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Messaggi - green demetr

#1141
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
15 Ottobre 2023, 02:03:17 AM
Citazione di: Ipazia il 13 Ottobre 2023, 20:39:47 PMSe ci si accontenta di una narrazione ...
E' difficile per me poter spiegare ad una persona materialista cosa significhi la spiritualità, non è semplicemente una narrazione (anche il materialismo lo è), è qualcosa che determina proprio il corso della propria esitenza.(e non sempre in maniera positiva anzi...)
#1142
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
15 Ottobre 2023, 01:59:27 AM
Citazione di: iano il 13 Ottobre 2023, 20:23:47 PMLe verità formali si limitano a dire quando due forme  diverse si equivalgono logicamente, per cui sarebbe opportuno parlare di uguaglianze logiche più che di verità (il teorema di Pitagora non è una verità, è una uguaglianza di aree di figure di diversa forma) e se si parla di verità credo sia più per una inerzia di linguaggio e/o di pensiero, pensiero che sta  mutando senza possedere ancora nuove parole per palesarsi meglio, e perciò usa le vecchie.
O magari si continuerà ad usare ancora il termine verità, ma con significato mutato, come a volte succede alle parole.
E  se mai la parola verità perderà il suo significato, o seppure se ne perderà l'uso, allora non si avrà più motivo di distinguere fra fisica e metafisica a mio parere, anche se questa è più una provocazione, nel senso che è una riflessione venutami adesso li per li.
Se ciò avverrà non resterà che riflettere sul ruolo che ha avuto la verità fin qui, e io credo sia stato un ruolo fondamentale, come in vari post ho provato a suggerire.
Stante questo ruolo fondamentale non si può pensare di metterla da parte senza contraccolpi, e sopratutto senza qualcos'altro che ne prenda il posto a svolgere quel ruolo.
Provo a dare qualche indizio.
Consideriamo una macchina che svolga un compito preciso.
Essa è un hardware privo di software, perchè il software si cambia nella macchina quando gli si vuol fare svolgere un diverso ruolo, il che equivale a tutti gli effetti a trasformarla in una altra macchina, se definiamo macchina ciò che svolge un preciso ruolo.
In base a tale definizione un computer, seppur appare essere sempre la stessa macchina, è un insieme di macchine diverse.
Una macchina che svolge un singolo compito equivale ad un uomo che possieda una verità, una fede, una sola ed unica fede.
Quella verità è il suo software, impropriamente detto tale, in quanto si inizia a parlare di software in modo proprio quando quell'uomo sarà capace di passare da un ruolo all'altro senza perdere di coerenza, senza andare in frantumi, senza annichilirsi, apparendo ancora essere lo stesso uomo, essendo molto di più.


Molto interessante, sopratutto la parte che ti è venuta "sul momento".
Anch'io stavo ragionando su questo hardware che viene prima del sofware, ti stupirà sapere che lo leggo sulla linea Freud-Ferenczi-Fachinelli, e che ne ho avuto esperienza questa estate, per alcune cose avverse che mi stanno capitando.
Ammettendo che questo hardware all'improvviso cambia il software, magari cambiando un linguaggio esadecimale in binario, ecco che la tua intuzione di una futura necessità di ricomporre una modalità anche semplicemente formale del concetto di verità.
Veramente illuminante, grazie!
#1143
Citazione di: Ipazia il 13 Ottobre 2023, 20:47:36 PMLa fisica sa tutto di qualcosa che ti permette di comunicare via internet. Scientismo è fingere ipotesi, millantare saperi fuori dal proprio armamentario conoscitivo,  non realizzare tecnologia. La quale, per funzionare, richiede un know-how, un saper come, un sapere scientifico.
Un sapere tecnico che la scienza usa per i suoi loschi profitti.
Evidentemente non hai ancora capito, la guerra è ideologica e le parole devono diventare ideologiche, altrimenti "loro" :D le useranno ideologicamente contro di noi poveri tapini. O:-)
Comunque grande libertà di parole eh, fisica, scienza, tecnica...mah!
#1144
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
13 Ottobre 2023, 18:45:38 PM
Citazione di: bobmax il 13 Ottobre 2023, 15:02:12 PMLa verità non deriva certo dal linguaggio.

Il linguaggio e la verità hanno infatti la medesima origine: la determinazione.
Ma il linguaggio necessita pure della verità, in quanto accordo tra ciò che è determinato.

Il linguaggio cerca perciò di esprimere il determinato e la sua verità.

Non vi potrebbe essere nessun linguaggio senza che prima non vi fosse una verità.
Mi intrometto ancora: ma che senso avrebbe a livello di "informazioni" scambiate il "vero" se per te il vero è il nulla? Incomprensibile.
#1145
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
13 Ottobre 2023, 18:43:37 PM
Citazione di: daniele22 il 13 Ottobre 2023, 08:56:37 AM
Sarebbe opposto a causa della sproporzione, in termini quantitativi, dello scambio di informazione che sussiste tra l'individuo e l'altro da sé. E qui mi fermo attendendo eventuali repliche. Un saluto

Mi intrometto solo per dire che in effetti hai ragione, non ci avevo mai pensato a questo, per come lo leggo io, ulteriore problema delle logiche formali che si attengono al percetto (fuori piove, ok, ma tu come stai?etc..)
#1146
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
13 Ottobre 2023, 18:38:58 PM
Citazione di: Ipazia il 11 Ottobre 2023, 03:04:45 AMMetafisico è pure il concetto classico di verità  come a-letheia ripreso da Maral, che trae la verità dell'oscurità di ignoranza e ci pone di fronte ad una realtà da disvelare e rivelare, nel duplice ambiguo luogo semantico di togliere e aggiungere significato al segno in cui la realtà ci appare vera.

Che esista qualcosa aldilà della nostra percezione è esperienza interattiva del vivente senziente, ma che si possa togliere l'ultimo velo di Maia è hybris metafisica e la modernità è il luogo della consapevolezza di tale missione impossibile che ha imposto alla metafisica stessa una svolta epocale laddove nessun dio ci potrà salvare.

Tornando al mito, tolto l'ultimo velo di Maia, ciò che appare è il nulla, ma la vita non si nutre di nulla e pertanto deve proseguire la sua opera facendo a meno dell'utopia kantiana di una realtà-verità assoluta, ultrafenomenica.
Con la differenza che questa verità ultrafenomenica decide della volontà del soggetto di crearsi una propria realtà (che infatti mi dispiace Ipazia, si chiama metafisica).
#1147
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
13 Ottobre 2023, 18:36:38 PM
Citazione di: iano il 10 Ottobre 2023, 23:59:20 PMHai ragione. Bisognerebbe provare a distinguere, quindi propongo la seguente distinzione:
1.Realtà è ciò che è, ma non appare.
2.Verità è ciò che appare, ma non è.

Dare esistenza ad una realtà che si può solo indurre è un operazione metafisica, ma la mia personale metafisica finisce più o meno qui. La metafisica quando ci vuole ci vuole, perchè comunque senza non vi sarebbe fisica, essendo la fisica meta-metafisica.

Fino a un certo punto ciò che appare ci è parso potesse autocertificarsi con patente di evidenza, e perciò esser vero.
Ma nel momento in cui la percezione ha perso il monopolio delle certificazioni di verità, tutto ciò è saltato, per quanto ancora conviva con noi.
Poi, un pò per cavillare, non è tanto che la conferma di veridicità può venirci solo da soggetti umani, ma è la condivisione dei meccanismi di verifica a qualificarci come umani.
Voglio dire che anche se a prima vista ci riconosciamo per la forma, ciò che ci affratella è una condivisione a livello meno superficiale, e che nonostante la diversa forma a volte ci accomuna agli altri esseri viventi.
Se esseri con evoluzione indipendente condividono qualcosa deve ''esserci'' una realtà comune con la quale interagiscono.
Esseri viventi diversi interagiscono con qualcosa in modo confrontabile che fà sospettare questo qualcosa esser comune.
Certo, quando usciamo dall'evidenza, i meccanismi di certificazione appaiono di una pignoleria artefatta, e infatti lo sono artefatti, sempre, compresa la certificazione evidenziale, anche se ciò non è evidente.
La verità sarebbe però così un insieme di verità logiche formali rispetto solo a quanto percepisco. E quelle che richiedono un saper più alto?
Ad esempio la fisica, sopratutto quella contemporanea non ha meta-metafisiche, ma vere e proprie metafisiche, pensiamo ad esempio al mondo quantistico.
#1148
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
13 Ottobre 2023, 18:32:41 PM
Citazione di: Myškin il 10 Ottobre 2023, 20:43:48 PMIn realtà anche per altri animali esiste una verità perché esiste appunto un linguaggio. Però molte risposte su di loro mi sono precluse, anche se considero abbiano una coscienza. La loro verità è probabilmente istintiva, la nostra può essere sia così sia riflessiva ecc.

Ho un mio pensiero sulla discussione Io/Altro, però ne sto scrivendo in un saggio ed è ancora in composizione.
Comunque la realtà è interpretata da noi prima di riceverla consciamente. Siamo noi a darle forma. La percezione di me avviene proprio perché sono io a dare quella forma alla realtà e a separarmene. E' come una "creazione", potrei dire. Ciò che creo non posso essere io. Se la realtà (le immagini) la creo, pur con delle regole che allo stesso tempo diano un significato oggettivo (il più possibile), come un sogno per certi versi ma diversamente per altri, sono certo che non mi possa appartenere.

Sarebbe un discorso molto lungo da affrontare e spero che un minimo mi sia fatto capire.


Ti seguo benissimo, perchè queste sono le tematiche dell'idealismo, una filosofia che ammiro. Sarà interessante capire meglio la questione.
#1149
Citazione di: bobmax il 13 Ottobre 2023, 17:13:17 PMNulla ha un significato univoco: non esistenza.
Ossia non esserci.

La domanda filosofica considerata fondamentale: "Perché c'è qualcosa e non piuttosto il nulla?", non è affatto fondamentale.
Non è neppure una domanda sensata, in quanto ipotizza ciò che essa stessa nega, contraddice se stessa.
Perché nulla significa proprio non esserci!
Il nulla non può esserci perché è la negazione dell'esserci!

Una autentica domanda filosofica dovrebbe invece essere: "Perché non c'è l'essere?"
Cioè come mai l'essere, che si dà per implicito nell'esserci di ogni cosa, è sempre sfuggente, inafferrabile, al punto di sfumare nel nulla?

Difatti, ogni volta che cerco l'essere, ciò che indiscutibilmente è,  mi ritrovo sempre qualcosa che vi allude, ma mai l'essere vero e proprio.
Di modo che, l'essere non c'è.

Essere = Nulla
Il fatto che qualcosa non percepisca il tutto, pur dovendolo ammettere come tale, è un rompicapo solo apparentemente logico-formale.
L'essere invece è dentro di noi, e si materializza immediatamente come infinito.
Dunque il nulla non esiste, in quanto l'io vero, quello impossibile da determinare, in quanto anch'esso infinito (come ci ha spiegato molto bene Damiano) ESISTE.

Il rompicapo metafisico rimane come mai quel qualcosa che è infinito che è il nostro vero io, non percepisce il TUTTO?
Infatti non posso dire che esista un tutto in quanto il tutto non è percebile, se fosse percebile infatti io sarei quel qualcosa che ci ostianimao a chiamare io. E che invece è un falso io.

La mistica ebraica, ma anche l'induismo, risolve la questione ammettendo diversi mondi e diversi universi.
Cosa che la fisica teorica ammette come evidente

Questo non risolve il nichilismo dell'impossibilità del vivere appieno, ma almeno risolve il problema delle misere vite soggettive che non vedono oltre il proprio naso, e che coltivano pensieri nichilisti.







#1150
Citazione di: Ipazia il 13 Ottobre 2023, 08:17:06 AMLa metafisica può dire qualcosa di tutto.

La fisica dice tutto di qualcosa.
La fisica non sa niente, mi stai diventando scientista?  :D (passi la tua crociata antispiritualista, ma lascia perdere strane alleanze, che qua le cose peggioreranno a  manetta).
#1151
Attualità / Re: Il nuovo kippur
13 Ottobre 2023, 18:07:07 PM
Il muro a muro fra gli arabi che politicamente vogliono rimanere autonomi e lo stato di Israele, che invece li vuole inglobare nel sistema democratico (benchè liberale e capitalista), sta arrecando danni, che l'ONU con politiche ondivaghe sta cavalcando per le solite questioni geopolitiche.
Su Nova Lectio un bel articolo di Yeousha lo scrittore in cui sottolinea di come Israele deve capire storicamente i propri vicini se vuole veramente inglobarli democraticamente.
Rimane il problema della sinistra che invece si schiera con l'arabo palestinese, senza conoscere la storia.
Indubbiamente subisce la sconfitta militare esattamente come il meridione scontò la sconfitta militare.
La guerra stabilisce vinti e vincitori, e su questo Israele fa valere i propri diritti.
Altrimenti dovremmo protestare di tutte le guerre che provocano problemi alle minoranze, almeno Israele ha sempre teso una mano, e questa è stata sempre rifiutata.
Manca questa parte della storia in la quasi totalità degli interventi critica di sinistra.
Comunque la mia ignoranza è sterminata rispetto a questo argomento, non saranno certo un paio di lezioncine a  darmi un quadro complessivo.
Purtroppo invece l'uso geo-politico che ne faranno già lo vedo, e non mi piace per niente l'idea.
Speriamo l'ONU faccia da forte intermediario, perchè mi viene paura che invece voglia innescare qualcosa di infinitamente più grande.
C'è un bel editoriale sul canale Limes, che approfondisce meglio.
Su Nova Lectio invece si prende le parti delle soluzioni unilaterali ONU che Israele non ha mai veramente accettato. Senza spiegare le motivazioni di Israele. Limes nemmeno si schiera.
Qua sul forum mi sa siamo belli ignoranti. Grazie lo stesso per i contributi originali, che non ho trovato altrove (Inverno e Jacopus).
Ad Antony: forse hai ragione. Ho letto di Hersh che dà Nethanyau come già silurato, e ascoltando Limes si capisce anche il perchè, non fa quello che i capitalisti ashkenaziti vogliono che si faccia (per dirla brutalmente). Saluti.
La destra sono i sionisti duri, la sinistra è quella che vuole il popolo arabo confluire nella nazione.
A proposito dei coloni ebrei, forse come dice l'ONU vengono usati in termini di politica espansionista, ma di fatto per il giudaismo la questione della natalità è di estrema importanza, e ha a che fare più con il loro credo e la loro cultura. Quindi io la vedo come questione interna.
Questo elemento non l'ho letto da alcuna parte e volevo aggiungerlo per un futuro dibattito che sappia ascoltare entrambe le campane.
#1152
Attualità / Re: Il nuovo kippur
13 Ottobre 2023, 08:01:19 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Ottobre 2023, 09:17:30 AMoppure si é trattato di una strategia del deep state israeliano atta ad indebolire lo stesso Netanyahu.
E come lo avrebbero indebolito? Per vie delle proteste di piazza, l'uomo era solo al comando, adesso invece la tempesta di ipaziana memoria lo ha solo tolto ampiamente dagli impacci interni.
Veramente strana questa azione.
Strano anche lo scita Iran, sempre secondo questa fonte, abbia aiutato la componente sunnita (Caracciolo), e comunque l'iran si è detto estraneo . Un vero rompicapo. Mettici che di storia non so niente e come al solito ho un ammasso di libri da leggere.
Ma dove è Inverno quando serve  ;)

E come al solito i civili pagano. :'(
#1153
Tematiche Spirituali / Re: Chat AI e religioni
13 Ottobre 2023, 07:46:03 AM
ChatGTP è semplicemente una interfaccia che risponde ad A con A.
Aggiungendo tutte le altre lettere, è in grado di dire dalla A alla Z, in maniera più veloce e con una memoria di ferro, le stesse cose che io gli dico.
Alcuni dicono che ChatGTP sa più di quanto loro stessi sappiano di se stessi.
Ma la realtà è diversa perchè la memoria umana non utilizza tutte le informazioni che pure memorizza, ma le SELEZIONA, con un movimento della VOLONTA' (Schopenauer-Nietzche) e dell'inconscio (Freud).
Quindi ChatGTP sa solo tutto quanto noi abbiamo fatto e pensato, e cioè sa il nostro comportamento.
Ma il nostro comportamento è facilmente adattabile a situzioni di forza maggiore, che NULLA hanno a che fare con la nostra COSCIENZA, ancor più con la FEDE.
Ora da cosa vogliamo essere definiti? Da chi siamo veramente (volere, sognare, sentire), o da quello che subiamo?

A ognuno la sua scelta.
#1154
Tematiche Spirituali / Re: Chat GPT e religione
13 Ottobre 2023, 07:37:48 AM
L'intelligenza artificiale dovrebbe essere usata per ridurre il lavoro operaio se ben innestata in un bel robot oppure a prepararmi la geisha perfetta.

Ogni programmatore sa che un algoritmo non può avere coscienza.
Anche l'algoritmo generativo non è altro che una somma di input, decisi dalla formula matematica che lo sovrasta.

Se voglio che una intera generazioni di beoti si auto-convinca delle ca**te che gli vogliono somministrare, in effetti l'algoritmo generativo non farà altro che creare un enome bolla di BIAS, per combattere tutte le piccole bolle di bias ad esso interna e farle scoppiare tutte, povere BESTIE.
Ovviamente già la parola bias a uno con coscienza fa capire bene che razza di marchingegno infernale Satanasso stesso stia usando per corrompere le anime ormai beote del nostro tempo.

Domande oziose, su problemi morali inesistenti, o meglio esistenti solo a tavolino, il tavolino del loro MASTER in attesa del popolo MASOCHISTA che già si MAST***a alla sola idea (forse intendevano QUESTA per FEDE, oh cielo).
A Macr*n serve solo mettere la parola Pr^m e il gioco del mondo spastico contemporaneo è servita. Ed è roba di questi giorn (TRISTIA DI PIOGGIA).
Ma a Sb*rr§harari saranno solo i soliti ignoti, i potenti oh stolti dal DIAVéle

CHe la stella di DAVID ci protegga, oh gesù oh gesù.

A parte la celia, pensarbene come puoi pensare che una macchina abbia coscienza? Posso capire (no, non lo capisco) vedere l'uomo COME una macchina, ma il contrario...sul serio? Sono scioccato!
#1155
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 11 Ottobre 2023, 16:51:50 PMBuongiorno a tutti.

In questa discussione vorrei parlare di una mia teoria del tutto personale che magari è già stata formulata millenni fa.
Partiamo col definire i 3 elementi della discussione: il Tutto,il Nulla e il Qualcosa. Cominciamo dal Tutto. Esso è semplicemente tutto ciò che è, tutto ciò che esiste. Il Nulla è l'opposto del Tutto,quindi, viene definito come tutto ciò che non è, che non esiste. Il Qualcosa è un misto tra ciò che esiste e ciò che non esiste.
Detto ciò parto con l'affermare che solo Qualcosa c'è, perché ce lo dice l'esperienza. Infatti non posso dire che Tutto esiste. Dimostrazione? Schiocco le dita e l'universo scomparirà. È sparito? No. Quindi questo unico tra gli infiniti esempi basta per confermare che il Tutto non è possibile. Allora esiste il Nulla. Impossibile dato che il Nulla è la non-esistenza per definizione, quindi, è inesistente. E il Qualcosa? È un misto tra il Tutto e il Nulla e infatti l'esperienza ci dice che alcune cose esistono e sono possibili mentre altri non esistono e non sono possibili.
Quindi con questa semplice teoria possiamo rispondere alle 2 domande fondamentali quali: perché l'universo esiste? Perché l'universo è così com'è?
Infatti considerando che solo Qualcosa esiste si può rispondere alla prima domanda con: l'universo esiste perché il Nulla non è possibile. Ma neanche il Tutto. Solo Qualcosa può esistere (e l'esperienza conferma).
Alla seconda domanda,invece, si risponde così:
L'universo è così com'è perché se così non fosse non esisterebbe. Di conseguenza si cadrebbe nella contraddizione e allora l'unica alternativa rimanente rimane il Qualcosa fatto così come l'esperienza ce lo mostra.
Come vi sembra la mia teoria? Vi piace? La odiate? Avete trovato qualche elemento discordante?
Resto in attesa delle vostre risposte e dei vostri pareri.
Un cordiale saluto
Bergamaschi Damiano
Ci sono alcune cose matematiche che non mi tornano ("tipo 1 diviso 0 fa 0" ma non era un errore?)

Ma in realtà mi è piaciuto 8) , perchè è molto vicino a quello che penso dell'Universo.
Infatti l'Universo quello fisico è esattamente quello che viene determinato come brillantemente aggiungi tu dal fatto che il nulla non esiste. E per non esistere vuole dire che questo Universo ci deve essere e ci deve essere come Universo totale.
In questo senso il big-bang è errato, perchè esiste solo per qualcosa.
Ma come fa ad esservi qualcosa se esiste un Universo? Si tratta semplicemente di essere una parte del tutto, o la questione deve essere posta in modo totalmente differente?
Perchè è chiaro che al confine dell'Universo del Big Bang, c'è sempre qualcosa d'altro. Altrimenti esisterebbe il nulla!
Al di là delle argomentazioni complesse della tradizione filosofica, mi paiono più interessanti quelle della scienza.
Un professore a favore del Big Bang infatti mi ha spiegato che il concetto di spazio e tempo, prima del Big Bang non esiste affatto.
E allora caro Damiano, poichè io non credo nel Big Bang ma credo nella dimostrazione anagogica di Anselmo d'Aosta, che per avere idea dell'Universo, è necessario, che esista questo Universo, e che si chiamo Dio, allora dicevo qua la questione si complica e ti ripasso la palla al balzo: hai mai ragionato di questo Universo che è fuori persino dallo spazio-tempo?
E infatti Rosmini in ouverture dice: Dio è fuori dal tempo e dallo spazio.
In questo il qualcosa è veramente il diviso di un infinito (nello spazio tempo) fratto un altro infinito (quello fuori dallo spazio tempo).
Ma come dici tu, un Infinito fratto un finito fa sempre un infinito e invece noi siamo qualcosa di finito! che brillante intuizione hai avuto!
O meglio, lo siamo davvero? Io con Hegel e Freud e Bruno e Platone dico di no.
Anche noi siamo infiniti e ciò che chiamiamo finito, il nostro sè, è un auto-da fè, è illusione, mera illusione di uno schiocco che si ascolta e non vede altro che qualcosa invece che il sè infinito.
Da questo punto di vista le nostre conoscenze fisiche e quindi anche metafisiche sono semplicemente agli albori.
E come diceva questo prof, c'è ancora molto da conoscere.
Certo in un tempo di passioni tristi come il nostro, tutto questo viene nascosto se non deriso.
Ah ci sarebbe da parlarne a lungo!