulla ha valore, la morte viene volutamente ignorata dal nichilista inconsapevole.

Perché la morte è proprio ciò dà la possibilità di sollevare ogni cosa dalla insignificanza!
La morte dona valore alla vita.
Senza la morte infatti saremmo perduti.

Perciò il nichilista debole, che fugge l'angoscia esistenziale, fa di tutto pur di non affrontare la morte.
La morte lo costringerebbe infatti a guardare in faccia il proprio nichilismo.
#1090
Ultimo libro letto / Re: Mi ha visto, mi ha amato
10 Marzo 2023, 13:06:59 PM
Ciao Doxa,
ci ho riflettuto, cercando di cogliervi possibili assonanze con il mio sentire.
Non saprò mai cosa Borges intendesse davvero, ma non è forse sempre così la comunicazione, e in special modo la poesia? Tutto il suo significato è racchiuso in ciò che suscita in noi.

E io vi colgo soprattutto il rimando metafisico. Perché l'autore è coinvolto nelle profondità del suo stesso essere, dove nessuna psicologia potrà mai indagare.
D'altronde questo è lo scopo dell'amore: Essere.

E poiché Essere = Nulla (è l'Uno), chi è mosso dall'amore, chi anche solo avverte su di sé la forza dell'amore, non può che venirne annichilito.

Perché l'io si ritrova in pericolo. Avverte, senza però comprendere davvero, che l'amore vuole la sua scomparsa.
Ma l'io non vuole morire...

E così vorrebbe fuggire, nascondersi.
Si ritrova impotente. Tutto quello che possiede, conosce, si rivela inutile.

Epperò nella disperazione amorosa, che lo domina, percepisce pure la cifra della "verità" dell'amore:

"La bella maschera è cambiata, ma come sempre è l'unica"

L'unicità dell'amato si impone come certezza indubitabile.
L'amato è unico, non potrà mai essere sostituito da nient'altro.

E questo non ha niente a che vedere con le specifiche sue qualità.
Non è unico perché diverso...

La sua unicità non deriva da una differenza.
Invece l'amato è unico perché lui/lei, proprio quel amato/a, è l'Uno!
#1091
Ultimo libro letto / Re: Mi ha visto, mi ha amato
09 Marzo 2023, 06:59:55 AM
Vorrei aggiungere, per cercare di meglio descrivere il ruolo fondamentale dell'amore, che il Nulla è onnipresente.

Sia come l'assoluto negativo, che traspare intrinseco in ogni situazione di vita.
Sia come l'assoluto positivo, che solleva dalla insignificanza ogni cosa.

Ciò che fa propendere per il positivo, invece del negativo, è l'amore.

È l'amore che fa la differenza. Non l'oggetto amato, che in sé è Nulla.
(Calvino questo lo aveva colto meravigliosamente)

L'amore è l'ago della bilancia, è il discrimine.
Con il suo comparire, sconfigge l'orrore del Nulla mutandolo in beatitudine.
#1092
Citazione di: Ipazia il 08 Marzo 2023, 12:31:55 PMIl meglio c'è ma necessita di tempo per maturare. Nel frattempo, se non si presenta, non resta che l'astensione.

Ma sovente il meglio è nemico del bene...
#1093
Citazione di: Ipazia il 07 Marzo 2023, 14:07:08 PMSe il resto è peggio di Tafazzi ...
Ma se il resto è peggio... allora Tafazzi non fa che avallarlo.
E così tafazzando, diventa lui stesso peggio del peggio, in un gioco al ribasso senza fine.

Questo non è forse nichilismo?
#1094
Ultimo libro letto / Re: Mi ha visto, mi ha amato
07 Marzo 2023, 22:29:03 PM
Ciao Doxa, un caro saluto a te.
Non penso si tratti di auto-educazione...
Parlo di ciò che vivo, per cui la mia esperienza potrebbe benissimo essere diversa dalla tua.
Ma questo è ciò che vedo.

Osservo questo mio amore ed è sempre imperfetto.
Certamente indispensabile, perché mi salva dall'orrore di una vita vuota di senso, ma è comunque un amore insufficiente, egoistico e quindi in definitiva falso.

Cos'è che mi mostra la pochezza del mio amore?
Che pretende da me la purezza di cuore?
Che ho sempre fuggito, nonostante sapessi fosse vero?

È il Nulla.

E più riesco man mano ad accettarlo e più questo mio amore matura, diventa un po' più autentico.

L'incontro con l'altro assume un valore inestimabile. È un dono che avrebbe potuto non esserci.
#1095
Storia / Re: Olocausto degli ebrei
07 Marzo 2023, 18:40:28 PM
Citazione di: atomista non pentito il 07 Marzo 2023, 14:56:24 PMDi razionale quei comportamenti avevano solo la patina (in realta' una etichetta) , infatti e' anche a causa di quei comportamenti che la guerra l'hanno persa. La razionalita' dice che cio' che conta sono i risultati. Se cosi' fosse stato saremmo ancora tutti di bruno vestiti.
Esattamente come sembra razionale oggi agli imprenditori utilizzare tutte le possibilita' di risparmio sulla manodopera fornite dalla ormai completa "pseudo flessibilità" che non e' altro che precarieta'. Infatti le imprese chiudono . Quelle che vanno ancora alla conquista dei mercati sono le "eccellenze" e queste sono quelle che usano davvero la razionalita' ( es. Ferrero) E' solo un esempio per chiederti di non MISTIFICARE IL CONCETTO DI RAZIONALITA'.

Intendo con "razionalità" la facoltà di svolgere processi logici.
Distiguendola dalla "ragione", come ho più volte cercato di spiegare.

Seppur inutilmente, come in questo caso.

Continuate pure a considerare i nazisti degli idioti...
Spero che non dobbiate mai cambiare idea.

PS
La matematica è la regina della razionalità.

L'accusa di mistificazione è così assurda che rivela la impossibilità di dialogo.
Chiudo qui