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Messaggi - Duc in altum!

#1111
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
19 Novembre 2016, 21:26:55 PM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneInoltre NON sapiammo COSA abbia "veramente" detto il Gesu' terreno / cosi' come i vari titoli a lui attribuiti (!). 
Infatti il Gesu' della storia ( il Rabbi - il Nazareno ) MAI ( ripeto: mai ) si attribui' il titolo di:
- Messia (!) - Redentore, Signore (!?!?) , figlio del dioYahwè, Pastore, Sommo sacerdote, Ultimo Adam, alfa/omega (!) - 
Tutti questi roboanti titoli gli furono attribuiti DOPO la sua scomparsa (!). 
Deciditi caro @jsebastianB, denoto che sei un po' confuso: o non sappiamo cosa abbia veramente detto Gesù, o Gesù mai si attribuì il titolo di..., e quindi (però) sappiamo ciò che ha detto.


Inoltre se noi ci atteniamo ai testi evangelici, è arcinoto di come Gesù sia cauto nei riguardi di quanti lo vogliono riconoscere quale Messia (infatti, ad un certo punto, per il popolo ebraico, sia Rabbì, sia Profeta, non riescono più a definire degnamente l'operato del Figlio di Dio), uomini e demoni soprattutto, a cui comanda di tacere quando vogliono svelare questa sua identità, mai rifiutata esplicitamente, ma sempre sfuggita. (cit. Cardinal G. Betori)


Anche perché Gesù attua così è di dominio pubblico: giacché il disegno liberatorio di Dio, attraverso il suo Messia, non è quello che "pretendeva" il popolo eletto, ma è difforme da quanto era allora atteso; dunque Gesù presenta questa nuova prospettiva, esplicitamente, nel momento in cui il riconoscimento di lui come Messia appare sulle labbra dei suoi discepoli, non negando questa identità, ma chiedendo di mantenere su di essa riserbo, soprattutto annunciando che la sua messianicità si sarebbe manifestata nella sofferenza (cit. Cardinal G. Betori): Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». --- profezia inaudita e scandalosa, che il Messia è Gesù ma che non è come se lo aspettavano, che manda lo stesso Pietro su tutte le furie, pur avendo il privilegio di avere innanzi a sé il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe  ...altro che MAI ( ripeto: mai ) si attribui' il titolo di: - Messia (!) - Redentore, Signore (!?!?) , figlio del dioYahwè, Pastore, Sommo sacerdote, Ultimo Adam, alfa/omega (!) - 

L'unica cosa che puoi fare, e no per tuo merito o studio approfondito, caro @jsebastianB, è il decidere di non credere che questa sia la Verità assoluta e tirare avanti con l'alternativa che preferisci.

Buon fine settimana.
#1112
**  scritto da Apeiron:
CitazioneE inoltre la scienza è il miglior modo di indagine della realtà e credo che ogni interpretazione della Bibbia si deva conformarsi ad essa e non il contrario.
Ma la realtà della Bibbia è Dio che genera l'uomo, è Dio che da le coordinate e il senso alla storia dell'uomo, è Dio che salva l'uomo: come puo' la scienza senza fede interpretare qualcosa di assurdo, paradossale, metafisico? Puo' solo (così come fa) dire la sua ed essere creduta per fede, quindi illogicamente, sconfitta delle indagini (e nel frattempo bisogna decidere con chi o con cosa schierarsi), altro che la Bibbia deve conformarsi.

La scienza (da sola) puo' solo contestualizzare alcune circostanze presenti nella Bibbia, ma è limitata (grazie a Dio),dacché (almeno fino a oggi) può solo impazzire innanzi all'eventualità della resurrezione e della vita eterna.

Io credo fermamente nell'aforisma di Einstein: "La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca".  --


CitazioneL'etica d'altronde è la distinzione tra bene e male.
Sì, ma prima bisogna decidere da quale pulpito viene sancito cosa è bene e cosa è male.  ???
Ecco perché la Bibbia sostiene che solo la Sapienza (quella regalata da Dio, e non quella guadagnata con la scienza: da ciò lo stolto che sconcerta il dotto) puo' davvero indicare all'uomo la differenza tra il bene e male; e che l'Intelligenza non è la capacità di sapere, odi affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti, ma è la determinazione di decidere per il bene, dopo che la Sapienza ce l'ha rivelata.
Un persona intelligente in vita, per esempio, per la Bibbia, non è stata la defunta super-erudita Hack, ma la impercettibile defunta Gemma Galgani.
#1113
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneVoglio dire se Gesù ci salva, chissenefrega se qualcuno ha sbagliato traduzione. L'importante è stare dalla parte del Papa, è una lotta amico, ricordi?
Vogli dire perchè farne una questione di scientificità? A che serve?

Serve perché stare con Gesù, lottare con il Papa, significa annullarsi, quindi più facile l'illusoria motivazione scientifica, pur di continuare ad esistere secondo l'etica dell'Io.
Con Gesù devi morire per gli altri, senza Gesù "mors tua vita mea" ...altro che salvezza celeste!!  ;)
#1114
@Daniele_Guidi

Bellissimo, indipendentemente dal motivo o scusa che stimoli la partenza.
Io ho fatto il "Cammino del Nord" (penso che  in pochi hanno conosciuto, inaspettatamente, la meravigliosa Covadonga).
Ma l'esperienza ancora più significativa (infatti è grazie ad essa che mi sono poi ri-incontrato) è stata percorrere in auto-stop, o in treni regionali senza biglietto, in 30 giorni, la tratta: Medjugorie - Lourdes - Santiago - Fatima: il Cammino di Duc in altum!  :D
Il prossimo sarà all'inverso, e solo auto-stop: dal Portogallo alla Bosnia-Erzegovina (Dio permettendo!  ;D )
#1115
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneNon esiste invece per me un approdo che si possa stabilire per ogni persona di ogni tempo e ogni luogo.
E invece sì che esiste l'approdo, forse potremmo affermare che non si puo' stabilire se ogni persona di ogni tempo e ogni luogo sia riuscita ad attraccare a esso, ma il fatto che i genitori continuino a partorire, pur sapendo che quel figlio, dopo ogni tipo di "disavventura", dovrà sempre morire, rivela che c'è una speranza (non necessariamente cosciente o ricercata), sempre contemporanea, dalla Genesi alla Parusìa, che un punto d'arrivo: la vita eterna, in fondo, in fondo, può dare anche un stimolo  a quel divenire irrazionale di procreare un cadavere.
#1116
**  scritto da Apeiron:
CitazioneAncora però comunque ci sono cose che non riesco a condividere e cose che sinceramente ancora non capisco, però dubito che le condividerò le prime e capirò le seconde in futuro.

Siccome: Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. -- bisogna essere, divenire nella libera volontà, piccoli per capire, più si genuflette il corpo materiale, maggiormente si eleva la cognizione spirituale, il discernimento sagace.
Per quel che riguarda il condividere, siamo tutti coeredi dell'amorevole attenzione di Dio alla stessa maniera, ma a tutti è data la facoltà (il libero arbitrio) di poter rinunciare o rifiutare il lascito.


CitazioneFammi però fare un appunto: l'inferno può essere eterno se uno non si pente.

Giusto, infatti l'inferno non è stato voluto o creato da Dio. Le fondamenta dell'inferno, però, sono nient'altro che il libero arbitrio. L'inferno si da' solo dove c'è l'assenza totale di Dio, ecco perché finché c'è vita c'è speranza, dacché fin quando esistiamo in questa realtà terrestre, anche se puo' sembrarci apocalittica la nostra condotta etico-morale, l'assenza di Dio non è totale, quindi possiamo sempre abiurare alla Sua intercessione (se vogliamo, dunque perché incolpare Dio di una nostra delibera?!?!).
Certo è assurdo, se Dio ci ha donato il libero arbitrio, rendendoci a sua somiglianza, ne deriva che è Lui l'artefice dell'inferno, ma qui bisogna fermarsi e dover far fronte a questo dilemma con la fede: ci credo o credo che invece la Verità sia un'altra? Anche addirittura che Dio non è poi tanto giusto e buono se ci ha resi adempibili di nefandezze per poi condannarci eternamente lavandosene le mani.
Il problema è che però noi vogliamo credere per logica, con ragione comprovata e incontrovertibile, ma purtroppo o grazie a Dio non è così, siamo innanzi a un Mistero (la maiuscola è d'obbligo) così paradossale: la presenza o meno di Dio nella nostra esistenza, che da sola, questa domanda, riesce a implicare ogni nostra ipotesi ontologica, e ad appassionare ogni nostra relazione.

Se puo' servirti (per farti considerare la meravigliosa bellezza recondita nella capacità di fede dell'uomo), posso aggiungere che uno dei miei dubbi di fede è sull'esistenza del Purgatorio, uno dei 10 dogmi assoluti della Chiesa a cui servo, e per lo stesso motivo che tu presentavi: perché Dio dovrebbe concedere ad alcuni il privilegio di espiare le pene dopo il decesso, e ad altri no? Ma ancora più dibattuta la mia fede è sul punto che, una volta appurato l'esistenza del Purgatorio, e che Dio invia lì qualcuno per esempio 28 anni solari, com'è che è possibile diminuire il perfetto verdetto divino, i 28 anni a 6 per esempio, attraverso preghiere, suffragi e indulgenze?
Come vedi, il servire cristianamente Dio non è che ci esenta dai dubbi, dalle controversie o da equitalia, anzi: A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più. - solo che al momento della burrasca, si affronta la quotidianità sapendo che non si è soli, e che l'unico merito del credere è ereditare gioia e serenità indescrivibile.


CitazioneQuello che mi sembra assurdo è non dare la possibilità, cosa che probabilmente un padre farebbe ad un figlio per quanto il figlio sia malvagio. Detto questo non ho problemi a dire che Hitler o Caino siano all'inferno (e se lo meritano...) ma se ancora hanno coscienza (assumendo che alla morte non siamo morti e basta ovviamente...) a mio giudizio non dare loro la possibilità di pentirsi e di riconcliarsi (catarsi) mi pare un'assurdità

Vedi, non sono d'accordo. Perché Hitler o Caino dovrebbero essere meno amati degli altri figli malvagi? Solo accettando che Dio puo' concedere il Paradiso anche a Hitler e affini, potremo crogiolarci dell'idea che la Misericordia non cessa con la Morte. E quindi la conseguente riflessione parte spontanea: se anche Hitler e affini fanno parte del Paradiso, che cavolo insegno a fare a mio figlio di amare il prossimo e perdonare il nemico?
La questione è seria, così come le probabili conseguenze del peccato.


CitazioneGrazie Duc delle tue risposte, molto esaustive e su cui dovrò meditare un po'. Perdonami se ho avuto un tono troppo aggressivo.
Non ci pensare, l'irruenza a volte è entusiasmo, passione, è un piacere e un dovere attendere questo tuo coinvolgimento spirituale.
#1117
@Sariputra

E meno male che non sei un esperto di cristianesimo.

Ti lascio questo per quel che riguarda la sofferenza:
"Il Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarcene interamente il mistero: l'ha presa su di sé, e questo basta perché ne comprendiamo tutto il valore."
 -Benedetto XVI
:D
#1118
**  scritto da Apeiron:
CitazioneTuttavia a differenza della Chiesa Cattolica io dico che non sono sicuro che ciò che mi sembra buono sia davvero buono. Ergo: bisogna per questo motivo avere fede se no si va alla disperazione (e io ho difficoltà di fede...).
Difficoltà di fede nel cristianesimo? ...e perché mai dovresti disperarti se non sei convinto?!?!


CitazioneE chi ha detto che l'etica di Hitler o di Stalin è uguale a quella di Salvo d'Acquisto o di Gandhi o di San Francersco??
La tua ipotesi che Dio ci salverebbe tutti (quindi qualsiasi cosa si faccia o si decida in vita ha lo stesso valore e guadagno) perché non sappiamo quel che facciamo.


CitazioneDetto questo: visto che non accetti altre forme di cristianesimo ti faccio una domanda. Per te Lutero, gli ortodossi ecc sono cristiani? Se mi rispondi "sì" allora "sono cristiani in un certo senso, diverso dal tuo".

Perchè non è poi così utile la dottrina? Semplice: posso credere a tutto quello che c'è scritto nella Bibbia e comportarmi in modo spregevole. Posso credere a tutti i miracoli ecc e dire "me ne frego".  Posso credere che la Bibbia è la Parola di Dio e fare le crociate come faceva la stessa Chiesa Cattolica. E sinceramente non credo che i papi che hanno indetto le crociate non avessero presente quello che c'è scritto sul vangelo.  
Per me cristiano è colui che ama secondo il Vangelo, colui che scrive con la propria esistenza il "V" Vangelo.
Da ciò l'emblematico non tutti coloro che diranno Signore, Signore...


CitazioneAncora: secondo me Dio perdona tutti quelli che hanno capito che hanno sbagliato. Dio è Padre, no? Dunque se è onnipotente perchè non fare in modo che i dannati capiscano che hanno sbagliato??? L'inferno c'è anche nel buddismo e nell'induismo ma è POTENZIALMENTE temporaneo.
Perché pensi che tu e io non abbiamo avuto le opportunità per capirlo??? O pensi che Dio punisca senza concederci le stesse condizioni a tutti, quindi agisce faziosamente???

Quindi perché non affidi la tua fede all'inferno temporaneo, se quello cristiano ti turba?? Semplice, no!


CitazioneLa confessione mi serve per pentirmri. Detto questo sono un peccatore e lo ricononsco.
No, la Confessione non serve per pentirti, giacché ci si puo' confessare anche senza pentimento, per abitudine o per disagio, solo Dio puo' scrutare se il pentimento è autentico. La Confessione è il sacramento della ri-conciliazione, in primis con Dio, poi con gli altri, e infine, importantissimo, con te stesso, ossia, rincontri te stesso, sei te stesso davvero e di nuovo (senza alcun merito, se non quello di aver creduto che sia così!).
Anche se poi l'indomani si ritorna a peccare. E quindi è maggiore la vergogna di rivelare quella spina nel cuore al sacerdote (specialmente se è recidiva, e se il sacerdote è sempre lo stesso  :D  ), ma, come dice Papa Francesco: non vi stancate di chiedere perdono, giacché Dio non si stanca mai di perdonare, Dio perdona sempre, perdona tutto e perdona tutti.

Ma più che la Confessione, è l'Eucaristia il sacramento che toglie il peccato. Dacché ricevere la comunione è confessare l'Io credo che in quell'ostia ci sei tu Gesù, e l'unico vero peccato, secondo l'evangelista Giovanni, da cui derivano e divengono tutti quanti gli altri, è la mancanza di fede nel Cristo. La mancanza di fede nella transustanziazione. Anche se la Chiesa suggerisce di confessarsi prima di ricevere la Santa Eucaristia.
#1119
**  scritto da Apeiron:
CitazioneCioè se non avesse tollerato tutto non capisco perchè fare tale affermazione che sembra dire che l'origine del peccato è l'ignoranza e l'imperfezione intrinseca dell'uomo. Quindi non mi sembra che in tale frase ci fosse una condanna assoluta dell'atto ma un tentativo di "comprensione" e tolleranza (non giustificazione). Secondo me è come se dicesse: "c'è proprio gente che per sua natura non riesce a comportarsi bene, perdonali comunque". Personalmente non vedo la cosa come un invito a "fuggire la responsabilità".
Beh, se non si riesce a comportarsi bene perché l'immoralità (il peccato) è dovuto ad un'imperfezione intrinseca dell'uomo, non vedo perché dovremmo essere definiti irresponsabili.
Secondo questo principio, se sono fuggito alla mia responsabilità etica o morale non è perché ho voluto, ma bensì poiché ignorante.


CitazioneMa hai mai avuto dubbi su questi argomenti? Non voglio essere polemico ma ancora sinceramente mi sembra che il tuo punto di vista sia dovuto all'indottrinamento.  
Il dubbio è ciò che alimenta la fede, dunque è poi la scelta che fa l'individuo. Chi non ha dubbi?
No, il mio punto di vista (premettendo che mi sono convertito - il ri-nascere - a 40 anni, dopo 30 anni senza entrare in Chiesa) è dovuto alla mia fede: io credo nel Vangelo perché ho vissuto l'apice del suo messaggio: la redenzione dopo il pentimento sincero. Lo sperimento giorno dopo giorno; quindi poi viene è automatico che giunge un aumento del desiderio di conoscere maggiormente i cavilli e gli aneddoti sulla Buona Notizia.


CitazioneQuello che non mi pare abbia senso NON è la dannazione, la punizione o come vuoi chiamarla ma la dannazione ETERNA senza possibilità di "rimediare".
Forse non ci siamo capiti, io non dico che non puo' essere così, ossia, che nessuno venga condannato all'inferno, anzi, proprio in nome della Divina Misericordia, "infinita", e del fatto che non si discute la volontà di Dio (vedi Gesù), potrebbe anche darsi che questa sia la Verità Assoluta, solo che io, per le mie esperienze, non voglio scommettere su questa probabilità, in virtù del fatto che l'inferno lo già vissuto nel pianeta Terra.
Però, semplicemente desidero aggiungere, se nessuno è condannato eternamente, significa che tutti sono salvati per l'eternità, dunque a che fine ha creato Dio l'illusione del libero arbitrio? Tanto o sei Caino o sei Abele sempre rimedieremo, quindi, non dovremmo tanto lamentarci di chi delinque o e più scaltro degli altri. Tanto alla fine saremo tutti, nessuno escluso, nella stessa dimensione, nello stesso aldilà.


CitazioneVoglio che TU ragioni con la TUA testa e non con quello che ti hanno insegnato: ti pare sensato che un padre per un peccato x commesso nella vita in cui si può fare peccato non dia la possibilità anche dopo la dannazione di "rinconciliazione"?  
E quando me lo hanno insegnato? Mentre tradivo o mentre trasgredivo ad una potenza che tu neanche riusciresti a immaginare?!?!

Ripeto, sono d'accordo con te per la logica, ma non dimentichiamo che la fede, sorretta da ognuno grazie alla propria volontà, va oltre la logica, e nessuno puo' esentarsi.
Non è razionale discutere sopra un'eventuale vita post-mortem, eppure io e te lo stiamo facendo, e anche con una certa persuasione.
Quindi è inimmaginabile, umanamente, che un Padre condanni all'inferno una sua creatura, un suo figlio (sono con te in questo), ma Dio è oltre l'umano, però Gesù ci ribadisce, in più di un'occasione, l'esistenza del diavolo e della dimensione del pianto e dello stridor di denti, e che non è attribuibile a Dio o a Gesù l'esistenza di questa dimensione infernale, ma alla volontà umana.
Infatti la più incisiva rappresentazione dell'inferno, secondo me, è quella enunciata nel Faust di Goethe: L'inferno non è altro che solitudine eterna e nessuna speranza di salvezza. [eterna assenza di rimedio.]
Sarà vero? Lo scopriremo solo vivendo, o morendo  ...o non amando!!
#1120
**  scritto da Apeiron:
CitazionePer quanto riguarda l'etica credo molto nella purificazione dal peccato (e dall'odio, dall'ignoranza "morale"...) e quindi ogni tanto mi capita di "confessarmi". Perciò sicuramente non sono cattolico visto che ritengo che la dottrina non sia così importante in una religione come il cristianesimo ma credo che sia molto più importante l'etica.
Benissimo, ma rendiamoci conto che assegnare dei valori o delle virtù a dei determinati atteggiamenti o comportamenti umani è possibile solo per fede, dacché senza Dio tutto è permesso e concesso.
Quindi per te è importante l'etica, ma non l'etica cristiana, bensì un'etica stipulata dal tuo personale sincretismo, non vedo nulla di anormale, se non un semplice (dal modesto punto di vista di un cattolico): benvenuto nella "religione" del diofaidate!!

Inoltre se percepisci la purificazione dal peccato nell'atto della confessione, come è possibile che dopo non riconosci l'importanza della dottrina? Ossia, vado in banca a fare un mutuo, me lo danno, mi godo gli effetti del benessere susseguente, però dopo, poi, forse quando si tratta di pagare le quote, non ho tanta fiducia in questa "dottrina" finanziaria.


CitazioneDetto questo: vedo in realtà come un ostacolo per la mia fede le cose che non mi sembrano plausibili.
Perché quelle che ti sembrano plausibili, visto che sono sempre dovute grazie alla tua fede personale, sono meno assurde?


CitazioneAnche qui se vogliamo estendere il concetto d cristiano, lo sono sicuramente in un "certo senso".

Mi dispiace, ma non esiste il cristiano in un certo senso. Cristo è l'autovettura e la Croce non è un optional, ma è il volante automatico, sempre fissa, sempre a senso unico, mentre l'Universo gira.

Proprio ieri, ascoltavo, durante un incontro catechistico sulla parabola di Dio e mammona, condannare, senza mezzi termini, senza un certo senso, la famosa ambiguità nella frase del Presidente del Consiglio: "...io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo..." - dove la condanna non era sulla libertà di espressione, o sull'idea politica, ma proprio nel convenzionalismo di essersi auto-proclamato cattolico (o cristiano), segnalando che non basta l'andare a Messa spesso per discernere, senza adeguamenti personali, la fonte e il culmine dell'Io credo cattolico.


CitazioneMa ancora non mi convince il fatto che Gesù non abbia tollerato fino alla fine: "Padre perdonali perchè non sanno quello che fanno". Questo mi sembra perdono e amore incondizionati e assoluti.

Benissimo, potrebbe anche essere, grazie a questa Divina Misericordia (il Padre esaudisce sempre la preghiera del Figlio!), incondizionata e assoluta, che l'inferno è vuoto, ossia, che siccome a Dio tutto è permesso (e non deve certamente chiedere la nostra autorizzazione), nell'inferno ci siano solo gli angeli ribellatosi a Dio, cioè, che nessun terrestre fu, è e sarà condannato per l'eternità. Però, se così fosse, il dubbio sarebbe un altro: perché Matteo 25,31-46? ...perché l'invio del Paraclito per educarci alla Verità? ...perché Luca 12,47-48? ...perché non dovrei insegare a mio figlio che il modello etico umano a seguire è il ricco scaltro, invece del buon samaritano? ...perché Atti 20,35? ...a che servirebbe decidere o scegliere? ...forse per Dio è un video-game, e noi siamo nient'altro che burattini?  ...riesco ad immaginarmi una dimensione, post-mortem, dove non vi sia differenza tra l'etica di Hitler e l'etica di Salvo D'Acquisto, o tra l'operato di Gino Strada e la prassi di Torquemada?
#1121
**  scritto da Apeiron:
CitazioneIn questo periodo sto avendo un rapporto molto conflittuale con il cristianesimo
Questo è possibile se sei cristiano, o se almeno pratichi, anche saltuariamente, i riti cristiani. Altrimenti non ha senso questo tuo scontro con il cristianesimo: Gesù propone e non impone (almeno che non ci si chiami Saulo).
Per meglio capirci, io non ho nessun rapporto conflittuale con altre dottrine "religiose" o "spirituali", giacché a loro non affido la mia fiducia: con Gesù ho incontrato la pace, la gioia e un vero senso alla mia esistenza, e spero che anche il prossimo confluisca, nella sua personale religione, a questa per niente utopica dimensione. 
Quando ero dall'altra parte della barricata, me ne infischiavo delle "regole" dottrinali del cristianesimo, poiché avevo le mie: sesso, droga e rock and roll; quindi le altre erano fandonie o stupidaggini.  
Oggi, invece, anche se pratico 365 giorni all'anno il cristianesimo ho i miei dubbi teologi, le mie interpretazioni bibliche e i miei conflitti, specialmente con chi come me è tutti i giorni a Messa. Solo che, giorno dopo giorno, mettendo in pratica l'annullamento dell'Io a beneficio della verità del Cristo (è questo l'ABC del cristianesimo: frequentare Gesù Eucaristico, e farsi violenza per desiderare di amare come Lui ci ha rivelato), la diatriba è chiedere scusa, l'avere ragione è non infierire, la sottomissione è confidenza e il timore è amore.

Non esiste un ciò che piace e quel che non piace del Cristo, Gesù è misericordia, ma è anche giustizia, quindi è vero che Dio ama tutti i suoi figli, ma è pur vero che: "...Cristo è salito sulla croce: un Gesù disponibile a tollerare tutto, non sarebbe stato crocifisso..." - (il teologo dei teologi) - quindi sì che è eterna la responsabilità delle nostre scelte etiche e morali.

Chi decide di corrispondere al cristianesimo, prima della speranza di resuscitare, deve essere disposto a soffrire ( e non come vocazione, ma come realtà inevitabile del Mistero) affinché anche l'altro possa usufruire di questa grazia.

La tua confusione non è dovuta al tuo non discernere la Bibbia, ma al fatto che si giunge a un momento dove le motivazioni con cui ci opponiamo allo Spirito Santo (se si è battezzati maggiormente!), non riescono più a contenere le Sue indicazioni alla nostra coscienza, quindi, come capita a tutti, o si rinforza il compromesso con l'immoralità, o si deve capitolare alla vergogna per quel che abbiamo fatto, ossia, il momento della rinascita dall'alto, della rinascita grazie allo Spirito di Verità, cosa che neanche Nicodemo, che disgustava l'ignoranza e i piaceri banali della vita, poté comprendere, anche essendo maestro (quindi un coltissimo accademico) in Israele, giacché non ebbe il coraggio di avere fiducia in quella Parola.
La tua confusione è la bellezza del libero arbitrio: adesso, oggi, chi e cosa voglio essere?
#1122
**  scritto da bluemax:
CitazioneSe ci pensiamo, la stessa cosa avvenne alle persone cui Galileo invito' a guardare dentro il telescopio. La stessa cosa avviene ogni volta che le basi delle certezze (cui il proprio ego non puo' fare a meno) devono cambiare.
E chi ha detto che devono? ...c'è gente che nasce, vive e muore con gli stessi "dogmi". Già l'accettare che le certezze sono fondate sulla fede, quindi persuasioni irrazionali, è il primo passo per discernere che senza voler cambiare in funzione di essa (la fede), non siamo innanzi ad una trasformazione della psiche (intesa come anima, spirito),  ma alla scaltrezza dell'Ego.

Infatti non è l'Ego che non può farne a meno, ma quel irrisolvibile enigma chiamato desiderio d'amare e di essere amati, presente in ogni individuo, e che sempre ogni individuo può ascoltare, rifiutare, seguire o tradire,


CitazioneMa poi, pensandoci, è bellissimo.
E ti credo, è l'unica cosa che ha senso in un'esistenza!!  ;D
#1123
**  scritto da bluemax:
CitazioneBeh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.
Benissimo, quindi la speranza sul perché il tutto avviene così è ancora vincolata alla "fede" personale, ossia il tuo:
Citazioneil tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.
...quindi è vero che non possiamo far nulla, ma solo per comprovare che Dio non esiste, dunque continuate a leggere!!
#1124
Tematiche Spirituali / Re:Radio Maria
09 Novembre 2016, 00:50:31 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneDomanda provocatoria.. ma il (tuo) dioTrinitario ( e/o Yahwè ) in quanto elargitore della vita.. perchè mai fa nascere individui con quella perversa" inclinazione ?? Non è lui il responsabile di tutto cio' ?
Beh, penso che molto più perversa sia l'inclinazione all'adulterio, giacché presume un principio di fedeltà in nome dell'amore, eppure, piaccia o meno, in tanti ne guariscono. Quindi chi è il responsabile di tutto ciò?  ???
#1125
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
09 Novembre 2016, 00:30:36 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazionePur NON essendo catto-cristiano, nè ebreo e/o islamico - domando:

quale differenza dovrebbe mai sussistere ( umanamente.. parlando )  Tra:
 - il dioYahwè  e  il  Messia/Cristo divinizzato dal Tarso  +   Giovanni ??
Con tutto il rispetto e la stima, ma penso che tu stia scherzando.  :D
Come qual è la differenza? ...con il Messia, la verità, la giustizia e l'amore di YHWH è per tutti!! Con Cristo io, @Duc in altum!, agli occhi di Dio, valgo quanto Daniele, Debora o Davide; sono degno della Sua attenzione (che poi, approfitto per dirlo, è l'unica prerogativa ontologica della dignità in questo pianeta ) come Giuseppe, è questo lo scandalo per gli ebrei, e la follia per i pagani.  :o