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Messaggi - green demetr

#1141
Citazione di: Ipazia il 12 Marzo 2023, 16:10:40 PMMa come ? Togli ad Hegel l'unica parte del suo pensiero feconda ed attuale ! La metafisica idealistica capace di smuovere dal torpore le fisse categorie kantiane, insufflando vita al trascendentale.

Voi (vetero)metafisici avete la sindrome del paracarro in forma di 1. Il Tutto che può convivere solo col Nulla, ovvero 0, rimanendo sempre se stesso, nella sua immobile autoreferenzialità, inguardabile dall'esterno.

Avete perfino coinvolto la buonanima di Parmenide che voleva dire tutt'altra cosa con la sua affermazione ontologica, ma voi metafisici, cacciatori di chimere in iperurani matematici (1 e 0, in perfetta sobrietà come il loden di Monti) ci avete costruito sopra la saga del nichilismo.

La dialettica hegeliana invece ha germogliato nella pluralità del reale, portando finalmente avanti la metafisica fino a 3. L'avevano fatto anche i cristiani, ma in maniera caotica, azzuffandosi assai, con risultati da covax.

Invece Hegel, o i giovani hegeliani, ci azzeccano: tesi, antitesi, sintesi. Si farà casino anche su questo bel risultato, certamente migliore della sillogistica manichea che si ferma a 2 (tertium non datur) di Aristotele e degli scientisti, ma il diabolus in philosophia anche in questo caso è la metafisica, di fronte alla quale anche i fenomenologi ed empiristi che ti stanno...fanno bella figura.

Magari una bella metafisica dell'avvenire potrebbe risanare la situazione, ma non potrebbe che essere dialettica, come lo è la sintesi aquila-serpente dell'ineguagliabile Nicce.

Come già detto all'infinito con metafisica non intendo la vecchia metafisica dell'uno (che finisce col tertium non datur, di aristotile memoria, come giustamente dici tu), bensì quella dialettica, o negativa che pensa Hegel (e ne vedremo le conseguenze) e sopratutto Heidegger.
Lo stesso Paolo Vinci nella terza conferenza su Hegel (già sul canale dell'accademia di Napoli) parla proprio della ricezione marxista dello stesso.
Anche Platone, a cui mi sto timidamente avvicinando, in fin dei conti parla di dialettica, discussione, discorso.
Certo che è strano che nell'epoca della massima disponibilità ai discorsi, i discorsi sono quelli su facebook, con pezzi di 1 massimo 2 righe, o twitter, dove però è il regno del solipsismo, al massimo del re-tweet, mentre i forum languiscono.
Bizzarro, perchè ok, la vecchia metafisica non ci piace più, ma non mi pare che qualcuno ancora creda in Dio. Quindi non capisco nemmeno poi così tanto l'accanimento sullo stesso.
Comunque ripeto, altri lidi vado contemplando, cose molto più vicine alla poesia, e spero che basti.
#1142
Citazione di: iano il 11 Marzo 2023, 17:39:02 PMSecondo me le ''ipotesi che cercano di spiegare i fatti'' sono da intendere come un modo sintetico, e quindi fruibile, di esporre i fatti.
Quindi ipotizzare un big bang è un modo per dire che le galassie sembrano allontanarsi tutte su traiettorie che hanno in comune un punto.
Ipotizzare la materia oscura è un modo di dire che per quel che finora ne sappiamo non tutte le galassie dovrebbero essere coerenti come ci appaiono.
Quando i motivi della loro coerenza ci sono noti, non abbiamo bisogno di ricorrere alla materia oscura, ma questo fatto non è una prova dell'inesistenza della materia oscura, come il fatto che alcune galassie siano inaspettatamente coerenti non è la prova della sua esistenza.
Non esistono ipotesi errate perché non esistono ipotesi corrette.
Non è esatto ne inesatto dire che vi è stato un big bang, perchè dire che vi è stato un big bang è un altro modo di raccontare un fatto, e il fatto è che le traiettorie delle galassie convergono in un punto.
Il big bang può essere un buon modo o un cattivo modo di raccontarlo, ma non esatto o inesatto.
Le ipotesi però possono andare oltre l'essere una semplice ''fruibile'' esposizione dei fatti quando suggeriscono nuovi possibili fatti.
Le ipotesi sono sempre un racconto parziale dei fatti.
L'ipotesi del big bang non spiega ad esempio lo squilibrio fra il rilevamento della quantità di materia e di antimateria nell'universo, cosa che potrebbe derivare anche dai limiti del nostro modo di rilevare.
Ma in effetti questo squilibrio, quando anche fosse correttamente rilevato, non necessità di spiegazioni, se non fosse che quella dell'equilibrio fra materia e antimateria è a sua volta un ipotesi che spiega altri fatti.
Il valore di una ipotesi sta in quanti fatti spiega, non nella sua esattezza.
Un ipotesi non sarà mai un fatto in sè. Il big bang non è un fatto.
Ma può diventarlo se a partire dall'ipotesi  si riesce a creare un big bang in laboratorio.
Perchè solo i fatti possono generare fatti con la eventuale mediazione di ''non fatti''.
Più che di fatti, di teorie coerenti, come nella teoria dei modelli di Zermelo.
Rimane il fatto che per me la teoria non ha senso, infatti l'universo è infinito, non ho bisogno di dimostrarlo, se lo dimostrassi non sarebbe infinito infatti.
Ti ripeto la coerenza è solo una forzatura rispetto alle opinioni personali, e quindi vince Feyerabend  ;)  :)  (che infatti mollò la scienza e si dedicò alla pittura, o sbaglio? ;) )
#1143
Buonasera la primavera è alle porte, tra poco riprenderemo dunque le letture della fenomenologia.
https://youtu.be/r1uXYtT71e0
Frattanto Paolo Vinci mi sorprende, visto che lo annoveravo tra gli analitici, invece scopro con sopresa che lui sarebbe invero dalla nostra parte (più o meno metafisici).Per ora ho visto solo la prima conferenza di 3, ma il materiale messo sul fuoco è vastissimo e interessantissimo.Anzitutto mi scuso per l'ignoranza mia sul fatto che forse ho scritto (visto che lo pensavo) che la fenomenologia è il preambolo alla scienza della logica, e anzi la sua degna conclusione in un ribaltamento della consecutio temporum.Pensavo che la fenomenologia e la scienza dello spirito fossero la stessa cosa   :-[Ascoltando attentamente Paolo invece pare prorpio che la fenomenologia sia una scheggia impazzita all'interno del logicismo hegeliano, oggi, chissà perchè  :D, quest'ultimo studiato con attenzione (si è colpa degli analitici).Ecco a parte questo direi che quindi questa lettura diventa ancora più importante e complicata, infatti Paolo ci fa una carrellata veloce, ma intrisa di rimandi e problemi sull'intera fenomenologia, penso che ci terrà occupati a lungo.Comincio quindi con le considerazioni a latere, quelle che più mi sono venute in mente, poi pian piano, faremo una sorta di lettura scolastica, con tanto di punti e didascalie varie, in approfondimento, che sento dovuto, e nella giusta direzione.Quello che mi è piaciuto: mi pare la cosa più banale, ossia che la fenomenologia tratti del problema del soggetto.Paolo però non adotta il mio metodo, infatti non pone il probela del soggetto in sè, ma della relazione tra soggetto sensibile/determinato e soggetto assoluto.A mio avviso è un modo errato di proseguire, perchè invece che derimere alcune problematiche le moltiplica, e infatti gli inciampi nel duo discorso sono diversi.Direi dunque di creare un doppio binario, per indicarne uno solo.Laddove Paolo parla di soggetto assoluto, io parlo di problema del soggetto tout court.Come il soggetto sensibile è ciò che Paolo legge come ciò che guarda dietro, ossia determinato dall'oggetto, così legge in una prospettiva nuova il soggetto assoluto come ciò che guarda avanti, ossia nell'azione storica che va in direzione dell'Intero.
In questo credo che le nostre letture si distanzino, proprio per via dei casini che Hegel fa, infatti il Negativo assoluto come farebbe ad essere Intero? se non come appunto costante sottrazione, movimento dialettico, così ri-letto.
D'altronde il problema dell'autofondazione dell'Essere, che la critica moderna e contemporanea fa contro Hegel, relegandolo a comprimario, è completamente fuori di testa, come dice Paolo basta leggere Hegel! (e lui afferma ironicamente "per 30 anni, come ho fatto io") per capire che la fondazione non è di carattere logico ma storico, laddove lo storico è la società, io direi meglio gli altri, più che la storia, un particolare non da poco, cosa che avevano capito benissimo Chiaragin e Severino.
Riassumo per chi si trovasse a leggere solo ora: il problema dell'autofondazione, non è il problema del soggetto (determinato o assoluto che sia) che si auto-leggitima, ma del soggetto che è costretto ad avere che fare con l'altro (il nostro prossimo, la società etc.) e con l'Altro (ossia con la nostra irriducibile discontuità, mancanza rispetto all'ESSERE in quanto tale). Non a caso l'Altro rischia sempre di diventare teologia, predestinazione etc. che è poi quello che si imputa ad Hegel, quando invece Hegel problematizza qualsiasi teologia e quindi (suppongo) anche quella rivelata cristiana.
Ossia il suo esatto contrario! (ma questo lo avevo già capito da me, ed era il tema degli anni scorsi).
La linea Chiareggin è ben consapevole di questa differenza.
Paolo la contrappone in particolare a quella di Heidegger, in particolare a quella dell'Heidegger che pone Hegel e Nietzche nel solco di chi è rimasto metafisico.Francamente dubito che sia realmente così.Ma lo faremo quandomai parleremo - leggeremo Heidegger il sommo Maestro.
Di fatto sono in concordia col Vinci.
La cosa che meno, molto meno mi è piaciuta, è la totale assenza della critica alla scienza, Paolo si limita appunto a parlare di formalismi.
Poco chiari anche sulla distinzione tra scienza formale e scienza della co-scienza, ossia la conoscenza storica del soggetto, che non ha nulla a che vedere colla scienza moderna.
Quello che non colgo è invece il riferimento al corpo a copro con Kant, e addirittura al collegamento tra Hegel e Husserl (che disprezzo).
Purtroppo stranamente i kantiani sono scomparsi su questo forum, bizzarro.Quindi faremo uno sforzo per capire qualcosa di questo corpo a corpo man mano che leggeremo appunto gli autori che si sono occupati del Nostro, e che appunto Paolo continuerà nelle prossime conferenze.
Naturalmente questo è solo una presentazione generale, vedremo poi come coniugare le parti della scrittura con i discutenti esterni da questo forum.
Appunto in realtà nessuno discute di niente, siamo ridotti al discorso con gli antichi. Ci provo a mantenerlo pubblico.
#1144
Anch'io tifo Feyerabend.

La scienza avanza tramite il cambiamento dei paradigmi (kuhn), ma il cambiamento dei paradigmi avviene all'interno delle visioni singole che ribaltano tutti i modelli precedenti (Feyerabend).
Sia Kuhn che il modello Zermelo che parla di modelli coesistenti, dimenticano  Feyerabend, ma sopratutto dimenticano Godel, che invece hai inficiato praticamente tutto ciò che riguarda la fondazione scientifica.
Di Popper mi rifiuto di parlare.

Per quanto riguarda la materia oscura, la ritengo un modello errato, come errato è l'ipotesi su cui si basa: ossia che sia esistito un BIG BANG.

Infatti essendo l'universo infinito (mia ipotesi) come fanno a calcolare il suo centro?

E' dunque normale che esistano galassie coerenti, perchè newton a livello locale "funziona".

Ero rimasto a che il punto fosse come mai le galassie si allontanano l'una dall'altra, visto che te ne interessi Pensarbene potresti ragguagliarci su questo?

Saluti.
#1145
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
11 Marzo 2023, 16:52:14 PM
Citazione di: Jacopus il 11 Marzo 2023, 15:36:09 PMciao Green. Le Neuroscienze non sono fatte da persone in camice bianco dietro ad un computer collegato con tanti fili alla testa di qualcuno. Le neuroscienze, proprio perchè hanno a che fare con concetti come coscienza e mente, presuppongono, da parte di chi le coltivano, una esaustiva conoscenza della letteratura, dell'arte e della filosofia. Altrimenti si rischia di fare valutazioni da "puntino rosso". Ma questa è solo una caricatura delle neuroscienze, come quando si parla dello psicologo come dello strizzacervelli o dell'ossessionato dal sesso.
Personalmente ho trovato molto intrigante e davvero illuminante per molti aspetti, il libro di Mc Gilchrist, che prima di prendersi la laurea in medicina ne aveva una in letteratura, con tanto di docenza universitaria in letteratura inglese (ed infatti anche se parla di neuroscienze vi sono innumerevoli citazioni di Shakespeare). Il libro si intitola "Il padrone e il suo emissario" e prende il titolo da una citazione di Nietzsche (quindi potrebbe ancor di più interessarti). Altrimenti, sempre nel filone della neuro-filosofia, un libro altrettanto importante è "La neurofilosofia e la mente sana, di Northoff. Se invece vuoi comunque capire come ragiona uno scienziato da "puntini rossi", ti puoi dedicare a P. Churchland, L'Io come cervello, che è un manifesto fisicista estremo della coscienza. Brevemente ti posso dire cosa ho capito io dalla frequentazione con le neuroscienze. Non siamo automi ma non c'è neppure nessun fantasma nella macchina nè homuncoli che dirigono l'orchestra. Il cervello, o meglio il Sistema Nervoso Centrale è un iperconnessione con il corpo e con la cultura, che si sviluppa in modo plastico a partire dalla sua struttura fisica, ma che poi adatta alla sua esperienza, che si è amplificata attraverso la cultura. Quindi occorrerebbe non sottovalutare il corpo come una sorta di "parte implicita del cervello", così come "il mondo culturale", di cui fa parte in modo preminente, l'arte, la filosofia, il pensiero astratto e tutto ciò che crea le "visioni del mondo".
Ciao Jacopus, come sai la mia posizione filosofia è metafisica, ricordo le discussioni con utenti ormai lontanti dalle tastiere, che mettevano in discussione la mia posizione proprio dal lato fisicista. Quindi ho anch'io una frequentazione sommaria (da somaro  ;) ) con le neuroscienze.
A dire il vero l'autore che hai citato non lo conosco, comunque so benissimo che le posizioni all'interno della stessa scienza sono molto varie.
Non metto in dubbio che la coscienza si formi nella mente, ossia attraverso la raccolta sensibile dei dati, e naturalmente sono conscio che vi sono molti neuroscienziati che come dici tu utilizzano modelli plastici, ossia pronti a riconoscere l'influsso dell'ambiente nei nostri processi (sicut) mentali.
Sono modelli ibridi, che usano indifferenziatamente sia l'olismo che il riduzionismo, e naturalmente sembrerebbero le posizioni a me più vicine.
Il punto, come al solito, è l'uso ideologico che si fa degli strumenti (logici o di laboratorio che siano) riduzionisti.
Direi che il mio problema (per affrontare delle letture serie) è essenzialmente quello: non riesco proprio a farmene una ragione ed andare avanti, chè le parti olistiche sono molto interessanti. Debolezza mia.
Questo presuporrebbe che nel dialogo vi siano una certa disponibilità a farmi conoscere quelle cose che ignoro (l'olismo), purtroppo come vedi, o forse non vedi, le discussioni sulle neuroscienze sono improntate al concetto di verità, e questo ha molto a che vedere con l'uso strumentale di cui sopra dei riduzionismi.
Accetterei molto di più che si parlasse in questi termini: ammettiamo che...etc...etc...sarebbe più fruibile, ma questo non avviene mai ( o perlomeno non nelle discussioni accademiche che frequento online).
Penso non sia un caso. Comunque ci stava l'uscita da una posizione troppo schiacciata sulla mia scelta politico-ideologica.Spero di averla resa almeno un pò più chiara.
#1146
Citazione di: iano il 10 Marzo 2023, 05:24:06 AMSarà, ma a me basta considerare che questo catastrofismo apocalittico puzza di dejà vu lontano un anno luce per decidere di disinstallare l'allarme cosmico, perchè l'effetto di gridare continuamente ''al lupo'' anche quello lo conosciamo.
Magari è solo che non si percepisce questa continuità, ma credo che la soluzione non sia colpevolizzare i competenti, ma lavorare per allargarne la platea.
Troppo facile cedere al catastrofismo per me, sentendomi coinvolto, ma bisogna sforzarsi di non personalizzare  fino a sviluppare inutili, quando non controproducenti, ossessioni, foriere di redivive inquisizioni. Porrei come priorità di scansare per quanto possibile certi ''già visti''.
Allora sollevi un problema non da poco, infatti concordo nel dire che il catastrofismo non è altro che l'ennesima faccia della stessa medaglia (l'indebolimento del soggetto).In questo senso come già dico da tempo la narrazione sui complotti se da un lato è utile perchè l'ossessione di questi individui li porta a sfondare porte altrimenti mai viste, laddove molti (me compreso) vedevano muri, dall'altra putroppo aiuta proprio gli stessi agenti del medium a portare avanti paure su cose spesso inesistenti o che non avverranno mai.
Aumentare la platea dei ragionatori è la cosa giusta da fare, e mi sembra che in tutto il mondo (occidentale ovvio) si stia iniziando a farlo.
Quindi concordo in pieno.
Nemmeno però possiamo far finta che questi ragionatori non possano avere doppi fini (vedi la giusta argomentazione di Ipazia).
Bisogna stare sul pezzo e stare attenti.
Il punto è che quando si sentono certe cose dall'OMS, possiamo intenderle come un ingenuo razionalismo di tipo organizzativo, del tipo la prossima volta dobbiamo avere chiare le cose da fare subito (dimenticando però per esempio che in Italia, di nuovo, le spese per le strutture sanitarie sono state ri-collocate).
Ma dall'altra prorpio in base al numero dei ragionatori, si stanno vedendo cose strane, privati che non possono accedere ai trials, e lobbisti che girano in pace nelle aule dell'oms.
Naturalmente ognuno fa il suo lavoro, ma perchè secretare i trials? in america per esempio la desecratazione sta facendo venire a galla dati irritanti (la vaccinazione non impedisce la trasmissione, gli effetti collaterali come le miocarditi erano previsti).
In Europa per ora sappiamo solo che abbiamo scelto di comprare il vaccino per un quinquennio, quindi oggi che almeno quel virus è endemico, non serve più a niente.
Cose strane certo pure io potrei dire che l'emergenza ha fatto andare tutti in panico, pure chi era preposto a non andarci in panico...
Insomma cose che riguardano più le vittime che il discorso complessivo.
Mi chiedo se però questo sia possibile perchè a distanza di 3 anni il clima è ancora molto avvelenato, e credo che lo sarà sempre di più.
Ora SE e dico SE scoppiasse un altra epidemia (spacciata per pandemia) con un virus più letale (Bill Gates l'aveva già premonizzato: "vi saranno virus sempre più letali") diciamo che aumenta le morti complessive del 15 e non del 10 per cento come è avvenuto a livello mondiale.Come affronteremo tutto ciò?
Non tanto in Italia dove la corte suprema ha detto che si può fare qualsiasi cosa se siamo in uno stato di emergenza (unico paese al mondo, forse insieme all'india che è lo stato messo peggio al mondo, vedi progetto BAAL), ma nel resto del mondo libero?
Ecco il catastrofismo è sempre dietro la porta. Purtroppo Iano tutta sta pappardella è per dire che bisogna unirsi di pazienza infinita, fintanto che le chimere create dal mrna non decidano di elinarci tutti una volta resi obbligatori le stesse.
Catastrofismo vs realismo vs razionalismo vs impegno politico vs etica, gli elementi in gioco sono tanti, per ora mi sembra viaggiano su binari separati.
E comunque un pessimista non può che strizzare l'occhio al catastrofismo, basta che sappia ritrarsene una volta che ha capito il disegno sotteso.
#1147
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
11 Marzo 2023, 14:58:06 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Marzo 2023, 09:13:35 AMAvresti mai detto che anche le tv di Berlusconi sarebbero passato dalla parte della verità e che la sinistra sarebbe precipitata così in basso da legare i suoi destini alle tresche degli affaristi stregoni del Capitale ? Io no. La realtà è imprevedibile.

Aggiungerei che gli stralci pubblicati delle intercettazioni su Speranza e il comitato tecnico scientifico.
Laddove il secondo raccomandava prudenza, il primo incitava a misure draconiche (che avrebbero creato la paura di massa).
Stessa cosa sta succedendo con le intercettazioni inglesi del telegraph, dove invece addirittura si incitava a creare la paura di massa.
Il peggio invece è da leggere nelle righe dell'americano NY Times, dove si chiede come mai l'Europa non faccia indagini.
Il tutto ovviamente come detto dal buon F.Vighi ignorando il quadro complessivo, ossia la fitte rete di complicità tra finanza e fondazioni (lobby) private.
Purtroppo cara Ipazia non le televisioni di berlusca ma solo "fuori dal coro", anzi solo il grillo parlante si è posto deciso e furioso contro tutto il sistema, compreso quello del berlusca.
Inoltre vedo non ti rassegni a capire che tutto ciò non può che finire male, come già detto da Borghi, l'unico politico che si è sempre schierato con la verità (al contrario del suo stesso partito).
Almeno in Italia, almeno in Europa.
Nutro ancora qualche remota possibilità che le fazioni all'interno del deep state americano smuovano qualcosa.
Intato l'ombra cinese si sta allungando su ogni cosa.
Il comunicato sul fatto che nessuno debba più parlare di wuhan (già presente nelle intercettazioni del telegraph( dove si accenna a non far arrabbiare la cina), le mascherine (ancora?) che accompagnano l'incoronazione del prez (bè a dire il vero pure in tutte le istituzioni mondiali).
Fanno pensare al peggio.
Si accenda l'inno del principe tombato in Aida.
#1148
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
11 Marzo 2023, 14:40:50 PM
Citazione di: Jacopus il 10 Marzo 2023, 09:00:09 AMPer Green. Non si tratta di puntini. Le neuroscienze hanno fatto e continuano a fare ricerca che comporta inevitabilmente una ricostruzione dell'identità umana, come è accaduto con Darwin e Freud. È come in Darwin e in Freud sono possibili, come struttura delle neuroscienze, modelli diversi, ma ridurre tutto a puntini rossi che si accendono su un monitor mi sembra più una risposta degna di un agostiniano controriformista, che di un ricercatore di filosofia.
Citami una sola pubblicazione dove il puntino rosso non sia la base di ogni conseguente (delirante) conoscenza.
Ti voglio anche ricordare che l'inventore del puntino rosso, una volta essersi reso conto di quello a cui aveva dato inizio (senza pensarci prima ovviamente) si è suicidato.
#1149
Ho molta difficoltà ad iniziare un discorso su Lutero, a partire proprio dal mettersi col potente di turno per sopprimere la rivolta sociale E spirituale (certo una spiritualità che possiamo immaginare molto semplice) dei contandini di allora (il Muntzer di Antony, anche se il Muntzer ugualmente non riesco a leggerlo, troppo naive).
Non so se il film su di lui (Lutero) sia verisimile, ma a partire dalle sue famose regole, io non ho potuto proseguire nè a vedere il film nè a leggere qualsiasi cosa abbia scritto.
Quando uno crede di sentire dentro di sè le regole del DIO, e le vuole applicare agli altri, mi pare un cristianesimo all'ennesima potenza.
E di fatto il protestantesimo è proprio questa violenza contro l'uomo, in nome di una dannazione pre-confenzionata, pre-datata.
Preferisco il parroco di Bernanos, con film annesso di Bresson.
Il cattolicesimo dovrebbe essere più così.
Il suplizio non è delle carni (Lutero) bensì dello spirito (Bernanos).
Perchè sennò Lutero è il sogno bagnato di tutti le sante inquisizioni.
Ovviamente per me non esiste alcuna provvidenza divina.
L'inizio di Bereshit è chiaro: gli Dei sono morti etc...
La vera divinità è dentro l'uomo, nella consapevolezza tra uomo e uomo (Bamibdar).
La Bibbia è proprio da un altra parte.
#1150
Spero che state seguendo il disegno per le linee guida della prossima pandemia (quindi ci sarà una prossima pandemia) emesse dall'OMS.
Si parla di poteri che sopprimono i sovranismi, e di obblighi dei cittadini verso qualsiasi cosa loro decidano.
L'OMS che è completamente in mano alle lobby non ha mai parlato di pandemia, ma sempre di epidemia, non ha mai obbligato ma suggerito.
Siamo passati alla fase 2, indeboliti i soggetti a non essere più liberi, il "segue" è di facile immaginazione.
E questo 3d proposto non è altro che la fantasia sadica di un soggetto ormai ridotto a brandelli, che non riesce di meglio che trovare un piacere piccolo, piccolo, e proprio individualistico, nel limitare chiunque gli sia accanto, riempendosi la bocca con parole nobili, manco a dirlo a nascondere la sua vera natura.
Peccato per lui che qui ancora qualcuno resiste.
Godo solo a pensarlo mentre impazzisce nel fallimento dei suoi godimenti privati.
Quando l'orrore si invererà, e si invererà, me lo immagino che si aggira smarrito senza il suo osso privato (chi resisteva), impazzito e senza speranze.
Godo anche per questo.
E naturalmente sto scherzando, lo so che ci stavate già pensando: come si fa a pensare male degli altri? Bisogno avere un senso empatico vicino allo zero assoluto.
Per mia sfortuna sono un anima sensibile IO (C.B.) etc. etc.
Lo so che non si capisce, tagliamola corta: torniamo a studiare i greci.
#1151
Citazione di: Pensarbene il 08 Marzo 2023, 07:25:30 AMQuello vostro.
Ogni IO è diverso dall'altro pur avendo caratteristiche formali simili per tutti gli esseri umani.
Gli.psicanalisti dell'IO hanno visto bene le cose:liberare l'IO da tutto quello che gli impedisce di essere tale.
Il "non IO " individuale è anonimo e impersonale,ha caratteristiche strane e pericolose.Nel contempo,dimostra intelligenza e creatività sorprendenti:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.adelphi.it/libro/9788845900426&ved=2ahUKEwifoJau1sv9AhXz7bsIHVZeAIwQFnoECBIQAQ&usg=AOvVaw3Zohra2TBhl4Kv1WVB2ol4

Freud l'aveva letto e riletto,rubando il nome "ES" allo stesso Groddek il quale,a sua volta....muah

Gli studiosi della doppia personalità,hanno scoperto che possono esistere due IO completamente diversi e dividi.
Nel contempo,quelli che si occupano di schizofrenia parlano di frantumi dell'IO o di un florilegio di IO primitivi e deficitari o....
I terapeuti dei pazienti meno gravi parlano di IO deboli,"crepati",in parte invasi o interferito.
L'analisi transazionale ha inventato un IO Genitore diviso da un IO adulto attuale e da uno Bambino coincidente col passato.
Il tentativo è utile per mettere i genitori in "gabbia",isolati e separati dal resto lasciando in pace l'IO adulto delle persone e il loro passato "Bambino".
L'escamotage funziona fino ad un certo punto e richiede un lavoro terapeutico molto complesso e non privo di pericoli e crisi.
Inoltre complica la teoria in un modo che io,facendo un training in a.transazionale,mi rendevo conto dell'ideologia del discorso e della relativa noia degli schemi e dei modelli.
In conclusione,l'IO,per quello che sia stato o sia o potrebbe essere,è l'unica cosa che garantisce la personalità di ciascuno di noi,alla faccia degli "illuminati",degli "illuministi",degli "oscurantisti",esoteristi e...ISTI in genere!!!

Ciao pensarbene,

Ma perchè contrapponi la gnosi (illuministi, oscurantintisti, esoteristi etc.) con la psicologia dell'io?
A me piace informare le strutture dell'io con l'analisi della psicanalisi, ossia con la distinzione dei discorsi che ci abitano.
La psicologia evolutiva che in qualche modo è alla base di quella dinamica, e quindi di quelle transazionali, mi paiono abbastanza tranchant, l'io è molto di più che il bambino,il genitore, e l'adulto.
Groddek devo ancora leggerlo. Comunque le categorie del transazionale esistono, per lo meno come discorsi importanti del nostro essere più recondito.
In fin dei conti non possiamo forse dire che le categorie genitoriali non sono altro che una dimensione del non-io? Un non-io assai razionale però, infatti è proprio dalla nostra capacità di distacco da esso che noi ci possiamo riconoscere come io.
E d'altronde già in Freud, il superamento del complesso edipico è il "sine-qua-non" possiamo entrare nell'età adulta (chiara eredità del pensiero vittoriano, ma in generale religioso, a cui infatti Freud perverrà nei suoi ultimi meravigliosi lavori).
Sarebbe bello crederlo, putroppo la decostruzione degli io, e la loro ricostruzione ha ben altri lidi che quelli libertari originali.
Anche per me l'anima è individuale, e ho grossi problemi con Jung e company.
Ciao!
#1152
Citazione di: daniele22 il 07 Marzo 2023, 15:10:42 PMCiao Green, buongiorno, oggi è martedì il giorno della guerra, ma il fatto è che non trovi più i pezzi nuovi da sostituire con quelli deteriorati per far sì che la tua nave di Teseo possa ancora navigare. Non mi ci è voluto tanto tempo per distruggerli e ora ti trovi aggrappato all'asta con la bandiera, e di questo devi ringraziare Hegel stesso e le sue giustissime pretese sul primato della dialettica per la conquista di una qualsiasi verità. Per quel che mi riguarda tu non accetti contro ogni evidenza e con questo ti salvi la vita attaccandoti al salvagente, la bandiera. Stai attento, che dentro alle bandiere vi troverai pure i pescicani che ti mangiano, sempre che non sia tu il pescecane. Vai pure e comunque per la tua via Green, che non è per certo la mia .... e un altro di meno ... naturalmente scherzo, ma su questo Topic sarà molto difficile che intervenga ancora, almeno per quello che dici tu. Un saluto

Hegel si occupa di metafisica, la dialettica è un invenzione di quelli che non c'hanno capito niente del Nostro.
Ti invito a ripartire da zero con la lettura del 3d.
Un pò come Nietzche e chissà quanti altri autori.
Purtroppo la congiunzione storica mi sta condannando a pochi anni, forse mesi di mediocrità, da cui sola può nascere l'intellettualità, se sei ricco ti lascio ai tuoi piccoli piaceri sadici, frutto di una mente chiaramente confusa (passi di palo in frasca ogni 2 per 3, peccato c'erano cose molto originali), se sei povero, bè ti lascio alla nuova sudditanza delle politiche Green, che con me non c'entrano veramente niente, anzi sono l'esatto opposto.
Saluti.
PS.
La metafisica si occupa dell'Essere non dell'ente, come Cacciari va cianciando inspiegabilmente.
#1153
Citazione di: Ipazia il 06 Marzo 2023, 18:22:45 PMMaterialismi ce ne sono molti e l'evoluzione politica del materialismo marxista grondava di idealità da tutti i pori. A partire dai quaderni filosofici del '44 del padre fondatore. Il quale, e i suoi epigoni, erano ferrei nel rifiuto del "materialismo volgare" della borghesia illuminista e del liberal-liberismo ottocentesco. La metafisica materialista è, mutuando e rovesciando Spinoza, "Natura sive Deus" che ben si sposa con la fede nella terra di FN.

Se intendi contrapporre lo sballo liberal liberista al progressismo di sinistra targato Davos alla Schlein, proprio non ci siamo. Nulla da spartire col materialismo marxista e la sua filosofia della prassi.


Non so. Forse percepiva più gli aspetti omologativi acefali della lotta di classe, un po' alla Pasolini. E la cosa non gli piaceva. La storia pare aver dato loro ragione.

Il materialismo storico lascia parlare le contraddizioni del reale e non si illude che l'ideologia, per quanto illuminata, vi si possa sostituire. Trascorso è il tempo delle avanguardie. Hanno avuto la loro occasione e l'hanno bruciata. Senza fargliene una colpa: si vede che doveva andare così; per formare avanguardie meno ingenue, consoliamoci.

Come pensava il nostro, il pensiero alto è roba per elite dello spirito. Che solitamente non scrivono la storia, per cui aveva pure ragione ad interessarsi poco di politica. Salvo i pizzini finali agli imperatori. Ma era già collassato.

Naturalmente conosco la teoria delle contraddizioni del capitalismo.
Lo stesso La Grassa, sta tentando di formare una classe di tecnici che siano in grado di ipotizzare e quindi di essere pronti a quando il cambio di sistema avverà.
E avverà per forza storica non c'è dubbio.
Ecco il nostro si lamenta che la gente non è però ancora pronta e si attarda alle cose storiche, che lui vorrebbe giò acquisite.
E invece io di storia non so un bel niente, perciò mi ha cestinato prontamente! :D ;)
Certo che da come parli di capitalismo, ossia solo male, come la mettiamo con la teoria che vuole il capitalismo venga accompagnato alla sua fine, ossia inverato nel socialismo? Si domanda un pò OT, ma siccome il 3d è mio sei autorizzata  ;)
#1154
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
06 Marzo 2023, 18:25:04 PM
Citazione di: Ipazia il 03 Marzo 2023, 08:21:03 AM"Una delle cose più cretine in assoluto che si sentono dire di questi tempi è "Io credo nella scienza". Se la scienza fosse una questione di credo si chiamerebbe religione. Invece si tratta di mettere sempre in discussione, di dubitare e di verificare che dietro a un'ipotetica causa non ci sia un bel giro di soldi".

https://www.byoblu.com/2021/12/18/perche-credere-nella-scienza-e-antiscientifico/

La covidemia rappresenta un esempio magistrale di cortocircuito logico tra scienza e $cienza, menzogna e verità, cattiva fede e buona, la quale ultima rimanda alla citazione di Marx, sulla via dell'inferno lastricata di buone intenzioni.

Ci siamo ancora dentro, ma già le mirabolanti promesse della "scienza" covidemica hanno sommato una quota di bufale sbufalate da rendere gli affaristi stregoni meritevoli di un legittimo sospetto sul loro operato. Se ciò non accade non è questione scientifica, ma metafisica: la fede nella Scienza.

Divenuta appunto una religione, il vitello d'oro della modernità; l'Anticristo della superstizione scientista, che con raffinata tecnica rna messaggera ha alterato fin nel suo dna la natura genetica veritativa della scienza.

Un Anticristo così sfacciatamente blasfemo e corrotto da aver spalancato la via verso la morte del dio della modernità che aveva affossato il Dio di Abramo: la Scienza.
Ciao Ipazia, devo dire che byoblu è migliorato parecchio.
Ora riesco a seguirlo, sarà per la presenza dell'Orso Bruno, ma anche di altri vlogger che finalmente hanno visibilità.
Non capisco pertanto perchè stai impazzendo a rispondere a questo popolo equino, i dati scientifici sono disponibile a iosa ormai.
Me l'ero perso ma infine la Pfizer ha dovuto rendere pubblici i loro studi, questa gente sapeva dai trials fin dall'inizio che i vaccini non avrebbero fermato proprio nulla.
Naturalmente come ogni influenza umana dalla presitoria ad oggi, l'influenza diventa endemica.
Considerazioni banali, che francamente non capisco bene quale scienza dobbiamo consultare ulteriormente.
Comunque fai bene a porre la domanda, dando per scontato che ovviamente non bisogna fidarsi della scienza, perchè la scienza da solo dei numeri, e i numeri dicono che la pandemia non è mai stata fermata, e che si è fermata solo quando è diventata endemica.
Ma direi di passare allo step successivo, perchè hanno bisogno che la gente si fidi?
Ho notato che c'è stato uno step successivo nei si vax che mi circondano: alla notizia della commisione di indagine in Abruzzo (che conoscendo la mia gente, sarà la solita pagliata degenerante), sono diventati paonazzi.
Solo quando hanno saputo che la notizia era data da byoblu, si sono tranquillizzati, se non lo dice la RAI allora è una sciocchezza.
Voglio dire che la fede non è semplicemente una questione della nuova metafisica teologica (con teologia politica annessa), è proprio una questione di rilevanza identitaria e quindi psicologica.
Siamo di fronte ad un caso di allucinazione collettiva, non si tratta più semplicemente di ipnosi.
La differenza è che la "psicosi" in cui queste persone si travano ad essere, sta diventando proprio schizofrenia clinica.
Spero non stia accadendo anche dalle tue parti, ma mi sto preoccupando tantissimo, i sintomi dei "fuori dal tempo" come lamentava già Binswanger, cominciano a produrre fenomeni fisici.
Ecco per essere ancora più precisi ho sviluppato la teoria che il popolo asino, forse è meglio non dargli dell'asino, sennò si impiccano (ormai è conoscenza scientifica tra il numero di schizo e di suicidi in decisa ascesa).
Purtroppo questa era la premessa necessaria.
A questo punto perchè chiedono la fede?
In parte è già chiaro, perchè questa gente non può più fare marcia indietro.
Farlo significherebbe distruggere la loro identità.
Questo naturalmente è la fine dell'epoca della ragione.
Siamo entrati nell'epoca dell'ibridazione.
Mi sto riferendo alla nuova strategia dell'Organizzazione della Sanità Mondiale, che consiglia a questi che non possono tornare indietro, di vaccinarsi lo stesso, anche se sono già guariti a livello naturale.  ???
Ora è tutto molto chiaro.
La pscicologia sociale che ha ideato e compiuto questa strategia già esiste Claudia.
Ma appunto visto quanto scritto sopra, ormai questa è una cosa che solo le persone razionali possono capire, ossia coloro che hanno una identità abbastanza forte da non essere fuorviati dai discorsi politici, non è nemmeno cara Ipazia questione di cultura.

#1155
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
06 Marzo 2023, 17:38:34 PM
Citazione di: Pensarbene il 03 Marzo 2023, 09:08:39 AMDa quando hanno scoperto le aree"mistiche" del cervello,i recettori del cannabinolo, la presenza continua e l'importanza delle endorfine..io ho dedotto che l'essere umano è biologicamente preposto e quanto mai adattato a in certo tipo di fede e di religione.
Anzi,direi che è geneticamente magico-religioso,amante delle fede(verso qualsiasi cosa,anche contraria alle altre!),delle esperienze strane,di illuminazioni e blackout.
Perché discuterne negli stessi termini?
Non è una critica ipazia, è una deduzione logica:bisognerebbe parlarne in termini di doping e droghe storiche  e preistoriche,biogenetici e biochimici.
Volevi dire da quando hanno deciso di aver scoperto sulla base di niente, che le idee siano associabile ad un puntino di luce rossa sui loro monitor.
Come a dire che se penso bove e se penso albero, poichè il puntino è acceso, è la stessa cosa.... ??? irrecuperabili! voi uomini-macchina.