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Messaggi - bobmax

#1141
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
23 Febbraio 2023, 18:16:35 PM
La tentazione dell'Iperuranio è irresistibile. Perché il pensiero razionale aborrisce il nulla, e perciò si aggrappa a qualsiasi ipotesi. Pur di evitare di fissare l'abisso dell'Uno.

D'altronde pure Platone non è stato in grado di seguire Parmenide, pur avendolo ben compreso.
Il mondo delle idee esprime infatti il "parricidio", con cui il pensiero logico cerca di aggirare la inafferrabilità dell'Essere.

Senza accorgersi però della sua stessa contraddizione. Perché il molteplice è in se stesso contraddittorio.

E così ci inventiamo leggi eterne, assolute.
Per poi magari disquisire in che cosa davvero consistano. E quale venga prima.
Prima l'uovo o la gallina...?

Quanta fatica, pur di non affrontare il Nulla.
#1142
Varie / Re: Il problemino della scacchiera
22 Febbraio 2023, 22:23:25 PM
L'auto isolamento può essere una fase necessaria, per rientrare in se stessi e chiarirsi le idee. Ma poi occorre tornare nel mondo.

Perché l'eremitaggio non basta.
Vi è bisogno dell'altro.
Per fugarne ogni illusione.

Da illusione a illusione l'amore prosegue la sua ricerca della Verità.
#1143
Varie / Re: Il problemino della scacchiera
22 Febbraio 2023, 18:31:08 PM
La discussione attorno a questo indovinello, mi ha portato a interrogarmi su cosa consista una "illusione".

Ho utilizzato lo strumento di identificazione del colore proposto da Phil. E ho riscontrato che tra la casella in centro e la B vi è in effetti poca differenza di colore.
Nonostante la mia vista si ostini a distinguerli nettamente.

Però mi domando, cosa significa il "colore della casella"?
È davvero una illusione il ritenere che la casella di centro abbia lo stesso colore della casella A?
Perché lì non vi è in realtà nessuna scacchiera e quindi nessuna casella, ma solo una loro rappresentazione.
Una rappresentazione che simula i colori di una scacchiera "reale" ombreggiata parzialmente da un cilindro "reale".

Il colore di qualsiasi cosa, può essere comparato con quello di un altra cosa solo nelle medesime condizioni di illuminazione.
In caso contrario non si può parlare di cose con lo stesso colore.
Ma solo di medesimo colore.

Di modo che è a mio avviso corretto intendere il colore della casella di centro simile a quello di A.

Il discorso riguardo alla "illusione" mi interessa soprattutto per le ormai svariate volte in cui mi sono illuso.
Nella illusione vi è spesso una mia partecipazione attiva. Come in politica, per le tante volte in cui ho voluto credere nella bontà di proposte rivelatesi solo uno specchietto per allodole.
Ma nonostante queste illusioni, buon ultimo Renzi, resto convinto che ciò che conta sia sempre e solo la ricerca della Verità.
#1144
Varie / Re: Il problemino della scacchiera
22 Febbraio 2023, 12:03:12 PM
A
#1145
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
17 Febbraio 2023, 21:56:05 PM
L'atto di volontà non può essere voluto.
Non posso volere di volere.

Quando nasce una volontà questa non è stata voluta. Avviene, senza che nessuno ne sia la causa.

Di modo che, seppur paradossalmente, voglio o non voglio non dipende da me.

E lo stesso avviene per l'amore.
Amo o non amo non dipende da me.
Tuttavia voglio e tuttavia amo.

Questo può essere constatato in quei rari momenti in cui non mi identifico con il mio volere o con il mio amare.
È come se il velo di Maya si squarciasse e il mondo si mostrasse nella sua realtà, senza di me.

#1146
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
17 Febbraio 2023, 19:02:46 PM
Citazione di: Kobayashi il 17 Febbraio 2023, 17:34:08 PMDunque, negli ultimi interventi leggo che:
- Dio è un gatto che si mangia la coda
- Io e Dio siamo come culo e camicia
- al simbolo e al diavolo preferisco la dialettica che dall'uno va all'altro (che è come dire che rimango a metà strada perché il simbolo rimanda all'unità, il divisore la spezza l'unità, quindi la preferenza è quella a non concludere nulla? che cacchio vorrebbe dire?).

Mah..., non capisco più il senso di questa roba.
Buona continuazione.

Ritengo che dipenda dal "liberi tutti" causata dalla morte di Dio.

Quando il dogma imperava sui più, questi non avevano motivo di impegnarsi in meditazioni spirituali.
Accettavano le verità della religione senza cercare altro.

Con la fuga degli dei, costoro si sono ritrovati orfani di una guida. E così obbligati a ragionare in autonomia.

Ma il pensiero razionale necessita di generazioni di costante applicazione.
Indispensabile soprattutto per avvertirne i limiti.

Occorre essere davvero logici per cogliere l'insufficienza intrinseca della stessa logica.

È un salto non banale.
Infatti i grandi poeti sono stati grandissimi logici.
#1147
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
17 Febbraio 2023, 18:07:58 PM
Sì, Iano, qui la logica è insufficiente.

Ma non perché il ragionamento sia illogico, semplicemente non sottostà ai presupposti della logica.

Infatti l'Etica viene prima.

E perciò tutto mette in discussione, anche il molteplice, perché ciò che solo conta è il Bene.

#1148
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
16 Febbraio 2023, 18:29:48 PM
Socrate78, donde nasce tutto questo rancore?

Condanni gli atei alla dannazione eterna.
Pretendi di giudicare blasfema la libera ricerca di Dio.
Distingui ciò che è sacro da ciò che non lo deve essere.


Non vedi che così facendo ti arroghi di conoscere Dio?
Non è questa pretesa l'unica autentica bestemmia?
#1149
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
16 Febbraio 2023, 18:19:12 PM
Citazione di: Kobayashi il 16 Febbraio 2023, 08:51:20 AMPenso che si tratti solo della fase iniziale, poi viene la consapevolezza di essere, come gli altri, "portatore" del divino.
Non so se e quando giungerà mai questa consapevolezza.
Una volta all'inferno, non vi è più alcun termine di paragone, alcuna legge evolutiva a cui riferirmi.

Vi sono solo io.

E a poco vale qualsiasi considerazione su cosa avvenga ad altri.
Sì, ascoltare l'altro può essere un utile spunto. Ma nulla più.
Perché poi tocca sempre a me.
E se la mia strada vuole il Vero (e come si fa a non volerlo?) non posso che constatare l'impossibilità di uscirne.

Ritengo comunque che l'esito fausto, se mai avverrà che se fosse solo per me sarebbe impossibile, non consista nel ritrovarsi in comune con gli altri.
In quanto gli altri, me lo dice il mio amore, sono nulla.

Ecco l'esito fausto dovrebbe consistere nel ritrovarmi io stesso nulla.
E quel Nulla è Dio.


#1150
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
16 Febbraio 2023, 13:29:48 PM
Citazione di: atomista non pentito il 15 Febbraio 2023, 11:57:42 AMSebbene io non abbia la preparazione sufficiente ( o il desiderio ?) per "seguirti" del tutto sono d'accordo sulla prima parte del filosofeggiamento.  Del resto come puo' un bimbo buttato a cercare qualcosa di un minimo valore in un immondezzaio magari all'eta' di 3 anni per sbarcare il lunario con la sua famiglia , essere colpevole se crescendo diventa un narcos o un rapinatore che spara in testa ad un ricco gioielliere ? Ed in minima parte anch'io sono responsabile di cio' che capita a quel bimbo per cui piu' colpevole di lui.  Mi e' piu' oscura la seconda parte e la conclusione. A meno che Tu non chiami Dio ( dio) una intenzione tutta tua.

Sì, Dio è il mio Dio.
Dio ha bisogno di me, per esserci.
Per cui ciò che è vero, dipende, per la sua Verità, da me stesso.

Ma non può essere che così, visto che vi sono solo io e... l'altro.
Se la Verità venisse dall'altro, io non potrei che esserne annichilito, non potrei proprio esserci.

PS
Non penso di "filosofeggiare", termine dispregiativo che sottintende un vuoto chiacchiericcio.
Ritengo comunque che questa non fosse l'intenzione.
#1151
Tematiche Spirituali / Io e Dio
15 Febbraio 2023, 08:51:49 AM
Il dato di fatto è questo stesso esserci.
Ossia ci sono io e c'è altro.
L'esser-ci è questa compresenza.

Però non è una compresenza neutra.
Perché, se fosse davvero neutra, probabilmente manco mi accorgerei di esserci...
No, qui e là compare il bene e il male. 
Che non sono poi così stabilmente definiti, ma evolvono dentro di me.
Man mano che mi inoltro nel mondo.

E vi è una costante in questa evoluzione, l'altro mi appare sempre più innocente...
Che prima pensavo di essere io quello innocente. E invece mi ritrovo a constatare sempre più che innocente è l'altro.

Perché incomincio a intravedere le ragioni, i condizionamenti a cui è sottoposto l'altro.
Per cui, in cuore mio, non può essere davvero colpevole di niente.

Colpevole, sono solo io.

Questa mia colpevolezza mi sospinge giù, all'inferno. Da dove guardo l'altro, la sua innocenza, che suscita in me compassione.

L'altro fa scaturire in me l'amore.
Per ciò che ho perduto per sempre: l'innocenza.

E così intuisco, che l'altro, non è che Dio.
#1152
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 13 Febbraio 2023, 17:40:34 PMNon sono d'accordo, ma non fa niente.

Qui non è questione di essere o meno d'accordo.
Il metodo scientifico quello è.

La scienza è però deserto valoriale. Non potrai mai trovarvi il senso della vita.
E neppure, a maggior ragione, nella pseudoscienza.

Occorre la filosofia, per davvero però.
Dostoevskij può essere un buon punto di partenza.
Non perché ti dia delle risposte, ma per ciò che denuncia: il nichilismo.

È il nichilismo che può aiutarti, rifiutandolo, ad inoltrarti alla ricerca della Verità.
#1153
L'astrologia non è una scienza.
Perché non segue il metodo scientifico. Che consiste nella raccolta di dati empirici e la loro verifica nella conferma di una teoria.
Questa teoria è tanto più scientifica, cioè "vera", quanto più è confermata dai fatti.

Poiché è sufficiente un dato contrario per sconfessare in qualsiasi momento una teoria scientifica, la verità scientifica non è mai assoluta.

Le teorie astrologiche non sono invece corroborate dalla verifica sperimentale.
E perciò non sono neppure esposte al rischio di essere sconfessate da evidenze contrarie.
La loro eventuale "verità" è tutta racchiusa nella loro credenza.

Sono vere solo perché vi ci si crede.

Un po' come una religione.
#1154
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
12 Febbraio 2023, 17:17:34 PM
L'imperativo categorico non è un comandamento, una legge che qualcuno può dichiarare assoluto, valido per tutti.

Perché l'imperativo categorico può nascere solo dentro di te.

Quello che possono dirti gli altri, qualsiasi autorità abbiano, può servire solo da stimolo.
Che rimarrà comunque vano senza un tuo moto proprio.

Se ciò accadrà, quella che nasce dentro di te è la tua "verità".
Verità che non si fonda su nient'altro che te stesso.

Quello è l'imperativo categorico.

Solo tu, in perfetta solitudine, potrai affermare il tuo imperativo categorico, in quanto per te giusto e buono. Caricandotene di ogni responsabilità.
#1155
Molte idee metafisiche, pure quelle che risultano logicamente assurde, hanno spesso un fondo di verità.

La metempsicosi, per esempio, se presa alla lettera non regge alla analisi razionale.
Tuttavia, a mio parere dovremmo chiederci come può essere nata questa idea.

Si è trattato di una semplice fantasia, oppure questa costruzione metafisica è stata una risposta a reali esperienze?
Esperienze che magari sono poi state interpretate erroneamente, ma che sono però comunque avvenute.

Dico questo, perché anch'io ho sperimentato di ritrovarmi in un altro corpo e in un'altra mente. Ma non ho interpretato questa esperienza come una mia reincarnazione.

Questa esperienza ha invece messo in crisi il mio concetto di me stesso.
È l'io che ha subìto uno scossone!
Il "Chi sono io?" si è imposto violentemente, senza alcuna possibilità di rispondervi.

L'esperienza era stata tale da non favorire l'idea di ipotetiche reincarnazioni.
Ma se fosse stata diversa magari avrei potuto invece postularle.

Ritengo pertanto che la metempsicosi non sia una ipotesi del tutto campata in aria.
Il fraintendimento è nella costruzione metafisica, non nel possibile vissuto.
Che è una esperienza spirituale, e deve aver a che fare, secondo me, con la Coscienza Assoluta.