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Messaggi - doxa

#1126
Tematiche Spirituali / Accadde a Gerusalemme...
09 Maggio 2019, 19:46:43 PM
Gerusalemme, città cosmopolita, in cui si parlano lingue diverse e si prega in modo diverso. I credenti hanno in comune l'aspirazione messianica. Ognuno è convinto di credere nella vera religione, di avere la vera fede. Le tensioni interconfessionali sono tali da far sviluppare l'umorismo o la relatività delle religioni. 

Umorismo narrato dallo scrittore e saggista israeliano Amos Oz (1939 – 2018) in un breve racconto nel suo libro titolato "Contro il fanatismo": 

"Ora mi torna in mente una vecchia storiella, dove uno dei personaggi - ovviamente siamo a Gerusalemme, e dove sennò - è seduto a un piccolo caffe, e c'è una persona anziana seduta vicino a lui, così i due cominciano a chiacchierare. E poi salta fuori che il vecchio è Dio in persona. D'accordo, il personaggio non ci crede subito lì per lì, però grazie ad alcuni indizi si convince che è seduto a tavolino con Dio. Ha una domanda da fargli, ovviamente molto pressante. Dice: «Caro Dio, per favore, dimmi una volta per tutte, chi possiede la vera fede? I cattolici o i protestanti? O forse gli ebrei o magari i musulmani? Chi possiede la vera fede?". Allora Dio risponde: "A dirti la verità, figlio mio, non sono religioso, non lo sono mai stato, la religione nemmeno m'interessa".

Questo racconto surreale dà uno schiaffo all'intolleranza, al fondamentalismo, al fanatismo religioso, all'integralismo, al dogmatismo.
#1127
Tematiche Spirituali / Re:E se Eva...
06 Maggio 2019, 16:21:04 PM
Ciao Inverno, macché scusa, sei divertente. Sono contento che il topic venga sviluppato anche dal punto di vista botanico.


Si dice che quando fu tradotta la Bibbia, "Vulgata di San Girolamo", fu commesso un errore di traduzione, dal latino all'italiano: malus/malum  indica sia il male che la mela. "...eterit sicut dii, scientes bonum et malum". .."e sarete come Dio.

Perciò nella cultura  medievale dell'Europa occidentale l'albero della conoscenza del bene e del male  venne considerato un melo. Questa identificazione nasce da una lettura allegorica del testo biblico, ripresa nell'arte figurativa. Ma in alcune culture anteriori al cristianesimo la mela era un attributo di Venere, la dea dell'amore.
#1128
Tematiche Spirituali / Re:E se Eva...
05 Maggio 2019, 16:47:44 PM
Odradek perché vai fuori dal seminato ?

Attieniti al tema che ho proposto !

Sei appena entrato in questo forum e già ti ergi a giudice ?

Se hai la compiacenza di leggere alcuni miei interventi in altri topic capiresti che non sono un credente. E ciò che dici di Mosé nel deserto quel post l'ho scritto io  in questo forum.

L'argomento di questo topic può dare ampliamenti, che eventualmente attendo da altri interlocutori e non da te.
#1129
Tematiche Spirituali / Re:E se Eva...
05 Maggio 2019, 16:12:59 PM
La disobbedienza di Adamo ed Eva nel mangiare il frutto proibito assunse un significato cruciale nel cristianesimo, che individuò in essa il "peccato originale", evento fondante del percorso di redenzione del genere umano dalla perfezione edenica (da Eden) alla "caduta", dal vecchio al nuovo Testamento.

Adamo ed Eva con la loro disobbedienza a Dio causarono il "peccato originale". Perché l'onnipotente Dio non lo impedì ? Perché non fermò il demonio tentatore e non salvò i "progenitori" dalla colpa ? 

Perché Adamo ed Eva, pur creati a immagine e somiglianza di Dio, avevano peccato ? Perché ai loro figli e discendenti fu addebitata una colpa di cui non erano responsabili ? Tale corruzione ereditaria era totale e assoluta o qualcosa di buono era restato, consentendo quindi agli uomini l'esercizio del libero arbitrio e le scelte morali che ne conseguivano, oppure le loro possibilità di salvarsi dipendevano solo dagli insondabili decreti della predestinazione ? E quale sarebbe stata la società umana se i primi progenitori non avessero mangiato il frutto proibito ? 

Fin dal principio nella pittura delle catacombe e nei rilievi dei sarcofagi cristiani singole scene della Genesi furono contrapposte ad altre tratte dalla vita di Gesù, nell'intento di chiarire come la colpa di Adamo abbia reso necessaria la redenzione dell'umanità da parte di Cristo sulla croce; allo stesso modo la colpa di Eva era contrapposta alla purezza di Maria.

I teologi del Medioevo si interrogarono a lungo su Adamo ed Eva, e sulla necessità di leggi e strutture sociali dopo la cacciata dall'Eden.
#1130
Tematiche Spirituali / E se Eva...
05 Maggio 2019, 13:08:26 PM
Nei capitoli 2 e 3 della Genesi (Antico Testamento) c'è il dramma dell'origine dell'umanità.

Nel giardino dell'Eden l'unico limite posto da Dio ad Adamo (che lo comunicò ad Eva) fu di non mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male.

Per un po' di tempo tutto andò bene, ma improvvisamente nel Paradiso Terrestre ad Eva apparve il serpente, e per il genere umano cominciarono i guai...

Il serpente simboleggia il demonio che tentò Eva con la promessa della conoscenza proibita, convincendola che nonostante il monito di Dio, non ne sarebbe risultata la morte: "Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: 'È vero che Dio ha detto: 'Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?'. Rispose la donna al serpente: 'Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: 'Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete'. Ma il serpente disse alla donna: 'Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male'. Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture" (3, 1 – 7). 

Il serpente, presenza enigmatica, si pone come colui che smentisce la rivelazione di Dio. 

Se Eva avesse dato una risposta diversa al serpente come si sarebbe sviluppata l'esistenza umana ? 

Ma quella donna che cosa avrebbe potuto dire di differente all'astuto ed affabulatore serpente ? Perché questo anziché rivolgersi alla coppia agì solo su Eva ? Puntò solo a lei perché la responsabilità è individuale e pone l'individuo in una condizione di solitudine nel momento della scelta ? 

Dopo l'intervento punitivo di Dio la donna capì di aver sbagliato. Non valutò i pro e i contro.

Avrebbe potuto rispondere: "Aspetta, lasciami riflettere, ne parlo prima con Adamo in modo da poter decidere insieme". Avrebbe potuto affermare il legame con Dio, il creatore, e con Adamo. Invece scelse di prendere la "mela", pensando di cambiare la propria origine e diventare come Dio.
#1131
Tematiche Filosofiche / Fenomenologia del "rosicone"
22 Aprile 2019, 10:12:58 AM
Fenomenologia del "rosicone": anche questa è "filosofia".

Ci sono nella lingua tedesca parole composte intraducibili, perché più che parole sono "porte" su mondi immaginati o reali.
Per tradurre la parola "schadenfreude"ne servono 11 in italiano ("la gioia che si prova di fronte al dolore degli altri") e 6 con la lingua inglese: "the joy of another's misfortune".

La "schadenfreude" per qualcuno può essere un'emozione piacevole, gratificante, per altri è abbinata al senso di colpa al solo pensarla. Ad alcuni può sembrare una profezia che si avvera: se si è stati costretti ad ascoltare persone vanesie  al limite della mitomania, spesso capaci di affascinare parte degli interlocutori, è inevitabile pensare (o dire), quando questi dovesse cadere in disgrazia: ecco, visto, l'avevo detto io che era un bluff.
Accade anche tra avversari politici: se uno perde consensi dopo averli guadagnati sostenendo una buona causa, in caso di fallimento l'altro proverà soddisfazione.

Tutto nasce dall'invidia per qualità che si sa di non possedere. Non a caso Nietzsche citava la "vendetta dell'impotente" per spiegare il significato di "schadenfreude", mentre per il filosofo Schopenhauer era "l'indizio più infallibile di un cuore profondamente cattivo".

Sono stati ideati neologismi come "online haters" (= leoni da tastiera), ma volendo capire cosa scateni l'odio e l'aggressività sul web forse basta la parola"schadenfreude". Nella maggioranza dei casi  Internet e i socialnetwork permettono di dare libero sfogo a quel misto di frustrazione-delusione-invidia-complesso di inferiorità che fa gioire per le difficoltà altrui. La schadenfreude tira fuori il peggio di noi.

L'antidoto ? L'ironia e l'autoironia, per non diventare "haters" e per difendersi dagli "haters".
#1132
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
23 Marzo 2019, 00:12:23 AM
Ciao Jean, l'Antinferno l'ho citato  solo come nome descrivendo il Limbo. Mi sono attenuto alla classica suddivisione: Paradiso, Inferno, Purgatorio, Limbo, anche se quest'ultimo è stato eliminato dal pontefice Benedetto XVI il 20 aprile 2007, perché dava una visione restrittiva della salvezza. 

Il papa fa e disfa. Ma quelli che per secoli sono stati collocati in quel settore, dove sono finiti  dopo l'estinzione del Limbo ? La Chiesa ha pensato soltanto a distruggere l'accampamento abusivo, lasciando vagare le anime. Se queste incontrano  quelle dannate e le seguono nelle loro processioni dionisiache e poi diventano traviate di chi la colpa ? della Santa Sede ? Sulla parola "santa" è meglio sorvolare. Io, comunque,  quando penso a quelle anime vaganti, senza fissa dimora, senza un tetto cui ripararsi, ho disturbi del sonno. Cosa mi consigli di fare ?

Jean io vorrei dare degna collocazione agli ignavi, ma Santa Madre Chiesa mi dice che posso orientarmi solo su tre zone: Paradiso, Purgatorio ed Inferno. Se non sbaglio l'Antinferno non è citato nel Catechismo della Chiesa cattolica. Allora che fare ? Gli ignavi li mando tutti all'Inferno ?  :)  ;)
Buonanotte Jean
#1133
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
18 Marzo 2019, 12:02:34 PM
Sariputra ha scritto
CitazioneMa...se ci sono quelli che stanno "dilà" cosa penserenno di loro stessi? Che stanno "diqua"e noi invece che stiamo "aldilà"?


Nell'aldilà sarò un "senza tetto", un "senza fissa dimora", errante tra il Paradiso, l'Inferno, il Purgatorio e il Limbo.

Il Paradiso lo frequenterò poco. Mi hanno detto che spesso ci si annoia. Si va in estasi, si hanno visioni beatifiche. Però per brevi periodi ci si può stare perché è un luogo solare, si mangia bene e per rallegrare gli astanti San Pietro a volte chiama gli angeli musicanti per far cantare e ballare gli ospiti. San Pietro è un galantuomo. Lui pensa a tutto e tutto promette a tutti. 

All'Inferno ci andrò spesso perché è un ambiente vivace.  I peccatori sono simpatici, allegri, non hanno rimorsi. Spero di diventare amico di alcuni suoi inquilini, per esempio di Paolo e Francesca, Insieme leggeremo l'Ars amatoria di Ovidio e il Kamasutra.

Ogni tanto farò delle brevi soste anche in Purgatorio. Questo luogo di purificazione, somiglia agli stabilimenti termali dove ci si va per la cura dell'apparato biliare, dell'intestino, del fegato. Le anime di coloro che muoiono in uno stato di grazia bevono molta acqua minerale per depurarsi e prepararsi per accedere nel Paradiso. Secondo la teologia cattolica è "la condizione di coloro che, morti nella grazia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono quindi purificarsi al fine di ottenere la santità necessaria per essere ammessi alla visione di Dio".
Secondo alcuni storici della Chiesa il Purgatorio fu inventato per lucrare ai fedeli il pagamento delle preghiere, destinate ad attenuare le pene cui i penitenti defunti erano sottoposti. In effetti Dante Alighieri sottolinea più volte nella Cantica che i fedeli possono abbreviare la permanenza delle anime nel Purgatorio, ma ciò indipendentemente dal denaro versato o meno alle istituzioni ecclesiastiche. 

Del limbo c'è poco da dire. In questo luogo ci sono le anime appartenute a persone buone morte prima della resurrezione di Gesù e i bambini morti ancora non battezzati, che non hanno commesso alcun peccato personale, ma non sono stati liberati dal peccato originale tramite il battesimo, perciò sono affidati alla misericordia di Dio. Sono anime che non meritano l'Inferno e neanche il cammino verso Il Paradiso. 
Nella Divina Commedia di Dante Alighieri il Limbo è il primo cerchio dell'Inferno (nel canto IV dell'Inferno). È complanare all'Antinferno, separati dal fiume Acheronte. Oltre ai bambini morti senza battesimo, il poeta vi colloca le anime di quanti non furono cristiani, ma vissero da uomini giusti e perciò non meritarono l'Inferno vero e proprio.
#1134
perché tra i rei ci sono gli psicopatici che non possono essere rieducati.

Come pena alternativa al carcere si potrebbero allestire dei "campi di rieducazione" , come quelli cinesi ai tempi di Mao.

Per esempio gli spacciatori di droga  perché non condannarli ai lavori forzati nelle miniere come scopo educativo ?  Invece dopo pochi giorni di carcere  escono e ricominciano.
#1135
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
18 Febbraio 2019, 15:46:56 PM
Socrate ha scritto:
Citazionesi nega Dio perché fa comodo non dover rispondere a niente e a nessuno delle proprie azioni.

Delle proprie azioni si risponde in primis alla propria coscienza e poi alla giustizia, ma non quella divina.

Si nega Dio perché non esiste un dio. La mia certezza nella sua inesistenza equivale alla tua certezza nel crederlo esistente.  
Ovviamente non credo nell'aldilà, negli angeli , nei santi, nei demoni, ecc..

Lo so, l'ateismo è percepito come un pericolo dai credenti e dalle istituzioni religiose, perciò oggetto di avversione e intolleranza.
Eliminare la religione e le false credenze connesse ad ogni religione è impossibile, perché ci sono tante, troppe, persone che hanno bisogno del trascendente, delle consolazioni. Nessuno avversa i loro bisogni spirituali, ma almeno avessero la compiacenza di non criticare chi non crede nel loro dio e l'apparato religioso che lo officia.
#1136
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
12 Febbraio 2019, 22:31:58 PM
Freedom ha scritto:
CitazioneQuando dici "chi crede in Dio" e ne definisci la sua sintesi comportamentale crei una etichetta ed evidenzi tutta la prepotenza del tuo schema mentale. Io, per esempio, ho una visione delle cose del tutto diversa. E, francamente, l'ho evidenziata negli anni di permanenza nel Forum: basta leggermi.

Freedom non tentare di cambiare le carte in tavola per difendere Socrate e attribuire a me la prepotenza dello schema mentale.  Per favore fai replicare a Socrate, che sa difendersi da solo.

Dici che hai una visione delle cose diversa. "E, francamente, l'ho evidenziata negli anni di permanenza nel Forum: basta leggermi."
Mi sembra che ti autoincensi. La modestia dov'è ?
Il moderatore deve essere super partes e tu a volte non lo sei. Hai più volte cancellato mie repliche in vari topic con la scusa che le mie risposte erano troppo brevi o altre banalità.

Anthonyi ha scritto
CitazioneAltamarea, non è possibile nessuna discriminante sulla base della fede, perché la fede è un fatto interiore. La discriminante, semmai, puoi farla sulla base della religione professata pubblicamente".


Anthonyi lo so che la fede non è la religione, ma in essa trova espressione. La fede è un atteggiamento interiore  personale, mediante il quale l'individuo accoglie la proposta di vita indicata da una religione.

Dal punto di vista cristiano fede significa adesione  alla religione cristiana, fondata sull'accettazione di una realtà invisibile, non evidente,  ma accolta come vera.

Il cristianesimo  vuol dimostrare che religione e fede esaudiscono il naturale desiderio del credente  di stabi­lire un rapporto con Dio.
Le religioni sono sistemi culturali che propongono modelli di relazione con Dio o altra divinità. Hanno contenuti, credenze, riti, rappresentazioni che coinvolgono i fedeli nell'esperienza trascendentale.

Per la teologia cristiana la fede  è una delle tre virtù teologali, dono divino che dispone il seguace ad avere fiducia in ciò che insegna la religione cristiana, accettando misteri non razionalmente dimostrabili ma considerati veri dal credente. 
#1137
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
11 Febbraio 2019, 21:54:20 PM
Freedom ha scritto:  
Citazione]Io sostenevo che la lingua italiana consentiva di attribuire loro la maiuscola mentre lui affermava che era necessario usare la minuscola come diminutio del male. In effetti, leggendo la Bibbia si rileva che satana è sempre scritto con la minuscola.
E a me piace riconoscere che avevo torto: è bene usare la minuscola.


No Freedom, non hai torto..., la grammatica italiana ancora prevede per i nomi propri la maiuscola e non la minuscola. Se poi i "fedeli devoti", i superstiziosi, gli insicuri della loro fede credono nell'esistenza di Lucifero,  liberi di farlo ma non possono pensare di condizionare gli altri e in modo erroneo.
#1138
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
11 Febbraio 2019, 21:32:57 PM
Socrate ha scritto:  
CitazioneMa tanto con voi atei è inutile parlare, perché partite dal presupposto che tutte le credenze siano  strumentale, falso, e chi ci crede sia solo un ingenuo senza senso critico, in pratica una specie di non-adulto che crede ancora alle favole o agli incubi che dir si voglia.


Socrate , anche per gli atei è una perdita di tempo dialogare con gli ostinati credenti come te.

Ognuno rimane con le proprie convinzioni, sia religiose sia politiche.

Chi crede in Dio guarda il mondo esclusivamente dal  suo punto di vista, dividendolo in quanti credono o non credono. In questa etichettatura c'è tutta la prepotenza del suo schema mentale, che fa della  sua  fede la discriminante tra  le persone.
#1139
Percorsi ed Esperienze / Re:Sulla solitudine
26 Gennaio 2019, 22:53:32 PM
Era seduto davanti lo specchio per cercare compagnia nell'immagine riflessa. L'unica compagnia che avesse quell'uomo solo nella sera di Natale.

Alzò il bicchiere con dentro il vino per fare un brindisi.

Con tono lirico disse: "Brindo al bambino che fui. Egli ha solo  me al mondo che possa ricordargli quanto fosse pieno di sogni e di tenerezza".

Poi posò il bicchiere sul tavolo e pianse. Le calde lacrime rigarono il suo volto.

Addio vecchio bambino.

dal Salmo 87 (88)
...
15 Perché, Signore, mi respingi,
perché mi nascondi il tuo volto?
16 Sono infelice e morente dall'infanzia,
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
17 Sopra di me è passata la tua ira,
i tuoi spaventi mi hanno annientato,
18 mi circondano come acqua tutto il giorno,
tutti insieme mi avvolgono.
19 Hai allontanato da me amici e conoscenti,
mi sono compagne solo le tenebre.
#1140
Percorsi ed Esperienze / Re:Sulla solitudine
25 Gennaio 2019, 15:00:56 PM
Ciao Sileno,  ti va di dirci qual è il tuo atteggiamento nei confronti della tua  eventuale solitudine  temporanea o permanente ?

"Attraversare la solitudine" non significa  abbandonarsi alla malinconia. C'è la solitudine interiore e la solitudine fisica. Quella interiore dà la possibilità di riflettere, distinguere, essere creativi, in modo da vivere tempi e spazi proficui. 

La solitudine può fare apprezzare la piacevolezza della relazione con gli altri.

In questo topic ho letto nei post le citazioni di vari autori. Partecipo anch'io citando tre versetti dell'Ecclesiaste (4, 9 – 12): "Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto".

Un anno fa  il governo britannico ha nominato Tracey Crouch ministro per la Solitudine,  con l'obiettivo di combattere,  secondo la premier Theresa May,  "la triste realtà della vita moderna" che colpisce milioni di persone.