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Messaggi - Duc in altum!

#1081
**  scritto da Apeiron:
CitazionePer quanto riguarda l'etica credo molto nella purificazione dal peccato (e dall'odio, dall'ignoranza "morale"...) e quindi ogni tanto mi capita di "confessarmi". Perciò sicuramente non sono cattolico visto che ritengo che la dottrina non sia così importante in una religione come il cristianesimo ma credo che sia molto più importante l'etica.
Benissimo, ma rendiamoci conto che assegnare dei valori o delle virtù a dei determinati atteggiamenti o comportamenti umani è possibile solo per fede, dacché senza Dio tutto è permesso e concesso.
Quindi per te è importante l'etica, ma non l'etica cristiana, bensì un'etica stipulata dal tuo personale sincretismo, non vedo nulla di anormale, se non un semplice (dal modesto punto di vista di un cattolico): benvenuto nella "religione" del diofaidate!!

Inoltre se percepisci la purificazione dal peccato nell'atto della confessione, come è possibile che dopo non riconosci l'importanza della dottrina? Ossia, vado in banca a fare un mutuo, me lo danno, mi godo gli effetti del benessere susseguente, però dopo, poi, forse quando si tratta di pagare le quote, non ho tanta fiducia in questa "dottrina" finanziaria.


CitazioneDetto questo: vedo in realtà come un ostacolo per la mia fede le cose che non mi sembrano plausibili.
Perché quelle che ti sembrano plausibili, visto che sono sempre dovute grazie alla tua fede personale, sono meno assurde?


CitazioneAnche qui se vogliamo estendere il concetto d cristiano, lo sono sicuramente in un "certo senso".

Mi dispiace, ma non esiste il cristiano in un certo senso. Cristo è l'autovettura e la Croce non è un optional, ma è il volante automatico, sempre fissa, sempre a senso unico, mentre l'Universo gira.

Proprio ieri, ascoltavo, durante un incontro catechistico sulla parabola di Dio e mammona, condannare, senza mezzi termini, senza un certo senso, la famosa ambiguità nella frase del Presidente del Consiglio: "...io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo..." - dove la condanna non era sulla libertà di espressione, o sull'idea politica, ma proprio nel convenzionalismo di essersi auto-proclamato cattolico (o cristiano), segnalando che non basta l'andare a Messa spesso per discernere, senza adeguamenti personali, la fonte e il culmine dell'Io credo cattolico.


CitazioneMa ancora non mi convince il fatto che Gesù non abbia tollerato fino alla fine: "Padre perdonali perchè non sanno quello che fanno". Questo mi sembra perdono e amore incondizionati e assoluti.

Benissimo, potrebbe anche essere, grazie a questa Divina Misericordia (il Padre esaudisce sempre la preghiera del Figlio!), incondizionata e assoluta, che l'inferno è vuoto, ossia, che siccome a Dio tutto è permesso (e non deve certamente chiedere la nostra autorizzazione), nell'inferno ci siano solo gli angeli ribellatosi a Dio, cioè, che nessun terrestre fu, è e sarà condannato per l'eternità. Però, se così fosse, il dubbio sarebbe un altro: perché Matteo 25,31-46? ...perché l'invio del Paraclito per educarci alla Verità? ...perché Luca 12,47-48? ...perché non dovrei insegare a mio figlio che il modello etico umano a seguire è il ricco scaltro, invece del buon samaritano? ...perché Atti 20,35? ...a che servirebbe decidere o scegliere? ...forse per Dio è un video-game, e noi siamo nient'altro che burattini?  ...riesco ad immaginarmi una dimensione, post-mortem, dove non vi sia differenza tra l'etica di Hitler e l'etica di Salvo D'Acquisto, o tra l'operato di Gino Strada e la prassi di Torquemada?
#1082
**  scritto da Apeiron:
CitazioneIn questo periodo sto avendo un rapporto molto conflittuale con il cristianesimo
Questo è possibile se sei cristiano, o se almeno pratichi, anche saltuariamente, i riti cristiani. Altrimenti non ha senso questo tuo scontro con il cristianesimo: Gesù propone e non impone (almeno che non ci si chiami Saulo).
Per meglio capirci, io non ho nessun rapporto conflittuale con altre dottrine "religiose" o "spirituali", giacché a loro non affido la mia fiducia: con Gesù ho incontrato la pace, la gioia e un vero senso alla mia esistenza, e spero che anche il prossimo confluisca, nella sua personale religione, a questa per niente utopica dimensione. 
Quando ero dall'altra parte della barricata, me ne infischiavo delle "regole" dottrinali del cristianesimo, poiché avevo le mie: sesso, droga e rock and roll; quindi le altre erano fandonie o stupidaggini.  
Oggi, invece, anche se pratico 365 giorni all'anno il cristianesimo ho i miei dubbi teologi, le mie interpretazioni bibliche e i miei conflitti, specialmente con chi come me è tutti i giorni a Messa. Solo che, giorno dopo giorno, mettendo in pratica l'annullamento dell'Io a beneficio della verità del Cristo (è questo l'ABC del cristianesimo: frequentare Gesù Eucaristico, e farsi violenza per desiderare di amare come Lui ci ha rivelato), la diatriba è chiedere scusa, l'avere ragione è non infierire, la sottomissione è confidenza e il timore è amore.

Non esiste un ciò che piace e quel che non piace del Cristo, Gesù è misericordia, ma è anche giustizia, quindi è vero che Dio ama tutti i suoi figli, ma è pur vero che: "...Cristo è salito sulla croce: un Gesù disponibile a tollerare tutto, non sarebbe stato crocifisso..." - (il teologo dei teologi) - quindi sì che è eterna la responsabilità delle nostre scelte etiche e morali.

Chi decide di corrispondere al cristianesimo, prima della speranza di resuscitare, deve essere disposto a soffrire ( e non come vocazione, ma come realtà inevitabile del Mistero) affinché anche l'altro possa usufruire di questa grazia.

La tua confusione non è dovuta al tuo non discernere la Bibbia, ma al fatto che si giunge a un momento dove le motivazioni con cui ci opponiamo allo Spirito Santo (se si è battezzati maggiormente!), non riescono più a contenere le Sue indicazioni alla nostra coscienza, quindi, come capita a tutti, o si rinforza il compromesso con l'immoralità, o si deve capitolare alla vergogna per quel che abbiamo fatto, ossia, il momento della rinascita dall'alto, della rinascita grazie allo Spirito di Verità, cosa che neanche Nicodemo, che disgustava l'ignoranza e i piaceri banali della vita, poté comprendere, anche essendo maestro (quindi un coltissimo accademico) in Israele, giacché non ebbe il coraggio di avere fiducia in quella Parola.
La tua confusione è la bellezza del libero arbitrio: adesso, oggi, chi e cosa voglio essere?
#1083
**  scritto da bluemax:
CitazioneSe ci pensiamo, la stessa cosa avvenne alle persone cui Galileo invito' a guardare dentro il telescopio. La stessa cosa avviene ogni volta che le basi delle certezze (cui il proprio ego non puo' fare a meno) devono cambiare.
E chi ha detto che devono? ...c'è gente che nasce, vive e muore con gli stessi "dogmi". Già l'accettare che le certezze sono fondate sulla fede, quindi persuasioni irrazionali, è il primo passo per discernere che senza voler cambiare in funzione di essa (la fede), non siamo innanzi ad una trasformazione della psiche (intesa come anima, spirito),  ma alla scaltrezza dell'Ego.

Infatti non è l'Ego che non può farne a meno, ma quel irrisolvibile enigma chiamato desiderio d'amare e di essere amati, presente in ogni individuo, e che sempre ogni individuo può ascoltare, rifiutare, seguire o tradire,


CitazioneMa poi, pensandoci, è bellissimo.
E ti credo, è l'unica cosa che ha senso in un'esistenza!!  ;D
#1084
**  scritto da bluemax:
CitazioneBeh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.
Benissimo, quindi la speranza sul perché il tutto avviene così è ancora vincolata alla "fede" personale, ossia il tuo:
Citazioneil tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.
...quindi è vero che non possiamo far nulla, ma solo per comprovare che Dio non esiste, dunque continuate a leggere!!
#1085
Tematiche Spirituali / Re:Radio Maria
09 Novembre 2016, 00:50:31 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneDomanda provocatoria.. ma il (tuo) dioTrinitario ( e/o Yahwè ) in quanto elargitore della vita.. perchè mai fa nascere individui con quella perversa" inclinazione ?? Non è lui il responsabile di tutto cio' ?
Beh, penso che molto più perversa sia l'inclinazione all'adulterio, giacché presume un principio di fedeltà in nome dell'amore, eppure, piaccia o meno, in tanti ne guariscono. Quindi chi è il responsabile di tutto ciò?  ???
#1086
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
09 Novembre 2016, 00:30:36 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazionePur NON essendo catto-cristiano, nè ebreo e/o islamico - domando:

quale differenza dovrebbe mai sussistere ( umanamente.. parlando )  Tra:
 - il dioYahwè  e  il  Messia/Cristo divinizzato dal Tarso  +   Giovanni ??
Con tutto il rispetto e la stima, ma penso che tu stia scherzando.  :D
Come qual è la differenza? ...con il Messia, la verità, la giustizia e l'amore di YHWH è per tutti!! Con Cristo io, @Duc in altum!, agli occhi di Dio, valgo quanto Daniele, Debora o Davide; sono degno della Sua attenzione (che poi, approfitto per dirlo, è l'unica prerogativa ontologica della dignità in questo pianeta ) come Giuseppe, è questo lo scandalo per gli ebrei, e la follia per i pagani.  :o
#1087
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
09 Novembre 2016, 00:14:36 AM
**  scritto da jsebaatianB:
CitazioneSe dunque sia l' ebraismo che l' islam ( cosi' come la parte cristiana del protestantesimo ) sono piu' " coerenti " con il primo pilastro fondante del mono-teismo - ben diverso è per il cristianesimo catto-romano e ortodosso.
Hanno dunque ragione nell' accusare "taroccata"  questa religione..    
Sarà taroccata, ma nel frattempo, come sempre nella storia (grazie ai testimoni fedeli che non si sono lasciati inficiare dagli uomini e dalle donne buie del cattolicesimo), è sempre e soltanto dall'Unica Santa Cattolica e Apostolica che partono iniziative di un vero e inimitabile, senza la presenza dello Spirito Santo, esempio evangelico: vedere alcuni giorni fa il Papa in Svezia.

Quindi, secondo me, taroccato è il monoteismo ebraico, dacché senza il Figlio non hanno il Padre (anche se Lui, essendo sempre fedele alle proprie promesse, gli passerà per sempre gli alimenti - ossia la permanenza, come Israele, sul suolo terrestre, fino alla Parusia), quindi è come un fallito che specula sui bei tempi andati per causa sua ...altro che coerenza; taroccato è il monoteismo islamico, giacché se Gesù è un innocuo profeta, quindi una conveniente imitazione (un fake!, come mi suggerisce mio nipote), avrebbero potuto inventarsene una meno contraffatta; taroccato è il protestantesimo, giacché anche San Francesco fu cacciato, da Innocenzo III, con sdegno, come un importuno, ma la sua protesta fu più evangelica che teutonica, quindi non potrà mai rappresentare, il protestantesimo, la parabola del Padre misericordioso, essendo figlio perso, e non ancora ritrovato.
#1088
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
08 Novembre 2016, 19:46:25 PM
**  scritto da green demetr:
CitazioneCome ti spieghi che un DUC IN ALTUM! ignori che la sacralità cristiana sta tutta lì, tramite il divieto sessulae e la transustazione dell'ostia (atto cannibalico del cristo).

E come mai lui e anche tutti i miei amici (l'ho capito nel dialogo con DUC) invece come anche dici tu, trovano la sacralità spostata dentro l'uomo, nel suo rapporto col DIVINO. (nobilitato dal sommo Agostino certo).

Voglio dire come è avvenuto storicamente questo passaggio di attenzione dall'esterno all'interno. (forse proprio con s.agostino???)
One moment please!
Tu hai chiesto:
Citazionelo spirito è l'aspetto spirituale dell'uomo (o della persona? ). Invece il sacro cosa sarebbe?
...ed io ti ho risposto cosa (secondo me) è il sacro dell'uomo, nella persona, in generale: l'uomo è sacro perché contiene Dio, che è la fonte e il culmine del sacro. L'uomo è sacro a prescindere dal sesso che pratica o dal cibo che deglutisce, giacché è involucro dello Spirito di vita.

Poi ti ho comunicato che per il cristiano il sacro è Gesù il Cristo, quindi è ovvio che sia anche nell'azione di grazia (l'Eucaristia), e nel Suo comportamento sessuale: la castità perfetta, ma non è tutto lì, giacché: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.  -- e fare la volontà del Padre della sacralità è anche condurre gli altri, che pensano che il Sacro sia tutto lì, a riconoscersi enti già sacri, amandoli, ossia, diventando, a nostra volta, "cibo e castità" per il prossimo.
 Altrimenti basterebbe, secondo la tua riflessione, per essere sacri davvero, ricevere la comunione ed essere vergini, ma, purtroppo o grazie a Dio, non è così
#1089
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
05 Novembre 2016, 13:45:51 PM
**  scritto da altamarea:
CitazioneDuc, ma se Gesù è Dio, il dominus non ha usato un intermediario si è soltanto personificato, o no ?
Infatti, ho cercato di farti riflettere sul fatto che Dio non ha (avrebbe avuto) nessuna necessità di incarnarsi, eppure lo ha fatto. L'uomo non ha (dovrebbe avere) nessuna necessità di un intermediario (in tanti comunicano con la Santissima Trinità direttamente), eppure Dio lo ascolta e lo esaudisce attraverso gli intercessori.  ::)

Non era autorete, rivedi l'azione stasera alla moviola - eri coperto dal guardalinee - nessun avversario ha toccato il mio eurogol!!  ;D
#1090
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
05 Novembre 2016, 11:50:30 AM
**  scritto da altamarea:
CitazioneChe necessità hanno i cristiani di rivolgersi agli intercessori per chiedere grazie e favori anziché direttamente a dio ?
Che necessità aveva Dio d'inviare il Messia?
#1091
**  scritto da Voltaire:
CitazioneNella mia concezione di lavoro, una vita in cui non lo si è conosciuto non si può dire che abbia un valore, è una vita vuota quella senza lavoro
Esatto, io non ti fraintendo, ti comprendo perfettamente, purtroppo non sei il solo a pensarla così.
Perciò sto cercando di dirti che una vita vuota è quella in cui non si ha amato e non quella dove non si ha lavorato.

Ripeto l'esempio: Platone non ha mai lavorato, vorresti forse farmi credere che la sua vita abbia meno valore della mia?? ...o che la sua sia stata una vita vuota?!?!
Non è difficile da capire.
Inoltre, se può servirti, ho un amico hippie che gira il pianeta da 45 anni, ha iniziato a 18, prova a parlargli di pensione, contributi, sindacato, del valore intrinseco alla dignità del lavoro, e vedrai le risate che si fa. Eppure, è talmente conscio del suo valore morale (che ripeto non è direttamente proporzionale con lo "sgobbare"), garantito dal suo rispetto alla natura, agli uomini e a se stesso, che il suo comportamento dovrebbe essere preso a modello per chi lavora, ma non ha dignità.
#1092
Tematiche Spirituali / Re:Karma e buddismo Tibetano
04 Novembre 2016, 21:31:22 PM
**  scritto da Apeiron:
CitazioneIn ogni caso la dottrina del karma credo che nasca dal fatto che non si riesce ad accettare che il mondo non è "giusto" e perciò si postula una sorta di meccanismo che promuove i meritevoli (non è un ragionamento diverso dal nostro in occidente, solo che noi abbiamo un Dio che "detta leggi" mentre il karma è "naturale").
No, il ragionamento è molto differente.
Per Dio il mondo è tutto ciò che allontana l'uomo dalla Sua salvezza, infatti il demonio viene denominato "il principe di questo mondo" o "il mondo non lo riconobbe", ma a motivo delle colpe del mondo, ossia di coloro che amano il mondo. Quindi il mondo non è giusto in assenza di Dio, infatti il Suo regno è al di là delle ragioni del mondo.
Per Dio ad ogni azione può anche corrispondere un'assurda reazione, si muore e poi si vive per sempre (siamo alla megafantascienza!!), quindi sia il karma, sia la teoria della retribuzione ebraica non sono lo stesso ragionamento.
Inoltre, visto che si parla di reincarnazione, a titolo informativo e non per controbattere, il Dio del nostro occidente salva o condanna la persona unica che ha vissuto solo quella determinata vita offertagli, per le azioni decise e volute fatte con quel determinato corpo, e non sull'accumulo delle scelte effettuate anche con altri involucri dell'anima, finché si redima nettamente.
#1093
Tematiche Spirituali / Re:Riforma e gesuiti
04 Novembre 2016, 21:11:46 PM
**  scritto da CVC:
CitazioneQuindi il bene e il male non li cerco in cielo o in terra, perché avviene tutto dentro di me.
Ma questo pensiero è possibile solo quando deriva dalla fede che l'uomo si sia generato da solo, per caso.

CitazioneE in questo mi viene in soccorso il Vangelo di Marco quando Gesù, ai discepoli che chiedevano se era giusto mangiare questo o quello, rispose che non è male ciò che entra nell'uomo, ma ciò che esce dall'uomo.
Ma ciò che esce dall'uomo significa le azioni di fede: se sono di servizio a Dio o di Mammona, o se, peggio ancora secondo l'Apocalisse, sono tiepide come il vomito.
#1094
**  scritto da Voltaire:
CitazioneLa dignità di " colui che con il suo lavoro/guadagno ha permesso, infischiandosene, che l'altro giunga alla povertà (giacché la miseria è un'altra cosa)"  sta proprio nel luogo ove abita: "intrinsecamente nell'uomo"
? ? ?

Citazione"Io non dico (o almeno non volevo dire) che l'uomo ha una dignità finché compie un lavoro.
Ciò che intendevo è che il lavoro esporta la dignità dell'uomo nella sua vita.
Nooone!! Non è un principio oggettivo. E' un'idea generata da chi dirige (lavorando poco o quasi nulla), nei confronti di chi subisce il lavoro.
Il lavoro è un mezzo non un fine, mentre la dignità è un fine e non un mezzo.
Se il lavoro esportasse la dignità dell'uomo nella vita, come farebbe a esportarla chi non lavora, o chi decide, convenientemente (mica è peccato non lavorare),  di non voler lavorare??
Quindi, ribadisco, puoi pensare che sia così nella tua esperienza esistenziale, ma se vivessi in Corea del Nord o a Cuba, vorrei vedere se ancora la penseresti così.

CitazioneIl lavoro in questione deve essere espressione della propria volontà

Altra conferma che il lavoro (siccome la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non fa il lavoro che gli piace, ma quel che trova per sbarcare il lunario, per sopravvivere), non nobilita, né concede dignità all'uomo. A qualcuno forse sì, ma speriamo che poi in famiglia non sia come il mio vecchi amico dell'aneddoto sovrascritto. Altrimenti siamo punto e accapo
#1095
**  scritto da Sariputra:
CitazioneSecondo te a un'entità immateriale del forum, come siamo noi, che tipo di dignità potremmo assegnarli?
Beh, penso che non ci sia bisogno di essere immateriali nel forum per crearsi una dignità apparente o virtuale, questo accade già, quotidianamente, nelle relazioni interpersonali (familiari comprese).


Senti questa (tratto da una storia reale di Duc in altum!): domenica scorsa, incontro durante una ricerca in facebook, così come faccio da tempo, un vecchio amico delle superiori, e non avendo l'amicizia gli mando un messaggio privato dove, anche se avendo ormai la certezza che è lui, gli chiedo, se avesse frequentato 35 anni prima quel determinato istituto, e se, siccome l'abbiamo fatto per 4 anni, era solito trascorrere i filoni agli scavi di Pompei a cercare di sedurre le turiste francesi e tedesche.
Lui non poteva sapere chi era che gli inviasse il messaggio delatore, e quindi mi aspettavo, come prima sua risposta: "...sì, andavo a quella scuola, ma tu chi sei?!...", invece, quasi casco dalla sedia sia per lo stupore che per la risata, mi risponde (aspetta ti faccio un copia/incolla in diretta): "...Ciao sono proprio io ma non farlo sapere ai miei figli che facevo filone negli scavi Io per loro sono sempre stato un padre che a scuola andavo volentieri è un alunno sempre presente Anche se gli ho insegnato che se non hanno voglia quella mattina o perché se non si sentono preparati di dirmelo e rimanere ne letto a dormire invece di filonare..."
Da non tralasciare che per le nostre assenze e la nostra condotta non solo non ci siamo diplomati, ma ci hanno espulsi dall'istituto.
Vaglielo a dire, a questo vecchio ( e forse oggi ambiguo) amico, che forse il lavoro non è la dignità dell'uomo, giacché ancora, dopo 5 giorni, per questa sua doppiezza, non so ancora cosa e come rispondergli.  :-[