Citazione di: ricercatore il 14 Marzo 2023, 08:45:38 AMNella Bibbia sembra esserci una progressiva "scomparsa" di Dio man mano che si prosegue nella lettura.
All'inizio Dio parla direttamente all'Uomo, tipo faccia a faccia: Abramo ha un rapporto molto stretto con Lui.
Anche negli eventi che accadono nel mondo c'è la mano di Dio che interviene in modo esplicito.
Nei libri successivi, più recenti, Dio sembra invece uscire gradualmente di scena: parla poco e interviene sempre meno, fino a scomparire.
La tesi è la seguente: la Voce di Dio potrebbe essere stata concretamente la voce della nostra coscienza che si iniziava a sviluppare in noi.
Forse i nostri antenati interpretavano quei "lampi di genio" o quelle "rivelazioni improvvise" di cui tutti facciamo esperienza nel nostro quotidiano come una voce esterna, quella della Divinità appunto.
Per fare un esempio concreto: ammesso che sia esistito davvero, Mosè scrive le tavole della Legge perché era una persona particolarmente brillante e aveva avuto delle ottime intuizioni in merito ai comportamenti che più "conveniva" adottare per una buona riuscita di vita individuale e collettiva.
Jung sembra confermare questa ipotesi:
"Il primitivo non ha psicologia. Lo psichico è obiettivo ed avviene fuori."
Cosa ne pensate di questa interpretazione?
Ottimo.
Tralasciando Jung, che da buon gnostico (siamo ospiti di un sito gnostico) immagina un Dio- ente.
Il pensiero giudaico è proprio questo: la morte degli dei, è il lutto dell'uomo che parla con se stesso.
Nel pensiero giudaico, gli ultimi profeti sono quelli minori: sta scritto, che dopo non ve ne saranno più.
Come sappiamo la religione giudaica era politeista, come tutte le religione semite.
Cosa si intende dunque quando si parla del passaggio dagli DEI a DIO nel pensiero giudaico?
Ragiono con te, il Dio che parla con Abramo è ancora il Dio antico, Uauè.
Ma nella tradizione giudaica rabbinica il uauè non è più nominabile.
Rimane, il tetagramma rimane, ma non può essere pronunciato.
Significa che l'antico Dio non ha più nome, e come sappiamo dall'antichistica, il nome è sempre la Legge.
Ma quella Legge, la legge degli Dei è morta.
Non sarà che la Bibbia è la cronistoria spirituale di come l'uomo si sia allontanato da quelle antiche voci pagane, e sia diventata LA LEGGE, ossia appunto NON MI PRONUNCIARE (per i cristiani, non avrai altro dio all'infuori di me, che chiaramente è l'esatto opposto di quanto dovevano aver pensato gli antichi semiti di quell'area dalla Giordania fino all'Egitto).
Ossia di come la legge morale è dentro di noi, e non fuori.
In questa cronistoria si avvera anche il passaggio devastante dalla lingua alla scrittura imposto dal male, ossia dalla grecia, ossia da noi occidentali.
Gli antichi semiti parlavano con gli Dei, perchè polisemico era il riscontro, la fantasia, la mitopoiesi, come recentemente ho studiato da Leopardi ammirata, erano la salvezza.
Lo sforzo giudaico ha qualcosa di abbacinante, e non mi capacità di come questi lo custodiscano così gelosamente (no lo sappiamo, sono zionisti):
Portare la mitopoiesi dentro l'uomo, creare una dimensione spirituale interna (altro che agostino!), che faccia a meno della Legge degli Dei.
E che fondi la LEGGE UMANA.
La voce di Dio DEVE sparire come direbbe mastro Eckhart, o tutta la filosofia zen annessa di cui anche bobmax parla.
Lo deve fare con cognizione di causa, con la consapevolezza storica di come questo possa avvenire, ossia tramite una ricerca spirituale interna.
In effetti la Bibbia è quasi il tentativo di dire, prima di creare altre mito-poiesi (gnosi) soffermati su di ME!
Grazie dello spunto, veramente ottimo ricercatore!!

Naturalmente questo esperimento sia via cristiana sia via giudaica sia via gnostica, mi sembra ampiamente fallito.
Resta a noi pochi, sempre più pochi sparuti ricercatori spirituale portarla avanti, con tutto il problema che le voci della mito-poiesi le possiamo forse trovare ancora solo nella poesia.
E la Bibbia è un poema dice Atler traduttore dell'ultima versione inglese utile.
Deve risuonare all'orecchio occidentale, ormai sordo, ancora come POESIA.
Grazie a Dio noi abbiamo DANTE e LEOPARDI.