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Messaggi - Jacopus

#1111
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
17 Febbraio 2023, 16:09:34 PM
Permettetemi a questo punto, un intervento esoterico ed enigmatico come un haiku giapponese ma geneticamente occidentale:

"Al symballein (simbolo) e al diaballein (diavolo), preferisco la dialettica continua che rimanda dall'uno all'altro."
#1112
Le bustarelle possono essere un motivo ma il motivo principale è la ricerca del consenso elettorale. Un partito che faccia la guerra all'evasione fiscale, in uno stato dove l'evasione fiscale è lo sport prediletto dalla maggioranza degli elettori (nell'Ocse, dopo il Messico, siamo il paese con il tasso di evasione più alto), non si troverebbe molto votato.
#1113
@Aspirante. Se hai dato solo quegli elementi alla chiromante, effettivamente dovrei ricredermi rispetto allo scetticismo che coltivo su questo argomento. L'unica possibile ulteriore domanda è sapere se, al nome fornito alla chiromante, corrisponda un nome individuabile nei social più diffusi, dove la chiromante avrebbe potuto informarsi su di te. In caso contrario, l'accuratezza della descrizione resterebbe un mistero, rispetto al quale non resta che sospendere il giudizio.
#1114
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
10 Febbraio 2023, 16:12:43 PM
Grazie per la risposta, Gennaro, molto articolata. In ogni caso penso di aver colto il punto che è quello (con mille sfumature possibili) che Dostoevskij riassume in "senza Dio, tutto è possibile". Una concezione che si armonizza perfettamente con il pensiero che ognuno di noi dovrebbe avere un guardiano, per potersi comportare "bene", che è, in realtà, una potente giustificazione per comportarsi "male".
Non ti tedio con la solita lista di autori che potrebbero appoggiare questa visione a cui tu potresti contrapporre una relativa ed altrettanto agguerrita lista.
L'unica e più importante obiezione che ti offro per la riflessione è relativa all'estrema neuroplasticità del cervello di homo sapiens (e mi dispiace che non ti interessa questo aspetto della discussione, poiché ritengo che anche tu sia un membro della specie homo sapiens, discendente di antiche specie di australopitecine, vedi alla voce Lucy).
Ebbene la neuroplasticità è la chiave etica dell'uomo. Insegna fin dall'infanzia a dei giovani il senso del dovere, magari rafforzato dalla verga e potrai costruire i fondamenti del terzo Reich. Insegna ai giovani a condividere i sentimenti e sentirsi un unico corpo sociale ed avrai la cultura zulu. Sono culture di uomini, identici geneticamente ma che sviluppano principi etici molto diversi. A questo punto come raggiungere la condivisione etica? Scegliere il principio edonistico nostalgicamente pensando ad un Dio absconditus o è velleitario o romantico o manipolatorio.
La scelta più complessa è quella di creare le condizioni affinché ognuno di noi superi lo stato di minorità imputabile a se stesso (was ist aufklarung). In una società dove il diritto di opinione sia sostenuto da un sistema culturale critico e aperto si può ipotizzare che le visioni etiche siano messe a confronto e venga scelta quella più vantaggiosa e quella più vantaggiosa sul lungo periodo è quella che riesce a conciliare i nostri bisogni di piacere individuali con i nostri bisogni di piacere collettivi. Se sei stato qualche volta in qualche città del nord Europa avrai notato la pulizia e il rispetto reciproco che anima i rapporti interpersonali. In questo ambito si da come preminente un'etica collettiva ad un'etica individuale. Ovviamente sbilanciare l'assetto sociale in senso esclusivamente collettivo arreca gli stessi svantaggi di un assetto individualistico.
Un'altra suggestione dal tuo intervento. Non credo neppure che il piacere debba essere demonizzato. Esso viene demonizzato solo all'interno di una concezione a somma zero, di chiaro stampo tecno-masochistico (scusa per l'immagine un po' azzardata). Il piacere non è a somma zero. Maggiori livelli di armonia e benessere procurano maggiori livelli di armonia a tutti e non solo ad alcuni a discapito di altri. Questo è il mio mondo ideale, o l'idealtipo per dirla weberianamente. Nel mondo reale invece questo mondo ideale è aspramente combattuto a molti livelli, poiché il soddisfacimento edonistico è il grande spirito del capitalismo, attualmente unico Dio che governa gli umani, salvo limitati spazi a divinità ancellari. A te la risposta se vorrai.
#1115
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
10 Febbraio 2023, 04:51:29 AM
Sono stati trovati resti fossili di homo sapiens di 10.000-15.000 anni fa, con gambe fratturate e ricomposte, di bambini ed anziani. Solo attraverso la cura del gruppo quei membri fragili sono sopravvissuti. Anche in questo caso è possibile scomodare il piacere, il piacere di curare e guarire il prossimo. È connesso al piacere, al punto da farci secernere l'ormone dell'ossiticina, prenderci cura o semplicemente abbracciare un neonato o un cucciolo di cane. Rilascia ormonalmente piacere fare sport o semplicemente stare insieme agli altri e, per tornare all'esempio della ricerca scientifica, da piacere e soddisfazione anche scoprire come funziona il mondo. Pensare al piacere "individualistico" come unica molla dell'agire umano è insufficiente e questo sulla base di risultati antropologici, sociali e neuroscientifici a cui il povero Nietzsche non poteva accedere, poiché a lui cronologicamente successivi.
#1116
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
06 Febbraio 2023, 22:51:12 PM
@Gennaro. Il "non significa nulla" da me scritto relativamente al principio edonistico è in completo accordo con quanto tu scrivi, ma a mio parere è come dire che il sole è una stella perché è una stella. Ed anche la metafisica e la religione sono la ricerca edonistica di un piacere, perfino il masochista cerca il piacere. Il confine del piacere è la morte e pertanto la vita è sempre intimamente connessa con il piacere. Ma non esiste solo un piacere. Si potrebbe dire che vi sono piaceri più o meno evoluti eticamente. Se di bypassa questo passaggio, il piacere diventa un po' come la notte in cui tutte le vacche sono nere.
#1117
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
06 Febbraio 2023, 21:03:19 PM
Benvenuto a Gennaro, innanzitutto. Dire che l'uomo cerca esclusivamente il piacere è tautologico, poiché, a meno che non si sia attratti dalla ricerca del dispiacere, ognuno di noi fa quello che può per vivere nel migliore dei mondi possibili. È più interessante e meno tautologico distinguere cosa piace a chi. Poiché è ben diverso il piacere posticipato di comprare una casa con i propri risparmi dopo 40 anni oppure darsi alla bella vita e fare serata. Affermare che l'uomo è alla sola ricerca del piacere o non significa nulla (nel migliore dei casi) o serve per giustificare ex post le proprie nefande inclinazioni al piacere.
Ciò che insegna la migliore filosofia (e psicoanalisi) è che si può ottenere un maggior livello di piacere proprio reprimendo la continua ricerca del piacere. A questa via si oppone però la macchina desiderante del consumismo e della sottostante struttura capitalistica. Si deve cercare il piacere materiale, anche quello più insulso, per mantenere a pieno regime il circo in cui siamo immersi fin dalla più tenera età.
#1118
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
05 Febbraio 2023, 23:11:37 PM
Ipazia, Ipazia, mi vien da dire paternalisticamente😬. Gli antivirus a rna hanno almeno 20 anni di studi scientifici alle spalle. Anche per questo sono stati realizzati in fretta. Anche se in origine volevano usarli contro i tumori. Mi viene da pensare che ognuno sceglie il "mondo dietro il mondo" che più gli aggrada.
#1119
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
05 Febbraio 2023, 22:29:39 PM
Il codice genetico dei virus compone circa l'8 per cento del nostro codice genetico da milioni di anni e in alcuni casi è stato fondamentale per il nostro passaggio a mammiferi placentati. Ovvio che qualcuno può morire. Anche l'aspirina può essere pericolosa. Non ci crederai ma anche l'acqua è mortale. Prova a bere un quintale d'acqua in un'ora. Farmakon in greco, lo saprai cosa significa, giusto?
#1120
Accidenti quanta foga Socrate. Ti chiedo soltanto se, in attesa della vita o dannazione eterna, sia possibile convivere pacificamente fra credenti e non credenti, oppure se ritieni che ci si debba combattere o eliminare. Io penso invece che la fede sia una bella scusa, se bastasse solo quella per salvarsi, condizione che non mi sto inventando io, ma che è scritta nel Vangelo.
#1121
Buonasera a te Alexander. Tocchi un punto importante. La divinità è forse stata la risposta per dare un senso di giustizia e di armonia alla vita umana, a homo sapiens, che da qualche decina di migliaia di anni ha iniziato a farsi delle domande riflessive che prima della "cacciata" non poteva farsi. Il senso morale e di giustizia è innato in tutti i mammiferi ed anche negli uccelli, ma nei mammiferi è chiarissimo ed è ancora più chiaro nei primati. Sono ormai a disposizione in tutte le varie piattaforme social molti esempi di questo tipo. Ciò perché abbiamo sviluppato stati affettivi ed emotivi che ci collegano l'un l'altro e tendiamo a dare importanza all'equità.
Tornando al tema, Primo Levi dichiarava che dopo Auschwitz non era più possibile credere in Dio, proprio per l'enormità della ingiustizia inflitta. Ciò non fece di Primo Levi un delinquente, smentendo così il motto di Dostoevskij secondo il quale "senza Dio tutto è permesso". Ma oltre al bisogno di credere in Dio, le comunità religiose sono anche e soprattutto altro, sono appunto "comunità". Durkheim imputava proprio al decadimento delle tradizioni religiose nella Francia di un secolo e mezzo fa, l'anomia, la freddezza e la solitudine delle società moderne. A molte persone religiose riconosco questo spirito di comunità e sono rimasti solo loro, poiché l'alternativa altrettanto comunitaria della sinistra si è liquefatta sulle spiagge di Capalbio. Queste persone le considero dei sinceri operatori di bene che si riconoscono però in una logica malsana, ovvero quella delle opere buone fatte per una ricompensa ultraterrena. Ma come dice Bob, il bene è ricompensa in sè. Il mondo potrebbe essere diverso se ci riconoscessimo come comunità, senza per questo dover sottostare ad una autorità tirannica, sia essa mondana o ultramondana?
#1122
Tematiche Spirituali / Re: I Papi e il caso Orlandi
04 Febbraio 2023, 21:47:18 PM
Forse quello che intendeva Inverno riguarda il fatto che i sacerdoti hanno un ruolo diverso, di guida pedagogica e spirituale e quindi a maggiori onori, maggiori oneri. Anche il codice penale, ad esempio aggrava le pene per il reato di violenza sessuale, se a compierlo è chi aveva un ruolo di custodia (polizia) o didattico (insegnante) nei confronti della vittima, o genericamente un rapporto di autorità.
#1123
Riflessioni sull'Arte / Re: Il ritmo nel sangue
04 Febbraio 2023, 17:48:55 PM
@Aspirante. Anch'io amo molto la musica ed ancor oggi certi brani mi emozionano anche se ascoltati miliardi di volte. Abbiamo anche altre cose in comune, come l'attività di Dj, al tempo delle radio private. A me allora addirittura mi pagavano ben 5000 lire all'ora ed ho recentemente scoperto che mi hanno anche pagato i contributi. Altra cosa in comune, la collezione di Lp. Mi sono rifiutato di cambiare tutto con i cd. Gli Lp sono molto affascinanti, anche se la qualità del suono è minore. Sugli ascolti, sono stato fortunatamente "traviato" da mio cugino e i miei primi Lp sono stati Pink Floyd e Genesis. Poi ho seguito le vicissitudini della musica, soprattutto rock, almeno fino all'inizio degli anni '90, quando la vita mi ha fatto traslocare nel sud del nord (Liguria). Non ho mai approfondito la musica classica: mi fermo ai capolavori essenziali. Ma il ritmo nel sangue lo sento molto di più se ascolto Fatboy Slim o i Chemical Brothers (oggi è la giornata dei ricordi😄).
#1124
@ Iano. Bella osservazione, molto profonda. Mi hai fatto venire in mente un aforisma famoso di Nietzsche: "le parole sono fatte per rendere permanente ciò che è mutevole". Nietzsche parlava di parole in generale, ma sicuramente la tecnologia della scrittura ha reso ancora più vera la coercizione di un mondo che descrive il mondo, sia che si tratti di religione, sia che si tratti di scienza, o perlomeno di una certa scienza, quella che per stereotipo definiamo cartesiana o galileiana. 
#1125
Come da titolo. Viviamo nel paese "culla" del cattolicesimo. Molti di noi, presumo, sono andati al catechismo, si sono comunicati, cresimati, sono anche andati a messa, o hanno provato altre religioni. Ad un certo punto, alcuni di noi hanno detto "basta, questa cosa non fa per me." Magari ci sono anche i casi contrari, di famiglie atee che allevano futuri seminaristi. In ogni caso vi dico cosa è accaduto a me. L'allontanamento dalla Chiesa è avvenuto con la prima adolescenza quando sono diventato un "credente tiepido": credevo ma mi recavo in Chiesa di rado. Poi con l'approfondimento dello studio, ho scoperto modi di pensare, teorie, approcci al mondo che facevano a meno delle religioni. Ed ho iniziato a considerare il monoteismo come una forma in "veste spirituale", del pensiero totalitario. In effetti è il monoteismo a essere, ai miei occhi, piuttosto irritante. Altre religioni o dottrine etiche come il paganesimo o il confucianesimo hanno una diversa organizzazione di pensiero e sviluppano al loro interno una sempre possibile dialettica. Il Dio monoteista, invece, depositario dell'unica verità possibile mi è apparso molto lontano dalla fatica quotidiana del vivere, che è ambiguità, compromessi, o se vogliamo, senso del tragico (nel senso ellenistico del termine). Non a caso Dante scrisse una divina commedia e non una divina tragedia. Molto più tragico e vicino a me è l'opera di Milton su Lucifero, descritto come un povero demone, costretto a quel ruolo ma che ancora sente la nostalgia di quando non era ancora stato cacciato dal paradiso terrestre.
Ovviamente il monoteismo del AT è molto diverso da quello del NT, ma resta di fondo, inevitabilmente, la netta polarizzazione fra buoni e cattivi, fra eletti e dannati, una visione per me patologica dei rapporti umani, alla base di millenni di violenze e di perpetuazione di un pensiero scisso e dicotomico, nel quale L'Unità avviene solo nella Fede o come dicono i Mussulmani nella Umma. Memore di Hegel e di tutta la letteratura che si rifà a lui, credo che gli opposti devono imparare a convivere, poiché ognuno di noi ha un Dracula che riposa nel guardaroba. Potrei continuare a lungo, ma...a voi la scrittura.