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Messaggi - baylham

#1111
La diffusione di filmati pornografici tramite internet è un fenomeno dovuto all'innovazione tecnologica della rete ma ha una profonda influenza sociale, a partire dallo stesso settore della cinematografia pornografica che è stato completamente ribaltato.
Perciò non è affatto indifferente dal punto di vista degli effetti sociali, il cui giudizio è ovviamente soggettivo.
 
Complessivamente trovo che i filmati pornografici abbiano effetti negativi, diseducativi sulle relazioni sessuali per la qualità dei loro contenuti. Mi riferisco in particolare alla sessualità rappresentata come prestazione meccanica, finalizzata all'orgasmo, meglio all'eiaculazione maschile, e agli aspetti sanitari e di controllo delle nascite.

Tuttavia non sono affatto favorevole a limitazioni alla loro diffusione. Auspico invece una reazione, un movimento culturale capace di dare un contenuto positivo all'arte pornografica. La pornografia può essere fatta in modo intelligente, creativo e bello, esempi ce ne sono.

Sostenere che la pornografia offende il pudore è una banalità che evita di approfondire l'origine ed il ruolo del pudore nella sessualità.
#1112
Citazione di: epicurus il 29 Gennaio 2018, 11:51:29 AM
E, ritornando sulla questione dei viaggi del tempo, Iano, la domanda ha senso. Ha senso nella misura nella quale io mi chiedo se oggi, 29 gennaio 2018, posso andare a fare un salto nell'Antica Roma. Se sia vero o falso è una questione, ma per quanto sensatezza mi pare sensata.

Nell'antica Roma il viaggiatore temporale non c'era, quindi il viaggiatore non sta facendo un salto nell'Antica Roma.
#1113
Riflessioni sull'Arte / Re:Laila e il Califfo
19 Gennaio 2018, 16:27:30 PM
Citazione di: Sariputra il 16 Gennaio 2018, 22:45:02 PM
Questa famosa poesia del grande poeta e mistico sunnita Rumi , che abbiamo lungamente discusso durante un corso sul sufismo, presenta a mio modesto parere la visione della necessità di superare persino la coscienza stessa d'amare per giungere all'Amore ( in questo caso Allah il Misericordioso) Una fusione totale in cui l'amante e l'amato sono Una cosa sola. Questo tema è ripreso da un'altra poesia famosa, di un mistico sufi del 1.100, la famosa  "Allegoria delle farfalle":

Non mi convince questa idea dell'amore come unione, fusione totale. Con l'unione l'amore e ogni altro sentimento finisce. Oltretutto l'unione mi appare una missione impossibile o effimera.
Invece è la separazione, la differenza ad alimentare il sentimento dell'amore.
Ciò vale anche per la conoscenza.
#1114
Tematiche Spirituali / Re:greggi e pastori
11 Gennaio 2018, 14:54:47 PM
Giovanni - Capitolo 10

[1]«In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. [2]Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. [3]Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. [4]E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. [5]Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». [6]Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
[7]Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. [8]Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. [9]Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. [10]Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. [11]Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. [12]Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; [13]egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. [14]Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, [15]come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. [16]E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. [17]Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. [18]Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
[19]Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole. [20]Molti di essi dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare?». [21]Altri invece dicevano: «Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi?».

Testo del Vangelo di Giovanni ricopiato da questo sito http://www.maranatha.it/Bibbia/5-VangeliAtti/50-GiovanniPage.htm



Ultimo mio intervento sul tema.


In questo caso lo stesso testo, che ho evidenziato in blu, del Vangelo di Giovanni ammette che il significato dell'allegoria è oscuro e viene interpretato diversamente: uno stesso soggetto, i "Giudei", valutano in due modi diversi l'allegoria del buon pastore, smentendo da subito la previsione di Gesù, "ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore".

Poiché l'emittente dell'informazione, del testo, è un soggetto parzialmente diverso dal ricevente, anche il significato del testo sarà parzialmente diverso.

In breve un significato diverso e profondo è che l'interesse, il bene del pastore non è uguale all'interesse, al bene della pecora.



#1115
Tematiche Spirituali / Re:greggi e pastori
11 Gennaio 2018, 11:53:44 AM
Il Vangelo (quale Vangelo, quale edizione, quale lingua) è un testo, il testo non spiega, non dà significati. 

La spiegazione o il significato è proprio dell'autore o del lettore e quindi interpreti del testo, interpretazioni che sono diverse.

La Chiesa cattolica interpreta gli stessi testi in modo difforme da quella luterana o calvinista, limitandomi ai cristiani.

Le obiezione di viator sono perfettamente centrate, colgono secondo me un significato ancor più profondo di quello immaginato dall'estensore del testo utilizzando la stessa metafora, allegoria.
#1116
Tematiche Spirituali / Re:greggi e pastori
11 Gennaio 2018, 10:52:01 AM
Citazione di: Angelo Cannata il 11 Gennaio 2018, 09:31:57 AM
Citazione di: viator il 10 Gennaio 2018, 13:09:15 PMSalve. Per Angelo: Ti ringrazio della precisazione ma da parte mia sono interessato all'utilizzazione corrente di tali termini da parte della Chiesa "mater et magistra", e non dalla loro origine o presenza storica nei testi dottrinari.
La Chiesa prende i significati dal Vangelo, non mi sembra che ne abbia mai aggiunto altri, quindi che differenza fa?

Nel Vangelo ci sono significati da prendere? Quale Vangelo? Quale Chiesa?
#1117
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo assoluto
09 Gennaio 2018, 17:43:16 PM
A ben guardare ogni concetto di verità è soggetto alla contraddizione, suppongo per l'autoreferenzialità delle affermazioni sulla verità. 

Comunque la logica non è uno strumento del tutto adeguato alla conoscenza della realtà. In questo senso trovo che la concezione relativistica sia più realistica delle altre.
#1118
Tematiche Filosofiche / Re:Un motivo per vivere
02 Gennaio 2018, 10:16:45 AM
Per fortuna non c'è un motivo per cui si debba vivere.
#1119
Citazione di: Socrate78 il 26 Dicembre 2017, 20:57:11 PM
Anche per voi esiste il pericolo che l'uomo voglia atteggiarsi a super-uomo, di fatto a falso Dio?

Che l'"uomo sia fatto ad immagine e somiglianza di Dio" l'hanno scritto degli uomini religiosi di oltre duemila anni fa quando la scienza, la genetica e Nietzsche ancora non esistevano.

Sono favorevole agli studi e alle pratiche genetiche per la cura delle malattie, specialmente quelle che hanno cause genetiche, dell'uomo. Sono favorevole anche a studi e pratiche rivolte ad altre finalità attraverso una lunga discussione e scelta pubblica.

Non ritengo possibile che le tecnologie genetiche possano giungere a modellare, pianificare la società umana attraverso la specializzazione biologica. La ragione di fondo è che la genetica non determina né il ruolo sociale né caratteri quali l'intelligenza, l'egoismo, l'aggressività, l'ignoranza degli uomini. Oltretutto porsi questi obiettivi manifesta stupidità e non intelligenza.
#1120
Percorsi ed Esperienze / Re:Sonno anormale
22 Dicembre 2017, 15:09:52 PM
Le mie insonnie sono occasionali e legate a preoccupazioni affettive o di lavoro (ho bisogno di sei ore di sonno normalmente). Quando, raramente, mi è capitato di non riuscire a dormire di notte, durante il giorno faccio le mie normali attività e recupero il sonno la notte successiva.

Se ritiene che i tempi del tuo sonno siano anormali, se sei stabilmente insonne, e non riesci a correggere i tuoi ritmi, ti consiglio di rivolgerti ad un medico esperto in materia.
#1121
Il fascismo è una specie del genere totalitarismo, un sistema politico moderno, i cui caratteri specifici sono l'antidemocrazia e il partito unico. 
Il fascismo secondo me non è espressione di un modello biologico, ma politico. Anche la democrazia ha bisogno della forza e della violenza per contrastare i movimenti ed i partiti totalitari.
Il sistema totalitario ha la pretesa di essere e di fare meglio della democrazia. Pretesa infondata ovviamente dato che il partito non accetta concorrenti e cerca di distruggerli con la forza. La società umana moderna non mette più al centro la forza fisica e militare, ma quella economica, tecnologica e culturale. Perciò chi basa il potere sulla forza e sulla violenza fisica, come fanno i sistemi totalitari, non ha alcuna autorevolezza.

Legare l'evoluzione dei modelli politici democratici ed antidemocratici agli andamenti del capitalismo mi sembra un errore. Il capitalismo ed il mercato sono istituzioni che hanno origini e dinamiche economiche proprie, indipendenti dai sistemi politici.
 
#1122
Citazione di: Socrate78 il 16 Dicembre 2017, 23:34:30 PM
Tuttavia secondo me il problema non è del tutto risolto. Infatti se io con la mia ragione comprendo che dietro a determinati meccanismi corporei vi è della razionalità e può essere ravvisabile un finalismo, si può forse escludere che dietro ci sia anche una "mente", una specie di Dio immanente che ha orchestrato il tutto e che quindi riflette davvero? Come per un computer, esso viene creato da una mente (l'uomo) programmandolo per determinate funzioni, allo stesso modo un'Intelligenza superiore può aver creato un sistema (l'organismo) pensato per agire secondo un fine preciso.

Il finalismo consiste nella selezione dell'ambiente di variazioni casuali, nel fatto che un organismo dotato di sistema immunitario sopravvive più a lungo di uno che non ne sia dotato. A livello di popolazione nel tempo lungo rimangono gli organismi che ne sono dotati, gli altri scompaiono.

Il sistema nel suo complesso evolve auto organizzandosi, senza che alcuna parte abbia il controllo dell'intero sistema.
#1123
Il semplice esempio che ho proposto non è riduttivo, indica ciò che non mi convince: primo, la netta dicotomia tra la volontà indeterministica e l'ambiente in cui opera deterministico. Secondo, l'equazione libertà = indeterminismo, illibertà = determinismo.

Ho già espresso la mia predilezione per l'ipotesi di una combinazione di processi deterministici e indeterministici all'opera nella realtà. Questa mia preferenza si riferisce anche alla volontà.

Sulla complessità dell'uomo e non solo sono perfettamente d'accordo.

Se la volontà di commettere un crimine è determinata da uno o più motivi o fattori stabili a maggior ragione c'è la responsabilità individuale e la reazione di altri per ristabilire la norma e contrastare il crimine, magari agendo su quei motivi o fattori. Sottolineo che non credo affatto ad un gene criminale mentre credo che il crimine sia un fatto sociale e vada affrontato con politiche sociali (senza l'illusione o pretesa di eliminare il crimine).


#1124
Jacopus ti propongo questo esempio.

Percorro normalmente per andare in una determinata montagna una strada con un limite di velocità di 70 Km orari. Normalmente non controllo la velocità sul tachimetro. Da alcuni mesi hanno introdotto un controllore di velocità, adesso controllo sempre la velocità sul tachimetro. Se la mia volontà è libera, indeterministica, e la strada è deterministica sia prima che dopo l'introduzione del controllo di velocità perché prima mi sentivo libero ed adesso non mi sento libero, ma costretto, obbligato?
#1125
Che la realtà sia deterministica o indeterministica è una questione aperta, presumo insolubile: la realtà potrebbe avere, manifestare entrambe queste componenti. Un modello in questo senso è l'evoluzionismo darwiniano che combina un processo indeterministico, le variazioni genetiche casuali, con uno deterministico, la selettività ambientale. Un altro esempio è il gioco dei dadi che combina relazioni deterministiche per un risultato strutturalmente indeterministico.

Perciò anche se la relazione tra due fatti A e B  fosse di natura deterministica (A->B), nulla vieta che il sistema deterministico A->B nel suo insieme possa essere considerato come il prodotto di un processo indeterministico.

Ritengo invece fuorviante, confondente, la contrapposizione tra libertà e determinismo. La libertà è contrapposta alla servitù, all'oppressione, non al determinismo. Che da A segua B necessariamente non dà alcuna indicazione sulla libertà o costrizione della relazione tra A e B.

Per complicare il tema, la libertà forse non si accompagna con la responsabilità, ma con l'irresponsabilità, il non dover rispondere di qualcosa a qualcuno. Inoltre la libertà forse non si accompagna con la volontà o la scelta, ma con l'essere sciolto dalla volontà e dalla scelta.