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Messaggi - daniele22

#1081
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 23:21:03 PM
Citazione di: niko il 16 Gennaio 2023, 20:08:31 PMNoi, incatenati all'unita' della nostra autocoscienza, ci rapportiamo al mondo, degli oggetti inanimati, e degli altri viventi, con cui non ci potremo mai fino in fondo identificare, tramite quello che con il resto del mondo, e con il resto degli altri vivi, abbiamo in comune: la materia.

Si fa un gran parlare, di comunicazione, ma per essere, qualcosa in comune con X, bisogna avere, qualcosa in comune con X.

E questo qualcosa, e' la materia.

Lo avevano capito gli antichi Greci, nell'era omerica e presocratica, con la loro teoria degli effluvi.

Contro cui si scaglio' Platone. Con esiti non proprio felici.

Certo, che siamo materia e apparteniamo alla materia.

La condizione umana non e' :

"sapere di non sapere"

ma e':

"non sapere se si sa o se non si sa".
Il primo pensiero non lo considero, perché poco chiaro a meno di qualche errore che hai fatto.
Siamo materia e apparteniamo alla materia ... bene ... io mi accontentavo di essere un animale, ma se vuoi andiamo pure oltre. Beh, a questo punto dovrei chiederti se sei d'accordo che, per quanto riguarda la propria esistenza, io posso disporre di un gioco superiore di tecniche per sopravvivere rispetto a un pezzo di ferro. Lui dipende moltissimo dalla temperatura, o anche da qualcosa di potente che lo possa spezzare, ma anche da un acido. Noi disponiamo delle mani, dei piedi, delle parole, nonostante tu continui a fare orecchie da mercante, e della possibilità di uccidere il pezzo di ferro in misura di molto superiore a quella che ha lui per uccidere noi. Andiamo avanti? Vorresti portarmi a dire che tutto è scritto e che noi siamo un film dove Atropo taglia il nastro quando vuole? Per me va benissimo, tanto cambia nulla saperlo o non saperlo.
La condizione umana non è "sapere di non sapere", dici tu.
Giusto dico io, semmai sarebbe "presumere di non sapere".
Ma sapere cosa? Allora dico che "presumere" è sostituito a "sapere" poiché io non riconosco propriamente come sapere il sapere appunto che Marte ha due satelliti, tanto per dire.
Allora tu dici che la condizione umana sarebbe quella di non sapere se si sa o non si sa.
Ma sapere cosa? Io riconosco come unico sapere quello che ci dice chi siamo, o almeno questa è sempre stata la mia domanda.
Allora, dal mio punto di vista tu ti trovi nella condizione di sapere e non ti rendi conto di saperlo ... oppure menti spudoratamente.
Facendo poi finta di essere te, che è il punto di vista di quasi tutti, direi che la nostra condizione è quella di non sapere, anche se ci verrebbe da pensare che sappiamo. E ci sarà pure un motivo se ci viene da pensare che sappiamo. Il motivo salta fuori dal fatto che sapere serve e di sicuro tu "sai" che se vuoi attraversare la strada devi prima sapere che non possano investirti 
Un saluto


#1082
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 18:40:44 PM
Citazione di: niko il 16 Gennaio 2023, 17:53:13 PMNon e' il rapporto tra soggetto e oggetto che produce l'esserci, ma la materia e le leggi della fisica.

La vita e' una conseguenza prevista dall'ordine naturale e cosmico, non lo trascende.

Perdona niko, e il soggetto non si rapporta con nessuno?, a meno che tu non ti intenda come facente parte della materia, ma spero proprio di no.
Mi sembra che tu non ti dia proprio conto che la nostra lingua e l'uso che noi se ne fa è compresa nell'ordine naturale delle cose alle quali noi dedichiamo la nostra attenzione. C'è gente che vorrebbe trascenderlo con le proprie circonvoluzioni letterarie, ma è impossibile poterlo fare. In questo caso si può proprio dire che non ci si può alzare da terra tirandosi per i capelli. Comunque, il discorso che fai tu, eliminando la lingua e i testi dall'indagine sul reale, l'ho già fatto sia con Paul11 e con Green Demetr l'anno scorso nel tema filosofico sulla fenomenologia dello spirito. E c'eri anche tu che ogni tanto intervenivi, ma non con me, né io con te. E nessuno dei due ha replicato alla fine; io aspetto sempre comunque. Se vuoi lo riprendiamo io e te. Scegli tu il punto dove intervenire, anche se sai benissimo qual è
#1083
Citazione di: bobmax il 16 Gennaio 2023, 11:11:55 AMDovremmo però chiederci come mai è così difficile questa ricerca di noi stessi.
Perché rimaniamo nel vuoto chiacchiericcio materialista e non prendiamo il toro per le corna?

Secondo la mia esperienza, ciò non avviene perché la ricerca della Verità implica grande sofferenza.

Perché della Verità si tratta quando cerchiamo noi stessi. E infatti possiamo sia indagare nel nostro intimo, sia inoltrarci nel mondo. Ciò che conta è la nostra fede nella Verità.

La ricerca può seguire sostanzialmente due differenti strade, entrambe lastricate dal dolore, in quanto hanno la medesima meta: la Verità.

Una strada è quella razionale. Che consiste nel giungere al limite del comprensibile e lì resistere.
Ci ritroviamo così davanti l'abisso del Nulla. Perché il nostro rassicurante esserci, con tutto quello a cui siamo attaccati, incomincia a vacillare...
Ci ritroviamo perduti.

L'altra strada è quella etica.
Cioè porci la questione del male.
Il male che è nel mondo e che è in noi, il male che noi stessi siamo!
Scavando perciò in noi stessi per svelare ogni ipocrisia, ogni bugia che ci siamo raccontati.
Questa ricerca può avere solo un esito: l'inferno.

Perciò le due strade portano entrambe alla perdizione.
Ma è il prezzo della Verità.

Allora, forse, potremo finalmente conoscere chi siamo davvero.


Ciao Bob ... da tempo ho percepito che ti muovi sulla stessa onda del mio pensiero. Certo, c'è qualche piccola differenza, ma non sostanziale. Io della tua esperienza conosco nulla, a parte quel che mi dicesti durante un dialogo l'anno scorso. Perché non prendiamo il toro per le corna? La mia esperienza mi racconta invece che io l'ho ben preso per le corna, ma non ho sofferto più di quel che una persona qualsiasi possa soffrire. E' evidente quindi che proveniamo da esperienze di se stessi diverse. Quel che non capisco è perché entrambe le strade porterebbero alla perdizione. E' vero che la via razionale ti porta davanti all'abisso, ma l'abisso è stretto anche se sembra largo. Hai mai guardato? La verità poi sai benissimo che quando l'hai scoperta è già volata da qualche altra parte ... e lasciala che voli, forse la rincorreremo ancora 
#1084
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 17:32:23 PM
Citazione di: niko il 16 Gennaio 2023, 15:13:45 PMSecondo me ha ragione Ipazia, quando ha parlato contro i sofismi dell'esserci...

Esiste la materia come equivalente concettuale del "noumeno" rispetto al fenomeno/percezione, e la via, diciamo cosi', berkeleyana (ma anche heideggeriana) di collegare l'esserci alla soggettivita' e' abbastanza fallimentare: i pini esistono solo se qualcuno li guarda?

Solo se qualcuno li immaggina?

Solo se qualcuno di relativamente intelligente a un certo punto del tempo ha concretamente visto un pino, e allora egli fa galoppare la fantasia (o al limite la logica) e immaggina che, nell'immensita' del tempo e dello spazio, vi possano essere altri pini, anche da lui non visti?

Suvvia...

Le forze dipendono dalla relazione tra i corpi, relazione che genera anche la loro posizione, perche' si e' in posizione solo se si e' in relazione, e il concetto di campo le spiega.

Se proprio devo assumere un punto di vista non materialistico, allora ne assumo uno vitalistico:

I pini esistono solo se qualcuno vive, gode e soffre, e deve in qualche modo concettualizzare i pini come parte di un proggetto utile alla vita, alla sua propria vita.

Chi ama i pini, e ne gode, ne invochera' il ritorno; chi non li ama, e ne soffre, la trasfigurazione in altro.

E c'e' il tempo, con le sue due facce, il grande flusso che tutto ripropone e tutto trasfigura, pronto ad accontentare le istanze di tutt'eddue.

Ma, se non avesse amanti e non amanti da accontentare, dei pini come di qualsiasi altra cosa, forse il tempo non scorrerebbe.

Questa e' l'unica concessione che faccio, al soggettivismo.








Non so a chi tu voglia riferirti con questo tuo esordio niko ... sei spesso ambiguo in certi tuoi interventi e tendi pure a glissare o a non rispondere quando ti chiedo qualcosa. Mi sembra di avere già sconfessato il noumeno come feticcio per le proprie fuorviate convinzioni personali. Nel fenomeno c'è tutta la materia di questo mondo parole comprese ... non vi sono i pensieri, anche se la loro esistenza è ammessa da tutti. Quindi, la pietra che ti arriva sul piede produce un immagine tattile, oltre al dolore. Un cavallo che corre produce immagini visive. Il sole, se lo guardi ti brucia la retina. Un colpo di mortaio può assordarti. Le parole, se le ascolti troppo ti fanno fare quello che vogliono loro. Ti preoccupa il fatto che io non consideri gli altri (individui e cose). Gli altri sono fenomeni e io quando vivo mi occupo dei fenomeni. Ma nei fenomeni c'è pure un'affettività a questi, e questo vale tanto per le cose, quanto per le persone, quanto per le idee delle persone. Ci si cura delle immagini nel tempo, fenomeni ... quella è l'unica realtà agibile. Non v'è nessun'altra realtà oltre questa, a meno che tu non la cerchi in modo casuale, sempre ammesso che esista il caso, cosa sulla quale ho fortissimi dubbi. Del caso mosso dagli umani diffido proprio. Ribadisco infine per l'ennesima volta il primato della sensazione nella conoscenza. Qualora ti degnassi di dare una risposta te ne sarei grato. Un saluto
#1085
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 14:07:12 PM
Citazione di: iano il 16 Gennaio 2023, 10:19:29 AMHa senso chiedersi se si voglia vivere in un nuovo mondo E se si vive già in un mondo N.
E' sottinteso quindi che tu abbia la ''sensazione'' di vivere in un mondo Newtoniano, e ti chiedi quindi se vale la pena di modificare la tua sensazione traslocando in un mondo E.
Un alternativa è provare a vivere nei due mondi contemporaneamente.
Non avrebbe molto senso andare a vivere in un mondo E, perchè per le nostre necessità spicciole è sufficiente vivere nel mondo N.
Oppure invece si?
Le teorie fisiche sono mappe con le quali ci muoviamo nel mondo, alcune delle quali possiamo non portare con noi, perchè le abbiamo mandate giù a memoria.
La mappa del mondo Newtoniano, il nostro mondo, quello che sentiamo come nostro, lo sentiamo come nostro perchè abbiamo incorporato la sua mappa, divenuta carne della nostra carne, neuroni dei nostri neuroni.
Le mappe degli altri mondi (relatività, meccanica quantistica) non vale la pena incorporarle (andare a vivere in quei mondi ai quali le mappe rimandano) ma conviene comunque non lasciarle a casa e portarle con noi, per consultarle alla bisogna, ma anche per prendere l'abitudine a farlo, per evitare che separandosi del tutto questi mondi essi valgano come nicchie ecologiche separate che specino diverse razze di uomini.
Ad ogni mappa io ho associato una sensibilità, e la mia preoccupazione è che queste sensibilità rimangano condivise, come condivisa è stata la nostra sensibilità finché abbiamo avuto la possibilità di vivere in uno solo di questi mondi.
A) Diciamo che non ho letto gli altri due post che hai fatto in successione  ;D. Il mondo nuovo esiste già. Ma non è che lo decido io se esiste già. In me è solo la volontà di trascinare a comprendere filosoficamente il mondo di Einstein. Newton viene prima di Hegel, ma Hegel lo comprende. Einstein viene dopo di Hegel, ma nessun filosofo comprende il mondo di Einstein. La fisica arriva prima della filosofia. Il fatto è però, e da qui la mia esigenza di voler esprimere anche con forza la mia volontà, che vi sono individui, enti o entità che manipolano altrettanti gruppi di individui per scopi a me poco noti. E lo fanno utilizzando parti del mondo di E; evidentemente quelle che fanno loro più comodo. In ogni caso, il mondo di Newton è il paradiso dei ciarlatani, gente che mi ha stufato oltremisura.
B) Io ci vivo di sicuro fin dal primo giorno in cui entrai nel forum con un piede qua e uno là. E costa. E infatti, ho iniziato a stare e ad agire assecondando il mondo di E e delle meccanica quantistica.
C) Non uso fare promesse, se ricordi però a suo tempo ho fatto una profezia, un monito.
Ho visto poi che ti preoccupi per eventuali speciazioni in seno al gruppo umano. L'ho pensato anch'io tempo fa come ipotesi sul futuro, ma, almeno dal mio punto di vista, non vedo alcun motivo per preoccuparsene più di tanto. Un saluto
#1086
Citazione di: Ivo Nardi il 16 Gennaio 2023, 10:13:51 AMCiao Daniele, le statistiche si riferiscono solo al forum ma non sono attendibile poiché misurano anche gli spider dei motori di ricerca e non c'è modo di migliorarle.
Il misuratore di statistiche dell'intero sito molto attendibile, mi dice, ad esempio, che ieri ci sono state 7.419 visitatori unici nell'intero sito e 235 entrate nel forum.
Grazie Ivo per l'informazione e buon lavoro
#1087
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 10:00:48 AM
Mi sembra che tu meni il can per l'aia iano, ma non è la prima volta che con te mi accade di percepire questa sensazione. I tuoi discorsi non stanno in piedi a livello proprio della realtà che si vive, oltre che a spericolatissime attribuzioni di responsabilità che tu adduci all'attrito. Tanto per prenderne uno a caso, quando vado in salita tengo conto del fatto che poi c'è la discesa, perché in discesa continuo a spendere forza muscolare proprio per frenare la forza di gravità. Ed è così che quando ti approssimi alla fine della discesa puoi pure trovarti pericolosamente stremato nelle forze. Forse vi è una percezione minore di fatica perché i polmoni sono impiegati maggiormente in salita piuttosto che in discesa. Il mondo, quello che più si compenetra in noi tramite i fenomeni è uno. Basta con le chiacchiere da bar. Un saluto
#1088
Più che per migliorare il forum la mia domanda la pongo per averne una maggiore consapevolezza, pertanto chiedo:
Nei dati statistici figura la voce: Record odierno di presenze. Tra l'altro è proprio l'anomalo dato di oggi che mi induce a porre la domanda. Si potrebbe sapere nel dettaglio cosa significa questo valore assoluto? Tipo, presenze nel forum o nel sito? Contemporanee oppure in accumulo? Grazie per l'eventuale risposta e un saluto
#1089
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 08:59:56 AM
Citazione di: iano il 16 Gennaio 2023, 01:11:13 AML'energia chimica si trasforma in calore e in energia cinetica che si trasforma a sua volta in energia potenziale.
Se sei in piano la forza di reazione annulla la forza di azione della gravità.
Sei se in salita invece si divide in due componenti secondo la legge del parallelogramma, e per salire devi vincere la componente che vorrebbe riportarti a valle.
Vale la pena aggiungere che se riesci a salire sulle tue montagne molto devi all'attrito, che è una forza elettrica.
Non mi riferisco a nessuna disputa fra fisici che io sappia.
Il mio è un punto di vista di non fisico che dopo essere riuscito a immaginare alla perfezione un mondo Newtoniano, avendo l'impressione di viverci dentro, si chiede se vale la pena di immaginarsi un mondo Einsteniano, e reputa forse non ne valga la pena.
Reputo invece valga la pena di capire come si costruiscono questi mondi e per far questo bisogna riconoscere il contributo della matematica.
Il fatto è che in un modo o nell'altro non dovremmo stare del tutto fuori da questi mondi se vogliamo ancora far parte dell'umanità, perchè secondo me far parte dell'umanità significa possedere una percezione condivisa, come fino a un certo punto l'abbiamo avuta.
Ma non c'è più nessun mondo in particolare in cui viverre perchè ve ne sono diversi contemporanei.
Per stare insieme in tutti questi mondi dobbiamo andare a ciò che hanno in comune, e ciò che hanno in comune è che sono una astrazione matematica, compreso quello in cui viviamo per abitudine tutti i giorni, la cui ultima versione è appunto quella Newtoniana.
Credo che la distinzione fra astratto e concreto abbia fatto il suo sporco lavoro, e sarebbe da pensionare.
Ma questo lo dico io, non i fisici.
Se considero il sistema acquedotto in relazione al rubinetto di casa mia rilevo che l'energia potenziale del sistema acquedotto è tale per cui se apro il rubinetto di casa ne fluirà l'acqua con una determinata energia cinetica che viene attinta dall'energia potenziale dell'acquedotto. Ma se l'acquedotto non viene compensato da altra acqua prima o dopo il rubinetto non erogherà più nulla.
Che io cammini in pianura o in salita la forza di gravità agisce comunque, ma io la percepisco solo se vado in salita, o anche in discesa, dove cioè noto differenza in termini di fatica rispetto a quando viaggio in pianura. Se vado in salita, è pur vero che acquisto energia potenziale, ma non sarebbe questa un'energia disponibile fintanto che salgo, dato che si riferirebbe al fatto che camminando in salita alimento particolarmente la muscolatura della gamba e l'energia potenziale che ne deriva dovrebbe pertanto riferirsi quantomeno alla prossima salita che farò, non tanto a quella in corso. Non capisco infine la rilevanza dell'attrito in tutto ciò.
Passando alle tue considerazioni: ti chiedi se vale la pena di vivere in un mondo einsteiniano reputando che forse non ne valga la pena. Beh, è una considerazione molto singolare la tua. Se la formulazione matematica delle speculazioni di Einstein è per noi approssimativamente esatta non vedo per quale motivo non dovremmo accettarla. Per quel che riguarda la contemporaneità di diversi mondi, che tu dai per certa, mi sembra invece che questa corrisponda ad una forzatura della nostra mente, non la mia di sicuro, almeno fintanto che non venga certificata tale esistenza. Per concludere: se percepisci qualcosa, a meno che tu non menta, significa certamente che esiste qualcosa che genera la tua sensazione. Si tratta solo di vedere quanto sia esatta l'identificazione della causa che la genera giacché a prender fischi per fiaschi è un attimo. Un saluto
#1090
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
15 Gennaio 2023, 21:52:45 PM
Citazione di: iano il 15 Gennaio 2023, 18:02:54 PMFai fatica perchè acquisisci energia potenziale spendendo energia chimica e producendo calore, ma senti la fatica solo se non sei abituato a farla.
Se porti un sacco di cemento fai fatica perchè di solito non porti sacchi di cemento, ma sopporti il peso di kilometri di aria sopra di te senza pensarci.
Fai fatica anche da fermo ma non la senti.
Scusa iano, ma il tuo discorso non mi quadra proprio. Io sono uno che in montagna ci va, e la differenza nella percezione della fatica la fa solo la potenza dei miei muscoli. In ogni caso io non acquisisco energia potenziale andando in salita, bensì la spendo cineticamente in forma di energia chimica. Stesso dicasi per il sacco di cemento. Non so quanto pesi un'atmosfera, ma sono nato che già c'era.
Non mi interessava tanto sapere il punto di vista filosofico, bensì il punto di vista fisico. Il vettore io me l'immagino normalmente rettilineo come direzione, ma se la direzione fosse curva? Cioè, la quantità di moto, così come viene definita, non mi sembra che esprima la direzione. La direzione la deduci dagli istanti in cui fotografi la posizione del corpo. Ma resta sempre rettilinea. E se invece appunto fosse curva?
Mi piacerebbe infine sapere se ti riferisci a qualche opposizione tra i fisici quando chiedi: "Dobbiamo quindi riportare indietro il nostro sentire, per riadattarlo alla presenza di un intermediario?
Ma quanto deve andare avanti sto giochino?
"
Un saluto
#1091
Ciao Socrate, che chiedi spesso e rispondi poco. Secondo me gli stili di vita, estetico, etico e religioso, in un individuo dovrebbero essere sempre presenti a tratti, intendendo "religioso" nel senso più ampio di "rilegante". Chiaro sarebbe che dopo un'individuo tenderà più all'uno che all'altro assecondando il suo carattere di fondo.
Per quel che riguarda la domanda finale, mi sembra strano che il filosofo si sia avventurato a fare speculazioni sull'ambiente in cui vive l'individuo per decretarne l'insucceso, dato che a mio giudizio tutti e tre gli stili di vita emergerebbero comunque a prescindere dall'ambiente ... a meno che uno non viva da solo insomma
#1092
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
15 Gennaio 2023, 14:02:46 PM
@iano
In effetti non ho la sensazione che sto viaggiando a migliaia di kilometri al secondo attorno a chissà che cosa. Partendo da Ipazia che parla di forza come un concetto e ribadendo che la nostra lingua è fatta più che altro per gli usi quotidiani che per considerazioni specialistiche, penso allora che si tratti di una deformazione del termine "forza". La fisica l'ho studiata non molto al liceo, ma mi ricordo che il concetto di forza era inquadrato dai parametri: intensità, direzione e verso. Da Newton a Einstein è cambiato il parametro "direzione"? Giacché ... ripeto ... quando vado in salita faccio fatica.
Per quel che riguarda le simmetrie del nostro linguaggio, penso che per un determinato fatto possa determinarsi un'opinione contraria ad una precedente, ma per quel che riguarda i termini della lingua penso che quel che dici sia valido per lo più negli aggettivi pittosto che nei sostantivi
#1093
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
15 Gennaio 2023, 10:09:08 AM
Cit. niko:
Con la fine dell'ecclettismo del genio, finisce anche la sua possibilita' di essere cio' che e' senza l'apporto di un esercito di "geni minori", suoi compagni di arte o di scienza.
Sono d'accordo in parte con questa affermazione. Penso che le grandi scoperte scientifiche si riferiscano senz'altro alle conoscenze già messe in atto da altri, ma penso pure, in linea col pensiero di Husserl, che queste possano realizzarsi nel mettere in discussione quello che per la comunità sarebbe in un certo senso ovvio. In quest'ottica si inquadra pure, a mio vedere, il pensiero di Paul Feyerabend nelle sue opinioni, anche molto osteggiate, contro i rigori del metodo nell'ambito della ricerca scientifica, essendo la sua posizione favorevole invece all'anarchia nella ricerca
#1094
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
15 Gennaio 2023, 09:45:56 AM
Citazione di: iano il 14 Gennaio 2023, 23:20:20 PMPartiamo da questa osservazione di Bobmax in risposta a Claudia.:



-''L'esempio della forza di gravità è calzante.
È stato ormai appurato che non esiste alcuna forza.
Cioè le masse non agiscono tra loro a distanza. Ma vi è una deformazione spazio-temporale.
Questa deformazione è stata descritta dalla relatività generale. Una nuova legge che ha scalzato la precedente newtoniana.
Ma sarebbe un grave errore credere che quest'ultima sia la Legge!
Perché la faremmo diventare un idolo.
È sempre e soltanto una interpretazione, che sarà un domani sostituta da un'altra.'' -
--------------------------------------

Un professore di fisica mi chiese una volta:
-Come fai a dire che la forza non esiste se tu la senti?-
Al momento, barando un pò, risposi che le cose non esistono per il motivo che io le sento.
Una risposta buttata giù al momento lì per lì per darmi un contegno.
Oggi però ne sono più  convinto di allora, anche se la questione è più complicata di così.

Voi cosa ne pensate?
Ciao iano, io so solo che quando vado in salita faccio fatica, sento quindi una forza che non sento quando vado in piano; mi vien quindi da pensare che ci sarà un motivo ... ovviamente essendo inesperto di fisica forse qualcuno potrà spiegarmelo dicendo quello che mi deve dire al proposito
#1095
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
14 Gennaio 2023, 22:30:43 PM
Citazione di: Claudia K il 14 Gennaio 2023, 22:07:21 PMTu sapresti scrivere la Comedia del terzo millennio?  :-[ .........Io proprio no, nè mi sovviene alcuno che sarebbe in grado.
Certo che no Claudia K, ma non sono nemmeno interessato a farlo, e non avrei nemmeno talento nello scriverla, figurati poi la dedizione che c'è voluta a Dante; se c'è una cosa di cui proprio difetto è la costanza. Io sono solo appassionato al tema del pensiero, e la strabiliante opera filosofica che ho composto è un dialogo farlocco di 5000 parole tonde tonde. Sai come mai? Continuavo a fare correzioni finché un giorno mi accorsi che in fondo a sinistra del documento di testo compariva il dato 5000 parole. A quel punto, stufo agro di correggere mi appellai alla mia superstizione nel cogliere i segni dal mondo che mi fece vedere in quel 5000 un segno positivo del destino. Chissà poi perché dato che il numero 5000 non mi dice proprio nulla ... Ah!, ero stufo di correggere. Un saluto