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Messaggi - bobmax

#1126
Citazione di: Eutidemo il 27 Febbraio 2023, 10:41:39 AMSono d'accordo con te che il sasso è solo un illusorio epifenomeno dell'ESSERE infinito; però, sotto il suo aspetto fenomenologico, è senz'altro una entità dai confini ben definiti e delimitati.
Come tutto il resto, d'altronde!

No, il sasso non ha affatto confini ben definiti e delimitati.

Che li abbia è solo una sua semplificazione.
L'indeterminatezza è intrinseca ovunque.

Non vi è nulla, nessun fenomeno, che sia davvero finito.
#1127
Citazione di: Eutidemo il 27 Febbraio 2023, 05:28:02 AMesistono molti "solidi irregolari", cioè entità non tipiche, come un "sasso" o qualsiasi altro "oggetto privo di una determinata forma geometrica", i quali, pur essendo "oggetti finiti" (che non sfumano minimamente nell'"infinito")

Il finito è solo una astrazione, nella realtà niente è mai davvero finito.
Finito e infinito si rimandano l'un l'altro, in un gioco senza fine, ma in se stessi non esistono.

Questa è la realtà.
Poi vi è la astrazione matematica...
Astrazione necessaria ma che non è verità.

Che il finito non esista lo si può constatare provando a misurarlo. Non si potrà mai completare la misura, ma occorrerà sempre fermarsi prima.
L'errore è inevitabile.
Infatti la misura richiederebbe di accedere all'infinito.

Un altra prova della non esistenza del finito è data dal movimento.
Se il finito fosse davvero tale, nulla potrebbe muoversi.

E certo che il tuo sasso esiste!
Ma, appunto, non è finito.
#1128
Citazione di: Eutidemo il 26 Febbraio 2023, 16:20:43 PM
Anche la "bellezza" non è "misurabile", ma non per questo è "infinita"(quantomeno, non lo è certo la mia);  ed anche se ciò che è "finito" in "realtà" non esiste, tuttavia a livello fenomenico è senz'altro "misurabile".
P.S.
Mi scuso per le troppe virgolette, ma qui ci volevano!

Ma la misurazione avviene utilizzando ciò che si considera finito.

Ogni misura fonda la sua verità sulla finitezza della unità che utilizza.

Poiché ogni finito sfuma nell'infinito della propria inevitabile indeterminazione, pure la misura è solo una approssimazione.
Niente è mai davvero misurabile.
#1129
Citazione di: Eutidemo il 26 Febbraio 2023, 11:38:47 AM
Ciao Bobmax. :)
Secondo me gli "elementi non misurabili", a meno che non si tratti di "punti", non fanno necessariamente rientrare l'"infinito" nella questione; ed i "pezzi non misurabili" del paradosso di Hausdorff-Banach-Tarski, costituendo un "insieme finito di elementi" (cioè limitato) non possono essere dei "punti".
Il problema è di capire che cosa intendano Hausdorff-Banach-Tarski per "pezzi non misurabili"! ::)
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo, nella non misurabilità è implicito l'infinito.
Perché è non misurabile ciò che non ha fine.
Non importa se perché infinitamente grande o infinitamente piccolo.
Il punto, altro non è che infinitamente piccolo.
Ciò che il nichilista matematico non riesce a comprendere è che l'infinito, non importa se grande o piccolo, non esiste.

È interessante inoltre a mio avviso considerare, che niente è mai davvero misurabile.
Cioè pure il finito in realtà non esiste.
Tuttavia, che esista è una premessa necessaria, sebbene non vera.
Dovremmo fermarci lì, assumendo reale il finito sebbene non lo sia.
E invece ci siamo imbarcati nella pretesa di rendere reale persino l'infinito!
Nichilismo.
#1130
Citazione di: Eutidemo il 26 Febbraio 2023, 06:26:09 AM
Ciao Bobmax. :)
Sono d'accordo con te!
Ma la dimostrazione del "paradosso" del raddoppiamento della della sfera:
-non solo conferma l'assurdità della pretesa di giocare con "insiemi infiniti";
- ma anche la pretesa di giocare con "insiemi finiti" composti da "elementi non misurabili".
Secondo me se tratta "quasi" di una "contradictio in adjecto".
***
Ed infatti, se io possiedo un "insieme finito" di libri, posso misurare:
- sia la "lunghezza" dell'intero insieme mettendoli tutti in fila (in metri);
- sia il "peso" dell'intero insieme mettendoli tutti su una bilancia (in chilogrammi).
Ma se io possiedo un "insieme finito" di "elementi non misurabili", come faccio a misurare il loro "insieme", che, pure, è "finito" (e cioè "misurabile")?
***
Un saluto! :)
***


Gli elementi non misurabili fanno rientrare l'infinito nella questione.
L'assurdo deriva sempre dalla pretesa di maneggiare l'infinito come fosse finito.
È una contraddizione lampante.
Eppure è ciò che fa il tanto osannato Cantor.
Delirio nichilistico.
#1131
Citazione di: iano il 25 Febbraio 2023, 16:28:13 PMDa quello che ho trovato in rete,  da un punto di vista rigorosamente matematico, Il "paradosso" di Hausdorff-Banach-Tarski, non è un paradosso, tanto è vero che Eutidemo lo mette fra virgolette.
Si tratta invece di un teorema dimostrato correttamente da Hausdorff,Banach, e Tarski, la cui dimostrazione ha lo scopo dichiarato da parte degli autori di mettere alla prova il nostro intuito, perchè da un punto di vista intuitivo, potendosi trarre dal teorema l'esempio del raddoppio delle sfere, esso non è accettabile.

Lo scopo della dimostrazione è proprio il contrario.
Mostra infatti come sia assurdo l'assioma della scelta.

Dopo il mio primo intervento su questo argomento, ho sbagliato a lasciarmi tirar dentro da discussioni in cui mancano i presupposti per un effettivo dialogo.
#1132
Da quanto mi è capitato di sperimentare personalmente, le cosiddette "esperienze pre morte", pur avvenendo spesso in situazioni in cui la propria sopravvivenza è in forse, non riguardano la morte in sé.

E neppure un eventuale, improbabile, al di là.
Piuttosto, sono occasioni in cui l'io individuale perde momentaneamente di consistenza. A causa di un repentino ampliamento di consapevolezza.
 L'altro, non è più davvero "altro", non lo è mai stato.

Nel mio caso, mi sono ritrovato ad essere l'amato. Pur mantenendo una reminiscenza del mio io individuale, ero pure l'amato.

L'impatto sull'io individuale è violento.
Perché la mente perde ogni riferimento, assiste senza poter razionalizzare.
Solo dopo la esperienza, è possibile cercare di recuperare un senso di ciò che si è comunque vissuto.

L'Uno è infatti impossibile da affrontare.
Solo l'amore può salvare dall'orrore del Nulla. E trasformarlo in beatitudine.

#1133
Citazione di: iano il 25 Febbraio 2023, 21:34:19 PMOvviamente no, non necessariamente.
Ridurre le distanze però si può trovando il minimo denominatore comune, del quale ho suggerito esempi.
In fondo la storia della matematica recente è proprio quella di trovare sempre denominatori comuni nuovi che possano domarne l'incontenibile ricchezza in divenire.
Ma fondamentale per giungere a ciò credo sia fare un taglio netto fra matematica e sue applicazioni ,magari usando il coltello di Eutidemo :) .
Ma se dai alla matematica la colpa del nichilismo non sei su quella strada .
Quindi tutto sommato mi sembra di aver già intuito le tue idee, e tu potrai darmene conferma o smentirmi.

Apprezzo la matematica, la uso da una vita. È la più pura espressione della razionalità.

Ma è proprio la benedetta razionalità, indispensabile per il nostro vivere, ad essere alla origine del nichilismo, quando considerata Verità.

Ma per cogliere questo occorre tanto e tanto impegno logico.
Per riuscire a percepirne il limite.
Non vi sono scorciatoie possibili.

Le scorciatoie che percepisco esservi nei tuoi discorsi.
#1134
Citazione di: iano il 25 Febbraio 2023, 21:10:45 PMNiente di male ovviamente Bobmax, e se vuoi puoi criticare le mie idee una per una, avendole io esposte in più post in questa discussione, ciò che mi darà modo di capire  le tue idee.

Le idee su cosa sia la matematica, il paradosso, la interpretazione, derivano da una vita di studio e uso.
Tra chi le ha diverse, incompatibili, vi è pure un altrettanto lungo differente approccio.

Forse è comunque possibile recuperare la distanza.
Ma come potrei superare la confusione di discorsi che fanno a pugni con ciò che so essere la matematica?

Dovrei forse rinunciare alle mie idee per seguire ciò che reputo inconsistente?

#1135
Citazione di: iano il 25 Febbraio 2023, 20:32:12 PMA modo tuo, come Eutidemo, attribuisci alla matematica poteri, e quindi eventualmente colpe, che non ha.
Intanto, quello che inizialmente può considerarsi come un paradosso, una volta dimostrato, si dimostra propriamente che non è paradosso.
Se togli le virgolette dal termine ''paradosso'', così come lo abbiamo presentato, ne stravolgi il senso.
Non devi confondere la matematica con le sue possibili applicazioni interpretazioni.
La matematica rimane tale e quale sia che trovi applicazioni / interpretazioni, sia che non ne trovi, e non si può piegare alle proprie inclinazioni filosofiche o di critica sociale.
Conoscere la sua storia significa conoscere la storia del pensiero, ma nessun pensiero in particolare può rappresentarsi con quella storia.

Probabilmente abbiamo idee diverse di cosa sia la matematica, il paradosso e la interpretazione.

Questa è la sola spiegazione che riesco a darmi leggendoti.
Manca una base comune di significato.
#1136
La dimostrazione del paradosso conferma l'assurdità della pretesa di giocare con l'infinito.
Il paradiso di Cantor è il trionfo matematico del nichilismo.
Dove l'infinito diventa "cosa".

Ma nonostante l'evidente assurdità, il mainstream matematico non demorde.
Allucinazione collettiva, delirio della razionalità convinta di essere depositaria della Verità.
Nichilismo.
#1137
Al di là delle personali posizioni sulle ragioni della guerra in Ucraina, come si può diquisire su Gesù, mentre si augura morte e distruzione ad un popolo?
Perché di questo si tratta:

Citazione di: Socrate78 il 21 Febbraio 2023, 21:22:12 PMEd allora io spero che questo Zelensky, arrogante, manipolatore, bugiardo, perda miseramente in Ucraina e che la Russia conquisti quanto più territorio possibile e lo costringa ad una resa umiliante sul tavolo di pace.
#1138
Scienza e Tecnologia / Re: I "missili ipersonici"
24 Febbraio 2023, 17:30:13 PM
Sono state aperte varie discussioni riguardanti la guerra in Ucraina.

Non riesco a capacitarmi come pure su questo argomento sia diffuso il benaltrismo.
Perché qui vi è dolore, disperazione, morte!
Che non possono avere alcuna giustificazione.

E invece, di fronte a questa enormità si disquisisce sul perché e il percome. Con il fine evidente di legittimare l'orrore attuale.
Pur di fare tornare i propri conti ideologici.

Addirittura si augura un male peggiore a chi già soffre. E magari queste maledizioni provengono da chi si dichiara cristiano...

Dio mi mette alla prova mostrandomi l'orrore nell'orrore.
#1139
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
24 Febbraio 2023, 08:11:01 AM
Citazione di: Pensarbene il 24 Febbraio 2023, 04:34:42 AMUna delle risposte la trovi in psicologia.

Ma ciò che dice Shakespeare può avere un significato ben più profondo.
Dove nessuna psicologia può giungere.

Occorre la filosofia.
Quella autentica, che si interroga sui presupposti del nostro conoscere, per valutarne la effettiva consistenza.

E allora occorre indagare cosa siano davvero gli attori e chi tu sia veramente.
E soprattutto, chi è il regista.
#1140
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
23 Febbraio 2023, 18:25:08 PM
Citazione di: Pensarbene il 23 Febbraio 2023, 05:24:50 AMLa Terra, quindi, è quello che dice Shakespeare, resta da chiedersi che senso abbiano  teatro, persone e recite IMPRONTATI, PER GIUNTA, NEGATIVAMENTE

Ma se concordi con Shakespeare, non potresti allora ipotizzare una possibile risposta?