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Messaggi - Duc in altum!

#1141
**  scritto da bluemax:
CitazioneSe ci pensiamo, la stessa cosa avvenne alle persone cui Galileo invito' a guardare dentro il telescopio. La stessa cosa avviene ogni volta che le basi delle certezze (cui il proprio ego non puo' fare a meno) devono cambiare.
E chi ha detto che devono? ...c'è gente che nasce, vive e muore con gli stessi "dogmi". Già l'accettare che le certezze sono fondate sulla fede, quindi persuasioni irrazionali, è il primo passo per discernere che senza voler cambiare in funzione di essa (la fede), non siamo innanzi ad una trasformazione della psiche (intesa come anima, spirito),  ma alla scaltrezza dell'Ego.

Infatti non è l'Ego che non può farne a meno, ma quel irrisolvibile enigma chiamato desiderio d'amare e di essere amati, presente in ogni individuo, e che sempre ogni individuo può ascoltare, rifiutare, seguire o tradire,


CitazioneMa poi, pensandoci, è bellissimo.
E ti credo, è l'unica cosa che ha senso in un'esistenza!!  ;D
#1142
**  scritto da bluemax:
CitazioneBeh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.
Benissimo, quindi la speranza sul perché il tutto avviene così è ancora vincolata alla "fede" personale, ossia il tuo:
Citazioneil tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.
...quindi è vero che non possiamo far nulla, ma solo per comprovare che Dio non esiste, dunque continuate a leggere!!
#1143
Tematiche Spirituali / Re:Radio Maria
09 Novembre 2016, 00:50:31 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneDomanda provocatoria.. ma il (tuo) dioTrinitario ( e/o Yahwè ) in quanto elargitore della vita.. perchè mai fa nascere individui con quella perversa" inclinazione ?? Non è lui il responsabile di tutto cio' ?
Beh, penso che molto più perversa sia l'inclinazione all'adulterio, giacché presume un principio di fedeltà in nome dell'amore, eppure, piaccia o meno, in tanti ne guariscono. Quindi chi è il responsabile di tutto ciò?  ???
#1144
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
09 Novembre 2016, 00:30:36 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazionePur NON essendo catto-cristiano, nè ebreo e/o islamico - domando:

quale differenza dovrebbe mai sussistere ( umanamente.. parlando )  Tra:
 - il dioYahwè  e  il  Messia/Cristo divinizzato dal Tarso  +   Giovanni ??
Con tutto il rispetto e la stima, ma penso che tu stia scherzando.  :D
Come qual è la differenza? ...con il Messia, la verità, la giustizia e l'amore di YHWH è per tutti!! Con Cristo io, @Duc in altum!, agli occhi di Dio, valgo quanto Daniele, Debora o Davide; sono degno della Sua attenzione (che poi, approfitto per dirlo, è l'unica prerogativa ontologica della dignità in questo pianeta ) come Giuseppe, è questo lo scandalo per gli ebrei, e la follia per i pagani.  :o
#1145
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
09 Novembre 2016, 00:14:36 AM
**  scritto da jsebaatianB:
CitazioneSe dunque sia l' ebraismo che l' islam ( cosi' come la parte cristiana del protestantesimo ) sono piu' " coerenti " con il primo pilastro fondante del mono-teismo - ben diverso è per il cristianesimo catto-romano e ortodosso.
Hanno dunque ragione nell' accusare "taroccata"  questa religione..    
Sarà taroccata, ma nel frattempo, come sempre nella storia (grazie ai testimoni fedeli che non si sono lasciati inficiare dagli uomini e dalle donne buie del cattolicesimo), è sempre e soltanto dall'Unica Santa Cattolica e Apostolica che partono iniziative di un vero e inimitabile, senza la presenza dello Spirito Santo, esempio evangelico: vedere alcuni giorni fa il Papa in Svezia.

Quindi, secondo me, taroccato è il monoteismo ebraico, dacché senza il Figlio non hanno il Padre (anche se Lui, essendo sempre fedele alle proprie promesse, gli passerà per sempre gli alimenti - ossia la permanenza, come Israele, sul suolo terrestre, fino alla Parusia), quindi è come un fallito che specula sui bei tempi andati per causa sua ...altro che coerenza; taroccato è il monoteismo islamico, giacché se Gesù è un innocuo profeta, quindi una conveniente imitazione (un fake!, come mi suggerisce mio nipote), avrebbero potuto inventarsene una meno contraffatta; taroccato è il protestantesimo, giacché anche San Francesco fu cacciato, da Innocenzo III, con sdegno, come un importuno, ma la sua protesta fu più evangelica che teutonica, quindi non potrà mai rappresentare, il protestantesimo, la parabola del Padre misericordioso, essendo figlio perso, e non ancora ritrovato.
#1146
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
08 Novembre 2016, 19:46:25 PM
**  scritto da green demetr:
CitazioneCome ti spieghi che un DUC IN ALTUM! ignori che la sacralità cristiana sta tutta lì, tramite il divieto sessulae e la transustazione dell'ostia (atto cannibalico del cristo).

E come mai lui e anche tutti i miei amici (l'ho capito nel dialogo con DUC) invece come anche dici tu, trovano la sacralità spostata dentro l'uomo, nel suo rapporto col DIVINO. (nobilitato dal sommo Agostino certo).

Voglio dire come è avvenuto storicamente questo passaggio di attenzione dall'esterno all'interno. (forse proprio con s.agostino???)
One moment please!
Tu hai chiesto:
Citazionelo spirito è l'aspetto spirituale dell'uomo (o della persona? ). Invece il sacro cosa sarebbe?
...ed io ti ho risposto cosa (secondo me) è il sacro dell'uomo, nella persona, in generale: l'uomo è sacro perché contiene Dio, che è la fonte e il culmine del sacro. L'uomo è sacro a prescindere dal sesso che pratica o dal cibo che deglutisce, giacché è involucro dello Spirito di vita.

Poi ti ho comunicato che per il cristiano il sacro è Gesù il Cristo, quindi è ovvio che sia anche nell'azione di grazia (l'Eucaristia), e nel Suo comportamento sessuale: la castità perfetta, ma non è tutto lì, giacché: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.  -- e fare la volontà del Padre della sacralità è anche condurre gli altri, che pensano che il Sacro sia tutto lì, a riconoscersi enti già sacri, amandoli, ossia, diventando, a nostra volta, "cibo e castità" per il prossimo.
 Altrimenti basterebbe, secondo la tua riflessione, per essere sacri davvero, ricevere la comunione ed essere vergini, ma, purtroppo o grazie a Dio, non è così
#1147
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
05 Novembre 2016, 13:45:51 PM
**  scritto da altamarea:
CitazioneDuc, ma se Gesù è Dio, il dominus non ha usato un intermediario si è soltanto personificato, o no ?
Infatti, ho cercato di farti riflettere sul fatto che Dio non ha (avrebbe avuto) nessuna necessità di incarnarsi, eppure lo ha fatto. L'uomo non ha (dovrebbe avere) nessuna necessità di un intermediario (in tanti comunicano con la Santissima Trinità direttamente), eppure Dio lo ascolta e lo esaudisce attraverso gli intercessori.  ::)

Non era autorete, rivedi l'azione stasera alla moviola - eri coperto dal guardalinee - nessun avversario ha toccato il mio eurogol!!  ;D
#1148
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
05 Novembre 2016, 11:50:30 AM
**  scritto da altamarea:
CitazioneChe necessità hanno i cristiani di rivolgersi agli intercessori per chiedere grazie e favori anziché direttamente a dio ?
Che necessità aveva Dio d'inviare il Messia?
#1149
**  scritto da Voltaire:
CitazioneNella mia concezione di lavoro, una vita in cui non lo si è conosciuto non si può dire che abbia un valore, è una vita vuota quella senza lavoro
Esatto, io non ti fraintendo, ti comprendo perfettamente, purtroppo non sei il solo a pensarla così.
Perciò sto cercando di dirti che una vita vuota è quella in cui non si ha amato e non quella dove non si ha lavorato.

Ripeto l'esempio: Platone non ha mai lavorato, vorresti forse farmi credere che la sua vita abbia meno valore della mia?? ...o che la sua sia stata una vita vuota?!?!
Non è difficile da capire.
Inoltre, se può servirti, ho un amico hippie che gira il pianeta da 45 anni, ha iniziato a 18, prova a parlargli di pensione, contributi, sindacato, del valore intrinseco alla dignità del lavoro, e vedrai le risate che si fa. Eppure, è talmente conscio del suo valore morale (che ripeto non è direttamente proporzionale con lo "sgobbare"), garantito dal suo rispetto alla natura, agli uomini e a se stesso, che il suo comportamento dovrebbe essere preso a modello per chi lavora, ma non ha dignità.
#1150
Tematiche Spirituali / Re:Karma e buddismo Tibetano
04 Novembre 2016, 21:31:22 PM
**  scritto da Apeiron:
CitazioneIn ogni caso la dottrina del karma credo che nasca dal fatto che non si riesce ad accettare che il mondo non è "giusto" e perciò si postula una sorta di meccanismo che promuove i meritevoli (non è un ragionamento diverso dal nostro in occidente, solo che noi abbiamo un Dio che "detta leggi" mentre il karma è "naturale").
No, il ragionamento è molto differente.
Per Dio il mondo è tutto ciò che allontana l'uomo dalla Sua salvezza, infatti il demonio viene denominato "il principe di questo mondo" o "il mondo non lo riconobbe", ma a motivo delle colpe del mondo, ossia di coloro che amano il mondo. Quindi il mondo non è giusto in assenza di Dio, infatti il Suo regno è al di là delle ragioni del mondo.
Per Dio ad ogni azione può anche corrispondere un'assurda reazione, si muore e poi si vive per sempre (siamo alla megafantascienza!!), quindi sia il karma, sia la teoria della retribuzione ebraica non sono lo stesso ragionamento.
Inoltre, visto che si parla di reincarnazione, a titolo informativo e non per controbattere, il Dio del nostro occidente salva o condanna la persona unica che ha vissuto solo quella determinata vita offertagli, per le azioni decise e volute fatte con quel determinato corpo, e non sull'accumulo delle scelte effettuate anche con altri involucri dell'anima, finché si redima nettamente.
#1151
Tematiche Spirituali / Re:Riforma e gesuiti
04 Novembre 2016, 21:11:46 PM
**  scritto da CVC:
CitazioneQuindi il bene e il male non li cerco in cielo o in terra, perché avviene tutto dentro di me.
Ma questo pensiero è possibile solo quando deriva dalla fede che l'uomo si sia generato da solo, per caso.

CitazioneE in questo mi viene in soccorso il Vangelo di Marco quando Gesù, ai discepoli che chiedevano se era giusto mangiare questo o quello, rispose che non è male ciò che entra nell'uomo, ma ciò che esce dall'uomo.
Ma ciò che esce dall'uomo significa le azioni di fede: se sono di servizio a Dio o di Mammona, o se, peggio ancora secondo l'Apocalisse, sono tiepide come il vomito.
#1152
**  scritto da Voltaire:
CitazioneLa dignità di " colui che con il suo lavoro/guadagno ha permesso, infischiandosene, che l'altro giunga alla povertà (giacché la miseria è un'altra cosa)"  sta proprio nel luogo ove abita: "intrinsecamente nell'uomo"
? ? ?

Citazione"Io non dico (o almeno non volevo dire) che l'uomo ha una dignità finché compie un lavoro.
Ciò che intendevo è che il lavoro esporta la dignità dell'uomo nella sua vita.
Nooone!! Non è un principio oggettivo. E' un'idea generata da chi dirige (lavorando poco o quasi nulla), nei confronti di chi subisce il lavoro.
Il lavoro è un mezzo non un fine, mentre la dignità è un fine e non un mezzo.
Se il lavoro esportasse la dignità dell'uomo nella vita, come farebbe a esportarla chi non lavora, o chi decide, convenientemente (mica è peccato non lavorare),  di non voler lavorare??
Quindi, ribadisco, puoi pensare che sia così nella tua esperienza esistenziale, ma se vivessi in Corea del Nord o a Cuba, vorrei vedere se ancora la penseresti così.

CitazioneIl lavoro in questione deve essere espressione della propria volontà

Altra conferma che il lavoro (siccome la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non fa il lavoro che gli piace, ma quel che trova per sbarcare il lunario, per sopravvivere), non nobilita, né concede dignità all'uomo. A qualcuno forse sì, ma speriamo che poi in famiglia non sia come il mio vecchi amico dell'aneddoto sovrascritto. Altrimenti siamo punto e accapo
#1153
**  scritto da Sariputra:
CitazioneSecondo te a un'entità immateriale del forum, come siamo noi, che tipo di dignità potremmo assegnarli?
Beh, penso che non ci sia bisogno di essere immateriali nel forum per crearsi una dignità apparente o virtuale, questo accade già, quotidianamente, nelle relazioni interpersonali (familiari comprese).


Senti questa (tratto da una storia reale di Duc in altum!): domenica scorsa, incontro durante una ricerca in facebook, così come faccio da tempo, un vecchio amico delle superiori, e non avendo l'amicizia gli mando un messaggio privato dove, anche se avendo ormai la certezza che è lui, gli chiedo, se avesse frequentato 35 anni prima quel determinato istituto, e se, siccome l'abbiamo fatto per 4 anni, era solito trascorrere i filoni agli scavi di Pompei a cercare di sedurre le turiste francesi e tedesche.
Lui non poteva sapere chi era che gli inviasse il messaggio delatore, e quindi mi aspettavo, come prima sua risposta: "...sì, andavo a quella scuola, ma tu chi sei?!...", invece, quasi casco dalla sedia sia per lo stupore che per la risata, mi risponde (aspetta ti faccio un copia/incolla in diretta): "...Ciao sono proprio io ma non farlo sapere ai miei figli che facevo filone negli scavi Io per loro sono sempre stato un padre che a scuola andavo volentieri è un alunno sempre presente Anche se gli ho insegnato che se non hanno voglia quella mattina o perché se non si sentono preparati di dirmelo e rimanere ne letto a dormire invece di filonare..."
Da non tralasciare che per le nostre assenze e la nostra condotta non solo non ci siamo diplomati, ma ci hanno espulsi dall'istituto.
Vaglielo a dire, a questo vecchio ( e forse oggi ambiguo) amico, che forse il lavoro non è la dignità dell'uomo, giacché ancora, dopo 5 giorni, per questa sua doppiezza, non so ancora cosa e come rispondergli.  :-[
#1154
**  scritto da Voltaire:
CitazioneQuesto secondo me è sbagliato perché è attraverso il lavoro che l'essere umano si esplica, acquista dignità, diventa essere umano
Questa sentenza può andar bene, può essere cosa buona e giusta, solo per chi ha fede nel materialismo, nel consumismo, o per chi ha scritto all'ingresso di Auschwitz: Arbeit macht frei (dal tedesco: 'Il lavoro rende liberi')

CitazionePotete dire che un nullafacente abbia una dignità? Uno che sta tutto il giorno a far niente?
«Tutti credono che far niente sia una cosa facile, ma bisogna vedere questo niente come lo fanno. Socrate, Platone, Diogene, non facevano niente tutto il giorno, ma quel niente lo facevano in modo perfetto». - Eduardo De Filippo


CitazionePotete dire che un uomo in miseria, che vive sotto i ponti facendo la carità sia veramente un uomo? Dov'è la sua umanità? Cosa lo rende uomo?

Ormai il lavaggio del cervello delle istituzioni sulle masse è tale che riescono a convincerli che un buon piatto di pasta è quello dove prima si gratta il parmigiano, poi si versa il ragù, ed infine si aggiunge la pasta scolata in cima.  ???

E dov'è l'umanità di colui che con il suo lavoro/guadagno ha permesso, infischiandosene, che l'altro giunga alla povertà (giacché la miseria è un'altra cosa)?  >:(

CitazioneLa specie? Sono i suoi diritti umani a renderlo tale?

Non solo che senza diritti umani l'uomo non può essere tale, ma l'uomo può riconoscersi davvero degno, solo in proporzione all'amore caritatevole che sviluppa verso di sé e che elargisce al prossimo.

Come può sentirsi con dignità un uomo che per disperazione lavora a nero e sottopagato o pagato con i voucher?!?!
Come può avere dignità chi lavora grazie ad una raccomandazione e non per merito proprio (non tralasciando che forse il suo posto di lavoro era di quello che è finito a elemosinare sotto i ponti)??!!!
Ecc. ecc..... :-X

Come puoi ben accertare, il lavoro "non sempre" nobilita l'uomo, quindi, oggettivamente, purtroppo o grazie a Dio, non è il fondamento della dignità della specie.

Sono d'accordo con il COEMM: prima i diritti e poi il lavoro.
Infatti l'Italia non è una repubblica fondata sul lavoro, - questo è un bello slogan, questa è la giustificazione affinché il popolo faccia un mutuo anche per la pensione (madre mia!!   :'( ) - ma sul lavoro degli altri!!


La delicatezza e la dignità non s'imparano dal maestro di ballo (e, aggiungo, al lavoro) ma alla scuola del cuore.
(Fëdor Dostoevskij)
#1155
Tematiche Spirituali / Re:Cristianesimo, religione atea
03 Novembre 2016, 19:46:00 PM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneUno dei  tanti copia-incolla del sommo / RI-preso da Geremia ) - - grande Saulo !!

Ma tutto l'AT parla dell'arrivo di un Messia, quindi solo per chi ha fede in altro ( o non gli conviene che quel Messia sia stato il crocifisso Gesù) può apparire copia-incolla, ma è solo l'attualizzazione di una profezia, il verso di San Paolo.


CitazioneQuindi la " cristofania"  della 1 Corinzi ( cap. 11 )  è una sua " bufaletta " ??   - che simpaticone !
Come potrebbe esserlo se glie l'hanno raccontata gli apostoli? Sarebbe dunque la bufaletta degli Apostoli! [Bugia mi conti, bugia racconto!!]
E' lui che si è presentato col capo chino al loro cospetto, dopo averli perseguitati a morte, e dopo che il Signore gli si era rivelato palesemente; quindi non poteva che confermare, scrivendo, tutte "le bufale" che gli apostoli gli hanno raccontato mentre frequentavano il Messia in vita, morte e risurrezione.

Certo che la tua mania contro San Paolo ti sta accecando l'animo, oltre che il ragionamento!!
Penso che se ti depositassero un milione di euro nel banco intesa San Paolo, non li andresti a ritirare  ;D  ;)  ;D


CitazioneCon i Se  e  con  i Ma -  la storia NON si fa !

Infatti, la storia la fa Mosè ed Elia presenti, al lato del Messia di Israele, sul Monte Tabor.


CitazioneE purtuttavia NON hai dato la "motivazione " - lo scopo per il quale sarebbe stato inviato quaggiu'.
E' da qui (!) che inizia la futura religione - la base di quell' imponente impalcatura dottrinaria / quei pilastri  che tengono su tutta la struttura.  
Forse non ti rendi conto che sei tu stesso che stai spiegando, in questo pensiero, il motivo: Gesù è stato inviato per essere la base dell'imponente impalcatura dell'amore di Dio per tutte le sue creature; per rivelare quei pilastri che tengono su tutta la struttura del progetto assurdo, imponente e meraviglioso, che Dio ha concepito e fatto suo: In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.