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Messaggi - daniele22

#1096
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
14 Gennaio 2023, 21:51:57 PM
Le grandi menti per me sono solo fanfalucche. Un mito che non ha una solida ragione d'essere. Per come la vedo esisterebbero solo persone che si dedicano con grande passione verso tematiche da cui sono attratte. Se uno lavora con dedizione e serietà raggiungerà alti obiettivi. Certo può intervenire un talento naturale, e forse questa coincidenza tra talento, dedizione e serietà può far nascere ciò che noi chiamiamo un capolavoro. Si tratterebbe quindi anche di fortuna
#1097
Cit. Phil:
A scanso di equivoci, questo identikit non appartiene solo ai crociati, più o meno contemporanei, ma anche ai non credenti che ragionano da "crociati della verità": combattere contro chi la contesta. Ci sono poi i civili, che pur non estranei ad eventuali ripercussioni sociali di questa "guerra", possono fare "obiezione di coscienza" e scegliere di non combattere, perché disarmati (e magari dotati di achillea resistenza agli strali altrui) o semplicemente non interessati a conquistare nuovi territori nel "Risiko delle credenze"
Giusto Phil, fino a quando fai entrare in campo i civili che a me non sembrano proprio gente che non preferisce combattere. Potrei rispondere a questo che dici rimandandoti al post nr. 44 che ho fatto oggi dopo pranzo in Tematiche filosofiche - "Tutto è interconnesso, ma quali sono le implicazioni etiche". Tra i non credenti il mondo è comunque pieno di soldati i quali credono magari in ideologie, e tra queste annovero pure l'ideologia della proprietà privata, e sono molto seccati dalle ingerenze da parte dei credenti; aborto tanto per dirne una, ma anche l'invio di armi all'Ucraina, anche se i credenti vacillano in questo senso.
Cit Phil:
Se invece crediamo ad una persona, senza sapere se sia religiosamente credente o meno, se crede che domani sorgerà il sole, se crede che aiutare il prossimo sia giusto, se crede di non essere stato adottato, etc. le varie risposte non saranno il discrimine fra chi crede religiosamente e chi no, non essendo necessariamente connesse ad una visione religiosa.
Appunto, i credenti vacillano perché non sono propriamente dei credenti. Prova chiedere a Duc se sia giusto che noi ci si impegni a tal punto con la guerra in corso. Al massimo potrà essere indeciso. Allora è così che capita pure che tu credi a quello che ti dice che aiutare il prossimo sia giusto etc etc. Il guaio è che lo dicono tutti.
Allora dico che se non credi in Dio che è per noi il massimo dell'incomprensibile, dovrai per forza di cose credere in te stesso, cosa che dovrebbe quantomeno essere un po' più accessibile come ricerca, sicuramente più utile. Ma ahimè qui casca l'asino. Tutti credono in se stessi, tutti vorrebbero il bene di tutti etc etc e di fatto assecondano più o meno supinamente il sistema socio economico vigente. E hanno pure il coraggio di sentirsi deresponsabilizzati nel sostenerlo. Io immagino che siamo tutti presi nell'ingranaggio che non ci lascia scampo, ma almeno ditelo!! Ma come mai mi chiedo infine? La mia è per me una domanda retorica e nel frattempo credenti in Dio e credenti in altro di varia specie assecondano spensieratamente un sistema che di porcherie e di inefficienze da mettere in mostra ne ha quante ne vuoi, a meno che tu non sia cieco, ma non mi sembra. Un saluto
#1098
Cit. Socrate 78:
"Il problema filosofico che mi pongo però è il seguente: ammettendo l'ipotesi che tutto sia interconnesso, la Coscienza universale che connette ogni cosa sarebbe di natura benevola o malvagia? Se noi osserviamo ......"
Se noi osserviamo è tutta una grande guerra dice Socrate.
Vero, ma sembra che tale guerra sia particolarmente pronunciata negli umani. Però, la Coscienza universale, per quel che mi risulta, dovrebbe essere data dalla sommatoria di tutte le coscienze particolari che agiscono nel mondo ... e inoltre col loro peso, nonostante sia comunque possibile che il muover d'ala di una farfalla possa generare un terremoto. Sarebbe chiaro quindi che probabilmente è la nostra coscienza umana ad essere malvagia.
Che la guerra sia condizione necessaria alla vita sembra essere un'idea abbastanza incontestabile, ma fino a quanto si deve pigiare sul tasto della guerra a tutti i costi? Non mi pare che gli altri animali si comportino come noi. E l'aspetto tragicomico della faccenda sarebbe che questa guerra continua la facciamo per nulla, noi umani. Prendi russi e americani ad esempio. Si dice "Se è lecito comporre dalle cose piccole le cose grandi". Se è vero dunque che l'uomo agisce per il proprio bene, per quale motivo le nazioni, che rappresentano la coscienza collettiva nazionale, dovrebbero disattendere a questa legge? A meno che non ci sia qualcuno che vuole arrivare primo e per questo sarà insignito di qualche titolo speciale; e nel frattempo, per giungere a quella meta per primo è disposto a fare quel che si vede da mo'. Ma quel che io vedo in questa gara che ci costringe infine ad essere malvagi per nulla, è solo una gara per sostenere che uno è buono e l'altro è cattivo. E questo è il frutto avvelenato, a livello filosofico, che ci perviene da dopo Parmenide. E' entrato in noi e ha plasmato, giungendo ormai a maturazione avanzata, quello che si vede oggi
#1099
Citazione di: Eutidemo il 13 Gennaio 2023, 10:09:50 AM
Be' hai ragione: ciascuno di noi due ha tratto le sue deduzioni, ma poi a decidere dovrà essere il giudice.
Ammesso che il P.M. rinvii qualcuno a giudizio!
;)

Eutidemo, mi sa che anche stavolta mi hai tirato un bidone. Cosa significa "Ammesso che il P.M. rinvii qualcuno a giudizio"? Un saluto
#1100
Citazione di: Isfrael il 13 Gennaio 2023, 17:26:17 PMMolto bella ed interessante questa discussione. :)


Come sempre accade per questi temi, non ci sono risposte univoche o assolute come per la matematica o le scienze esatte.

Secondo me il termine "scelta" non è molto idoneo, perchè la scelta è la facoltà della mente, la mente indagatrice, analizzante, che dubita, per cui forse il termine più appropriato per avvicinarsi alla nostra natura spirituale, sarebbe il sentire, ricercare dentro se stessi ciò che ci risuona.

L' unica riflessione personale che faccio è che esistendo l' infinitesimamente piccolo esiste anche il suo corrispettivo.

Scusate per il post molto stringato, resto dell' idea che il credere o il non credere siano esigenze personali, la fede è qualcosa di intimo ed esperenziale che non si può trasmettere.

Ciao Isfrael, è la prima volta che parlo con te. Il post non è stringato come pensi e sono senz'altro d'accordo con quello che dici ... mi sembra sia una posizione che si avvicina alle discipline orientali, una specie di abbandono che vorrebbe portarci lontano dalla speculazione razionale presentando alla nostra attenzione la ricerca della nostra spontaneità. Un saluto
#1101
Citazione di: Phil il 13 Gennaio 2023, 15:34:23 PM@InVerno

Sul piano puramente logico, gli "onnipoteri" di Dio (onnipotente, onnisciente, onnipresente e forse altro) effettivamente non depongono sempre a suo favore: se è onnipotente, significa che potrebbe perdonarmi ma non vuole (da cui l'"amore condizionato" di cui s'è parlato già molto in precedenza; anch'Egli non fa ciò che non vuole); se è onnisciente, sa anche se mi salverò dall'inferno o meno, quindi sa anche che non mi perdonerà perché magari non mi convertirò, dunque non è realmente disponibile ad accogliere il mio pentimento perché già sa che questo non avverrà; se invece è onnisciente del presente, ma non del futuro, allora c'è spazio per "il finale a sorpresa" nel post-mortem (e si torna al "misterioso sadismo" del non superare un test terrestre finito che comporta sofferenza ultraterrena infinita). Se l'onniscenza abbraccia anche il futuro, ne conseguono poi altre questioni più tortuose e cavillose, del tipo: Dio non ha libero arbitrio perché se è onnisciente già sa cosa farà, e non può cambiare il suo futuro perché altrimenti verrebbe meno la sua onniscienza (nel prevederlo), ma allora non è onnipotente se non può scegliere di fare ciò che vuole ma solo ciò che già sa che farà, e non può nemmeno essere pura coincidenza di sapere e volere, perché così verrebbe meno il suo poter scegliere liberamente di fare qualcosa (con annessa deterministica impotenza di fronte al proprio destino, il che lo renderebbe solo 'ingranaggio primario" mosso da altro a lui "superiore" e non il fantomatico "motore immobile" aristotelico), etc.
Onestamente questi logicismi lasciano il tempo che trovano, perché in quanto Dio potrebbe anche piegare le leggi della logica umana, o averne una tutta sua, etc. la questione che invece mi solletica, nella mia ignoranza filologica, è invece se ci siano dei passi biblici o evangelici dove esplicitamente Dio (o Gesù) si attribuiscano in prima persona tali "onnipoteri", oppure se sono stati poi "assegnati d'ufficio" dalla chiesa e dalla teologia (per l'onnipotenza ho trovato subito qualcosa in rete, ma per l'onniscienza forse servono ricerche più attente, per questo chiedo a chi magari sa già indicarmi i passi).
Purtroppo Phil non sono in grado di fornirti quel che chiedi. Sono d'accordo che cavillare troppo sull'onnipotenza etc di Dio serva a poco, e, a mio giudizio possa condurre pure alla propria deresponsabilizzazione di fronte ai nostri simili. Del resto il patto con Mosè è chiaro. E in questo patto noi esercitiamo il libero arbitrio. Che vi sia una guerra in corso tra credenti e non credenti sembra sia un dato poco contestabile. La guerra è pure sporca e fatta di colpi bassi, ma che non sia possibile la comprensione reciproca la vedo dura da portare avanti, a meno di aggrapparsi a barriere create ad hoc. Personalmente penso che la posizione della chiesa cattolica sia insostenibile per quel che attiene alla divinità di Gesù. Dall'altra parte bisognerebbe sapere meglio a cosa crede il non credente
#1102
Sono d'accordo con Eutidemo quando dice che "credere" o "non credere" non corrisponda ad una scelta volontaria, e sono d'accordo con Duc quando afferma che una fede è tale, e quindi vera solo se la vivi. E' chiaro altresì che nel qui e ora possono sempre intervenire fatti che possono mettere in discussione tutte le nostre più profonde convinzioni. Se volgo indietro il mio sguardo penso di ricordare come si sia costruito il mio essere agnostico. Quand'ero fanciullo cominciai ad andare a dottrina cristiana, così si diceva qui nel veneto bigotto. L'insegnante era molto severo e dava pure delle librate in testa. Beh, alla terza o quarta lezione smisi di andare a dottrina nascondendolo naturalmente ai miei genitori. Andavo allora per canali a pescare con le mani assieme ad un amico. Smisi pure di andare alla messa del patronato dei giovani quando il nuovo parroco eliminò il gruppetto musicale che faceva da accompagnamento alla santa messa. Accadde poi che un amico di mio padre gli raccontò di avermi visto per canali una domenica mattina all'ora in cui sarei dovuto essere alla funzione. I miei genitori, entrambi credenti, specialmente mio padre che era stato educato dai salesiani, mi chiesero di dargli ragione del mio comportamento ed io gli dissi che non credevo in Dio. Mio padre mi rispose che se non ci credevo facevo senz'altro bene a non andare a messa. Ora, non è proprio vero che io non credessi in Dio, nel senso cioè che dal mio punto di vista c'erano cose più interessanti da fare che occuparsi della devozione a Dio. Fu così che infine si strutturò il mio agnosticismo, ovvero si strutturò affermando vie alternative piuttosto che negando l'idea di Dio
#1103
Citazione di: Eutidemo il 13 Gennaio 2023, 05:31:36 AM
La tua ipotesi mi sembra alquanto "improbabile"; ed infatti, se i "Grandi assassini" volevano depistare la polizia, sarebbe riuscito loro molto più facile indirizzarli contro Versa Solis che non contro Costa.
Ed infatti Tina Grandi ha subito accusato esplicitamente lei dell'omicidio, ricordi?: " - Sono l'inquilina dell'appartamento di sopra, mi chiamo Tina Grandi, e ho visto fuggire l'assassino; o meglio, l'assassina-
Però anche la tua ipotesi è "possibile"! :)

- Va bene signor commissario, di sicuro ha ragione lei .... piuttosto, che ne facciamo del daniele22 che è lì in sala d'attesa da un paio d'ore?
- Ma cosa vuole, hai capito?
- Mah, è un amico di Costa e dice che rischiamo di lasciare a piede libero una pericolosa assassina.
- Beh, digli che sono occupato e che in ogni caso ci penseranno i giudici a stabilire se il Costa è innocente oppure no
#1104
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
12 Gennaio 2023, 18:21:57 PM
Citazione di: InVerno il 12 Gennaio 2023, 12:11:04 PMNon me la prendo per niente. Sto dicendo che quando paragono la leadership russa alla mafia, o se vuoi essere più neutro ad un organizzazione tribale, non lo faccio per fare propaganda, lo faccio perchè la mia limitata esperienza mi ha insegnato che le relazioni amicali e criminali sono il vero collante di quell'organigramma, e perciò è molto più probabile che informazioni accurate arrivino da un padrino di battesimo del cugino dell'amico che da un "segretario segnaposto".Non solo me ne rendo conto, ti ho detto che i motivi\moventi per essere "parziali" (volutamente, involontariamente lo siamo tutti) su questo forum sono praticamente nulli. Accetto volentieri se mi dice che sono involontariamente parziale, ma "fare propaganda" implica intenzionalità, e questo non lo accetto.


Chissà perché non mi viene fuori tutto il post, va ben non importa.
Mi spiace inVerno, ma mi tocca chiederti se ci sei o ci fai. Beh, se tu credi che la nostra democrazia sia tanto diversa nella sostanza dal fascismo mafioso russo non parlo più e non occorre nemmeno che tu ti prenda la briga di rispondermi ... mettici dentro pure che io esagero, ma la sostanza appunto rimane. Ripeto ancora che scherzavo, ma sembra che tu non te ne accorga visto che ricalchi. Va bene, può essere pure che forse tu non leggi molto i miei post, ma di recente, forse pure sul tema del solipsismo, già dissi nello stesso senso che dici tu che qui non c'è molto da guadagnare e che siamo quattro gatti. Ma è anche vero che risposi ad anthonyi, il quale forse aveva frainteso un mio intervento, che l'occupazione è ciò che vedo di una persona mentre la preoccupazione è ciò che non vedo. Quando metto in pratica il mio pensiero filosofico, sia in senso politico che nelle relazioni sociali con persone che conosco poco, questi pretende giustamente di tener conto del peso che può avere quello che non mi è dato di vedere (la preoccupazione) di un individuo ... tutto ciò lo faccio per decidere se sto agendo in modo corretto nel momento in cui debba o non debba compiere un percorso assieme con altro, altri. Tanto per capirci, la fiducia più o meno cieca io la do ragionevolmente a chi conosco bene ... ed è per questo che con gli altri bisogna cautelarsi. Io di te conosco solo la propaganda (le tue opinioni personali fondate, o infondate che siano, in buona fede, o in malafede che siano) che fai di te e null'altro. Comunque ho parenti nel ponente ligure ... naturalmente non ti svelo dove, non si sa mai che tu in realtà sia un killer della famigerata sezione k  di gladio, quella evocata a suo tempo da Eutidemo nel caso Moro. Un saluto
#1105
Vedi un po' Eutidemo che la filosofia c'entra in molte vicende della nostra vita. Ti riporto un pezzo del mio dialogo farlocco che figura in: Tematiche filosofiche - "Esistenza e Conoscenza", il quale calza un poco al caso:
"- Sì. Il senso primevo della sua esistenza apparterrebbe a quel serbatoio della tua ignoranza che tu sai che c'è ... e, fondamentale, dal quale vorresti estrarlo. Si tratterebbe della già citata categoria che si afferma all'esistenza per il suo non essere qualcosa. In realtà però non è vero che tu non sapevi proprio cosa fosse. Era evidente che quella cosa era fatta di legno, ovvero una spoglia mentale inferiore in cui poteva trovare già la sua collocazione. E allora? ... cos'è che non sapevi? Non si trattava già di un pezzo di legno? Non t'abbastava? No, tu sapevi che c'era dell'altro, ma perché lo sapevi? Lo sapevi perché vivi nel nostro mondo ..."
Sei stato dunque tu Eutidemo a mettermi sull'avviso dal tuo procedere insolito. Nel senso che è nella tua consuetudine postare dei rebus, anche se non sempre. Per come l'hai messa giù tu ... proprio tu ... c'era qualcosa che stonava .... non m'abbastava appunto questa soluzione, cioè, potevo ben immaginarlo che era un pezzo di legno che nascondeva qualcosa d'altro. Naturalmente posso sbagliarmi. Però, finché tieni aperto il gioco dico la mia .... non penso che siamo ancora arrivati al punto in cui il professor Laurana compie il passo fatale ne "A ciascuno il suo" di Sciascia ... punto che evoca il titolo del Topic.
Allora, la signora Tina aveva il movente (suo marito aveva una tresca con la signora Grandi), il mezzo (il coltello, forse uno del marito in casa o forse quello da zingaro) e l'occasione, la porta aperta. Resta aperto il problema di come da stesa sia giunta legata alla seggiola e abbia pure avuto il tempo per divincolarsi.
Nel momento in cui Grandi torna di corsa a casa chiamato dalla moglie evidentemente prenderebbe istintivamente la parte della moglie sebbene questa abbia fatto fuori la sua amante. A quel punto Grandi cerca di immedesimarsi nel signor Costa immaginando che questi sia fuggito perché riteneva di aver ucciso la moglie. Nella sua testa ci sarebbe cioè l'intenzione di farla pagare a Grandi anziché alla moglie. E lì improvvisa, cerca di fare quel che è possibile fare con i mezzi di cui dispone ... forse è passato per la questura o dai carabinieri e poi è andato in stazione anziché in aeroporto. Trovata l'auto è andato avanti cercando magari di imitare la voce di Costa col tassista. A questo punto la testimonianza della signora Tina Grandi cade per quel che riguarda i tempi e i modi del fatto così come da lei descritti, ma comunque gli spiccioli restano un enigma ... però un'occhiata alla fedina penale del tassista era d'obbligo
#1106
Varie / Re: Il problemino dei triangoli
12 Gennaio 2023, 17:54:37 PM
Citazione di: iano il 12 Gennaio 2023, 10:36:59 AM''triangoli'' no, perchè bisogna considerare solo l'immagine ''seguente''.
Diversamente avrebbe scritto, ''quanti triangoli riuscite a contare in questa immagine?
Inoltre un triangoli non è un triangolo  ;D
Giustissimo iano, mi ero infatti posto il problema, ma ho forzato anche spinto da Eutidemo. In realtà poi i triangoli erano di meno, cioè 18 più l'eventuale triangolo sul vertice A, ma avevo contato due volte senza rendermene conto il triangolo ABC
#1107
Varie / Re: Il problemino dei triangoli
12 Gennaio 2023, 09:10:02 AM
24 ... Io non li vedo, ma li ha visti Ivo Nardi ... ed Eutidemo non gli ha detto nulla. Max 26 contando il vertice A e la parola "triangoli"
#1108
Eh già, nelle nostre giovani menti Titiro divenne per qualche giorno "Ti dirò", tanto che a me ancor oggi echeggia in quella forma. Comunque, Grandi sarebbe corso subito a casa con la sua autovettura. Dopo sarebbe andato o all'aeroporto o alla stazione dei treni per vedere di rintracciare l'auto di Costa. Trovatala, avrebbe preso il taxi andata e ritorno. A questo punto, a meno che il tassista non fosse stato corrotto, riterrei comunque poco probabile che Grandi potesse avere preso dalla casa gli spiccioli con le impronte di Costa per darle al tassista. Però, in quanto al riconoscimento dello stesso, c'è da mettere in conto che il sig. Costa cercò di travisare la sua immagine. Pertanto, quasi sicuramente l'assassino sarebbe Costa, però io avrei fatto qualche indagine in più prima di chiudere il caso. Un saluto
#1109
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
11 Gennaio 2023, 22:32:11 PM
Non te la prendere troppo inVerno, scusami, ma scherzavo un po' provocando. D'altra parte parli di rinnovo delle fonti, che gli amici si perdono per strada, che qualcuno lo trovi al laghetto, che un altro è rimasto affezionato al ristorante ... che vuoi, io penso "ma cosa sta dicendo questo?"
Comunque quando dici: "Che cosa è per te l'informazione imparziale? Dare un colpo al cerchio ed uno alla botte (cosiddetta "par condicio")? Oppure dire il contrario sempre e comunque di quello che dice "il mainstream"?". Ecco quando dici questo mi sembra comunque che mi imputi di un pensiero che non è certo il mio. L'informazione imparziale non esiste, ma l'imparzialità non sta tanto nel contenuto dell'informazione, bensì dalla parzialità di coloro che la gestiscono. Mi sembra impossibile che tu non te ne renda conto. Saluti
#1110
Riflessioni sull'Arte / Re: Naturale o artificiale?
11 Gennaio 2023, 17:12:19 PM
La mano dell'uomo è comunque mano della natura, quindi, è lecito che nel linguaggio quotidiano si facciano per comodità tali distinzioni, ma a livello filosofico sarebbe una semplice assurdità. 
@anthonyi: il pallone da calcio dovrebbe corrispondere pure alla molecola dei fullereni