CitazioneCitami una sola pubblicazione dove il puntino rosso non sia la base di ogni conseguente (delirante) conoscenza.ciao Green. Le Neuroscienze non sono fatte da persone in camice bianco dietro ad un computer collegato con tanti fili alla testa di qualcuno. Le neuroscienze, proprio perchè hanno a che fare con concetti come coscienza e mente, presuppongono, da parte di chi le coltivano, una esaustiva conoscenza della letteratura, dell'arte e della filosofia. Altrimenti si rischia di fare valutazioni da "puntino rosso". Ma questa è solo una caricatura delle neuroscienze, come quando si parla dello psicologo come dello strizzacervelli o dell'ossessionato dal sesso.
Personalmente ho trovato molto intrigante e davvero illuminante per molti aspetti, il libro di Mc Gilchrist, che prima di prendersi la laurea in medicina ne aveva una in letteratura, con tanto di docenza universitaria in letteratura inglese (ed infatti anche se parla di neuroscienze vi sono innumerevoli citazioni di Shakespeare). Il libro si intitola "Il padrone e il suo emissario" e prende il titolo da una citazione di Nietzsche (quindi potrebbe ancor di più interessarti). Altrimenti, sempre nel filone della neuro-filosofia, un libro altrettanto importante è "La neurofilosofia e la mente sana, di Northoff. Se invece vuoi comunque capire come ragiona uno scienziato da "puntini rossi", ti puoi dedicare a P. Churchland, L'Io come cervello, che è un manifesto fisicista estremo della coscienza. Brevemente ti posso dire cosa ho capito io dalla frequentazione con le neuroscienze. Non siamo automi ma non c'è neppure nessun fantasma nella macchina nè homuncoli che dirigono l'orchestra. Il cervello, o meglio il Sistema Nervoso Centrale è un iperconnessione con il corpo e con la cultura, che si sviluppa in modo plastico a partire dalla sua struttura fisica, ma che poi adatta alla sua esperienza, che si è amplificata attraverso la cultura. Quindi occorrerebbe non sottovalutare il corpo come una sorta di "parte implicita del cervello", così come "il mondo culturale", di cui fa parte in modo preminente, l'arte, la filosofia, il pensiero astratto e tutto ciò che crea le "visioni del mondo".
