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Messaggi - Carlo Pierini

#1111
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2017, 22:26:42 PM
Citazione di: Phil il 08 Settembre 2017, 21:28:16 PM
CitazioneSGIOMBO
si tratta di un malinteso semantico: io e Carlo Pierini diamo, in questo caso, un significato diverso al termine "assoluto".
CARLO
Se io ti dico: <<Non è assolutamente vero che questa notte ho dormito fuori casa>>, tu come la interpreti? Dove sono i riferimenti all'eternità e all'universalità che pretendi da <<In uno spazio-tempo piano, la legge di Newton è assolutamente vera>>?
#1112
Citazione di: Phil il 09 Settembre 2017, 11:00:06 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2017, 22:27:45 PM
la proposizione: <<Ogni verità è relativa>> è anch'essa una verità relativa?

Tale proposizione potrebbe essere:

- una proposizione falsa, qualora venga individuata con certezza una verità assoluta (al netto delle molteplici definizioni di "assoluto" ;) ) che la falsifica;

- una proposizione possibile, ovvero ancora da verificare; come se dicessi "ieri ho speso 100€": non è né vera, né falsa finché non controllate il mio conto in banca (se è ancora aperto... ;D).....

- una proposizione indecidibile, qualora venga posta come assioma fondante di un sistema (v. teoremi del'indecidibilità di Godel); ad esempio, "per un punto passano infinite rette": la frase è vera all'interno del sistema matematico che pone questo assunto come assioma (non dimostrato, anche perché l'infinito richiederebbe una dimostrazione di una durata... infinita!),....

- una proposizione vera, qualora la sua stessa verità sia ritenuta (non assiomaticamente, ma empiricamente!) relativa, ad esempio al tempo e al contesto in cui viene pronunciata; ovvero "ogni verità, compresa quella di questa frase, si presenta finora relativa al paradigma/sistema di senso in cui si pone, in un determinato momento". ....

La tua è una ...farfalloneria tipica del relativismo!  :)


...E, visto che ormai sono condannato a parlare di parole (che peccati tanto gravi avrò commesso per meritare questo?  :) ) devo dire che la proposizione di cui sopra è semplicemente e banalmente auto-contraddittoria.
Infatti, se fosse vero che tutte le verità sono relative, anche <<Ogni verità è relativa>> sarebbe relativa, cioè, non sarebbe sempre vera. E se non è sempre vero che <<ogni verità è relativa>>, vuol dire che a volte la verità può essere assoluta. C.v.d.

MOZART: Non più andrai farfallone amoroso, op. Nozze di Figaro
https://youtu.be/bKBGRO-GYYo?t=6
#1113
Citazione di: Phil il 28 Agosto 2017, 22:12:31 PM
Non darei per scontato che la filosofia sia unanimemente rimasta ferma all'illuminismo...

Infatti, con l'Illuminismo ha perduto la metà del suo dominio di ricerca, quello spirituale; ma poi la sua evoluzione l'ha portata al relativismo dove ha perduto anche l'altra metà, quella della conoscenza. E rimasta una profonda fede nel Nulla!!
Un flash da una recensione di un discorso di  G. Vattimo, il guru del Nulla:

<<Per Vattimo il valore del pensiero non è più nella legittimazione di un ideologia scientifica, materialistica, spirituale o idealistica ma piuttosto nella elaborazione di un'etica negativa. Se questo non è ancora realtà è perché non siamo ancora abbastanza nichilisti>>
#1114
Citazione di: Phil il 08 Settembre 2017, 21:28:16 PM
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2017, 17:41:09 PM
CitazioneCARLO
Continui ad attribuire al termine "verità assoluta" il significato illegittimo di <<indipendente da qualsiasi eventuale limitazione, in qualsiasi "dominio">>, invece di quello legittimo di: <<sciolto dalla possibilità che il contenuto dell'enunciato possa essere contraddetto dai fatti>>; proprio come se io non avessi scritto nulla in proposito.

SGIOMBO
[...]in italiano "assoluto" significa precisamente <<indipendente da qualsiasi eventuale limitazione, valido in qualsiasi "dominio" (e non relativamente a qualche dominio e non a qualche altro)>>.
Invece <<
sciolto dalla possibilità che il contenuto dell'enunciato possa essere contraddetto dai fatti>> significa <<sicuramente vero>>: ben altra cosa ! ! !

Se "assoluto" è riferito direttamente a entità ha il significato che dici tu, ma NON se è riferito al contenuto di una affermazione.
Comunque sono stanco di stare a cavillare sui termini. L'importante è che esistano verità - come dici tu - <<sciolte dalla possibilità di essere contraddette dai fatti>>; se poi c'è chi le chiama "assolute" (Abbagnano), chi "sicuramente vere", chi "Sarchiapone" questo è secondario: ma non ci piove che delle siffatte verità non siano relative.

PHIL
Perdonate l'intrusione (relativa e non assoluta, visto che per Carlo sono diventato quasi uno pseudonimo di "Sgiombo"... o viceversa? Scherzo! ;D ), credo che per risolvere la diatriba, almeno quella strettamente linguistica, o si fa riferimento a un dizionario comunemente accettato (quale definizione di "assoluto" c'è nel dizionario di filosofia?)


CARLO
Sì,  nel Dizionario c'è, e dice così:
<<Affermare: "Questo è assolutamente vero" vuol dire: "Questa proposizione si è trovata ampiamente verificata e non c'è nulla che possa trovarla falsa">>.  [N. ABBAGNANO: Dizionario di Filosofia]

Ma, ripeto, io aborrrrrrrrro parlare di parole. A me basta sapere che esistono verità comprovate e innegabili, e che dunque il relativismo è una bufala per ignorantoni. Fine dei giochi.

...Altrimenti vi sguinzaglio la domanda cruciale: la proposizione: <<Ogni verità è relativa>> è anch'essa una verità relativa?



L'angolo musicale:
L. BATTISTI - Luce dell'est
https://youtu.be/L49q7F7oSOg

A. OXA: Donna con te
https://youtu.be/bZfKdhZmueE
#1115
Citazione di: Jacopus il 08 Settembre 2017, 20:39:10 PM
CitazioneCARLO
tu stai scambiando
illegittimamente l'assolutezza di una verità con la sua precisione
JACOPUS
La precisione è fortemente connessa al concetto di verità, almeno al concetto di verità scientifica applicabile fisicamente al mondo.
CARLO
Sono d'accordo. La scienza è la ricerca della possibilità di esprimere verità sempre più precise. Ma ciò non vieta che l'affermazione: <<La Terra è rotonda>> sia una verità assoluta. Se poi diremo "La Terra è uno sferoide il cui diametro all'equatore supera quello ai poli di circa 42 km>> avremo un'altra verità assoluta, ma molto più precisa della precedente.  Per cui, ripeto, l'assolutezza di una verità è indipendente dal grado di precisione o di universalità dichiarati (o sottintesi) dalla proposizione che la esprime. Essa si riferisce esclusivamente alla non confutabilità dell'affermazione, indipendentemente dal suo contenuto.

JACOPUS
Basti pensare che la teoria della relatività serve a ricalcolare la nostra precisa posizione nei sistemi gps e lo deve fare tarando la infinitesimale differenza dello scorrere del tempo fra quello presente sul satellite e quello presente sulla terra. Senza questo ricalcolo, che è fondato sul principio di una precisione scientifica moderna (Koyrè), nessun navigatore satellitare funzionerebbe e quindi non ci direbbe la verità sulla nostra posizione.

CARLO
Lo so. Quello che hai detto è una verità assoluta. Così com'è una verità assoluta affermare: <<Gli attuali GPS ci danno le coordinate della nostra posizione con una approssimazione di circa 0,5-2 metri>>. Affinché sia assolutamente vera questa affermazione deve soddisfare il grado di approssimazione dichiarato, qualunque esso sia.


L'angolo musicale:
MINO VERGNAGHI: Parigi addio
https://youtu.be/cqEQG0AZhPo

MICHELE PECORA: Era lei
https://youtu.be/hm__dW3m_PI
#1116
Citazione di: baylham il 08 Settembre 2017, 18:50:37 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2017, 16:51:46 PM
CARLO
Né Popper né Hume ci hanno mai spiegato perché l'affermazione <<la Terra è rotonda>> ("è", declinato al presente, cioè alle 16:48 del giorno 8-9-2017) non dovrebbe essere una verità definitiva. Quando ce lo spiegheranno ne riparleremo. Me lo vuoi spiegare tu?

Assumo che ci troviamo entrambi sulla superficie della Terra.
Mentre sto scrivendo guardando fuori dalla finestra una piccola parte della superficie della Terra mi appare piatta. Da ciò non posso inferire la forma complessiva della Terra, potrebbe essere piatta come rotonda.
Alle 16:48 di oggi come hai verificato che la Terra è rotonda? Quali sono i fatti a supporto, corrispondenti alla tua affermazione?

Perché esistono milioni di prove di ogni tipo acquisite dalla scienza sulla sua rotondità: e se all'improvviso diventasse piatta, io e te non staremmo qui davanti allo schermo dei nostri PC a raccontarla.
#1117
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2017, 17:41:09 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2017, 16:16:02 PM
CitazioneSGIOMBO
La pretesa assolutezza della verità dell' eliocentrismo (per dirlo "a spanne", ma credo ci si intenda bene), assolutezza per la quale  per definizione sarebbe stata una verità indipendentemente da qualsiasi eventuale limitazione, in qualsiasi "dominio",

CARLO
Continui ad attribuire al termine "verità assoluta" il significato illegittimo di <<indipendente da qualsiasi eventuale limitazione, in qualsiasi "dominio">>, invece di quello legittimo di: <<sciolto dalla possibilità che il contenuto dell'enunciato possa essere contraddetto dai fatti>>; proprio come se io non avessi scritto nulla in proposito.
Per cui, visto che non ascolti quello che ti dico, chiudo qui e ti faccio ascoltare un paio di bei pezzi musicali:
CitazioneSGIOMBO
Continui a menare il can per l' aia: in italiano "assoluto" significa precisamente <<indipendente da qualsiasi eventuale limitazione, valido in qualsiasi "dominio" (e non relativamente a qualche dominio e non a qualche altro)>>.
Invece <<
sciolto dalla possibilità che il contenuto dell'enunciato possa essere contraddetto dai fatti>> significa <<sicuramente vero>>: ben altra cosa ! ! !

Leggo nel Dizionario di Filosofia:
<<Affermare: "Questo è assolutamente vero" vuol dire: "Questa proposizione si è trovata ampiamente verificata e non c'è nulla che possa trovarla falsa">>. [N. ABBAGNANO: Dizionario di Filosofia]

Dunque è il contenuto della proposizione che dev'esser vero; e se il contenuto esprime una approssimazione ben determinata del tipo: <<ho circa quarant'anni, mese più mese meno>>, tu non puoi pretendere che sia vero un significato diverso da quello dichiarato; la proposizione sarà vera se la mia età reale non contraddice la mia dichiarazione.  Se poi mi chiederai maggiore precisione, io ti dirò: <<Ho circa quarant'anni e 25 giorni, ora più, ora meno>> e avrò detto un'altra verità assoluta, ma più precisa della prima.
In altre parole, tu stai scambiando illegittimamente l'assolutezza di una verità con la sua precisione, o con la sua eternità, o con la sua universalità, le quali, invece, fanno parte del contenuto della proposizione. Infatti, assoluto deriva da ab-solutus, cioè, "sciolto da-", "liberato da-"; liberato o sciolto dalla possibilità che la dichiarazione (qualunque essa sia) sia contraddetta dai fatti, possa essere trovata falsa.



L'angolo musicale:
MOZART: Via, resti servita, op. Nozze di Figaro
https://youtu.be/V-ap5t1aDe0?t=14

DONIZETTI: Per guarir da tal pazzia, op. Elisir d'Amore
https://youtu.be/XLTkDuYpR8U?t=324
#1118
Citazione di: paul11 il 07 Settembre 2017, 23:52:53 PM
ante scriptum: Carlo P. non scoraggiarti, non pensare che tutti la pensino diversamente da te.
L'archetipo se è in noi come umanità  prima o poi traccerà una via di comunicazione: la diversità non è separazione.

CARLO
Grazie per l'incoraggiamento, ma se già è impossibile convincere gran parte dei listanti che la Terra è certamente rotonda, figuriamoci che idea possono farsi di questioni molto più complicate come quelle degli archetipi. La fanatica fede nel Nulla dei nostri tempi è molto peggiore della dogmatica fede cattolica del medioevo.

PAUL11
Secondo le più recenti teorie e largamente condivise il mito è un racconto di verità, seppure rivestito di simboli.
Gli archetipi non si ricavano con il tempo, semmai lo fanno i miti attraverso la mitopoiesi che riporta il fatto attuale al modello archetipico.
La definizione junghiana di archetipo è quella che si attaglia meglio al mito, con i "resti archeologici" della memoria collettiva che non emergono solo con il sonno,ma anche nella veglia come simbolo che assurge dalla realtà  anche con l'estasi religiosa, o di trance sciamanica .

CARLO
Non vorrei avessi travisato Jung (o me) attribuendogli/ci l'idea che i simboli provengano dal passato. Il fatto che riconosca ai simboli un linguaggio "arcaico" vuol significare un eterno presente dei simboli (come dice Zolla da te citato), cioè un linguaggio che resta uguale nell'antichità arcaica come nella modernità. Se ben ricordi, Jung scrive:

"Anche ai nostri giorni ci è dato di osservare la formazione spontanea di veri e propri simboli religiosi nell'individuo; essi spuntano dall'inconscio come fiori di specie ignota, e la coscienza rimane smarrita e non sa bene che cosa fare con tale nascita. Non è troppo difficile stabilire che quei simboli individuali provengono, per il loro contenuto come per la forma, da quello stesso "Spirito" inconscio (o quel che esso sia) da cui provengono le grandi religioni degli uomini. L'esperienza prova comunque che le religioni non sorgono quali frutti di una elucubrazione cosciente, ma provengono dalla vita naturale dell'anima inconscia, che in qualche modo esprimono adeguatamente. Ciò spiega la loro diffusione universale e la loro straordinaria efficacia storica sull'umanità". [JUNG: Realtà dell'anima - pg.157]

PAUL11
L'idea di Dio è l'archetipo per eccellenza.

CARLO
...E, in particolare, l'archetipo di Dio come "Complementarità di opposti" (vedi il mio topic omonimo).



L'angolo musicale:
BOCCHERINI: Strade di Madrid V (fino a 9':45'')
https://youtu.be/8dmWAve3Pvk?t=475

MOZART: Conc. piano K. 482, III
https://youtu.be/QKIwi5L0R3U
#1119
SGIOMBO
Caro Carlo, (...) per fare i pignoli bisognerebbe dire che entrambi girano intorno al centro di gravità del sistema solare nel senso che percorrono un' orbita ellittica uno dei cui fuochi si identifica con tale baricentro, che é un po' diverso dal dire che la terra gira intorno al sole);

CARLO
Bravo. Hai detto una verità assoluta ulteriore a quella secondo cui <<la Terra gira intorno al Sole>>. Infatti, se la Terra gira intorno al centro di massa Terra-Sole, vuol dire che gira anche intorno al Sole; mentre è assolutamente falso dire che è il Sole a girare intorno alla Terra.

SGIOMBO
é che, da filosofi, contrariamente a te in più di te (lasciamelo ripetere: senza falsa modestia) siamo anche consapevoli che si tratta di conoscenze cui non é possibile attribuire una certezza assoluta, non dimostrabili logicamente né constatabili empiricamente

CARLO
Invece, quello che "voi filosofi" avete appena scritto è una verità assoluta?

SGIOMBO
(come, ben prima di Popper, che in gran parte ne segue le orme, secondo me ci ha genialmente mostrato David Hume).

CARLO
Né Popper né Hume ci hanno mai spiegato perché l'affermazione <<la Terra è rotonda>> ("è", declinato al presente, cioè alle 16:48 del giorno 8-9-2017) non dovrebbe essere una verità definitiva. Quando ce lo spiegheranno ne riparleremo. Me lo vuoi spiegare tu?
#1120
Cit. CARLO
Ancora non hai capito che è il contenuto di un enunciato quello che non deve essere contraddetto dai fatti in una verità assoluta, e non quello che fa comodo a te?
CitazioneSGIOMBO
Veramente ancora non ho capito ...che cosa non avrei capito.

CARLO
Mio nipote di 10 anni ha capito benissimo che per non dire fregnacce deve raccontare i fatti così come sono, cioè, deve adattare il contenuto delle sue parole agli eventi reali. E, nel mio esempio, per rispettare i fatti reali - e quindi per enunciare una verità inconfutabile - devo chiarire che la legge gravitazionale di Newton (F=G m1 m2/ d^2) si riferisce a uno spazio-tempo piano, altrimenti, la mia è una menzogna, perché in uno spazio-tempo curvo vale un'altra formula che tiene conto della relatività einsteiniana. Quindi avremo due verità assolute: quella di Newton che si riferisce allo spazio-tempo piano e quella di Newton-Einstein che si riferisce allo spazio-tempo curvo.

Cit. SGIOMBO     :)
Come dire: una volta specificato che é relativa (in generale; e in particolare al "dominio di uno spazio-tempo non curvo"), essa é assoluta.

Cit. CARLO
Se la verità è la concordanza tra ciò che si dice e i fatti a cui si riferisce il nostro dire, questo significa che ogni possibile affermazione ha senso solo se si riferisce a qualcosa, cioè, se è relativa a qualcosa, altrimenti sarebbe un suono fine a sé stesso, un significante privo di significato

CitazioneSGIOMBO
Non é vero: Frege ci ha insegnato che  i concetti, per avere un significato , per non essere senza senso, devono necessariamente sempre, inevitabilmente essere caratterizzati da un' intensione o connotazione, ma non necessariamente, sempre, inevitabilmente anche da un' estensione o denotazione reale.

Per esempio "esistono ippogrifi" é una predicato falso, ma sensatissimo, dal momento che il concetto di "ippogrifo" ha un "perfetto" significato (un' intensione teorica, pur non avendo anche un' estensione reale).

CARLO
Qui stavamo parlando di una legge fisica, non di ippogrifi. E comunque il significante "Ippogrifo" trova il suo significato in un personaggio mitico, quindi indica qualcosa, si riferisce a qualcosa che in qualche modo appartiene all'esperienza umana (L'Orlando Furioso); se invece ti dicessi che  << il barbicone è solito garrignare nelle sbottiere>> avresti delle parole vuote, che non si riferiscono ad alcun significato.

Cit. CARLO
Mentre tu (insieme a tutti i relativisti) stai giocando con questa doppia accezione di "relativo", con-fondendo l'accezione di "riferito a-" con quella di "imprecisato", "non definitivo", "aleatorio".  
Questa, al mio paese, si chiama "manipolazione del linguaggio per scopi ideologici", detta anche volgarmente "truffa verbale". Talis pater (Kant), talis filius!
CitazioneSGIOMBO
Relativista sarà tua sorella ! ! !
(Con la precisazione circa eventuali reali e non metaforiche altre figlie di tua madre già fatta in precedenza in analoghe circostanze).
Non confondo proprio un bel nulla!

Tu hai scritto (copio-incollo):

"Una volta specificato: "nel dominio di uno spazio-tempo non curvo", si tratta di una verità assoluta. Tant'è, che i calcoli per i viaggi delle sonde spaziali si basano su quella legge fisica (Newton); e se si è riusciti a far atterrare la sonda Rosetta su una cometa, vuol dire che è pienamente valida".

La pretesa assolutezza della verità dell' eliocentrismo (per dirlo "a spanne", ma credo ci si intenda bene), assolutezza per la quale  per definizione sarebbe stata una verità indipendentemente da qualsiasi eventuale limitazione, in qualsiasi "dominio",

CARLO
Continui ad attribuire al termine "verità assoluta" il significato illegittimo di <<indipendente da qualsiasi eventuale limitazione, in qualsiasi "dominio">>, invece di quello legittimo di: <<sciolto dalla possibilità che il contenuto dell'enunciato possa essere contraddetto dai fatti>>; proprio come se io non avessi scritto nulla in proposito.
Per cui, visto che non ascolti quello che ti dico, chiudo qui e ti faccio ascoltare un paio di bei pezzi musicali:



L'angolo musicale:
J. S. BACH: Risveglio, bwv 645
https://youtu.be/KyWOIKCtjiw

MOZART: Conc. Oboe, K314 III
https://youtu.be/0HsONltnfOQ
#1121
Citazione di: Sariputra il 08 Settembre 2017, 13:54:33 PM
Citazione di: sgiombo link=topic=777.msg15055#msg1
quote]E' vero che essa non sta né in cielo né in terra, dal momento che sono invece il cielo e la terra a stare (insieme al pensiero) nell' esperienza fenomenica cosciente (di chi li esperisce): "esse est percipi"! (Berkeley). Secondo me per comprendere correttamente i rapporti mente-cervello (e coscienza materia) bisogna cominciare dal compiere questa "rivoluzione copernicana" (leggermente diversa da quella kantiana) consistente nel rendersi conto con Berkeley (e sopratutto con Hume) che non il pensiero e la coscienza in generale sono nei cervelli, ma invece i cervelli sono nella coscienza.  

"La mente precede le cose, le domina, le crea." (cit. da un detto buddhista  :)).

CARLO
...La mente di chi?  :)
#1122
SGIOMBO
E' vero che la mente non sta né in cielo né in terra, dal momento che sono invece il cielo e la terra a stare (insieme al pensiero) nell' esperienza fenomenica cosciente (di chi li esperisce): "esse est percipi"! (Berkeley).
Secondo me per comprendere correttamente i rapporti mente-cervello (e coscienza materia) bisogna cominciare dal compiere questa "rivoluzione copernicana" (leggermente diversa da quella kantiana) consistente nel rendersi conto con Berkeley (e sopratutto con Hume) che non il pensiero e la coscienza in generale sono nei cervelli, ma invece i cervelli sono nella coscienza.

CARLO
Infatti Berkeley fa un altro bel pastrocchio: cerca di fondere la filosofia Platonica (le idee di Dio che esistono in sé anche se non vengono percepite) con lo spiritualismo estremista che nega ontologia (esistenza) alla materia riducendola a quella dello spirito (mente): una sorta di monismo alla rovescia, un circolo vizioso in cui il soggetto e l'oggetto sono con-fusi in questo "esse est percipi" nel quale non si sa chi è il percipiente e chi il percepito. ...E Dio?  Secondo B., Dio è l'autore di tutto questo pastrocchio nel momento in cui ha messo nello stesso calderone le idee umane e quelle idee che noi chiamiamo materia. ...E dove colloca Dio? Forse nello stesso calderone dello spirito e della materia, tanto da poter dire che noi siamo Dio? O forse in una realtà che trascende il calderone mente-materia? Ma se B. concepisce per il Divino una realtà trascendente, perché la mente, a sua volta, non dovrebbe trascendere la materia, visto che le leggi di questa non hanno niente a che vedere con le leggi del pensiero e dello spirito? ...Mah, sono i misteri della filosofia!
#1123
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2017, 12:03:00 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 06 Settembre 2017, 11:54:10 AM
Una volta specificato: "nel dominio di uno spazio-tempo non curvo", si tratta di una verità assoluta.
Citazione"Magnifico" esempio di contraddizione!

Se specifichiamo che una verità é tale "nel dominio di uno spazio-tempo non curvo" per definizione la dichiariamo non assoluta (indipendente da qualsiasi possibile specificazione di "domini").

CARLO
Ancora non hai capito che è il contenuto di un enunciato quello che non deve essere contraddetto dai fatti in una verità assoluta, e non quello che fa comodo a te?

PHIL, ...ehm... SGIOMBO     :)
Come dire: una volta specificato che é relativa (in generale; e in particolare al "dominio di uno spazio-tempo non curvo"), essa é assoluta.

CARLO
Se la verità è la concordanza tra ciò che si dice e i fatti a cui si riferisce il nostro dire, questo significa che ogni possibile affermazione ha senso solo se si riferisce a qualcosa, cioè, se è relativa a qualcosa, altrimenti sarebbe un suono fine a sé stesso, un significante privo di significato. Mentre tu (insieme a tutti i relativisti) stai giocando con questa doppia accezione di "relativo", con-fondendo l'accezione di "riferito a-" con quella di "imprecisato", "non definitivo", "aleatorio".
Questa, al mio paese, si chiama "manipolazione del linguaggio per scopi ideologici", detta anche volgarmente "truffa verbale". Talis pater (Kant), talis filius!
#1124
Citazione di: baylham il 08 Settembre 2017, 10:43:38 AM
Le mie osservazioni non sono dovute alla pedanteria, ma alla coerenza e al rigore rispetto al criterio di verità che si assume.
Soprattutto non si tratta di mie osservazioni, ma la riproposizione di contenuti che fanno parte della discussione consolidata in ambito epistemologico.

Il problema è che i "dottori" dell'epistemologia fanno quello che fai tu: parlano della Conoscenza in astratto, senza tenere conto di ciò che è la conoscenza concreta. Loro si credono "filosofi" e, come i filosofi antichi, pensano infantilmente che si possa giungere alla verità senza sporcarsi le mani con l'osservazione metodica del mondo reale.

BAYLHAM
Se non sei interessato ad approfondire queste riflessioni continua pure a mantenere il tuo approccio "relativistico" alla verità.

CARLO
Qui il relativista sei tu, non io. Io sostengo, invece, non solo che è possibile enunciare delle verità definitive sul mondo, ma anche che già sono state stabilite migliaia di tali verità; sempreché non si manipoli il significato di "verità assoluta" facendolo coincidere illegittimamente con quello di "onniscienza".

BAYLHAM
In fondo le cose hanno funzionato benissimo anche quando si riteneva che il sole girasse intorno alla terra. 

CARLO
Funzionavano benissimo anche le automobili, le medicine, i telefoni, ?

BAYLHAM
Tuttora la piattezza della terra è un dato di fatto che funziona altrettanto bene per gli scopi pratici della topografia. 

CARLO
Certo, anche per lo scopo di stabilire se è giorno o è notte, funziona bene l'antica espressione "tramonto del sole". Ma da circa tre secoli si è scoperto che quest'espressione indica qualcosa di apparente, cioè di non vero. E se un filosofo mette sullo stesso piano verità e apparenza, dovrebbe dedicarsi a lavori manuali utili, non alla filosofia.


L'angolo musicale:
VERDI: Un dì quando le veneri, op. Traviata
https://youtu.be/IqBbIL46GGQ?t=262
 
PUCCINI: Donna non vidi mai, op. Manon Lescaut
https://youtu.be/LGubeSPWSJk?t=5
#1125
Citazione di: acquario69 il 08 Settembre 2017, 08:01:54 AM
Ho finito di studiarmi tutte le tue citazioni.. :)
mi ci e' voluto un po di tempo...ma non ero più abituato a fare i compiti nemmeno ai tempi della scuola.

Sempre secondo una tua citazione di Simmel (che riporto qui sotto) e che dice;

CitazioneCosa significa "LA Verità", dal momento che noi umani conosciamo solo le verità? La prima risposta che ci viene in mente è che LA Verità è la somma di tutte le verità possibili sul mondo, su noi stessi e su Dio.

Ma allora la domanda nasce spontanea: la somma di tutte le verità possibili è una somma finita o infinita?

CARLO
Ad essere sinceri quella frase è la mia. La citazione di Simmel inizia dal punto in cui dico "Scrive Simmel:"   :)

ACQUARIUS
dunque se non ho capito male secondo Simmel (e te implicitamente) la Verità e' una somma di verità...

CARLO
Sì e no! , perché il mappamondo (LA verità) è la somma di tutte le mappe topografiche del mondo (un numero indefinito, ma non infinito - più avanti vedremo perché); no, perché il mappamondo mostra una proprietà del territorio (fondamentale e risolutiva ai fini della rappresentazione del territorio stesso) che le mappe topografiche non mostrano: la rotondità della Terra. Per cui, restando nella metafora geografica, LA verità non è solo la somma di tutte le mappe topografiche, ma contiene in sé anche la forma ultima del territorio, la forma comune a tutte le mappe possibili.
Fuori di metafora, LA Verità si può dunque identificare con il Principio universale (che è la forma metafisica di ogni disciplina/mappa del sapere) più la somma di tutte le conoscenze relative a ciascuna disciplina del sapere.
Si può obiettare che, così come i punti del mappamondo sono comunque infiniti, anche le conoscenze particolari sono infinite e che dunque LA Verità resta una chimera. Ma come abbiamo visto, il termine "infinito" ha un doppio significato: il primo, quello di Simmel e del "piano geometrico infinito", secondo il quale l'aumento del numero di verità accumulate paradossalmente aumentava la nostra ignoranza; e il secondo significato, quello della sfera finita nel quale, invece, l'aumento indefinito delle mappe topografiche, per quanto virtualmente indefinito, aumenta la nostra conoscenza del territorio, poiché non lascia scoperti altri territori). E se consideriamo (vedi il mio topic "E' una fortuna che le mappe NON SIANO il territorio") che "le mappe" della Conoscenza sono molto di più che delle semplici mappe topografiche, cioè, che sono delle "mappe magiche" poiché riescono a cogliere elementi fondamentali nascosti del territorio (le leggi e i principi), allora è evidente che ciò che si perde nell'impossibilità di realizzare un numero infinito di "topografie", viene più che compensato da questo "potere magico" delle mappe epistemiche. Le leggi, infatti, unificano in sé in una formula finita conoscibile un numero virtualmente infinito-inconoscibile di eventi, compensando in tal modo l'infinità dei punti di una mappa topografica, rendendoli in qualche modo finiti.

ACQUARIUS69
Ma se La Verita e' una (cioè indivisibile di per sé, essendo appunto una...e non due, tre,quattro,cinque....) non ha nemmeno senso dire successivamente che questa e' la somma di più verità, perché quest'ultime non riguarderebbero gia' più la Verità,essendo appunto Una e indivisibile.

CARLO
In altri miei post ho sottolineato (esempio dell'orchestra, dell'unità di un popolo, dell'amore di coppia, ecc.) come la complementarità consenta - in senso "forte" - di realizzare l'unità di una molteplicità di elementi. Cioè, una molteplicità di conoscenze diventa una unità quando sono tutte rigorosamente complementari sia (orizzontalmente) tra di loro, sia (verticalmente) rispetto ad un unico principio universale. Non a caso sto parlando del Principio di Complementarità degli opposti.


L'angolo musicale:
HÄNDEL: Tornami a vagheggiar, op. Alcina
https://youtu.be/8Kvdf-fRNM8

HÄNDEL: V'adoro pupille, op. Giulio Cesare
https://youtu.be/rf4LQsfSReI