Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - anthonyi

#1126
Citazione di: Eutidemo il 02 Luglio 2024, 11:29:58 AM
Io ho un rene solo, perchè l'altro mi è stato asportato a causa di un carcinoma; ma se ne avessi ancora due, e qualcuno ne avesse bisogno, glielo cederei gratis, non mi farei certo pagare!
Però, come ho detto, sotto il profilo etico è solo una questione di opinioni. :)

Questo non c'entra con la questione che io ponevo. Tu sei libero di cedere gratuitamente un tuo rene, se ne hai due. Ma per quale motivo giudichi l'atto di chi fa la stessa cosa dietro indennizzo? 
#1127
Citazione di: Eutidemo il 02 Luglio 2024, 07:00:03 AM
.***
Semmai, nei casi consentiti dalla Corte Costituzionale, con Sent. 10 giugno 2014, n. 1, io consentirei una "surrogazione eterologa", solo nei casi in cui una donna, parente o amica intima della coppia sterile, si offra spontaneamente e gratuitamente di mettere a disposizione il proprio utero (un po' come nel caso della donazione di un rene).
***
Però, questa, è solo la mia personale "opinabilissima opinione"!
***

Ciao Eutidemo, hai fatto caso sulle premesse culturali di questa opinione. In esse c'è una sorta di idea di diabolicità del denaro, come disse qualcuno, lo sterco del diavolo.
Perchè un atto che viene condannato da qualcuno come moralmente inaccettabile, poi diventa accettabile se dietro di esso non c'è un passaggio di denaro ?
Se è immorale lo dovrebbe essere sempre. Se io pago qualcuno per uccidere una persona l'atto è immorale, e tale rimane se riesco a convincerlo senza pagarlo.
D'altronde la gravidanza comporta un notevole disagio per la donna che, se la fa per conto di un'altra donna, sarebbe giusto che venisse remunerata a compensazione del costo biologico che subisce in ogni caso.
Piuttosto la valutazione morale dovrebbe riguardare le premesse per le quali è scelto l'utero in affitto, ci sono donne che per problemi fisici seri non possono partorire un bambino sano, e per loro questo rappresenta una grande limitazione e fonte di sofferenza, perchè non permettere loro di risolvere questo problema oggettivo ricorrendo all'utero in affitto, chiaramente con gameti provenienti dalla coppia stabile che poi crescerà il bambino.

#1128
Attualità / Re: Panico americano
30 Giugno 2024, 08:25:39 AM
Citazione di: Pio il 30 Giugno 2024, 08:16:34 AM. È l'America bello! Un dem sa sopportare se muore un bimbo iracheno o afgano, .
A me risulta che sia le guerre in Iraq che quella in Afghanistan siano state fatte da presidenti repubblicani, per cui che senso ha parlare dei dem in questo modo?
#1129
Citazione di: bobmax il 29 Giugno 2024, 19:41:14 PMSei così attento nel confutare le tante assurdità che circolano sulla attuale geopolitica, perché non dedicare lo stesso impegno verso l'Essere?

Perché é un argomento che non mi interessa, perché non stavamo parlando di questo, e perché non c'entra niente con le parole di gesu.
Gesù non é un filosofo, é il fondatore di una religione. 
#1130
Ma Gesù ha detto "Io sono la via, la verità e la vita". E non è per nulla un'affermazione banale. E non si riferiva per nulla ad un io generico trasferibile con il tu a chiunque altro, come tu stai cercando di fare. Gesu parlava proprio di se stesso, con l'autorevolezza che vediamo in lui anche in altre situazioni. 
Una volta seguii una lezione sullo "sguardo di Gesù", uno sguardo magnetico che lasciava interdetti coloro che si rapportavano a lui, naturalmente questa è un'interpretazione della catechesi, ma che prende spunto da passaggi del vangelo. Era lo sguardo, prima della parola, a colpire coloro ai quali essa era direzionata, e alcune delle sue frasi sono a tutt'oggi poco comprensibili, ciononostante l'umanità ha sentito il bisogno di riprodurle miliardi di volte, solo perchè si riferiscono a lui.
#1131
Citazione di: bobmax il 29 Giugno 2024, 09:21:36 AMNon è una affermazione autoritaria o poco logica. È una semplice constatazione.
Che tu stesso puoi fare.
Solo che essendo semplice, molto semplice... è pure davvero difficile.

Vedo che nelle tue valutazioni geopolitiche cerchi di essere il più possibile obiettivo, ecco, occorrerebbe esserlo anche qui. Ma è più difficile.
Perché si dovrebbe non lasciarsi condizionare dall'ovvio.

Gesù non si riferisce a se stesso in quanto singolo essere umano fenomenico, ma a ciò che è davvero!
Che è pure ciò che tu sei, davvero.
Ti sei mai domandato chi sei?
Senza alcun pregiudizio però...

Vi è una sostanziale differenza tra esistere e essere.
Esiste il qualcosa, perciò pure il singolo uomo fenomenico.
Ma il qualcosa non è Verità, proprio non può esserlo. In quando il qualcosa è tale perché non è qualcos'altro.

Mentre la Verità non lascia fuori alcunché, è Essere.
E' un affermazione, un affermazione che se venisse fatta da te o da me, o anche da un generico filosofo, lo farebbe passare per megalomane, o un po' svitato.
Poi tu puoi fare tutte le speculazioni che vuoi sui significati reconditi, ma le parole di gesú sono storicamente e socialmente indirizzate al popolo ebreo di quei tempi, non ad un congresso di filosofia. 
#1132
Citazione di: bobmax il 29 Giugno 2024, 05:21:54 AMIn realtà persino la Bibbia è espressione filosofica.
La differenza tra teologia e filosofia è più che altro nella modalità dell'approccio, ma non nella sostanza.

È soltanto una questione di enfasi. Nella prima prevale la passione, nella seconda la riflessione. Ma lo sguardo è il medesimo.

"Io sono colui che sono" equivale a "l'Essere è il non essere non è"
Affermare:"Io sono la Verità", coincide con dire: "Io sono Essere".
Difatti Essere = Verità
Si può forse negarlo?

Ed Essere = Dio
Che forse Parmenide, Plotino, Agostino, Anselmo, Cusano, Spinoza... non erano filosofi?
E non dicono la medesima cosa?
Ognuno di loro non dice in estrema sintesi "Io sono la Verità"?

Non c'entra niente  l'"io penso che...".
La questione della filosofia non è il "mi sembra".
Bensì il fermarsi prima di affermare "cosa" sia la Verità.

E dicendo "Io sono la Verità" non lo si dice affatto. Giacché è impossibile.
Gesù è uno dei più grandi filosofi mai esistiti.
Libero di pensarlo, bobmax, ma    l'affermazione: "io sono la verita" trasporta una domanda filosofica non in una spiegazione astratta, ma verso un singolo essere umano fenomenico. E' un'affermazione autoritaria e poco logica.
L'obiettivo del l'affermazione é trasportare l'Interesse dell'Osservatore verso la sua figura, il suo modello di vita. Ed é d'altronde l'obiettivo dei vangeli, porre la vita di Gesù al centro dell'esperienza di tutti gli uomini, al di là delle qualita che vengono attribuite a gesú.
Purtroppo nel dibattito teologico queste qualità sono state molto importanti, ma é un'importanza strumentale, affermare che Gesù é un essere divino serve indubbiamente ad incrementare l'interesse verso la sua figura, ma é affermazione non dimostrativa di alcunché, quanti erano i sovrani che a quei tempi si facevano definire divini? 
#1133
Attualità / Re: Panico americano
29 Giugno 2024, 01:35:53 AM
Speriamo tu non abbia ragione, inverno. Io comunque continuo a pensare che andrà bene, perché al di là dei forti sostenitori Trump dovrà convincere anche gli elettori moderati che per votarlo dovranno ingoiare più di un rospo dei suoi comportamenti equivoci. 
#1134
Non credo che il concetto di filosofo abbia molto senso se applicato a Gesù. 
Gesù é una figura simbolica, che parla con la propria vita più che con il proprio pensiero. 
Lui non dice: "io penso che la verità sia....". 
Lui dice: "io sono la verità". 
E' più equiparabile a figure mitologiche, greche, romane, religiose, come il Budda o khrisna. 
#1135
Citazione di: InVerno il 28 Giugno 2024, 11:20:12 AMCertamente gli autori dei vangeli credevano che Gesù fosse il Messia e lo impongono in diverse maniere sul testo, il problema è capire se il Gesù storico effettivamente lo dicesse di sé stesso, e questa valutazione si basa sulla storicità delle affermazioni a lui attribuite e come valutare ad esempio quando parla in terza persona, quali sono quelle realmente proferite da Gesù? Gesù non era cristiano, era ebreo, e un ebreo si aspetta certe cose dal Messia, non sarà sfuggito a Gesù che nessuna di esse stesse avvenendo. È un po' come se oggi uno girasse per Milano dicendo che è il presidente del consiglio, si può pensare che si stia candidando a esserlo in futuro, di aver sentito male quello che dice, o che sia fuori di melone, una delle tre ma non tutte insieme.
Il concetto di' "messia" non era così chiaro e definito come quello di PdC oggi. Ai tempi di gesu tanti si sono definiti, o sono stati creduti come messia. L'idea prevalente a quel tempo era quella di un liberatore a livello politico, destinato a regnare su Israele.
Per questo credo che il definirsi in un modo o nell'altro di Gesù dipenda anche dalla necessità di evitare fraintendimenti con altri messia politici.
Naturalmente questa visione di Gesù come messia, e che tipo di messia, si sviluppa col tempo, insieme col pensiero teologico, e Paolo, da primo teologo, da la sua prima interpretazione, come può darla ciascuno di noi.
#1136
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
26 Giugno 2024, 07:34:28 AM
Guarda inverno che alla base dell'azione del rabdomante ci sono intuitivi principi scientificamente spiegabili, l'acqua che scorre nel sottosuolo, infatti, altera il campo magnetico e il nostro corpo ha comunque una certa capacità di percepire i campi magnetici.
I rabdomanti, agiscono in maniera assai più scientificamente fondata dei marxisti per i quali qualsiasi evento, anche di natura atmosferica, sembra ordinato alla concretizzazione del complotto neocapitalista.
E' divertente la tesi per la quale anche l'uragano Katrina sarebbe stato al servizio di detto complotto. 
Se si crede a cose del genere, allora come non credere che Putin sia al soldo delle fabbriche di armamento occidentali, e che abbia fatto la guerra all'ucraina solo per incrementare la domanda di armi in occidente. 
Ragionamento equivalente potremmo fare per i vertici di Hamas, anche loro al soldo del complotto neocapitalista. 
#1137
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
25 Giugno 2024, 21:15:42 PM
Citazione di: niko il 25 Giugno 2024, 15:24:15 PMNegli anni 2014-2022 tale odio e' stato rinfocolato dal bombardamento e dal massacro dei russi ucraini, bombardamento qui si intende letteralmente, a suon di bombe in testa, ma tu improvvidamente parli di "bombardamento mediatico", ci sarebbe, appunto, da ridere, se non ci fosse da piangere.

Dare la colpa ai popoli per le guerre in generale e' benaltrista squallido, quasi sempre nei tempi moderni la colpa di tutte le guerre e' delle elites.



Mi sa che le botte in testa le hai prese tu, e tante, per dire scemenze del genere. Nel 2014 inizia l'invasione russa in ucraina, e quelli che sono bombardati dagli ucraini, é a volte uccisi, sono militari russi, anche se senza le stellette. 
I pochi sostenitori ucraini dell'invasione russa sono in buona parte infiltrati DELL'FSB. 
#1138
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 17:00:12 PM
Citazione di: niko il 23 Giugno 2024, 15:32:58 PME come avverrebbe, questo attacco, della russia sull'Italia? Cioe' dal cielo, dal mare, o conquistando tutti i paesi che ci stanno di mezzo?

O temi una russificazione ideologica?

Se temi una russificazione ideologica, rientri nel caso che ho spiegato prima, cioe' ti senti buono, e vuoi stare dalla parte dei buoni, tutto qui.

Se temi una guerra reale, sei un caso di perfetta riuscita, anche al di sopra della riuscita media, della propaganda. La russia non ha motivo, di attaccare la nato e l'Italia. Non ne ha nemmeno le forze. Non attaccherebbe l'italia, mai, nemmeno se, per ipotesi, domani, con un attacco a sorpresa, conquistasse Kiev e tutta l'ucraina. Continuerebbe a non esistere il nesso.

Se cadesse Kiev, certamente cio' sarebbe un "disastro" per l'occidente euroatlantico tutto. Ma un disastro morale, e antropologico, per tutti quelli che con l'occidente euroatlantico, e con le sue recenti scelte, si sono identificati e si identificano.
Magari, in parte e a breve termine, anche un bel "disastro" economico, uno tra i tanti, che, di recente, come cittadini e contribuenti abbiamo dovuto sopportare.

Ma certo non un disastro assoluto, e comportante chissa' quali effetti automatici e inevitabili su di noi a prescindere da ogni culturale, e culturalmente mediata, e commerciale, e commercialmente mediata, identificazione

Non e', che se cade Kiev il giorno dopo la russia attacca l'Italia.

Come magari dice il tg.

Non potete essere cosi' stupidi.
Non ci credo, che siete cosi' stupidi.

Credo piuttosto in Dio. Nel Dio di Bobmax. Una volta tanto  





Purtroppo la russificazione ideologica già c'é, vista la mole di sostenitori presenti sul web.
Quanto all'attacco fisico effettivamente l'Italia sarebbe sempre attaccabile via mare, se non fosse per l'azione protettiva svolta dagli USA. 
In questi ambiti bisogna prevedere l'imprevedibile, e poi, se non si realizza, tanto meglio. 
Naturalmente poi ci sono anche gli eventi maggiormente probabili, ed egualmente disastrosi, come l'eventualità che la Russia riesca a "vincere", non dico che conquisti Kiev, ma comunque la induca ad accettare un armistizio con cessione di alcuni territori alla Russia. Questo sarebbe un disastro per il diritto internazionale che la Russia ha calpestato, per questo é comunque necessario impegnarsi affinché non succeda neanche questo. 
#1139
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 15:11:05 PM
Citazione di: niko il 23 Giugno 2024, 13:00:20 PMConcedetemi un po' di psicologia spicciola, perche' questo e' un fatto: nessuno, sano di mente, pensa veramente che la russia, a parita' di condizioni presenti, possa in un futuro prossimo, diciamo entro il tempo che ci resta da vivere, attaccare o minacciare seriamente l'Italia. Noi stessi, il nostro quartiere, la nostra famiglia eccetera.
La stragrande maggioranza, si schiera con l'ucraina e con Israele per narcisismo (o se vogliamo: per autostima) e per conformismo; insomma perche' i media hanno detto che questo e' il conflitto dei buoni (ucraina/israele) contro i cattivi (russia/hamas), e loro, siccome ci credono, e si sentono buoni, vogliono stare coi buoni.







Ma bisogna pensare anche a chi non é sano di mente come me, e quindi si preoccupa che la Russia possa minacciare anche l'Italia. 
Tanto più che dall'altra parte dell'oceano c'é un altro insano di mente, candidato presidente, che sbraita che i soldi spesi dagli USA per proteggere l'Europa, e in particolare l'Italia cioè il territorio più strategico che c'é in Europa, sono soldi sprecati.
Non é questione di buoni contro cattivi, comunque, esiste un diritto internazionale, c'é chi lo rispetta e chi non lo rispetta, questa é la separazione.
Comunque il narcisismo non c'entra nulla, anzi direi che nei confronti dell'ucraina sarebbe più ragionevole un senso di colpa, perché abbiamo fatto poco, direi il minimo, e lo abbiamo fatto tardi, mentre quel nobile e orgoglioso popolo sta dando a noi fifoni occidentali delle grandi lezioni. 
#1140
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 11:28:15 AM
Citazione di: Koba II il 23 Giugno 2024, 10:22:39 AMÈ un'illusione pericolosa pensare che la guerra sia il risultato di contrapposizioni tra comunità.
Chiediamoci piuttosto: chi è che decide di iniziare una guerra? La comunità? È l'operaio del Michigan che ha scelto la guerra in Iraq? È il contadino russo che sentiva l'impellente desiderio di invadere l'Ucraina?
No, al giorno d'oggi sono le oligarchie al potere, in Occidente come in Oriente, a decidere, del tutto indipendentemente rispetto a quelli che sono gli interessi generali, anzi spesso in aperta e plateale contrapposizione rispetto agli interessi generali.

Il senso di superiorità che hanno i russi rispetto agli ucraini é un qualcosa di abbastanza radicato culturalmente, ed il consenso per l'invasione dell'ucraina c'é in Russia. 
In ogni società ci sono oligarchi, ma c'é comunque una relazione tra oligarchie e popolo per la quale comunque l'oligarchia deve tener conto dello spirito del suo popolo, altrimenti non sarà in grado di fare la guerra, perché la guerra poi la deve fare il popolo. 
Naturalmente le oligarchie contano, ma non hanno un peso assoluto. 
Il tuo riferimento poi agli "interessi generali", poi, complica un po' il ragionamento. 
Che cos'é l'Interesse generale, chi lo conosce? Il popolo? L'oligarchia?