Direi che è ormai evidente che , Dio vivo o Dio morto, il problema è sempre quello: l'uomo stesso. Ma diciamoci la verità: qualcuno forse ne dubitava? C'era qualcuno che veramente credeva che, sbarazzandosi dell'idea di un Dio creatore, l'uomo sarebbe improvvisamente diventato qualcosa di diverso? Qualcosa di "buono"? Come si è servito dell'idea della presenza di un Dio, ora l'uomo si serve dell'idea della sua assenza ( e da bravo occidentale pretende di imporla a tutti...) per adempiere alla sua millenaria e principale occupazione: soddisfare il proprio egoismo e coltivare l' odio , quello che si potrebbe definire come l'"andazzo" consueto. E in effetti, purtroppo...l'andazzo è sempre quello, come ben vediamo ogni giorno...
Il problema, evidentissimamente, non era Dio!...
Il problema, evidentissimamente, non era Dio!...

) e che invece di chiedersi il motivo per cui "se n'è andata", inveisce contro di lei e gli attribuisce tutti i mali possibili e immaginari...
) in quanto, avendole personalmente contratte tutte e quattro queste malattie in tenera età ( addirittura mia mamma, da buona contadina, quando uno di noi fratelli ne beccava una...buttava gli altri nello stesso letto, al motto: "Così tribolo una volta solo"
)..., non mi sembravano così spaventose come le dipingevano. Infatti mia figlia le ha avute tutte e quattro senza grossi problemi. Adesso che è adolescente ho ritenuto invece saggio vaccinarla contro la meningite, mentre trovavo assurdo l'invito dell'asl di vaccinarla contro il papilloma virus recapitatomi quando la piccola aveva solo 12 anni e non aveva nemmeno iniziato la pubertà ( qui poi ogni genitore conosce la propria, di figlia, e dovrà valutare il grado di 'precocità' della stessa e il livello di 'birichinità'...
). Ho seguito insomma una 'via di mezzo'. Nè ostracismo totale e irrazionale, nè sovra-vaccinazione francamente esagerata, relativamente all'effettiva pericolosità di certe malattie. La rosolia, per es., è una malattia pericolosa solamente nel caso che una ragazza, o donna, sia incinta, per le gravi conseguenze sul feto. Oramai l'unico figlio, o al massimo due, che una donna ha nella sua vita viene 'programmato' solitamente con largo anticipo dalla coppia, c'è sempre il tempo di vaccinarsi contro questa malattia, nel caso non la si abbia contyratta in tenera età...